Precedente 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 ..Successive

7 luglio 1979

A Londra, presso l’Hotel Claridge, Enrico Cuccia s’incontra ancora con il genero di Michele Sindona, Pier Sandro Magnoni, che gli espone un piano di salvataggio per la Banca privata italiana. Nella capitale britannica si trovano anche Luigi Cavallo e Walter Navarra. Affare Sindona

7 luglio 1979

A Roma, è scarcerato dopo 3 mesi di carcere il giornalista Pino Nicotri per insufficienza di prove. Era stato arrestato il 7 aprile nell’operazione contro Autonomia operaia e sospettato di essere uno dei telefonisti delle Br nel corso del sequestro Moro. Affare Moro

7 luglio 1979

A Milano, sono arrestati come presunti appartenenti a Prima linea e per correità nell’uccisione del giudice Emilio Alessandrini, Claudio Waccher e Bruno Palombi Russo. Sinistra- formazioni minori. Repressione armata

9 luglio 1979

Il presidente della repubblica, Sandro Pertini, affida l’incarico di formare un nuovo governo a Bettino Craxi. P.S.I.

9 luglio 1979

A Napoli, si svolge la seconda udienza del processo di appello per le schedature Fiat, dopo il rinvio della prima. Piani occulti

9 luglio 1979

Giorgio Ambrosoli, curatore fallimentare della Banca privata italiana, inizia a rispondere all’interrogatorio richiesto per rogatoria dalle autorità americane sul caso Sindona, che si concluderà il 12 luglio. Affare Sindona- Ambrosoli

9 luglio 1979

A Milano, Angelo Rizzoli firma una cambiale ‘in bianco’ a favore di Roberto Calvi per il riscatto del 52% delle azioni del settimanale "Sorrisi e canzoni", acquistate dal gruppo Rizzoli con i soldi anticipati dal Banco ambrosiano (26 milioni di franchi svizzeri). Sarà ritrovata in copia in casa di Licio Gelli, accompagnata da un biglietto: "L’originale è stato consegnato con lettera di accompagnamento della Rizzoli al cav. Calvi del Banco ambrosiano a garanzia della lettera di impegno della Rizzoli s.a. al riacquisto del 52 per cento delle azioni di ‘Sorrisi e Canzoni Spa’ ". Affare Calvi

9 luglio 1979

Nel corso della giornata nazionale di agitazione per le vertenze, a Taranto, la polizia carica improvvisamente i lavoratori davanti l’Italsider, al che segue una vivace manifestazione di protesta nel centro città. Fra i diversi casi di repressione, sono pervenute 4 denunce per ‘violenza privata’, in relazione a picchettaggi, ad altrettanti delegati della Fiat di Vado Ligure (Savona): Giorgio Zulino, Giancarlo De Stefanis, Enrico Cavalli, Alfonso Piazza. Mentre Confindustria è più che mai intransigente, la Flm e l’Intersind raggiungono invece un’ipotesi di accordo per l’orario di lavoro dei metalmeccanici pubblici, che risulta abbassato di 40 ore annue con il recupero a ferie delle festività soppresse. Repressione armata. Movimento operaio

10 luglio 1979

A Roma, Benigno Zaccagnini è eletto presidente del consiglio nazionale della Dc. D.C.

10 luglio 1979

E’ formalizzato un contratto fra l’Agip e la società panamense Sophilau per il pagamento di una provvigione del 7% (pari a circa 120 miliardi annui) sulla vendita del petrolio dell’Arabia saudita all’Italia. L’Eni chiede al ministero del Commercio estero l’autorizzazione al pagamento della tangente. D.C. P.S.I.

10 luglio 1979

A Bologna, è arrestato Gianfranco Faina, ritenuto il capo di Azione rivoluzionaria. Con lui, per favoreggiamento, sono arrestati anche Maria Rosa Zanotto e suo marito Alessandro Secciani. A Firenze, è arrestato invece Nicola Solimano, ritenuto appartenente a Prima linea. Sinistra- formazioni minori. Repressione armata

11 luglio 1979

A Napoli, si conclude il processo d’appello per le schedature Fiat. Gli imputati sono tutti prosciolti per prescrizione di reato, meno due che sono assolti e due deceduti nel corso del processo. A Cuttica, Ferrero, Gioia, Garino e Bessone sono riconosciute le attenuanti generiche così da far scattare anche per loro la prescrizione. La Corte, nella motivazione, scriverà che "manca agli atti la prova che la Fiat avesse attuato delle discriminazioni politiche; tuttavia anche a voler ritenere che avesse inteso controllare l’assunzione del personale, non si può non considerare che tale disegno trovasse una ragionevole giustificazione nel clima di minacce, violenze e delitti, che, a partire dall’omicidio dell’ing. Codecà, investì per lunghi anni e tuttora colpisce l’azienda torinese, travagliata prima dalle difficoltà del dopoguerra e costretta poi dai problemi conseguenti alla sua successiva espansione. Va, quindi, esclusa la eccezionale gravità del fatto…" Piani occulti

12 luglio 1979

A Milano, William Aricò, sicario americano assoldato da Michele Sindona, uccide Giorgio Ambrosoli. Da New York, appena divulgata la notizia dell’assassinio, Sindona dichiara all’Ansa che intraprenderà azione legale "immediata e decisa" nei confronti di chi ipotizzerà il suo collegamento con lo stesso. Affare Sindona- Ambrosoli

12 luglio 1979

Si dimettono per incompatibilità i ministri del Bilancio, Bruno Visentini, e dei Beni culturali e ambiente, Dario Antoniozzi, nonché il sottosegretario al Tesoro Stefano Giosuè Ligios, eletti al Parlamento europeo.

12 luglio 1979

Si svolge un’altra giornata di lotta dei metalmeccanici in un clima di combattività e a tratti di tensione. Davanti ad una sede della Teksid alcuni individui tentano di investire un picchetto con la macchina ed esplodono colpi, ma sono catturati dagli operai che li consegnano alla polizia. Alla sede della direzione vendite per l’Italia della Fiat di Berthollet, gli operai esasperati danneggiano gli uffici e appiccano fuoco all’archivio, subito sconfessati dal sindacato: sono incriminati per ‘violenza privata’ e ‘danneggiamento’ 40 operai, fra i quali delegati della Fiat Avio. Ancora a Torino, al Lingotto, il cdf reagisce duramente alla perquisizione, operata dalla Digos, di un operaio alla ricerca di armi che non vengono trovate. Sono pervenute denunce a Sulmona, contro 16 operai della Fiat. Ovunque, le adesioni sono ancora alte. Movimento operaio

13 luglio 1979

A Roma, Le Br uccidono in agguato il tenente colonnello dei carabinieri Antonio Varisco. Le indagini porteranno ad un fucile a canne mozze e ad un ordigno provenienti da un deposito di armi della banda della Magliana, nascosto in uno scantinato sottostante al ministero della Sanità. Violenza politica- caduti

13 luglio 1979

A Torino, le ‘Squadre proletarie territoriali’ uccidono il vigile urbano Bartolomeo Mana. Violenza politica- caduti

13 luglio 1979

A Milano, al processo per la morte di Roberto Franceschi, il pm Alma chiede la assoluzione degli agenti imputati. Repressione armata- caduti

13 luglio 1979

A Roma, è rinviato il processo, previsto per oggi, nei confronti di 2 avvocati e 31 giornalisti accusati di violazione del segreto istruttorio per aver divulgato stralci degli interrogatori di Antonio Negri. Repressione

13 luglio 1979

Altre notizie di denunce, in relazione alle vertenze operaie, vengono da Venezia a carico di delegati, mentre inizia il processo contro gli esponenti del cdf Tycon di San Donà sempre in relazione agli scioperi intrapresi. A Verona, mentre si attua il blocco delle vetture Fiat 126 provenienti dalla Polonia, un automobilista tenta di investire un picchetto. A Messina, dove è bloccato anche il traffico marittimo, la polizia ha aggredito Rossano Santi, che deve ricorrere alle cure ospedaliere. Movimento operaio. Repressione

14 luglio 1979

Giulio Andreotti assume ad interim, con la presidenza del Consiglio, i ministeri del Bilancio e dei Beni culturali ed ambiente. Sono accettate le dimissioni di Bruno Visentini, Dario Antoniozzi e Stefano Giosuè Ligios. D.C.

14 luglio 1979

A Oriolo (Viterbo), i carabinieri effettuano perquisizioni domiciliari anche nelle abitazioni di esponenti della sinistra pacifista, senza reperire nulla di utile. Repressione armata

14 luglio 1979

A Roma, è arrestato dai carabinieri Raffaele De Cosa, come la moglie Laura Di Nola, militante della sinistra extra parlamentare, per possesso illegale di armi. Nella loro abitazione, situata nel ghetto ebraico essendo i due entrambi israeliti, sono rinvenuti numerosi giornali, tutti riferiti al periodo del sequestro di Aldo Moro. Affare Moro

16 luglio 1979

E’ firmato, al termine di una vertenza particolarmente difficile, l’accordo per i metalmeccanici che prevede un aumento salariale, i ‘diritti di informazione’ sull’andamento produttivo ed un’apertura simbolica sull’orario di lavoro. "E’ un buon contratto, anche se poteva essere migliore", commentano i dirigenti della Flm. Movimento operaio- sindacati

17 luglio 1979

In Nicaragua, dopo la fuga di Somoza, si insedia il nuovo governo provvisorio, uno dei cui primi atti sarà la nazionalizzazione delle banche.

18 luglio 1979

Il direttore del ministero del Commercio estero, in una lettera riservata inviata al ministro Gaetano Stammati, all’Eni e all’Ufficio italiano cambi, riferendosi alla tangente del 7% sull’acquisto del petrolio saudita da versare alla Sophilau, scrive che "in tale Società non sono rappresentati interessi italiani". Il ministero del Commercio autorizza il pagamento della tangente. D.C.

18 luglio 1979

A Milano, al processo per la morte di Roberto Franceschi, sono assolti gli agenti incriminati per la impossibilità, a giudizio del Tribunale, di stabilire la dinamica dei fatti; assolti con formula dubitativa anche i manifestanti Piacentini e Cusani. L’unica condanna è per ‘falsa testimonianza’, al capitano Savarese e all’agente Puglisi. Repressione armata- caduti

18 luglio 1979

A Torino, le Br uccidono il barista Carmine Civitate, proprietario del bar ‘Dell’Angelo’ dov’erano stati uccisi dalla polizia Caggeggi e Azzaroni. Violenza politica- caduti. Repressione armata- caduti

18 luglio 1979

A Milano, estremisti di destra devastano la sede dell’Unione inquilini di via Pietro Custodi. Violenza politica

18 luglio 1979

La federazione piacentina del Pci chiede il blocco dell’attività della centrale di Caorso, ferma da febbraio per una serie di incidenti, della quale l’Enel ha chiesto il riavvio sperimentale. P.C.I.

Precedente 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 ..Successive