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16 febbraio 1978

Sul "Quotidiano dei lavoratori", Luigi Cipriani analizza la fase recessiva innescata dalle manovre del grande capitale ad egemonia Usa, caratterizzata da una contemporanea caduta dei consumi e degli investimenti produttivi, da "grandi manovre monetarie per rendere maggiormente competitive le proprie merci, accentuazione della concentrazione finanziaria e ristrutturazione delle fabbriche, riduzione massiccia dell’occupazione, blocco dei salari, riduzione della base produttiva, concentramento degli investimenti in tecnologia di altissima produttività". Questa volta, avverte l’esponente di Dp, "non funzionerà neanche il tentativo di scaricare sui mercati del terzo mondo gli effetti della crisi. A causa della rapina fatta in questi anni nei loro confronti, essi non sono in grado di allargare i mercati, mentre i paesi produttori di petrolio sono a loro volta impegnati in operazioni finanziarie. I paesi europei verranno a trovarsi al centro della guerra commerciale. Ma questa volta l’imperialismo Usa farà pagare agli alleati il peso della propria crisi richiamando in patria la massa degli eurodollari, accentuando la recessione, nel tentativo di imporre nuovamente la propria egemonia, a prezzo di una grandissima distruzione di forse produttive". Così, continua Cipriani, per il "vaso di coccio Italia, tra i vasi di ferro di una lotta politico- economica molto dura, il patto sociale diventa la condizione essenziale per poterne scaricare tutte le conseguenze sulle masse popolari". In queste condizioni appare rovinosa la politica seguita dal Pci, dal Psi e dalle Confederazioni sindacali, che "si fanno sostenitori del piano padronale di rapida ripresa dell’accumulazione, accompagnato da distruzione di forze produttive, chiedendo come contropartita la redistribuzione secondo un’ipotesi di programmazione democratica dell’economia per aumentare l’occupazione. E’ follia ipotizzare il ritorno del capitalismo finanziario, così come si è andato sedimentando in tutto il mondo, a valori di scambio reali, tra le merci, con cambi monetari stabili, con investimenti di carattere espansivo, programmando l’accumulazione sul lungo periodo e la massimizzazione dei profitti allargando il mercato, anziché puramente sulla riduzione dei costi". Deve essere anche demistificata, conclude Cipriani, la "famosa teoria della stanza dei bottoni, secondo la quale la presenza di tecnici ben visti dal Pci nei ministeri, o foss’anche una maggioranza di governo con il Pci, consentano di cambiare il modello di sviluppo….Il capitale finanziario facilita la costituzione di una struttura di potere autonoma, estremamente centralizzata del grande capitale, di carattere sovranazionale, in grado di sfuggire a qualsiasi controllo di carattere istituzionale…Dobbiamo dire che il potere reale della classe operaia non coincide con la presenza istituzionale del Pci e tantomeno con i contenuti che esso porta avanti". Sinistra- formazioni minori. Stati Uniti- Italia. P.C.I.

16 febbraio 1978

In Lituania, un samizdat afferma: "Nessun’altra forza nel mondo contemporaneo tanto quanto la religione può aiutare i lituani a rimanere lituani".

17 febbraio 1978

Si sciopera in provincia di Avellino per l’occupazione e lo sviluppo della valle Ufita. E’ stata chiusa con un accordo la vertenza Alfa, dopo un anno e 120 ore di sciopero. Movimento operaio

17 febbraio 1978

A Milano, sono arrestati nella sede del giornale "La voce operaia", Mario Moretti, medico, e Sergio Lo Giudice, accusati di ‘partecipazione a banda armata’. A Torino, con accuse varie fra le quali quella di ‘associazione sovversiva’, è arrestato Giuseppe Forlano, titolare di un bar. Repressione armata

18 febbraio 1978

A Milano, in piazza Missori, le forze di polizia caricano un corteo studentesco che manifesta contro la repressione nelle scuole. Il pretesto per la carica è dato dai gesti degli autonomi che alzano la mano col segno della ‘P 38’, ma la carica è indiscriminata. Repressione armata

18 febbraio 1978

A Varese, si verificano tafferugli fra polizia e missini che sfilavano in un corteo non autorizzato. Repressione armata

18 febbraio 1978

A Macchiareddu (Cagliari), i lavoratori occupano alcuni cantieri per protestare contro la politica antioperaia della Sir. Movimento operaio

18 febbraio 1978

A Roma, sfila un corteo femminista contro la violenza sulle donne, l’aborto clandestino e il potere medico. "Mariti, giudici, dottori, siete tutti stupratori", gridano le donne. Movimenti contestativi

18-19 febbraio 1978

A Milano, al teatro Nuovo, si svolge la conferenza operaia del Pci sul tema "L’impegno della classe operaia per il risanamento del paese, la rinascita del Mezzogiorno, lo sviluppo della democrazia". P.C.I.

18-19 febbraio 1978

A Milano, Democrazia proletaria tiene convegno sul tema "Lavorare meno, lavorare tutti", con Luigi Cipriani ed altri. Sinistra- formazioni minori

19-22 febbraio 1978

Il ministro per il Commercio con l’estero, Rinaldo Ossola, si reca in visita in Arabia saudita. D.C.

20 febbraio 1978

Il Tribunale di Napoli pronuncia la sentenza per lo spionaggio illegale alla Fiat: 16 imputati sono condannati a pene varianti da 6 mesi a 2 anni e 9 mesi; 7 assolti con formule varie; 3 prosciolti per prescrizione di reato; 3 stralciati per ragioni di salute. Nella motivazione, i giudici rileveranno che "l’assunzione di Mario Cellerino, per ben 18 anni capo del nucleo Sios Aeronautica dipendente dal Sid, realizzava, obiettivamente, una più perfetta integrazione del sistema pubblico di controllo della sicurezza industriale con quello privato dell’azienda, pur rimanendo divergenti le rispettive finalità e facoltà operative...". Gli estensori giustificano, inoltre, il rifiuto di concedere le attenuanti generiche a Cuttica, Gioia, Ferrero, Cellerino, Garino e Bessone perché " i primi cinque fanno parte del gruppo dei dirigenti della Fiat che con varie mansioni, tutte attinenti alla organizzazione diretta ed indiretta ed al controllo del servizio di accertamento, in varia misura attuò, continuò, coordinò e potenziò il sistema di raccolta dei dati e di controllo del personale dipendente, che estese in pratica ad un vastissimo ambiente cittadino e regionale, con modalità delittuose ed ampiamente corruttrici dei più delicati e riservati uffici e funzionari dello Stato e di un numero enorme di pubblici dipendenti. Essi con tali strumenti si arrogarono, come si è visto, il potere di selezionare gli aspiranti al lavoro nella fabbrica e tutti quelli che avevano con essa contatti, in base ai soli orientamenti personali, operando una chiara discriminazione politica. Analoghe valutazioni vanno fatte per l’imputato Bessone Ermanno, dirigente dell’ufficio politico della Questura di Torino dal 1964, che più di altri ha rivelato la subordinazione alle esigenze private quanto illecite della Fiat, ponendo in pratica per lunghissimi anni a disposizione di questi uffici, personale e schedari di uno dei settori più delicati e riservati della Questura ed accettandone i periodici compensi. La gravità dei fatti da lui commessi risultano vieppiù esaltati dalla posizione ufficiale del Bessone, dalla delicatezza dei compiti affidatigli, dalla rilevanza eccezionale dei poteri esercitati, dalla inderogabilità dei doveri di obiettività e riservatezza che era tenuto ad. assolvere...". Strutture clandestine e semiclandestine

20 febbraio 1978

A Roma, una manifestazione femminista ricorda Giorgiana Masi deponendo una lapide in bronzo sul luogo della sua uccisione: "A Giorgiana Masi, 19 anni, uccisa dalla violenza del regime il 12 maggio 1977", con la poesia a lei dedicata dalle sue compagne "Se la rivoluzione d’ottobre fosse stata di maggio…" Movimenti contestativi. Repressione armata- caduti

20 febbraio 1978

A Bologna, militanti dei ‘Nuclei combattenti comunisti’ fanno irruzione nella sede dell’Associazione degli artigiani e la devastano. Violenza politica

20 febbraio 1978

Il quotidiano "Lotta continua" pubblica la lettera inviatagli dal missino triestino Ugo Fabbri nella quale costui scrive che il governo Pella, nel 1954, aveva inviato clandestinamente armi e munizioni a Trieste "in vista di una insurrezione armata favorita dell’esercito italiano contro una paventata minaccia slavocomunista ed in funzione di sostegno qualora fossero maturate le condizioni per una rivolta armata mirante alla redenzione di tutta l’Istria". Fabbri fa l’elenco delle formazioni paramilitari alle quali erano state distribuite le armi: Divisione Gorizia, Brigata Italia, Terzo corpo Volontari della libertà, aggiungendo: "Tutte formazioni clandestine nate dopo il 1945 in funzione antislava ed anticomunista nelle quali la gerarchia del Msi, esponenti politici di varia estrazione e ufficiali dell’esercito si erano trovati fianco a fianco a combattere la stessa battaglia come, ad esempio, l’avvocato Cesare Devetag, assessore socialista, e l’avvocato Carlo Pedroni, consigliere del Msi e più tardi difensore di Avanguardia nazionale. E l’onorevole Zuccalli, socialdemocratico, e l’onorevole Mario Martina della Dc dovrebbero essere sufficientemente documentati nell’attività svolta dalla Divisione Gorizia. Così come il colonnello Dal Din ed il colonnello Olivieri potrebbero chiarire molte cose sul ruolo svolto in quegli anni dal Terzo Corpo Volontari della libertà. Di certo si sa che gruppi di giovani venivano segretamente avviati a Udine per esercitarsi all’uso delle armi". D.C. Strutture clandestine e semiclandestine

21 febbraio 1978

Giulio Andreotti presenta la bozza della ‘legge Bonifacio’ sull’ordine pubblico, destinata ad evitare il referendum sulla legge Reale, che tuttavia risulta nella nuova versione inasprita più che alleggerita, per la introduzione del fermo e dell’interrogatorio di polizia sulla base di ‘sufficienti indizi’ (nella vecchia versione ‘gravi indizi’) e la restrizione della libertà provvisoria. Dalla sinistra ufficiale, non viene alcuna reazione. D.C. Repressione

21 febbraio 1978

A Venezia, è compiuto un attentato contro la redazione del "Gazzettino" nel quale rimane uccisa la guardia giurata Franco Battagliarin. Negli anni Novanta un pentito di destra indicherà in Giampiero Montavoci, militante di Ordine nuovo e confidente del Sid con il criptonimo di ‘Mambo’, l’autore dell’attentato. Violenza politica- caduti. Destra- formazioni minori

21 febbraio 1978

Il Tar dell’Emilia nega la sospensione dell’esecuzione di un provvedimento di chiamata alla leva per 2 obiettori, costretti così a scegliere tra accettare il servizio militare, o rifiutarlo ed essere automaticamente incriminati per diserzione. Repressione

22 febbraio 1978

A Roma, 2 giovani sono arrestati nel corso delle operazioni di sgombero da parte delle forze di polizia del complesso edilizio in viale Adriatico, già sede della Gil, occupato da alcune settimane dagli studenti del movimento. Repressione armata

24 febbraio 1978

A Milano, la nuova sinistra e i giovani iraniani manifestano a favore dell’opposizione allo Scià e contro la repressione, ma interviene la polizia ad arrestare 5 persone che si erano incatenate per protesta. Fronte arabo islamico- Iran. Repressione armata

24 febbraio 1978

A Napoli, una manifestazione antinucleare raccoglie alcune centinaia di persone. Movimenti contestativi

25 febbraio 1978

A Roma, la polizia carica gli studenti che manifestano per le libertà costituzionali e il voto politico, usando anche raffiche di mitra, provocando numerosi feriti e procedendo a più di 30 arresti. I manifestanti affluiscono al Palazzo dello sport per tenere convegno contro la repressione, la legge Bonifacio e il confino di polizia. Repressione armata

25 febbraio 1978

La Corte d’appello di Roma conferma la condanna ma riduce le pene per Franca Salerno e Maria Pia Vianale, rispettivamente a 3 e 2 anni di reclusione. Sinistra- formazioni minori. Repressione

25 febbraio 1978

E’ arrestato a Roma nella sua abitazione Luciano Pizzoli, impiegato dell’Atac, con l’accusa di costituzione e partecipazione a banda armata. Repressione armata

26 febbraio 1978

Aldo Moro, intervenendo all’assemblea dei gruppi parlamentari della Dc, sostiene la necessità di giungere ad una maggioranza programmatica. Nel suo diario, Giulio Andreotti annota che, secondo Flaminio Piccoli, "otto deputati Dc su dieci sono contro i comunisti nella maggioranza". D.C. P.C.I.

26 febbraio 1978

Aderenti al gruppo stalinista ‘Movimento lavoratori per il socialismo’ (Mls) aggrediscono a colpi di spranga, riducendolo quasi in fin di vita, il pittore anarchico Fausto Pagliano. Violenza politica

26 febbraio 1978

A Roma, è inviato all’Unione delle comunità israelitiche italiane un volantino ciclostilato a cura del ‘Comitato di solidarietà a Freda’, contenente frasi antisemite nonché una lista di libri pubblicati dalle edizioni di Ar. Destra- formazioni minori

27 febbraio 1978

A Roma, cessa dalle sue funzioni nel Sismi il colonnello Federico Appel che, successivamente, sarà imputato di ‘interesse privato in atti di ufficio’ per la macchina stampatrice Ab Dyk del Raggruppamento unità speciali (Rus) passata alle Br nella primavera del 1977 e ritrovata nella tipografia di via Foà (appare probabile che il passaggio sia avvenuto tramite la malavita, come in genere per i rifornimenti dei gruppi armati).

28 febbraio 1978

Il generale Gianadelio Maletti accusa il generale Vito Miceli di aver utilizzato elementi estranei al reparto ‘D’ del Sid per compiere indagini e ufficiali della catena ‘I’ delle Forze armate, indicando nei colonnelli Pace e Marzollo e nel generale Siro Rossetti i collaboratori delle attività anomale del direttore del Sid. Piani occulti

28 febbraio 1978

A Roma, è ucciso nel quartiere Don Bosco il giovane di sinistra Roberto Scialabba, da elementi di destra provenienti da Acca Larentia. Scialabba frequentava, come momento di impegno sociale, lo stabile occupato di via Calpurnio Fiamma. Violenza politica- caduti

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