Precedente 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 ..Successive

25 ottobre 1985

Flaminio Piccoli polemizza duramente con il segretario della Dc trentina, Alberto Robol, che aveva protestato per la sostituzione del presidente della provincia Flavio Mengoni con Diego Angeli, definita una operazione verticistica che smentisce i dichiarati propositi di rinnovamento. Piccoli chiede pertanto la sostituzione dello stesso Robol. D.C.

26 ottobre 1985

Di ritorno da Washington, Bettino Craxi si reca al Quirinale per conferire con Francesco Cossiga. Subito dopo, la presidenza della Repubblica emette una nota dalla quale trapela la fiducia per una rapida conclusione della crisi di governo. Affare Sigonella

27 ottobre 1985

Bettino Craxi presenta formalmente le dimissioni del governo. P.S.I. D.C. Affare Sigonella.

27 ottobre 1985

Sul quotidiano "Il Corriere della sera", compare una lettera di solidarietà a Giovanni Giudici, "attaccato da politici e giornalisti di tutto l’arco costituzionale e smentito dal giornale stesso che lo aveva pubblicato" .La lettera è firmata da Enrico Baj, Franco Fortini, Ernesto Balducci, Fernando Bandini, Ferdinando Camon, Goffredo Fofi, Gianfranco Folena, Mario Luzi, Giancarlo Majorino, Antonio Prete, Giovanni Raboni, Cesare Viviani. Affare Sigonella. Stati Uniti- Italia

27 ottobre 1985

Sul quotidiano comunista "l’Unità", il responsabile dell’organizzazione Gavino Angius riporta i dati degli iscritti, che superano il milione e mezzo ma sono scesi rispetto agli anni precedenti, notando che i giovani al di sotto dei 25 anni rappresentano solo il 3,2% ed afferma che, pur essendo questa tendenza comune a tutti i partiti, esiste "il dovere di dire la verità, di intervenire nel dibattito congressuale con analisi e proposte, contrastando la tendenza a minimizzare un arretramento che, a ben guardare, mette in discussione lo stesso carattere di massa del partito". P.C.I.

28 ottobre 1985

A Milano, la Corte di assise di appello dispone la scarcerazione per decorrenza dei termini di custodia cautelare di 11 militanti di Prima linea fra i quali Ernesto Balducchi, Calogero Carnevali, Claudio Minervino e Roberto Minervino. Sinistra- formazioni minori

28 ottobre 1985

Mino Fuccillo, commentando su "La Repubblica" il mancato dibattito parlamentare sull’affare Achille Lauro- Sigonella, osserva: "Se si fosse votato, nel suo ultimo giorno Craxi avrebbe avuto il voto favorevole dei comunisti. Ma la Dc non ha voluto anche perché quel che ha fatto Craxi, lo ha fatto Andreotti". Affare Sigonella

30 ottobre 1985

I ministri economici della Cee si accordano sulla cessazione degli aiuti alla siderurgia e particolarmente alla produzione di acciai finora concessi dai governi nazionali, entro il termine ultimo del 31 dicembre. Da quella data, solo l’andamento del mercato determinerà le fortune dei prodotti, mentre la Cee potrà decidere ulteriori riduzioni di capacità produttive "se necessarie ad assicurare la produttività delle imprese". Il fattore occupazionale non è preso in considerazione.

31 ottobre 1985

Il presidente della repubblica Francesco Cossiga respinge le dimissioni presentate dal presidente del Consiglio Bettino Craxi a nome del governo e lo rinvia alle Camere. D.C. P.S.I.

31 ottobre 1985

Ciriaco De Mita riunisce la direzione del partito per esaminare la crisi di governo nel corso della quale, così egli dichiara polemicamente all’indirizzo dell’alleato di governo, sono stati assunti "comportamenti disinvolti ma privi di prospettive" fra i quali aver "fatto intravedere al Pci qualche corrispondenza a praticare maggioranze diverse". D.C. P.S.I. Affare Sigonella

31 ottobre 1985

Una nuova lettera distensiva del presidente americano Ronald Reagan è recapitata a Bettino Craxi per tramite di Maxwell Rabb. Stati Uniti- Italia. Affare Sigonella

ottobre 1985

Nemer Hammad, rappresentante dell’Olp attualmente a Belgrado, narra nel suo diario il suo coinvolgimento a favore di Abu Abbas, una volta giunto nella capitale jugoslava "…Venne a dormire a casa mia. Mi accorsi che, al nostro arrivo, tutta la zona era circondata. Abu Abbas era stato letteralmente abbandonato da tutti. Gli stessi jugoslavi sentivano sempre più sul collo la pressione americana. Temevano addirittura che potessero fare un blitz militare, quello che per merito della coraggiosa posizione di Craxi non era riuscito a Sigonella. Non riuscii a trovare nessuno disposto a collaborare con me per risolvere la situazione…neanche da parte palestinese…Nella ricerca affannosa di una sistemazione ‘estera’ per Abu Abbas, avevo sentito anche gli algerini e gli yemeniti con esito negativo. Tutti i paesi ‘socialisti’ non ne volevano nemmeno sentir parlare…" Hammad narra poi altre vicende fortunose, in conclusione delle quali Abbas riesce a raggiungere Baghdad, via Sofia. Fronte arabo islamico- M.O. Affare Sigonella

1 novembre 1985

L’Olanda annuncia di aver installato i missili Cruise, mentre nel paese i pacifisti inscenano manifestazioni di protesta. Movimenti contestativi

1 novembre 1985

Il "New York Times" pubblica l’intervista a un soldato sovietico operante in Afghanistan: "…Le truppe sovietiche non riescono a snidare i mujahiddin e così uccidono i civili. I nostri ufficiali ci dicono che dobbiamo entrare nei villaggi e uccidere tutto quello che si muove: uomini, animali, pecore, cavalli, persino cani e gatti…" Fronte arabo islamico- Afghanistan

1-3 novembre 1985

Il congresso radicale, ormai a scadenza annuale, dibatte la crisi del partito e la prospettiva dell’autoscioglimento. Al termine dei lavori è confermato alla segreteria Giovanni Negri ed eletto presidente (carica di nuova istituzione) Enzo Tortora.

2 novembre 1985

Giovanni Ferrara, nell’articolo intitolato "Ho paura di chi vuole far voti con la patria" apparso sul settimanale "L’Europeo", scrive: "I comunisti dovranno pur capire che un abile sfruttamento dell’antiamericanismo latente in tutta Europa, che loro tanto piace, può condurre al costituirsi d’un forte centro di potenza e di opinione di destra, mirando ad alzare il prezzo della fedeltà atlantica a proprio vantaggio, con l’uso simultaneo del risentimento nazionalistico e della paura del comunismo oltre- Atlantico". Stati Uniti- Italia. P.C.I.

2 novembre 1985

A Roma, inizia il processo a carico di 54 militanti di destra imputati nella seconda inchiesta sui Nar. Fra gli imputati, Gilberto Cavallini, Francesca Mambro, Roberto Nistri, Vittorio Spadavecchia, Ciro Lai, Livio Lai, Fabrizio Zani, Jeanne Cogolli, Luciano Petrone, Carlo Di Cillia, Walter Sordi; i latitanti Pasquale Belsito, Roberto Raho, Gabriele Adinolfi e Stefano Procopio. Destra- formazioni minori. Repressione

3 novembre 1985

Sul quotidiano "l’Unità", con riferimento alla vicenda dell’Achille Lauro, Gerardo Chiaromonte scrive: "Mi pare che in quelle settimane drammatiche sia stato acquisito un punto fondamentale ai fini di una comune politica internazionale della sinistra italiana". Sullo stesso numero, Aldo Tortorella lamenta "l’ultima invenzione della segreteria democristiana" consistente nella pretesa che "i socialisti per parlare con noi dovrebbero chiedere il permesso a De Mita". Affare Sigonella. P.C.I. P.S.I. D.C.

4 novembre 1985

A Genova, inizia il processo contro 26 brigatisti rossi accusati di fatti minori commessi nel periodo fra il 1976 e il 1981. Sinistra- formazioni minori. Repressione

4 novembre 1985

Ivano Bongiovanni depone dinanzi al giudice istruttore di Bologna accusando Viccei e Izzo di calunnia nei confronti di Cesare Ferri e ritrattando quanto lui stesso aveva in precedenza dichiarato (v. nota 11 ottobre). Destra- formazioni minori

5 novembre 1985

In Parlamento, inizia il dibattito sulla fiducia al governo presieduto da Bettino Craxi che si concluderà il 9. Intervenendo fra i primi, Ciriaco De Mita torna ad attaccare il Pci per aver cercato convergenze "sul terreno pericolosamente involutivo e meramente emotivo di un malinteso nazionalismo" e torna ad avvertire che intese dissonanti con la maggioranza pentapartito vanno "sottoposte preventivamente all’approvazione dell’elettorato". D.C. P.S.I. Affare Sigonella. Stati Uniti- Italia

5 novembre 1985

A Firenze, i magistrati Pierluigi Vigna e Gabriele Chelazzi, nell’ambito delle indagini sulla strage di Natale, inviano una comunicazione giudiziaria al deputato missino Massimo Abbatangelo. Stragi- Rapido 904. Destra- M.S.I.

5 novembre 1985

A Roma, l’ambasciatore iraniano presso la Santa Sede, Sayed Hadi Shahiyan, riceve un pacco- bomba. L’attentato fallisce solo per la prontezza di riflessi del diplomatico. Fronte arabo islamico- Iran. Violenza politica

5 novembre 1985

A Torino, si riapre il processo sulle tangenti, cosiddetto ‘Zampini- bis’, che vede fra gli imputati il socialista Giusy La Ganga. P.S.I.

6 novembre 1985

Nel corso del suo intervento sulla fiducia al governo, Bettino Craxi insiste particolarmente sulla validità della politica estera italiana che, a suo giudizio, ha conquistato l’apprezzamento degli alleati a cominciare dagli Usa. Agli americani- egli afferma- abbiamo detto che lo scudo stellare in possesso solo degli Usa sconvolgerebbe gli equilibri militari, e dunque abbiamo consigliato prudenza. Dopo aver definito "buone" le aperture sul disarmo avanzate sia dall’Urss che dagli Usa, Craxi affronta la questione Medio Oriente: "Ho letto cose stravaganti. Mi sono sentito chiedere perentoriamente per quale ragione ci occupiamo dei paesi arabi; cosa abbiamo da dirci, ha chiesto un illustre intellettuale dei miei stivali?.. Agli arabi va il 14% delle esportazioni italiane, più di quel che va ad Usa e Cee" . Soprattutto occorre chiedersi, continua Craxi, "la questione nazionale palestinese può essere risolta nel contesto dello Stato ebraico? L’Italia è favorevole o no all’aspirazione di un popolo ad avere una patria, una terra e delle istituzioni? L’Italia è favorevole. Naturalmente ci sono i diritti legittimi di Israele, e posizioni illegittime che vanno rimosse. Israele occupa da diciotto anni territori arabi, abitati da popolazioni arabe. Noi pensiamo che debba restituire quei territori in cambio della pace, negoziando quella restituzione. Questo è il passaggio essenziale, tutto il resto è proprio contorno". Il governo continuerà pertanto ad appoggiare il tentativo giordano- palestinese per giungere ad una soluzione negoziale del conflitto arabo- israeliano, e decisivo sarà- prosegue Craxi- il ruolo dell’Olp e di Yasser Arafat, dal quale pure egli attende "una spiegazione" sulla vicenda dell’Achille Lauro. Diversamente, chiede Craxi, "con chi si tratta, con il farmacista del villaggio in Cisgiordania? …L’Olp deve essere giudicata col metodo della storia. Contestare ad un movimento che voglia liberare il proprio paese la legittimità del ricorso alle armi significa andare contro la storia"; e paragona Yasser Arafat a Giuseppe Mazzini che, dice, era "nobile" ma tuttavia "progettava delitti politici". Questo passo del discorso fa scrosciare applausi a sinistra e clamori nei banchi del Pri e del Msi. "Ognuno ripercorra la propria storia, la storia nostra, e giudicheremo con maggiore serenità. Ora Israele deve essere generosa con i vinti". P.S.I. Affare Sigonella. Stati Uniti- Italia. Fronte arabo islamico- M.O.

6-7 novembre 1985

A Roma, si svolge la 26° riunione scientifica della Società italiana degli economisti.

7 novembre 1985

A Tel Aviv (Israele), il diplomatico italiano Francesco Bascone è convocato dal governo per ricevere una "vibrata protesta per le sorprendenti giustificazioni che il primo ministro italiano ha concesso al terrorismo dell’Olp" così da essere incluso dallo Stato ebraico nella lista di "coloro che incoraggiano il terrorismo". P.S.I. Affare Sigonella. Fronte arabo islamico- M.O.

7 novembre 1985

Nuovi attacchi al presidente del Consiglio Bettino Craxi per il discorso in Parlamento e l’appoggio fornito all’Olp sono espressi, fra gli altri organi di stampa, da "La Voce repubblicana", "Il Giornale", "Il Corriere della sera", il "Sole 24 ore" e "La Repubblica". Su quest’ultima, un editoriale firmato da Eugenio Scalfari accusa il primo ministro di voler "trasformare un governo di coalizione in un governo personale del presidente". L’agenzia palestinese "Wafa" esprime invece incoraggiamento per la "politica amica, favorevole alla giustizia e al diritto alla liberazione dei popoli colonizzati". P.S.I. Affare Sigonella. Fronte arabo islamico- M.O.

7 novembre 1985

A Bologna, la polizia sgombera i locali del Dams occupati dagli studenti. Repressione armata

8 novembre 1985

A Palermo, è depositata l’ordinanza di rinvio a giudizio di 475 imputati accusati di. associazione a delinquere di stampo mafioso, traffico di stupefacenti e di una novantina di omicidi, firmata dai giudici Falcone, Borsellino, Di Lello e Guarnotta.

Precedente 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 ..Successive