Precedente 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 ..Successive

17 maggio 1978

A Roma, la Digos esegue perquisizioni domiciliari nelle abitazioni di Teodoro Spadaccini, Giovanni Lugnini, Guglielmo Pinsone, Enrico Triaca, Loredana Maraglino, mentre non può essere condotta quella a carico di Vittorio Antonini, irreperibile. Contestualmente, è perquisita la tipografia di Enrico Triaca. A conclusione dell’operazione sono fermati: Spadaccini, Lugnini, Pinsone, Gabriella Rejer, trovata a casa di Pinsone, Triaca, la Maraglino e Castorani Massimiliano che la ospitava. Affare Moro

17 maggio 1978

A Roma, il dirigente del 1° distretto di polizia Gianfranco Corrias, su incarico del questore De Francesco, trasmette la richiesta del giudice istruttore Achille Gallucci relativa alle indagini sulla Immobiliare Savelli al commissariato di Ps Cristoforo Colombo, precisando che le notizie richieste potevano essere fornite dal ragioniere Giovanni Colmo, fiscalista della società ‘Immobiliare spa’, di cui era proprietaria e maggiore azionista la contessa Rossi di Montelera. Affare Moro

18 maggio 1978

Lo psicologo- criminologo Franco Ferracuti si reca a Washington per spiegare ai vertici di Dia, Cia ed Fbi che "Aldo Moro era politicamente morto fin dal giorno della sua prima lettera dalla prigionia. E dal punto di vista del governo è stato meglio che l’incidente di Moro sia finito come è finito. Aldo Moro, nel periodo del suo rapimento, si schierò dalla parte dei suoi rapitori fino al punto che la sua sopravvivenza avrebbe costituito un grave problema per il governo". Affare Moro

18 maggio 1978

A Milano, in un articolo apparso sul "Corriere della sera", Italo Calvino scrive: "Forse in queste discussioni Moro aveva imparato più cose sulle Brigate rosse di quante non ne sappiano le Brigate rosse stesse". Affare Moro

18 maggio 1978

Il giudice americano Thomas Griesa accoglie la richiesta di estradizione in Italia di Michele Sindona ma non autorizza l’esecuzione del mandato di cattura a suo carico. Stati Uniti- Italia

18 maggio 1978

A Latina, il giudice istruttore Ottavio Archidiacono deposita la sua sentenza sui fatti di Sezze del 28 maggio 1976, rinviando a giudizio Sandro Saccucci per concorso morale in omicidio e tentato omicidio, Pietro Allatta per omicidio volontario e tentato omicidio, il maresciallo dei carabinieri, in forza al reparto ‘R’ del Sid, Francesco Troccia per omissioni in atti di ufficio. Violenza politica- caduti. Repressione. Destra- M.S.I.

18 maggio 1978

Marco Pannella, Emma Bonino, Gianfranco Spadaccia e Mauro Mellini si esibiscono, nel corso della trasmissione "Tribuna politica", legati e imbavagliati per protestare contro il poco spazio concesso, a loro avviso, alla propaganda del Partito radicale.

19 maggio 1978

A Roma, il consigliere istruttore Achille Gallucci firma un mandato di cattura per "associazione sovversiva e banda armata denominata Brigate rosse" a carico di Teodoro Spadaccini, Giovanni Lugnini, Antonio Marini, Gabriella Mariani e Mario Moretti. Mentre i primi quattro sono identificati con i loro dati anagrafici completi, in quello di Moretti mancano le indicazioni del luogo e data di nascita. Affare Moro

19 maggio 1978

Al quotidiano "La Repubblica" un dirigente del Sismi, la cui identità è nota alla direzione del giornale, dichiara: "Abbiamo lavorato sulle lettere che Aldo Moro ha scritto dalla prigionia…Abbiamo raggiunto la prova che…Aldo Moro ha fatto numerose e gravi rivelazioni ai suoi carcerieri a proposito di uomini, cose e situazioni. Sia di carattere politico, sia di carattere militare…Non si tratta più di una ipotesi. Comunque l’esecutivo è stato informato…I responsabili della sicurezza atlantica sanno che Aldo Moro era a conoscenza di importanti segreti…I paesi dell’Alleanza sono in grave allarme. E’ in discussione un riesame della posizione stessa dell’Italia nell’Alleanza…". Affare Moro

19 maggio 1978

A Cinisi (Palermo), si svolge una manifestazione indetta dal ‘Comitato di controinformazione per Peppino Impastato’, Democrazia proletaria e federazione provinciale Cgil-Cisl-Uil, contro la mafia e la montatura sulla morte del giovane. La mamma di Peppino ha presentato un esposto denuncia contro il boss Tano Badalamenti. Violenza politica- caduti

19 maggio 1978

A Brindisi, si svolge la conferenza dei delegati chimici, con una manifestazione nazionale. Movimento operaio

20 maggio 1978

A Roma, il pregiudicato Antonio Chichiarelli fa ritrovare il "comunicato in codice nr.1" nel quale i suoi ignoti committenti gli fanno scrivere: "L’operazione ‘Gradoli’ come pure l’operazione ‘Duchessa’ non sono state altro che manovre preordinate avente l’unico scopo di far verificare a tutti l’inefficienza, l’incertezza, i contrasti, le anacronistiche prese di posizione, nel quale si dibatte annaspando questo ottuso Stato delle multinazionali". Affare Moro

21 maggio 1978

Da un’indagine risulta che 5 milioni e 800mila italiani svolgono lavoro in nero.

22 maggio 1978

Iniziano la propria attività i servizi segreti riformati nella denominazione. Dopo la soppressione, il 30 gennaio 1978, del Sid e del Sds, è stato creato il Sismi alle dipendenze del ministero della Difesa; il Sisde a quelle del ministero degli Interni; il Cesis, come organo di coordinamento fra i due servizi che, insieme, devono rispondere del loro operato direttamente alla presidenza del Consiglio e ad un comitato interministeriale per la sicurezza.

22 maggio 1978

A Milano, il Pci ha indetto al Palalido un’assemblea regionale per il ‘no’ al referendum sulla legge Reale. Votare per l’abrogazione sarebbe, secondo gli organizzatori della manifestazione "fare un favore ai fascisti e servire la loro causa, in un momento in cui aumenta l’attacco allo Stato…Non bisogna scordare che la legge contiene dei precisi capitoli e passi che riguardano la lotta al rigurgito fascista, e questo lo sa chi lo combatte". P.C.I. Repressione

22 maggio 1978

Militanti del Mrp, braccio militare di ‘Costruiamo l’azione’, compiono un attentato contro il ministero di Grazia e giustizia a Roma. Violenza politica

23 maggio 1978

Il settimanale "Panorama", nell’articolo intitolato "Eppur si scioglie", riporta le indiscrezioni secondo le quali la "Trilateral commission" si potrebbe sciogliere per unificarsi con l’Atlantic Institute con sede a Parigi o con il Bilderberg group.

23 maggio 1978

Il giornalista Mino Pecorelli, sul periodico "Op", nell’articolo intitolato "In via Caetani", scrive: "Dice la signora bionda: ‘Chissà cosa stanno facendo gli speculatori oltre quel muro. Sono mesi che non si riesce a vedere niente, eppure non dovrebbero toccarlo. Dietro ci sono i ruderi del Teatro Balbo, il terzo anfiteatro di Roma. Ho letto in un libro che a quei tempi gli schiavi fuggiaschi e i prigionieri vi venivano condotti perché si massacrassero fra loro . Chissà cosa c’era nel destino di Moro perché la sua morte fosse scoperta contro quel muro? Il sangue di allora e il sangue di oggi’…" Pecorelli scrive ancora: "A conferma della conoscenza da parte di Moro di segreti esplosivi piccoli e grandi, sta la decisione presa dalla Nato subito dopo il sequestro di cambiare i piani operativi dell’intero scacchiere europeo. Anche l’appello ufficiale rivolto da Waldheim viene da alcuni interpretato nello stesso senso. Ma ciò che per il segretario dell’Onu è stato un motivo di intervento positivo, per gli uomini Dc ha invece rappresentato una causa inderogabile di pollice verso: Moro conosceva i loro misfatti e li aveva rivelati alle Brigate rosse, esponendo essi stessi a un ricatto imminente e prevedibile. Moro si era quindi dissociato da loro e li aveva traditi dandoli in pasto al nemico. Moro doveva morire". Affare Moro

23 maggio 1978

In un’intervista rilasciata al "Corriere della sera", Vito Ciancimino afferma di avere "carne al fuoco a Milano" e rivendica la sua amicizia con Francesco Paolo Alamia. D.C.

23 maggio 1978

Il Tribunale militare della Spezia giudica colpevoli, nel tempo record di 45 minuti, 8 testimoni di Geova obiettori di coscienza e Lorenzo Santi, libertario, per lo stesso motivo. Repressione

23 maggio 1978

A Lanciano (Chieti), si svolge il processo contro 37 contadini per corteo non autorizzato, blocco stradale, lesioni ed oltraggio a pubblico ufficiale, in relazione ad una lotta intrapresa nell’inverno 1976 contro gli agrari locali e il decreto Marcora. Repressione

23 maggio 1978

A New York, in occasione di una sessione speciale dell’Onu, i rappresentanti dei governi partecipano al tempo stesso ad una conferenza per il disarmo e alla conferenza Nato per il rafforzamento militare dei paesi membri.

24 maggio 1978

Il generale Gianadelio Maletti conferma al pubblico ministero di Roma, Alberto Dell’Orco, quanto ha già dichiarato in Corte di assise sul conto del cosiddetto ‘Sid parallelo’. Strutture clandestine e semiclandestine

25 maggio 1978

Il Parlamento vara definitivamente la legge che disciplina l’interruzione volontaria della gravidanza. Nella settimana successiva, le richieste sono 4.000 solo nella provincia di Roma.

25 maggio 1978

A Sesto San Giovanni (Milano), i lavoratori occupano i ‘Laboratori farmaceutici dottor Medici’, per protestare contro il ventilato trasferimento a Pomezia. Movimento operaio

26 maggio 1978

Scioperano e manifestano i tessili per l’occupazione e il coordinamento Montedison annuncia 8 ore di scioperi articolati al sud. Movimento operaio

26 maggio 1978

A Roma, un rapporto della Digos segnala che Gianfranco Moreno era stato inquisito per aver pedinato una segretaria dell’ambasciata libanese in Italia nel 1973 che, peraltro, risultava impiegata anche presso la società ‘Radiofonica spa’, sospettata di essere coinvolta in oscure attività, ed in contatto con i servizi segreti tedeschi, da un lato, e ‘Settembre nero’ dall’altro. Affare Moro

27 maggio 1978

In un’intervista al quotidiano "La Stampa", Luciano Lama avalla i provvedimenti economici del governo compresa la cosiddetta ‘stangata’ che ha portato al rincaro di tariffe ferroviarie (20% circa), elettriche (16%), imposte di bollo, ipotecarie e catastali, circolazione auto (40%) e la ritenuta d’acconto per i redditi di lavoro autonomo. Il dirigente sindacale torinese Del Piano commenta: "Lama con le sue interviste si esercita in letture del tutto personali delle linee e decisioni sindacali". Le reazioni dal mondo sindacale alla ‘stangata’ sono venute peraltro solo dalla federazione Cgil-Cisl-Uil di Torino e da diversi cdf. Movimento operaio- sindacati

27 maggio 1978

A Bologna, per i fatti del marzo 1977, il Tribunale commina 8 condanne a circa un anno l’una, con la sospensione condizionale della pena che porta alla scarcerazione dei 4 detenuti; e 2 assoluzioni per insufficienza di prove. L’avvocato difensore Sandro Gamberini commenta: "Ci si doveva attendere una sentenza che avesse il coraggio di prendere atto del crollo dell’istruttoria, e così non è stato". Repressione

27 maggio 1978

A Roma, è compiuto un attentato dinamitardo contro l’abitazione del militante di destra Marco Felizani; un secondo è compiuto contro la sezione del Msi ‘Monte Mario’, e un terzo contro la sezione della Dc nel quartiere Ostiense. Violenza politica

Precedente 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 ..Successive