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21 gennaio 1980

A Torino, il pretore, sul ricorso presentato il 6 dicembre 1979 dagli avvocati di 50 dei 61 operai licenziati dalla Fiat il 9 ottobre 1979, decide che"…non sussistono le condizioni per la concessione dei provvedimenti invocati anche per la parziale sopravvenuta cessazione della materia del contendere". Movimento operaio

21 gennaio 1980

A Milano, giunge ad Enrico Cuccia un’ulteriore telefonata da parte di Michele Sindona, che continua in questo modo a tenere il banchiere sotto pressione per indurlo ad attivarsi a suo favore. Affare Sindona

22 gennaio 1980

Jimmy Carter vince nello Iowa, ottenendo due terzi delle preferenze del partito democratico. Stati Uniti

22 gennaio 1980

A Mosca, Andrej Sacharov è prelevato dalla polizia e trasferito a Gorkij.

22 gennaio 1980

A Roma, il sostituto procuratore della repubblica Mario Amato chiede al giudice istruttore l’emissione di 18 mandati di cattura contro militanti di destra operanti nella capitale. Destra- formazioni minori. Repressione

22 gennaio 1980

A Roma, su mandato del giudice Priore, la polizia procede alla chiusura dell’emittente "Radio onda rossa" e all’arresto di Claudio Rotondi, Vincenzo Miliucci, Giorgio Trentin, Osvaldo Miniero, mentre riesce a rendersi irreperibile un quinto redattore, Riccardo Tavani. Le accuse nei loro confronti si riferiscono agli anni 1978-1979, quando avrebbero commesso i reati di ‘istigazione a disobbedire alle leggi dello Stato’, ‘apologia di delitti’ "diffondendo o facendo radiodiffondere numerose trasmissioni nelle quali, sia sotto la forma di dibattiti con ignoti ascoltatori della radio, sia dietro lo schermo della lettura di comunicati delle cosiddette ‘Brigate rosse’ o dei cosiddetti ‘Nap’…sia infine attraverso la lettura di comunicati attribuiti a non meglio identificati collettivi, comitati e sigle similari facenti capo alla cosiddetta ‘autonomia organizzata’, venivano continuamente vilipesi la repubblica, il governo, la magistratura, la polizia e i carabinieri, diffamati i singoli magistrati, funzionari ed agenti di pubblica sicurezza e carabinieri e in tale contesto, formulate affermazioni che si concretizzavano nella aperta apologia o istigazione a commettere delitti e a disobbedire alle leggi di ordine pubblico". Repressione

23 gennaio 1980

Francesco Cossiga inizia un viaggio negli Usa. In un incontro con Kurt Waldheim, Cossiga si dice contrario al boicottaggio dei giochi olimpici di Mosca, promette invece di continuare a rinviare la consegna degli elicotteri all’Iran ricorrendo a pretesti e di riconsiderare l’assistenza nucleare all’Iraq, chiedendo ed ottenendo come contropartita l’autorizzazione americana a vendere a quest’ultimo 4 fregate prodotte in Italia con motori General Electric. Stati Uniti- Italia. D.C. Fronte arabo islamico- Iran/Iraq

23 gennaio 1980

La Commissione di vigilanza della Rai assolve Andrea Barbato.

24 gennaio 1980

A Reggio Emilia, sono spiccati 2 mandati di cattura per partecipazione a banda armata, associazione sovversiva, favoreggiamento personale e concorso nell’omicidio di Alceste Campanile, a carico di Franco Prampolini e Bruno Fantuzzi. Violenza politica- caduti. Repressione

24 gennaio 1980

A Milano, nell’ambito dell’inchiesta su Autonomia operaia sono arrestati Giovanni Caloria, Mariella Marelli, Francesco Bellosi, Rolando Strano, Giorgio Scroffernecher, Giuseppe Manza e Cataldo Quinto, imputati di ‘partecipazione a banda armata’; Caloria anche di ‘istigazione a commettere reati contro la personalità dello Stato’. Gli arresti sono frutto delle dichiarazioni di Fioroni e Casirati. Sinistra- formazioni minori. Repressione armata

25 gennaio 1980

In Iran, Bani Sadr vince le elezioni presidenziali. A Teheran, Khomeiny è ricoverato urgentemente all’ospedale per una crisi cardiaca. Fronte arabo islamico- Iran

25 gennaio 1980

A Genova, le Br uccidono in un agguato il colonnello dei carabinieri Emanuele Tuttobene e l’appuntato Antonio Casu; rimane ferito il colonnello dell’esercito Luigi Ramundo. Violenza politica- caduti

25 gennaio 1980

Sulla scheda di Francesco Stoppani, presso la sezione S/B, viene scritto: "non utilizzabile". Strutture clandestine e semiclandestine

26 gennaio 1980

In Inghilterra, il governo conservatore stanzia 5 miliardi di sterline per il riarmo e il potenziamento dell’atomica.

26 gennaio 1980

A Gafsa (Tunisia), nell’anniversario di uno sciopero minerario, esplode la rivolta fomentata dalla Libia, con la quale il governo tunisino rompe le relazioni diplomatiche. Il governo francese, dal canto suo, lancia un appello a favore dell’estabilishment. Fronte arabo islamico

27 gennaio 1980

A Islamabad (Pakistan), il vertice islamico condanna la invasione sovietica dell’Afganistan e altresì la politica statunitense contro l’Iran. Fronte arabo islamico

27 gennaio 1980

A Reggio Emilia, sono arrestati Giancarlo Scotoni e Sebastiano Masala, militanti di Prima linea. Sinistra- formazioni minori. Repressione armata

27 gennaio 1980

A Catania, sono condannati a 2 anni e 4 mesi di reclusione gli autonomi Angelo Di Giorgio e Giuseppe Signorello, responsabili di aver lanciato bottiglie molotov contro la sede di una concessionaria della Fiat, il 7 gennaio precedente. Sinistra- formazioni minori. Repressione

28 gennaio 1980

Il segretario americano alla Difesa, Brown, nella annuale ‘Dichiarazione di intenti’ militari afferma che il pericolo principale per la sicurezza dell’America proviene dalla proliferazione di "turbolenze" non controllate nel Terzo mondo, suscettibili di minacciare, specialmente nel campo degli approvvigionamenti petroliferi, gli interessi vitali degli Usa ed aggiunge che "occorre essere pronti ad usare la forza". Stati Uniti

28 gennaio 1980

Alla Camera dei deputati, il governo pone la questione di fiducia per bloccare l’ostruzionismo delle risicate opposizioni alla legge antiterrorismo. D.C.

28 gennaio 1980

A Napoli, la polizia carica un centinaio di disoccupati che, dinanzi alla Prefettura, chiedono lavoro. Repressione armata

28 gennaio 1980

A Roma, protestano clamorosamente gli infermieri del San Giovanni contro il sovraffollamento dei reparti, parcheggiando letti sulla strada. Movimenti contestativi

28 gennaio 1980

A Roma, i ‘Nuclei proletari combattenti’ incendiano l’abitazione di Jolanda Rozzi, democristiana, che riporta gravissime ustioni. Violenza politica

29 gennaio 1980

Il presidente del Consiglio, Francesco Cossiga, si reca in visita ufficiale in Inghilterra dove incontra il primo ministro Margaret Thatcher. D.C.

29 gennaio 1980

A Mestre, le Br uccidono il vice direttore tecnico della Montedison di Porto Marghera, Sergio Gori. Violenza politica- caduti

29 gennaio 1980

A Milano, giunge nella redazione dell’agenzia ‘Ansa’ un comunicato a firma dei ‘Giustizieri proletari’, che si diffondono sul "giusto processo" che sarebbe stato intentato da loro contro Michele Sindona. Al comunicato allegano inoltre 4 fogli che riproducono, in fotocopia, la relazione di Giorgio Ambrosoli che, benché fosse coperta dal segreto, era egualmente finita nelle mani di Michele Sindona. Affare Sindona- Ambrosoli

30 gennaio 1980

Eleonora Moro dichiara che sono scomparsi documenti segreti di Aldo Moro, sequestrati dai suoi uccisori. Affare Moro

31 gennaio 1980

La Cina aderisce al boicottaggio dei giochi olimpici a Mosca.

31 gennaio 1980

A Roma, la stazione Cia invia a Washington un altro rapporto che analizza la posizione del Psi: "La chiave della stabilità del governo Cossiga è nella volontà dei socialisti di astenersi ad ogni votazione importante in Parlamento" benché "la sinistra socialista sia in forte disaccordo con il segretario del partito e con la sua scelta di appoggiare il programma di modernizzazione delle armi nucleari della Nato in Europa", a condizione che sia concesso un rinvio di 6 mesi e la sospensione del dispiegamento degli Ss-20 sovietici per favorire il dialogo fra i due blocchi. Nella stessa Dc – rileva ancora l’estensore del rapporto- su quest’ultimo punto "il sostegno di molti è assai incerto". Stati Uniti- Italia. P.S.I. D.C.

31 gennaio 1980

Rassegna le dimissioni, in anticipo sulla data stabilita, il comandante generale dell’Arma dei carabinieri, Pietro Corsini.

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