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5 febbraio 1979

In Iran, mentre si susseguono imponenti manifestazioni popolari a sostegno del nuovo stato islamico, l’ayatollah Khomeini nomina primo ministro Mehdi Bazargan e, al tempo stesso, avvia trattative con l’esercito ed il governo Bakhtiar per addivenire a una soluzione pacifica dello scontro. Fronte arabo islamico- Iran

5 febbraio 1979

Iniziano i negoziati, a Bruxelles, per l’adesione di Spagna e Portogallo alla Comunità europea.

5 febbraio 1979

A Torino, un commando di Pl ferisce alle gambe la vigilatrice in servizio al carcere Le Nuove, Raffaella Napolitano. Violenza politica

5 febbraio 1979

A Milano è arrestato, insieme ad altre 3 persone, Calogero Diana, sospettato di appartenere alle Br. Sinistra- formazioni minori. Repressione armata

5 febbraio 1979

E’ arrestato Silverio Capuzzo, neo segretario della Lega obiettori di coscienza (Loc), per avere autoridotto a 18 mesi il periodo di leva in servizio civile, in luogo dei 26 previsti per la leva di mare. Repressione armata

6 febbraio 1979

E’ formalizzata la costituzione del consorzio per il salvataggio della Sir Rumianca, al quale partecipano 11 banche creditrici.

6 febbraio 1979

A Napoli, la polizia carica i disoccupati organizzati che manifestano per chiedere l’effettivo sbocco lavorativo dei corsi professionali effettuando un blocco stradale in piazza del Municipio, ed opera 3 arresti. Repressione armata

7 febbraio 1979

E’ arrestato con l’accusa di ‘favoreggiamento’ il giornalista Viglione di "Radio Montecarlo", in possesso di un nastro registrato a suo dire da un brigatista, il quale sostiene che Moro non è stato ucciso dalle Br ma da altra mano e indica fra i mandanti dell’omicidio 2 parlamentari e una persona legata al Vaticano. Viglione aveva passato l’informativa al senatore democristiano Cervone e questi, a sua volta, al settimanale "l’Espresso". Affare Moro. Repressione armata

7 febbraio 1979

Nel carcere di Trani, protestano una ventina di detenuti contro gli arresti effettuati il 4 febbraio al convegno romano sulle carceri. Per lanciare una campagna di solidarietà con gli arrestati si svolgono 2 assemblee con conferenza stampa, a Roma e Milano. Repressione armata. Movimenti contestativi

8 febbraio 1979

A Roma, il quotidiano "Vita sera" indica in Benito Cazora, parlamentare democristiano, il politico in contatto con la malavita nel corso del sequestro di Aldo Moro. Affare Moro

8 febbraio 1979

A Milano, la Corte d’assise di appello aumenta la pena inflitta a Renato Curcio per aver sparato contro i carabinieri al momento dell’arresto, da 7 a 12 anni di reclusione. Rimane immutata viceversa la condanna inflitta a Nadia Mantovani: 2 anni e 6 mesi di reclusione. Sinistra- formazioni minori. Repressione armata

8 febbraio 1979

La Camera dei deputati approva il cosiddetto ‘Pedini bis’, varato dal Consiglio dei ministri il 22 dicembre 1978, che prevede la proroga dei contratti per i lavoratori precari della scuola e migliorie del trattamento economico. D.C. Movimenti contestativi

8 febbraio 1979

Il consiglio regionale della Lombardia respinge la proposta di referendum consultivo sul nucleare avanzata da Democrazia proletaria e dal Comitato di controllo sulle scelte energetiche. La Democrazia cristiana si pronuncia per la applicazione immediata del Piano energetico nazionale, il Partito comunista per la applicazione "con garanzie di sicurezza", il Partito socialista per la moratoria. Sinistra- formazioni minori. D.C. P.C.I. P.S.I.

8 febbraio 1979

La Flm lombarda risponde con una dura nota alla lettera inviata dall’Associazione industriali di Brescia alla federazione provinciale, nella quale si addita nel sindacato metalmeccanico l’ispiratore del lancio di molotov avvenuto contro la casa di Lucchini, presidente dell’Associazione stessa; motivo sarebbe, secondo gli industriali, un manifesto murale con cui la Flm denunciava gli incidenti sul lavoro. Movimento operaio- sindacati

9 febbraio 1979

A Roma, il giudice istruttore Ferdinando Imposimato interroga il deputato democristiano Benito Cazora, che fornisce una versione reticente dei fatti relativi al sequestro Moro e menzognera circa i suoi rapporti con gli ambienti della mafia calabrese. Affare Moro

9 febbraio 1979

A Milano, sono tratti in arresto come sospetti ‘fiancheggiatori’ delle Br, Giuseppe Livraghi e Patrizia Bianchi. Repressione armata

9-10 febbraio 1979

A Teheran, in un clima di rivolta, avvengono altri violenti scontri fra i dimostranti e i cosiddetti ‘Arditi dello Scià’, che provocano 80 morti. Fronte arabo islamico- Iran

10 febbraio 1979

Si svolge uno sciopero nazionale nella scuola, indetto dal ‘Coordinamento lavoratori e precari’ che annuncia altresì il blocco degli scrutini. In diverse situazioni, i presidi minacciano provvedimenti disciplinari per chi seguirà questa forma di agitazione. Movimenti contestativi. Repressione

10 febbraio 1979

A Milano, la ‘sinistra di fabbrica’ raduna alcune migliaia di lavoratori al teatro Lirico per rilanciare l’alternativa ai programmi, giudicati stanchi e rinunciatari, delle Confederazioni sindacali. Movimento operaio

10 febbraio 1979

A Roma, 2 militanti di destra accoltellano, dinanzi al liceo Croce, Fabrizio Fabrizi, aderente al movimento degli studenti. Violenza politica

12 febbraio 1979

A Sanremo (Imperia), è arrestato il brigatista Pasquale Frezza, identificato come l’autore della registrazione in possesso del giornalista Viglione di "Radio Montecarlo". Affare Moro. Repressione armata

12 febbraio 1979

A Pomigliano (Napoli), un’assemblea operaia all’Alfasud impone le dimissioni al consiglio di fabbrica, i cui comportamenti sono giudicati compromissori. Movimento operaio

13 febbraio 1979

A Teheran, s’insedia il governo provvisorio di Mehdi Bazargan. Il governo italiano annuncia che intende "proseguire i normali rapporti diplomatici" con le nuove istituzioni. Fronte arabo islamico- Iran. D.C.

13 febbraio 1979

Sul quotidiano "La Repubblica" appare l’intervista a Dominic Perrone, agente della Dia in Italia, che critica pesantemente i servizi segreti italiani e i loro responsabili (v. nota 31 gennaio 1979). Giulio Andreotti annota nel suo diario: "Riunione del Comitato di sicurezza…Vi è anche il caso di un certo americano, Dominic Perrone che ha redatto un rapporto sui nostri Servizi di sicurezza, pubblicato ora dalla Repubblica. Decidiamo l’espulsione dall’Italia entro 24 ore di questo indiscreto signore". Stati Uniti- Italia. D.C.

13 febbraio 1979

A Roma, aderenti al Fuan devastano la facoltà di Ingegneria e aggrediscono i presenti. Violenza politica

14 febbraio 1979

In giornata, l’agente americano della Dia Dominic Perrone lascia l’Italia. Al Senato, il comunista Ugo Pecchioli chiede a nome del suo partito "un formale intervento presso il governo americano sia per condannare un atto di inammissibile ingerenza sia al fine di decidere l’espulsione dal nostro territorio di quei cittadini americani che risultassero coinvolti in questa opera di spionaggio". Stati Uniti- Italia. P.C.I.

14 febbraio 1979

A Bologna, il giudice Catalanotti è trasferito dall’ufficio istruzione del Tribunale ad una sezione civile. L’origine del provvedimento è in una lettera di Francesco Berardi, reperita nel corso di una perquisizione domiciliare, che raccontava ad un amico, come confidenze avute dal giudice, che questi temeva di essere eliminato dagli uomini di Dalla Chiesa. Catalanotti, dopo l’inchiesta su Autonomia, aveva avviato un’indagine sulle bische clandestine. Il Csm annullerà il trasferimento. Piani occulti (?)

14 febbraio 1979

A Caorso, alla centrale nucleare, si verifica una fuoruscita di acqua radioattiva, l’ennesimo incidente. Il ‘Comitato per il controllo delle scelte energetiche’ chiede un’indagine parlamentare sulla centrale considerata più a rischio, e il fermo della stessa. Movimenti contestativi

15 febbraio 1979

Licio Gelli telefona due volte, nel corso della giornata, a Michele Sindona. Affare Sindona

15 febbraio 1979

Il ‘Comitato tecnico – scientifico’ di Seveso denuncia che 145 bambini nati nella zona dopo il disastro dell’Icmesa presentano malformazioni e che le autorità regionali hanno occultato i dati.

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