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gennaio 1979

A Roma, è archiviata la prima inchiesta sulla scomparsa, avvenuta il 31 agosto 1978, dell'imam libanese Mousa al Sadr. Fronte arabo islamico- M.O.

1 gennaio 1979

L’aborto è ancora argomento privilegiato nelle prediche del Capodanno, mentre da Bologna il presidente della Cei, Antonio Poma, si dice preoccupato per "le cifre allarmanti raggiunte nell’orrendo crimine". Vaticano

1 gennaio 1979

A Pisa, 6 redattori di radio "Centofiori" sono fermati dai carabinieri mentre rientrano da una festa di Capodanno; uno di essi denuncia di essere stato percosso durante il tragitto in Questura. Repressione armata

1 gennaio 1979

Diviene esecutivo il riconoscimento ufficiale da parte degli Stati uniti della Cina popolare. Stati Uniti

1 gennaio 1979

A Phnom Penh, capitale della Cambogia, fanno il loro ingresso le truppe nordvietnamite.

1 gennaio 1979

Inizia l’"Anno del fanciullo", dedicato alla difesa dell’infanzia e dell’adolescenza. Alcune organizzazioni umanitarie si fanno promotrici della proposta di moratoria delle flagellazioni, valida per tutto l’anno, alle quali sono sottoposti nel mondo i rei minorenni. La proposta non raccoglie adesioni.

2 gennaio 1979

In Iran, si verificano manifestazioni contro lo Scià e Bakhtiar con violenti scontri tra dimostranti e forze armate, mentre gli stranieri lasciano il paese. Fronte arabo islamico- Iran

2 gennaio 1979

Il socialista Silvano Labriola così commenta le sortite, natalizie e di Capodanno, dei vescovi: "Di fronte ad interferenze così autorevoli e così ferme, c’è da chiedersi se valga la pena di rinnovare il Concordato, accontentandosi di alcuni miglioramenti limitati, e non invece mettere in discussione il regime stesso concordatario". Vaticano. P.S.I.

2 gennaio 1979

In un editoriale sul "Quotidiano dei lavoratori" dal titolo "Ma Moro serviva ai partiti più da morto che da vivo", Stefano Semenzato scrive: "Il primo effetto del rapimento è stato un governo, quello Andreotti, varato senza alcuna resistenza. Subito dopo arriva il Dl sul terrorismo…Scatta la decisione di utilizzare l’esercito per circondare Roma; si mettono a punto nuovi provvedimenti di legge ulteriormente repressivi, qualcuno chiede la pena di morte, ai posti di blocco i carabinieri qualche volta la applicano. Cresce la legislazione repressiva in Italia, cresce il potere (e l’arbitrio) della polizia. Ma intanto i giorni passano, le indagini languono, le piste tralasciate aumentano. Certo in quei giorni l’impressione è spesso diversa, Procura della repubblica e giornali fanno a gara nell’annunciare ogni giorno grandi svolte nelle indagini; l’unica svolta è quella di rinunciare alla caccia ai brigatisti e puntare sui simpatizzanti: quasi 300 persone fermate in una mattina, alcuni arrestati, inevitabilmente rilasciati…Nel giro di pochi giorni nascono il partito della morte e quello della vita. La vita di Moro è oggetto di oscuri patteggiamenti all’interno della maggioranza governativa. Proprio il dibattito parlamentare che doveva far luce sulla vicenda produce l’effetto opposto, un gioco di ricatti reciproci porta i partiti della maggioranza al silenzio…" Affare Moro. Repressione armata

2 gennaio 1979

E’ arrestato nella sua abitazione e tradotto nel carcere militare di Bari Palese l’obiettore di coscienza Sergio Bassi. Alcuni giorni dopo, denunciando di essere stato maltrattato e messo in isolamento senza ragione, egli inizia uno sciopero della fame. Repressione armata

2 gennaio 1979

Parte da oggi la cassa integrazione per 12.000 lavoratori della Zanussi. Movimento operaio

3 gennaio 1979

Il direttore del Sismi, generale Giuseppe Santovito, invia al Tribunale di Venezia una seconda nota informativa sull’attentato di Peteano di Sagrado, nella quale riferisce di aiuti in denaro forniti da Giorgio Almirante a Carlo Cicuttini, su richiesta di quest’ultimo. Controllo politico di Stato e informative. Attentato di Peteano. Destra- M.S.I.

3 gennaio 1979

A Catanzaro, al processo per la strage di piazza Fontana, il difensore di Pietro Valpreda, Guido Calvi, passa in rassegna i comportamenti assunti, a strage avvenuta, da governo, servizi di sicurezza, apparati del ministero degli Interni per sottolineare la "totale carenza di elementi concreti e come, nonostante le affermazioni contrarie, le indagini furono rivolte soltanto contro gli anarchici…Vi fu una vera e propria disposizione ad accusare gli anarchici". Circa i collegamenti fra gli anarchici e i gruppi di destra, Calvi afferma: "Ben nove giudici hanno esaminato la vicenda e nessuno ha potuto fare riferimento a tali presunti collegamenti". Stragi- Piazza Fontana

3 gennaio 1979

A Roma, una pattuglia di carabinieri ferisce in modo grave, sparandogli, Alberto Di Cori, impegnato a tracciare scritte sui muri nelle vicinanze della residenza privata di Giulio Andreotti. Repressione armata

3 gennaio 1979

S’incontrano esponenti governativi e sindacali per discutere del settore chimico e della sorte dei grandi gruppi, Sir, Liquichimica e Maraldi per i quali si prospetta l’avviamento delle procedure fallimentari. L’unico risultato concreto sortito dall’incontro è l’impegno a trasformare i 300 licenziamenti all’Euteco in cassa integrazione. Movimento operaio- sindacati

3 gennaio 1979

Il consiglio direttivo dell’Associazione stampa di Padova denuncia in un comunicato l’atteggiamento antisindacale dell’editore de "Il Mattino di Padova" che ha licenziato il giornalista Giuseppe Nicotri nonostante il mancato nullaosta del sindacato regionale.

3 gennaio 1979

Il ‘Gruppo di ricerca sulla miniera di Novazza’ - il primo giacimento uranifero che l’Agip vorrebbe sfruttare in Italia- lancia in un comunicato stampa la proposta di referendum sull’uranio.

4 gennaio 1979

Il presidente del Tribunale di Camerino ha denunciato il cardinale Benelli per ‘vilipendio al Parlamento’, in relazione alle frasi pronunciate nell’omelia natalizia sulla nuova normativa dell’aborto. Vaticano

4 gennaio 1979

A Milano, si apre il convegno organizzato dal giornale "Il manifesto" sul tema "Dieci anni dalla primavera di Praga, le società postrivoluzionarie, l’altro volto della crisi mondiale".

5 gennaio 1979

A Milano, uno sconosciuto telefona a Giorgio Ambrosoli, curatore fallimentare delle banche di Michele Sindona: "Devi morire come un cane" (vedi nota 28 dicembre 1978). Affare Sindona- Ambrosoli

5 gennaio 1979

A Roma sono arrestati, nell’ambito delle indagini sulla base di via Gradoli, i due brigatisti rossi Luigi Novelli e Marina Petrella. Affare Moro. Repressione armata

5 gennaio 1979

Il "Quotidiano dei lavoratori" pubblica una denuncia sulla mano mafiosa nell’aeroporto di Punta Raisi, ricavata dal diario di Giuseppe Impastato.

5-6 gennaio 1979

Alla Guadalupa, si svolge un vertice fra Stati uniti, Francia, Inghilterra e Germania dal quale l’Italia è stata esclusa, benché siano nel suo corso trattati anche i problemi economici e politici che l’affliggono. Stati Uniti- Italia

6 gennaio 1979

A Roma, il procuratore generale presso la Corte di cassazione, Ignazio Straniero, afferma: "E’ necessario che lo Stato si dimostri più fermo, più deciso. I magistrati e le forze dell’ordine pagano col sangue la loro battaglia contro la criminalità e ora serve ben altro che non le manifestazioni anche corali di solidarietà e di cordoglio".

6 gennaio 1979

A Madrid, il giudice Miguel Cruz Cuenca comunica al commissario di polizia Roberto Conesa di essere stato minacciato dal Grapo (Gruppo di resistenza antifascista Primo ottobre), chiedendogli protezione e comunicandogli che uscirà di casa, per recarsi in ufficio, l’8 gennaio.

7 gennaio 1979

A Roma, sono compiuti 5 attentati incendiari contro altrettanti cinema, rivendicati dai Nar i quali affermano che, nell’anniversario dell’uccisione dei due missini in via Acca Larentia, i locali devono restare chiusi. A Napoli, un attentato colpisce la sede della redazione di "Paese sera", rivendicato successivamente dalle ‘Squadre fasciste’. A Torino, un gruppo del ‘Fronte della gioventù’ irrompe nell’atrio della "Gazzetta del popolo". Violenza politica

7 gennaio 1979

A Roma Ciampino, si svolge una manifestazione giovanile per solidarietà con il circolo ‘Gotto d’oro’ recentemente sgomberato e per rivendicare spazi per i centri sociali. Repressione armata. Movimenti contestativi

8 gennaio 1979

A Madrid viene ucciso, dinanzi alla sua abitazione, dal Grapo, il giudice Miguel Cruz Cuenca (vedi nota 6 gennaio 1979).

8 gennaio 1979

A Milano, uno sconosciuto telefona a Giorgio Ambrosoli per dirgli che ambienti romani imputano a lui la mancata conclusione della vicenda Sindona. Ambrosoli sporge denuncia alla Procura della repubblica. Affare Sindona- Ambrosoli

8 gennaio 1979

Il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa invia al ministro degli Interni, Virginio Rognoni, un documento di 17 pagine dal titolo "La riorganizzazione della Nato", sequestrato nella base delle Brigate rosse di via Monte Nevoso il 1° ottobre 1978, e consegnato ai magistrati della Procura della repubblica di Milano, nel quale si descrive la struttura della Nato. A pag. 3 si afferma: "Il programma statunitense risponde a due obiettivi fondamentali...costruzione di forze e di corpi in ogni paese della Nato capaci di intervenire direttamente nei paesi del Terzo mondo, e negli stessi paesi europei in caso di vittoria dei Pc europei o, peggio ancora, in caso di rapporto di forza politico- militare insostenibile fra imperialismi e forze rivoluzionarie". Sinistra- formazioni minori. Stati Uniti

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