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12 ottobre 1985

Secondo quanto riferirà l’ammiraglio Fulvio Martini "atterrati a Ciampino ci fu un’altra interferenza. Un secondo aereo americano, dichiarando uno stato di emergenza, ottenne di atterrare e si fermò sulla pista. Ma era solo un pretesto. Persi la pazienza e feci sapere al pilota americano che, se non si fosse tolto di mezzo, avrei detto di far buttare il suo aereo fuori pista dai bulldozer. Gli diedi 5 minuti. Ne passarono 3 e andò via". Affare Sigonella. Stati Uniti- Italia

12 ottobre 1985

Palazzo Chigi inoltra un’immediata protesta a Washington per il tentativo di violare la sovranità italiana. L’ambasciatore americano Maxwell Rabb si reca a palazzo Chigi per consegnare a sua volta una nota di protesta contro le decisioni del governo italiano. Affare Sigonella. Stati Uniti- Italia

13 ottobre 1985

Il settimanale "Panorama" pubblica un articolo firmato da Antonio Carlucci dal titolo "A domanda non rispondere", nel quale si rivela l’esistenza del documento emesso dal presidente del Consiglio, Bettino Craxi, rivolto ai servizi segreti invitati a collaborare il meno possibile con la magistratura. P.S.I. Controllo politico di Stato e informative. Piani occulti

14 ottobre 1985

Ad Ankara (Turchia), muore per infarto in carcere Bekir Celenk. Violenza politica. Piani occulti. Vaticano

15 ottobre 1985

A Budapest (Ungheria), inizia un Forum culturale europeo, i cui lavori si concludono il 25 novembre.

15 ottobre 1985

E’ stilata la Carta europea dell’autonomia locale.

16 ottobre 1985

Si dimettono dal governo, per protesta contro il modo con il quale è stato trattato il caso della motonave ‘Achille Lauro’, Bruno Visentini, ministro delle Finanze, Giovanni Spadolini, ministro della Difesa e Oscar Mammì, ministro dei rapporti con il Parlamento. Spadolini spiega ai giornalisti che l’uscita del Pri dalla maggioranza è inevitabile perché "la collegialità è stata rotta", dato che il Consiglio di gabinetto ha deciso il comportamento del governo nonostante l’assenza dei repubblicani, "aprendo così una questione di metodo"; mentre Giorgio La Malfa commenta: "Questo governo è cominciato con la nave e finisce con la nave: ora la nave affonda". Affare Sigonella. Stati Uniti- Italia

16 ottobre 1985

La Cia consegna al Sismi le trascrizioni telefoniche, intercettate dagli americani, che provano la responsabilità di Abu Abbas nel dirottamento della motonave ‘Achille Lauro’. Affare Sigonella. Stati Uniti- Italia

16 ottobre 1985

A Roma, sono arrestati all’aeroporto di Fiumicino 2 arabi in possesso di 7 chili di esplosivo al plastico. Fronte arabo islamico. Repressione armata

16-26 ottobre 1985

A Venezia, si svolge un seminario sulla cooperazione economica, scientifica e culturale del Mediterraneo, al quale prendono parte anche Egitto ed Israele. Fronte arabo islamico- M.O.

17 ottobre 1985

Con un intervento alla Camera dei deputati, Bettino Craxi difende il proprio operato nella vicenda Achille Lauro – Sigonella, che ricostruisce in dettaglio e, preso atto delle dimissioni dei ministri repubblicani, annuncia le dimissioni del governo. Nel suo intervento, Craxi manifesta "sorpresa e amarezza per il disconoscimento da parte di un governo amico" dell’operato del governo italiano e al tempo stesso soddisfazione per la positiva conclusione del dirottamento "in meno di 48 ore, con la resa dei dirottatori, la liberazione e il salvataggio senza colpo ferire dei passeggeri e dell’equipaggio", offuscato solo dalla morte del cittadino americano. Auspica pertanto "il ristabilimento della piena armonia, del rispetto della dignità e della sovranità nazionale dei rispettivi paesi" e conclude, dopo aver ringraziato "tutte le forze politiche che hanno sostenuto gli sforzi del governo" assicurando che quest’ultimo, ed egli stesso, hanno agito "secondo coscienza, secondo la nostra politica, secondo le nostre leggi". Le sinistre, che hanno applaudito ripetutamente l’intervento del presidente del Consiglio e il Msi chiedono il dibattito parlamentare, che non viene accordato per l’opposizione democristiana. Il capogruppo del Pci, Giorgio Napolitano, definisce "grave l’occasione persa di avere qui la manifestazione di un consenso assai ampio tra maggioranza ed opposizione su atti che hanno difeso la dignità e l’indipendenza del paese". Affare Sigonella. Stati Uniti- Italia

17 ottobre 1985

Sul quotidiano "La Repubblica", sotto il titolo "Il valzer è finito", Eugenio Scalfari scrive che la vicenda dell’Achille Lauro ha segnato una ritrovata autonomia dell’Italia ma condanna la gestione accentratrice del caso, da parte di Bettino Craxi, che ha portato alle dimissioni dei ministri repubblicani e che a suo avviso "denuncia una mentalità, un metodo di governo ‘ducesco’ che ha recato alcuni guasti non marginali alle istituzioni in due anni e mezzo di presidenza socialista". Affare Sigonella

17 ottobre 1985

Il Consiglio superiore della magistratura accoglie la proposta del ministro della Giustizia, Mino Martinazzoli, di collocare fuori ruolo il giudice istruttore Carlo Palermo, destinato a restare nell’organico del ministero non più come magistrato ma come funzionario. Repressione. Piani occulti

18 ottobre 1985

In Sudafrica, nonostante gli appelli giunti da tutto il mondo, è giustiziato Benjamin Maloise, poeta nero militante dell’Anc, condannato a morte nel giugno 1983 perché ritenuto colpevole dell’uccisione di un poliziotto.

18 ottobre 1985

Il presidente del Consiglio Bettino Craxi dichiara che, se non interverrà un chiarimento politico con il governo americano, la sua visita negli Usa prevista per il 24 ottobre non avrà luogo. Affare Sigonella. Stati Uniti- Italia

19 ottobre 1985

A Roma, il sottosegretario di Stato americano John Whitehead recapita a Bettino Craxi un messaggio distensivo di Ronald Reagan, che conferma l’amicizia fra Usa e Italia e i "legami personali" fra il presidente americano e Craxi. Quest’ultimo annuncia che la visita di Stato a Washington del 24 ottobre si svolgerà come previsto. Affare Sigonella. Stati Uniti- Italia

19 ottobre 1985

Giulio Andreotti scrive nelle sue memorie i retroscena del messaggio di Reagan a Craxi, ricordando che "per alcuni giorni fummo sotto il tiro di una campagna incredibile – televisiva, giornalistica e politica- di inaudita ingiustizia. Eravamo divenuti gli imbelli, i protettori dei terroristi, gli irriconoscenti alleati. A complicare le cose vi era anche la ristretta riunione indetta da Reagan a New York per consultare i principali alleati alla vigilia dell’incontro con Gorbaciov a Ginevra", riunione preceduta da un incontro a Bruxelles con il segretario di Stato Shultz: "Fu un incontro difficile…Alla fine demmo incarico ai nostri collaboratori di redigere un comunicato di chiarimento impostato sugli aspetti giuridici del nostro comportamento e senza far menzione delle violazioni che i marines avevano compiuto a Sigonella. Trasmesso il testo a Washington, venne inaspettatamente una risposta negativa". Andreotti narra quindi di essersi rivolto a Vernon Walters, ambasciatore all’Onu: "Gli dissi che senza una immediata rettifica di tono da parte di Washington né Craxi né io saremmo andati alla riunione di Reagan. Walters si rese conto che facevamo sul serio e mi chiese qualche ora per consultare la Casa Bianca" che propose, appunto, il messaggio recapitato da John Whitehead. Affare Sigonella. Stati Uniti- Italia

19 ottobre 1985

La Cia scrive un rapporto sulla crisi provocata dalla vicenda dell’Achille Lauro, che, nella parte resa nota, rileva l’accresciuta "animosità tra Craxi e Spadolini" il quale ultimo, oltre al disaccordo sulla vicenda, "considera il socialista responsabile delle macchinazioni che fecero cadere il suo governo nel 1983, ed ora è preoccupato che la longevità del rivale al potere abbia gettato le basi per un’impennata del Psi". Craxi dal canto suo "potrebbe essere ansioso di profittare della sua crescente forza nei sondaggi, e sfruttare l’attuale scompiglio dei comunisti attraverso elezioni anticipate. Dietro la tensione ci sono anche profonde divergenze sulla politica economica". La Cia esclude la responsabilità di Yasser Arafat nel dirottamento perché "l’Italia è oggi il miglior alleato dell’Olp in Europa occidentale", mentre il proposito dei dirottatori era sbarcare nel porto di Ashdod per rappresaglia contro il bombardamento del 1° ottobre a Tunisi, a sua volta ordinato da Shimon Peres e Yizchaq Rabin per compattare il partito dopo le critiche degli oltranzisti guidati da Ariel Sharon. Dopo l’arresto dei dirottatori, però, potrebbero esservi effettivamente attentati in Italia: "Fonti dell’Olp prevedono attacchi contro interessi italiani, oltre che americani, per forzare la liberazione dei dirottatori. Già il 15 ottobre, infatti, due palestinesi sono stati arrestati nella capitale mentre trasportavano esplosivo". Per quanto riguarda i rapporti italo- americani, "sono stati danneggiati. Nel breve periodo gli italiani potrebbero essere ancor meno accomodanti nei confronti degli Stati uniti" benché, osserva l’estensore del rapporto, "i nostri legami sono abbastanza forti da resistere allo strappo". Affare Sigonella. Stati Uniti- Italia

19 ottobre 1985

A Johannesburg (Sudafrica), esplode la ribellione dei neri per l’esecuzione di Benjamin Maloise, mentre entrano in agitazione anche i meticci mussulmani. Al coro di proteste che si leva da diversi paesi del mondo si associano in termini blandi anche gli Usa, subito rimbeccati dalla sovietica "Tass": "Un simile crimine sarebbe stato impossibile se l’imperialismo americano non avesse fornito il massimo appoggio al regime razzista di Pretoria". In Francia, il primo ministro Fabius si reca davanti all’ambasciata sudafricana dove osserva un minuto di silenzio, mentre i lavori dell’Assemblea nazionale sono sospesi per 5 minuti. Proteste sono state avanzate anche dal governo italiano.

20 ottobre 1985

In Belgio, 20.000 persone manifestano contro i Cruise e la politica di riarmo. Movimenti contestativi

20 ottobre 1985

Giovanni Giudici, sul quotidiano comunista "L’Unità", nell’articolo intitolato "Riparliamo pure della perfida Albione", elogia la reazione dinanzi alle pretese americane di consegna di Abu Abbas, avuta da Bettino Craxi, e scrive che dopo una "forse troppo ‘leale subordinazione’ a un potente alleato" è importante "che si ritorni in Italia a pensare e a sentire in termini di autonomia e di dignità della nazione, collegati non a una vana e sciocca retorica patriottarda ma a precisi temi di azione e di prospettiva politica". Giudici ricorda, nel suo articolo, la reazione italiane alle sanzioni imposte dalla Gran Bretagna, nel 1935, al tempo della guerra in Etiopia. Affare Sigonella. Stati Uniti- Italia. P.C.I.

21 ottobre 1985

In Lussemburgo, s’incontrano Giulio Andreotti e Shimon Peres. D.C. Fronte arabo islamico- M.O.

21 ottobre 1985

A Napoli, si conclude il processo per l’uccisione del criminologo Alfredo Paolella, con la condanna di 5 militanti di Prima linea. Violenza politica- caduti. Repressione

22 ottobre 1985

E’ posto agli arresti domiciliari, in attesa della libertà provvisoria, Marco Donat Cattin. Sinistra- formazioni minori. Repressione (?)

22 ottobre 1985

Massimo Riva, sul quotidiano comunista "L’Unità", critica 1’ articolo di Giovanni Giudici, ed invita "a non lasciarsi trascinare dai facili entusiasmi sull’onda dei buoni sentimenti patriottici", finendo per "deviare l’attenzione generale dai veri problemi interni e internazionali". Affare Sigonella. Stati Uniti- Italia. P.C.I.

23 ottobre 1985

Il dirigente comunista Giancarlo Pajetta definisce l’articolo di Giovanni Giudici, pubblicato sul quotidiano "L’Unità" il 20 ottobre, "una sciocchezza che sconfina nel grottesco". Affare Sigonella. Stati Uniti- Italia. P.C.I.

23 ottobre 1985

Su "La Repubblica", Eugenio Scalfari scrive: "Non è un mistero che, fin dalle prime avvisaglie del malumore repubblicano per quello che il Pri riteneva essere un eccessivo coinvolgimento italiano con l’Olp e con il personaggio Arafat, Craxi avesse deciso di arrivare a un chiarimento di fondo…Dunque una crisi non improvvisa né futile. Non improvvisa per i protagonisti che la vedevano arrivare da tempo. Non futile per le ragioni sulle quali è nata. Che non sono soltanto la ‘confrontation’ di Sigonella né la partenza- fuga di Abu Abbas dall’aeroporto di Fiumicino…La strategia Craxi- Andreotti mira alla costruzione tenace e non priva di abilità di una specie di ‘piccola intesa’ che abbia Roma come perno e come corona Gonzales lo spagnolo, Mubarak l’egiziano, Papandreu il greco, Assad il siriano, Arafat il palestinese, Hussein il giordano. L’obiettivo dichiarato consiste nell’arrivare ad una ‘pax mediterranea’ negoziata tra tutti gli interessati, ovviamente con Israele, e garantita dalle potenze occidentali. E’ cattivo questo piano? Al contrario, è eccellente. Ha qualche possibilità di riuscita? Di fatto, nessuna. E’ privo di rischi per l’Italia? Il rischio c’è e non è da sottovalutare: allontanare il nostro paese dagli interessi e dalle logiche del Nord ovest del mondo…La ‘confrontation’ di Sigonella è l’esempio palmare di quel tipo di rischio". Affare Sigonella. Stati Uniti- Italia

23 ottobre 1985

Giuseppe Sangiorgi annota nel suo diario: "Alla Camera incontro anche Bodrato. Mi racconta le confidenze che gli ha fatto ieri Franco Bassanini dopo che la delegazione della Sinistra indipendente era stata ricevuta da Craxi, subito dopo la delegazione repubblicana. Craxi aveva chiesto a Bassanini (notoriamente chiacchierone) e agli altri di restare a lungo con lui, più del tempo dei repubblicani. E poi una sequela di ingiurie contro Spadolini. Nella tarda mattina alla Camera la cosa è diventata di dominio pubblico, tanto più che anche Biondi e Nicolazzi hanno fatto racconti analoghi dei loro incontri con Craxi… E Spadolini, che ha provocato una crisi di governo più grande di lui, non sa più che pesci prendere…" Affare Sigonella

24 ottobre 1985

Il giudice istruttore di Firenze, Rosario Minna, solleva dinanzi alla Corte costituzionale il conflitto di attribuzione fra i poteri dello Stato per l’apposizione del segreto di Stato sul conto dei rapporti Sismi su Augusto Cauchi ed altri informatori, nell’ambito dell’inchiesta sugli attentati ai treni in Toscana. Controllo politico di Stato e informative. Piani occulti

24 ottobre 1985

Il presidente del Consiglio Bettino Craxi giunge a Washington dove incontra Ronald Reagan. Stati Uniti- Italia. Affare Sigonella

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