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25 aprile 1982

L’Inghilterra effettua una prova di forza alle Falklands e ha la meglio, grazie alla superiorità militare, sulla flotta argentina.

25 aprile 1982

A Brescia, è arrestato il militante missino Angelo Sangalli. A Roma, sono tratti in arresto i militanti di destra Giacomo Marino e Sergio Damis. Destra- M.S.I. Repressione armata

26 aprile 1982

Il presidente del Consiglio annuncia alla Camera, in occasione del dibattito sul bilancio dello Stato, nuovi tagli di spese e aumenti fiscali, rimangiandosi la promessa di alleggerimenti fatta ai sindacati poco più di un mese orsono.

26 aprile 1982

A Firenze, al processo contro ‘Azione rivoluzionaria’, l’avvocato difensore Filastò mostra le contraddizioni delle dichiarazioni del collaboratore Paghera che ha citato a suffragio le parole di un defunto (Cinieri). Quest’ultimo non può né confermare né smentire, osserva l’avvocato, e per di più fu proprio lui a definire il Paghera "persona dalla quale è meglio guardarsi". Filastò conclude la sua arringa sostenendo che i pentiti, ed in specie il Paghera, hanno probabilmente firmato rapporti predisposti dai carabinieri. Sinistra- formazioni minori. Repressione

27 aprile 1982

Il ministro della Difesa Lelio Lagorio, socialista, interrogato dalla Commissione parlamentare d’inchiesta sulla loggia P2, afferma che degli ufficiali aderenti alla loggia, 38 sono stati prosciolti, a 41 è stata applicata la sanzione del ‘rimprovero scritto’, mentre sui restanti 8 sono in corso accertamenti. P.S.I. Strutture clandestine e semiclandestine

27 aprile 1982

A Napoli, le Br uccidono in agguato il democristiano Raffaele Delcogliano e il suo autista, agente di Ps Aldo Iermano. Violenza politica- caduti

27 aprile 1982

A Milano, il vicepresidente del Banco ambrosiano Roberto Rosone resta ferito in un attentato presso la sua abitazione. Muore l’attentatore, Danilo Abbruciati, malavitoso della banda della Magliana, ucciso da una guardia del corpo di Rosone. Affare Calvi

27 aprile 1982

A Bologna, inizia dinanzi al pretore Lenzi il processo a carico di Claudia Ajello per ‘falsa testimonianza’. Piani occulti

27 aprile 1982

A Roma, si conclude il primo congresso del Siulp. Si è molto parlato di rivendicazioni economiche, inquadramento, orari eccetera, ma non del ruolo della polizia e delle torture.

28 aprile 1982

Il governo polacco decide la scarcerazione di 1.000 prigionieri politici.

28 aprile 1982

Giorgio Napolitano e Claudio Martelli giungono in visita negli Usa. P.C.I. P.S.I. Stati Uniti- Italia

28 aprile 1982

A Roma, per incarico della Commissione P2, il giudice Giorgio Battistacci ed ufficiali di polizia giudiziaria ispezionano presso l’ufficio istruzione del Tribunale i documenti sequestrati dopo l’assassinio di Mino Pecorelli e prende copia di quelli che interessano la Commissione, fra i quali il fascicolo Mi-Fo-Biali ed il Rapporto ispettivo della Banca d’Italia sull’Italcasse. Chiudendo il verbale, i funzionari scrivono: "Si da atto che detto materiale era contenuto in una scatola aperta". Strutture clandestine e semiclandestine. D.C. Piani occulti

28 aprile 1982

A Torino, sono arrestati Luigi Leone, Paolo Bianchi e Nicoletta Gerardo, accusati di appartenenza alle Br. Sinistra- formazioni minori. Repressione armata

29 aprile 1982

Un documento governativo ammette il calo dell’occupazione nelle Partecipazioni statali di 18.800 unità. Movimento operaio

29 aprile 1982

Il Senato approva definitivamente la riforma dei patti agrari.

30 aprile 1982

A Palermo, sono uccisi in un agguato di stampo mafioso il segretario regionale del Pci, Pio La Torre, ed il suo autista Rosario Di Salvo. Violenza politica- caduti

aprile 1982

La Cia redige un’analisi delle Brigate rosse intitolata "The Red Brigades: a Primer" che indica la storia, i riferimenti ideologici (oltre i classici del marxismo, Che Guevara, Carlos Marighella e Abraham Guillen) e le linee del gruppo, individuando la dialettica- scontro, dopo il rapimento Dozier, "fra i ‘militaristi’, decisi a seguire una strategia più internazionale, e i ‘movimentisti’, più inclini a continuare le operazioni sul fronte interno… Le Brigate rosse mantengono contatti con gruppi eversivi in altri paesi, in alcuni casi già dai primi anni Settanta. Verso la metà di quel decennio, le Br speravano di creare una ‘Terza internazionale’, un’alleanza tra estremisti europei, che avrebbero scambiato armi, informazioni e consigli. Una ‘risoluzione strategica’ del 1978 notava ‘la necessità di sviluppare al massimo livello storicamente possibile la collaborazione operativa, il sostegno reciproco e la solidarietà con altri soggetti dell’internazionalismo proletario’. La risoluzione menzionava in particolare la Raf e la francese Nouvaux Armée pour l’autonomie populaire, e faceva inoltre riferimento ai ‘movimenti autonomisti di matrice socialista’ tra cui l’Ira e l’Eta" ed effettivamente questi rapporti sono stati coltivati. "I raid della polizia nei covi italiani hanno rinvenuto armi che erano state rubate dalla Raf". Inoltre, "le Brigate rosse hanno avuto scambi con i terroristi palestinesi. I legami ideologici non sono considerati importanti in queste relazioni, perché le Br sono interessate ai palestinesi soprattutto come fonte di armi, vogliono fare la loro guerra in Italia, non contro gli israeliani". Più preoccupante il rapporto con l’Est: "Il capo dei sequestratori di Dozier ha affermato l’esistenza di collegamenti con la Bulgaria. Inoltre, le Brigate rosse hanno ricevuto assistenza dalla Cecoslovacchia. I rapporti tra i comunisti italiani e Praga risalgono almeno alla fine degli anni Quaranta, quando il Pci mandò in esilio in quel paese i suoi uomini della linea dura, ex partigiani che rifiutavano di collaborare con la nuova Repubblica italiana. Alcuni padri fondatori delle Br hanno effettuato viaggi in Cecoslovacchia all’inizio degli anni Settanta, e poi ancora nel decennio successivo". Il rapporto si sofferma sulle debolezze analitiche delle Br: "I brigatisti vedono i cambiamenti sociali e politici come il prodotto di forze storiche naturali, evolutive, inevitabili ed inarrestabili…Credono che il nemico capitalista stia entrando in un processo irreversibile di deterioramento /e che/ gli sforzi per ristrutturare l’economia non potranno che dare luogo a nuove crisi, in particolare in Italia, che i terroristi vedono come l’anello debole tra i paesi occidentali". Il rapporto descrive poi la struttura composta di cellule, brigate e colonne e la remunerazione dei componenti "l’equivalente da 1.000 a 1.250 dollari al mese", la provenienza del denaro da sottoscrittori, rapine e "gli aiuti ricevuti dalla Cecoslovacchia, dove molti brigatisti si sono recati a più riprese" nonché "forniture di armi ricevute dal terrorismo mediorientale". Il rapporto calcola i "potenziali complici e reclute in una fascia del 2% degli operai su base nazionale e tra i 10.000 membri del movimento Autonomia operaia" ma stima "la presenza in Italia di circa un milione di simpatizzanti". Secondo la Cia le azioni delle Br hanno creato "una diffusa atmosfera di paura. I manager delle fabbriche prendono le distanze dalle decisioni aziendali. I lavoratori efficienti vengono minacciati affinché rallentino i ritmi e si preoccupino maggiormente della salute delle loro famiglie. Su centinaia di uomini durante un turno, nessuno vede chi appende uno striscione delle Br lungo 10 metri. I sindacalisti sono terrorizzati e i sindacati infiltrati. I giudici hanno paura, gli avvocati sono riluttanti a occuparsi delle cause. Gli informatori smettono di parlare. I giornalisti temono di scrivere articoli troppo critici sulle Brigate rosse". Conclude peraltro che "le autorità italiane hanno certamente ragione su una cosa: le Brigate rosse non costituiscono una minaccia imminente per lo Stato. Restano un elemento di disturbo costante nella scena politica italiana, rappresentando un fattore di continua instabilità" e fa una previsione: "Sebbene le Brigate rosse probabilmente sopravviveranno alla vicenda Dozier, potrebbero evolversi verso un altro tipo di organizzazione. I continui arresti da parte della polizia sono costati molto alle Br. Gli arruolamenti possono rimpiazzare le perdite in termini numerici, ma la provenienza e la qualità delle nuove reclute cambierà senza dubbio. L’ingresso di più operai e criminali comuni – già in aumento prima della recente repressione – meno impegnati sul piano ideologico e con obiettivi più ristretti potrà finire col trasformare il gruppo, che forse si evolverà in una banda sindacale militante ed esprimerà l’insoddisfazione dei lavoratori attraverso assassinii e sabotaggi. In alternativa, le Brigate rosse potrebbero gradualmente perdere la loro connotazione politica e diventare un’altra mafia. Una vittoria dell’ala militarista che ha rapito Dozier potrebbe portare a nuove azioni contro obiettivi stranieri in Italia e rinnovare i tentativi di rafforzare le connessioni con altri gruppi terroristici in Europa. Tuttavia il salvataggio del generale e le perdite subite nel corso dell’operazione potrebbero screditare questa strategia e riportare le Br sul sentiero nazionale, seguito prima del sequestro. Al momento, comunque, le Brigate rosse sono sulla difensiva". Infine, il rapporto sottolinea che "nel dicembre 1980 il presidente italiano, mentre era in vacanza in Francia, si era lamentato del fatto che alcuni terroristi vivono in quel paese senza ricevere alcun fastidio da parte delle autorità locali /e che/ le corti locali non sono state sempre collaborative nell’estradare coloro che ritengono accusati principalmente di reati politici. Queste dichiarazioni hanno irritato le autorità francesi e più tardi, per placare il loro disappunto, il presidente italiano ha affermato che ‘il cervello delle Brigate rosse è all’estero’, puntando il dito verso l’Unione sovietica". Stati Uniti- Italia. Sinistra- formazioni minori. P.S.I.

aprile 1982

Franco Fedeli, sul mensile "Nuova Polizia" di cui è direttore, nell’articolo intitolato "La tortura non paga", scrive: "Pensavamo che fossero del tutto passati i tempi in cui certi questori ora in pensione si rivolgevano ai propri uomini dicendo ‘Metti la radio a tutto volume e fai cantare quel tizio’ laddove il ‘tizio’ era un fermato o un arrestato che doveva essere sottoposto ad interrogatorio il quale, allora, si svolgeva senza la presenza del magistrato. Ci eravamo sbagliati evidentemente, dal momento che c’è qualche poliziotto o carabiniere che al termine di un interrogatorio di un indiziato, commenta con una punta di orgoglio: ‘L’abbiamo fatto pisciare sangue’…". Nello stesso numero del mensile, il capitano di Ps Riccardo Ambrosini smentisce la notizia delle sue dimissioni dagli incarichi sindacali nel Siulp e ribadisce la liceità del suo agire. Sevizie di Stato

1 maggio 1982

L’Inghilterra scatena un’offensiva aerea contro gli argentini, attaccando Port Stanley.

1 maggio 1982

In Polonia, alla festa del lavoro in corso a Varsavia, decine di migliaia di persone inneggiano a Solidarnosc; la polizia non interviene.

1 maggio 1982

A Tokyo, in occasione della festa del lavoro, centinaia di migliaia di persone manifestano anche contro il riarmo nucleare.

1 maggio 1982

A Oporto (Portogallo), si verificano scontri fra i comunisti di Cunhal e i socialisti, cui è stata concessa la medesima piazza per la celebrazione della festa del lavoro. Ne profitta la polizia che carica facendo uso di armi da fuoco e provocando 2 morti. Gli scontri si prolungano, con un bilancio di 85 feriti.

1 maggio 1982

In Italia, la festa del lavoro vede manifestazioni stanche e poco partecipate; ovunque domina la preoccupazione per l’attacco della Confindustria ed i licenziamenti. Movimento operaio

1 maggio 1982

Ad Ottaviano (Napoli), agenti della squadra mobile agli ordini del commissario Ciro Del Duca compiono una perquisizione nell’abitazione di Raffaele Cutolo. Nel suo corso sequestrano 4 biglietti inviati al capo camorrista da esponenti politici, e uno dal segretario generale della Camera dei deputati. I biglietti sono consegnati al questore di Napoli, Walter Scotti Locchi, ma non saranno allegati ai verbali di perquisizione e di sequestro. Affare Cirillo

2 maggio 1982

A Palermo, si svolgono i funerali di Pio La Torre con una forte partecipazione organizzata dai comunisti, alla presenza di Enrico Berlinguer e Sandro Pertini; manca però la gente di Palermo. Violenza politica- caduti. P.C.I.

2 maggio 1982

A Roma, si apre il 15° congresso nazionale della Dc, dominato dalla contrapposizione tra Arnaldo Forlani e Ciriaco De Mita sulla collaborazione con il Psi. Al termine dei lavori, è eletto segretario Ciriaco De Mita, al primo scrutinio, per la convergenza delle correnti di Piccoli, Andreotti e Fanfani (cosiddetto ‘Paf’) che conquistano il 64% del nuovo consiglio nazionale del partito. Quest’ultimo eleggerà proprio presidente lo stesso Piccoli. D.C.

3 maggio 1982

Gli inglesi affondano la nave argentina ‘General Belgrano’: oltre 500 i morti. Gli argentini contrattaccano affondando con un missile, poche ore dopo, il cacciatorpediniere inglese ‘Sheffield’, provocando 60 morti.

3 maggio 1982

La Casa Bianca comunica all’ambasciatore sovietico Dobrynin che l’incontro fra Reagan e Breznev può tenersi nel prossimo ottobre, spostandosi così la data inizialmente preannunciata dal presidente americano (giugno). Stati Uniti

3 maggio 1982

In Palestina, soldati israeliani uccidono una studentessa palestinese davanti alla scuola e ne feriscono un’altra che morirà pochi giorni dopo. Undici sono le vittime palestinesi nelle ultime settimane di repressione. Fronte arabo islamico- M.O.

3 maggio 1982

La Fiat sospende per una settimana tutti i lavoratori del ciclo dell’auto, circa 40.000. Movimento operaio

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