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25 settembre 1985

A Roma, un palestinese di sedici anni, Hassan Aatab, lancia una bomba contro la sede della British Airways in via Bissolati, ferendo 14 persone. Il ragazzo, subito arrestato, dichiara di far parte dell’Orms. Violenza politica. Fronte arabo islamico- M.O.

26 settembre 1985

Nella polemica seguita alla sentenza di Napoli, interviene Claudio Martelli per accusare l’organo di autogoverno della magistratura di "operare come una specie di sindacato di categoria per difenderla da presunti attacchi politici". P.S.I.

26 settembre 1985

Claudio Martelli decide la sostituzione, nel ruolo di responsabile organizzativo del partito, di Paris dell’Unto, riferibile alla componente di Salvatore Formica, con l’ex sindacalista Agostino Marianetti. P.S.I.

27 settembre 1985

Ad Aviano, si conclude l’operazione Nato ‘Dispaly Determination’ alla presenza di generali statunitensi e del ministro della Difesa Giovanni Spadolini. Stati Uniti- Italia

27 settembre 1985

A Panama si dimette, per l’intervento della Guardia nazionale, il presidente- fantoccio degli Usa, Nicolas Ardito Barletta.

28 settembre 1985

Giuseppe Sangiorgi riferisce nel suo diario un colloquio fra Ciriaco de Mita ed il commissario della Dc genovese, Filippo Peschiera, che spiega al segretario democristiano come "Luisa Massimo, medico del Gaslini, non ce la fa a diventare sindaco. Dovrà essere un repubblicano, o si rompe l’accordo. Spadolini in persona ha già cercato più volte De Mita, scongiurandolo di dare il suo assenso per sei mesi…De Mita è per l’accordo, a condizione che la Massimo venga nominata vice sindaco, per succedere al repubblicano tra sei mesi. Ma il vice sindaco, dice Peschiera, lo vogliono i socialisti, perché altrimenti romperanno al loro interno. Un gran pasticcio. Pensare che proprio ieri su ‘Repubblica’ c’era un bell’articolo di Giampaolo Pansa che parlava dell’aria nuova a Genova …" D.C.

28 settembre 1985

E’ presentata la legge finanziaria, improntata al rigore per contenere il disavanzo pubblico, contenente tagli alla spesa pubblica ma anche un lieve ribasso delle aliquote Irpef.

30 settembre 1985

A Trieste, fa ingresso nel porto l’incrociatore Garibaldi.

30 settembre 1985

Esplode una polemica fra il ministro dell’Ecologia Valerio Zanone, sostenuto dal suo partito, ed il ministro del Bilancio Pierluigi Romita a causa del mancato utilizzo di 1.000 miliardi di fondi Fio per la tutela ambientale.

1 ottobre 1985

A Hamman Beach, presso Tunisi, come ritorsione per l’uccisione di 3 militari israeliani a Larnaka, l’aviazione israeliana compie un bombardamento contro il quartiere generale dell’Olp. Muoiono oltre 100 persone, ma Arafat ed il gruppo dirigente dell’Olp si salvano. Il ministro della Difesa israeliano, Yizchaq Rabin, afferma in proposito che non deve esserci "in nessun luogo immunità per le basi ed i commandi dell’Olp" e che ogni paese che li ospita deve sapere di essere soggetto alle ritorsioni israeliane. La Casa Bianca dal canto suo definisce il raid "un atto di legittima difesa contro il terrorismo". Fronte arabo islamico- M.O.

2 ottobre 1985

A Firenze, Giuseppe (Pippo) Calò è formalmente incriminato come mandante della strage del rapido 904. Stragi- Rapido 904

3 ottobre 1985

Una dura nota di Palazzo Chigi condanna la "aggressione terroristica" compiuta dagli israeliani contro l’Olp della quale "si è reso responsabile il signor Peres" meritandosi "la condanna e la deplorazione degli uomini di pace e di tutto il mondo civile". Subito Shimon Peres replica attaccando il governo Craxi per l’appoggio fornito all’Olp. Altre critiche giungono dai filo israeliani Giovanni Spadolini, ministro della Difesa, e Marco Pannella al ministro Giulio Andreotti che ha ventilato un paragone fra il bombardamento stragista e le Fosse ardeatine. P.S.I. D.C. Fronte arabo islamico- M.O.

3 ottobre 1985

Il ministero degli Interni dispone il trasferimento da Palermo a Brescia del questore Giuseppe Montisano, e la sua sostituzione con Mario Iovine, proveniente da Venezia, a causa dell’inchiesta sulla morte per tortura di Salvatore Marino. Sevizie di Stato

3 ottobre 1985

A Napoli, il questore riferisce, in un suo rapporto al giudice istruttore Carlo Alemi che ne aveva fatta richiesta, che non si trovano agli atti le disposizioni impartite ai dipendenti concernenti quanto avrebbero dovuto fare nel caso del rilascio dell’assessore regionale Ciro Cirillo. Allega al rapporto la relazione di servizio stilata dal capo della squadra mobile dell’epoca, Agostino Bevilacqua. Controllo politico di Stato e informative. Affare Cirillo

3 ottobre 1985

A Milano, nel corso del processo per l’omicidio di Giorgio Ambrosoli, Enrico Cuccia, interrogato come teste, afferma: "Ho sempre camminato a piedi e senza scorta, ho pensato che il silenzio, in questa materia, è ancora la difesa migliore. Non ho avvertito Ambrosoli delle minacce fatte contro di lui perché altrimenti avrei avuto solo una denuncia per calunnia, non avevo nessun documento per comprovare un’accusa simile". Affare Sindona- Ambrosoli

4-5 ottobre 1985

A Brescia, si svolge un convegno della fondazione Luigi Micheletti su Resistenza e Rsi che mette a confronto storici e ricercatori di diversa tendenza, fra i quali Renzo De Felice e Guido Quazza. R.S.I. Resistenza

6 ottobre 1985

Al giornalista Fabio Cavalera, nel corso di un’intervista al "Corriere della sera", il brigatista rosso dissociato Franco Bonisoli spiega che, dopo aver inizialmente concentrato la loro attenzione su Giulio Andreotti, le Br si indirizzarono sulla figura di Aldo Moro: "E’ nell’autunno del 1977 che si riprende il discorso...Furono riprese e approfondite le inchieste sospese su Moro e Andreotti e so che furono fatti sondaggi iniziali su altri esponenti della Dc, ad esempio Fanfani. Ma l’attenzione si concentrò su Moro". Affare Moro

7 ottobre 1985

Quattro militanti palestinesi sequestrano, in Egitto, la motonave ‘Achille Lauro’. A bordo della nave ci sono 243 italiani, 16 americani ed altri passeggeri austriaci, svizzeri, tedeschi e portoghesi. Affare Sigonella. Fronte arabo islamico- M.O.

7 ottobre 1985

A Milano, si conclude il processo di appello per l’uccisione del giornalista Walter Tobagi. I pentiti Marco Barbone e Mario Morandini sono condannati a 8 anni e 6 mesi di reclusione e immediatamente rimessi in libertà. Violenza politica- caduti. Repressione (?)

7 ottobre 1985

Il settimanale "l’Espresso" anticipa alcune risultanze dell’inchiesta sui fondi neri dell’Iri: fra esse un mandato di comparizione, con l’ipotesi di ‘favoreggiamento’, ad Enrico Cuccia in quanto intermediario tra le persone coinvolte fra le quali Fausto Calabria e Sergio De Amicis, presidente dell’Aiscat. D.C. P.S.I.

7-8 ottobre 1985

A Tunisi, l’Organizzazione per la liberazione della Palestina prende le distanze dai dirottatori della motonave ‘Achille Lauro’, e Yasser Arafat comunica a Bettino Craxi e Giulio Andreotti di aver inviato al Cairo due mediatori palestinesi, Hani el Hasan e Abu Abbas (in realtà questi è coinvolto nel sequestro), così offrendo –sono le parole di Craxi nel suo intervento in Parlamento del 17 ottobre- "piena disponibilità ad operare per giungere ad una soluzione incruenta, salvaguardando la incolumità di tutti gli ostaggi". Ad ora, come riferirà Craxi nell’intervento parlamentare, voci di uccisioni di passeggeri sono "incontrollate". Il presidente del Consiglio riceve quindi l’ambasciatore americano Maxwell Rabb che gli riferisce il proposito della Casa Bianca di risolvere il caso con un’azione militare: "…Chiedono di poterla eventualmente compiere da soli –dirà Craxi- in caso di divergenza sulla sua necessità. Osservo che la nave è una nave italiana. Ritenevo si dovessero ancora ricercare vie d’uscita non cruente. Invitavo dunque alla prudenza, confermando tuttavia che il governo italiano era pronto a fare ricorso all’azione militare" ove necessaria. Affare Sigonella. Stati Uniti- Italia

8 ottobre 1985

Porta questa data il rapporto della Cia intitolato "Italy: Communist and Christian democrats at the crossroads" (comunisti e democristiani al bivio) che rileva come la Dc si sia rafforzata grazie al voto amministrativo e all’intervento del clero che "spinto dalla minaccia /comunista/ è intervenuto pesantemente a sostegno della Dc", e tuttavia "la spinta a favore della Dc potrebbe essere effimera /e/ alcuni membri della gerarchia del partito restano prudenti sul fatto che la Dc sia salva". Il problema è difatti nelle divisioni interne al partito e nelle spinte centrifughe presenti nelle amministrazioni locali: "De Mita ha di fronte a sé l’impresa erculea di trovare una strategia accettabile per i moderati, per le componenti meridionali – che considerano il favoritismo e il piccolo scambio come la regola della politica- per coloro che vogliono creare un partito thatcheriano, e per i fondamentalisti di Formigoni che vogliono riportare il partito alle sue radici. Integrare nella gerarchia i fondamentalisti, che finora appaiono il gruppo più dinamico, sarà forse il compito più difficile, perché la vecchia guardia è contraria a concedere qualunque potere a Formigoni e al suo entourage, difficile da conciliare con altre visioni presenti nel partito, specialmente quelle dei meridionali tradizionalisti". Per quanto riguarda il Pci, la Cia rettifica l’opinione espressa nel rapporto del febbraio: "Dieci anni di condivisione del potere sono costati in parte la reputazione di onestà ed integrità del partito. Nonostante nell’ultimo decennio siano state rivolte molto minori accuse contro i leader comunisti rispetto agli altri partiti, alcuni incidenti hanno compromesso la pretesa del Pci di essere una formazione diversa dalle altre, con le mani pulite" ed inoltre i comunisti "non hanno trovato un leader capace di raccogliere l’eredità di Berlinguer". Natta è debole, osserva l’analista, mentre si rafforzano uomini come Achille Occhetto "considerato da molto il suo probabile successore, il quale ha sostenuto che le perdite sarebbero state anche più gravi se il partito non avesse trasformato la sua organizzazione giovanile in una lobby per l’ecologia ed altri interessi particolari". Le componenti – che fanno riferimento ad Armando Cossutta, Pietro Ingrao, Giorgio Napolitano, gli eredi di Berlinguer- hanno visioni diverse: "Noi crediamo che, se le correnti non si riconcilieranno, non solo il Pci non riuscirà a mantenere il risultato elettorale del 30%, ma potrebbe subire un’emorragia incontrollabile" I timori americani si riassumono così: "Non possiamo essere ottimisti sul fatto che la Dc riesca a mettere ordine al proprio interno e che il Pci agirà come un negoziatore responsabile nell’affrontare i problemi" sia nazionali che, soprattutto, di politica estera. Stati Uniti- Italia. D.C. P.C.I.

9 ottobre 1985

Al Cairo, inizia la mediazione per risolvere il sequestro della motonave ‘Achille Lauro’. L’Egitto concede l’attracco a Port Said, dove gli ostaggi sono rilasciati "sani e salvi e senza alcuna contropartita". Alle 15,30 pertanto la nave è libera ed il governo italiano autorizza insieme all'Egitto il salvacondotto ai dirottatori "alla condizione che non fossero compiuti a bordo atti perseguibili sulla base della legge penale italiana"- sono ancora le parole di Craxi nella ricostruzione della vicenda in Parlamento. Si scopre solo alle 18,10 che i dirottatori hanno effettivamente ucciso un cittadino americano disabile di origine ebraica, Leon Klinghoffer. Palazzo Chigi invia subito un messaggio di cordoglio al presidente Reagan, comunicandogli altresì di aver richiesto l’estradizione dei quattro dirottatori sia all’Egitto che all’Olp, nel caso essi siano già stati consegnati a quest’ultima. Affare Sigonella. Stati Uniti- Italia

9 ottobre 1985

La Cia telegrafa a Washington che si prevede un’imminente azione italiana nella vicenda dell’Achille Lauro perché "le forze armate sono state poste in allerta e le unità navali impegnate nell’esercitazione Nato Display Determination sono state trasferite nel Mediterraneo orientale". Affare Sigonella. Stati Uniti- Italia

10 ottobre 1985

La Cia telegrafa a Washington che "Craxi, Andreotti e Spadolini sono stati da subito in disaccordo su come gestire la situazione /dell’Achille Lauro/. Il premier si renderà presto conto che l’unità della sua coalizione è stata seriamente minata". Affare Sigonella. Stati Uniti- Italia

10 ottobre 1985

Per la prima volta dalla data della sua fondazione, il quotidiano comunista "L’Unità" pubblica il listino della Borsa di Milano. P.C.I.

11 ottobre 1985

Il presidente del Consiglio Bettino Craxi ordina all’ammiraglio Fulvio Martini di provvedere a disporre, su richiesta americana, l’atterraggio dell’aereo egiziano, dirottato dagli F-14 americani, con a bordo i quattro dirottatori della motonave ‘Achille Lauro’ e l’ambasciatore egiziano, nella base aerea di Sigonella. Affare Sigonella. Stati Uniti- Italia

11 ottobre 1985

A Roma, è eletto segretario nazionale del Psdi, Franco Nicolazzi.

11 ottobre 1985

Personale del Sisde si reca, a Paliano, a conferire con il detenuto comune Ivano Bongiovanni. Controllo politico di Stato e informative

12 ottobre 1985

Poco dopo l’atterraggio del Boeing 737 egiziano, subito dopo la mezzanotte, alla base di Sigonella, giungono due C-141 americani con a bordo i componenti della Delta Force che cercano di impadronirsi dei dirottatori della ‘Achille Lauro’, contrastati dai militari italiani, mentre Craxi comunica telefonicamente al presidente americano che i dirottatori devono essere giudicati da un tribunale italiano. Reagan ne prende atto ma chiede l’arresto anche dei due palestinesi della Olp. Craxi dispone invece l’arresto dei quattro dirottatori e l’ascolto dei due palestinesi come testimoni. Il Boeing è egiziano- spiegherà Craxi al Parlamento- e si può pertanto salire a bordo solo col consenso dell’Egitto, che ha concesso l’arresto dei quattro dirottatori ma non dei due componenti dell’Olp "che si trovavano in Italia contro la loro volontà e sono ospiti del governo egiziano, che si riteneva responsabile della loro sicurezza". Alle ore 22,01, infine, l’aereo con a bordo Abu Abbas, l’ambasciatore egiziano e, col consenso di quest’ultimo, un diplomatico italiano parte per Roma- Ciampino, dopo che la polizia italiana ha prelevato i quattro dirottatori e la Procura della repubblica di Siracusa ha dichiarato esaurite le esigenze della magistratura. Il Boeing egiziano è però intercettato da un caccia americano T34, partito senza autorizzazione dalla base di Sigonella e scomparso dai radar volando a bassa quota, che cerca di dirottarlo; ma l’intervento dei caccia italiani lo obbliga a desistere. A Ciampino, dove l’aereo egiziano è atterrato alle ore 23, Abu Abbas e il rappresentante egiziano s’imbarcano su un aereo delle linee jugoslave che li porta a Belgrado. Affare Sigonella. Stati Uniti- Italia

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