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27 maggio 1985

A Roma, si apre il processo per l’attentato al Papa. Vaticano. Violenza politica. Piani occulti

28 maggio 1985

E’ prorogato di 24 ore il termine previsto per la ratifica ministeriale della cessione Sme alla Buitoni. Si è fatto avanti difatti, a nome di una cordata di imprenditori rimasta anonima, l’avvocato Scalera che, subito dopo la disposizione della proroga, senza svelare la identità dei suoi assistiti, rinuncia.

28-30 maggio 1985

A Mosca, giunge in visita ufficiale il presidente del Consiglio, Bettino Craxi. P.S.I.

29 maggio 1985

La cordata Barilla- Ferrero- Berlusconi presenta all’Iri la propria offerta, competitiva rispetto a quella della Buitoni, per l’acquisto della Sme, lamentando di essere stata preventivamente esclusa dalle negoziazioni. Romano Prodi a nome dell’Iri si giustifica sostenendo che l’interesse dei primi due gruppi era stato manifestato solo per alcuni rami dell’attività, e che l’estraneità della Fininvest di Berlusconi al ramo produttivo non avrebbe offerto adeguate garanzie. D’altra parte, la misteriosa offerta dell’avvocato Scalera fa pensare ad un escamotage per far guadagnare tempo ai successivi offerenti. Il caso, particolarmente per gli interventi della presidenza del Consiglio e della magistratura romana, oramai scotta. D.C.

30 maggio 1985

E’ concessa, sollecitata dallo stesso interessato, l’autorizzazione a procedere contro Flaminio Piccoli nel procedimento che lo vede imputato di peculato. D.C.

30 maggio 1985

A Roma, si svolge la presentazione del "Rapporto sulla fede", già pubblicato in Germania, che raccoglie un’intervista realizzata nell’autunno 1984 da Vittorio Messori al cardinale Joseph Ratzinger. Il prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, fra l’altro, afferma a proposito del Concilio che, anziché ad una maggiore unità fra le chiese cristiane e fra gli stessi cattolici, "si è invece andati incontro a un dissenso che, per usare le parole di papa Montini, è parso passare dall’autocritica all’autodistruzione. Ci si aspettava un balzo in avanti, ci siamo invece trovati di fronte ad un processo progressivo di decadenza" e questo pone alla Chiesa il compito di frenare "certa euforica solidarietà postconciliare…La prima fase dopo il Concilio Vaticano II, la fase della confusione e della sperimentazione è conclusa: inizia per la Chiesa il tempo della restaurazione, intendendo questo termine non come un ritorno all’indietro, ma come ricerca di un nuovo equilibrio". Fra gli esempi portati per indicare l’inseguimento di una malintesa "modernità", il cardinale cita il sacramento della confessione, spesso ridotta a "conversazione" con i fedeli o ad "autoanalisi terapeutiche fra due persone sullo stesso livello". Non è da additare come responsabile della situazione il Concilio per tale, afferma ancora Ratzinger, piuttosto "lo scatenarsi al suo interno di forze latenti, polemiche, centrifughe" e all’esterno "l’impatto con una svolta culturale: l’affermazione in Occidente del ceto medio- superiore, della nuova borghesia del terziario, con la sua ideologia liberal- radicale, di stampo individualistico, razionalistico, edonistico". Vaticano

30 maggio 1985

A Roma, la Corte d’appello conferma l’ergastolo per Giusva Fioravanti, riduce le condanne agli altri imputati dell’omicidio del tipografo del "Messaggero" Antonio Leandri, ed assolve Paolo Signorelli. Destra- formazioni minori. Repressione

31 maggio 1985

Nella relazione annuale, il governatore della Banca d’Italia Carlo Azeglio Ciampi rilancia l’allarme sul disavanzo pubblico, sul passivo della bilancia dei pagamenti e sulla crescita delle retribuzioni nel settore pubblico.

maggio 1985

A Peshawar, i 7 gruppi maggioritari della resistenza afghana formano un’alleanza militare. Fronte arabo islamico- Afghanistan

maggio 1985

Sulla rivista socialista "Mondoperaio", sotto il titolo "Per un antifascismo conseguente", Ruggero Guarini scrive che, per rivitalizzare il sentimento antifascista a quarant’anni dalla caduta del regime, occorre diradare la "retorica celebrativa ormai priva d’oggetto (dov’è più il vecchio fascismo da abbattere?) /e/ accentuare il contenuto antitotalitario di ogni vero e conseguente antifascismo, e quindi rivolgere il suo aculeo contro tutti quei germi di ‘fascismo rosso’ che possono ancora allignare in certe aree della sinistra italiana"; inoltre, "ammettere che, ai fini di una giusta percezione della portata e del senso del dramma epocale della Modernità, l’opposizione fascismo/ antifascismo è meno decisiva dell’antitesi totalitarismo/ democrazia. Quanto all’origine di questa riluttanza, si sa dove risiede: nella convergenza del fascismo e del comunismo nella comune avversione per quell’oggetto supremamente inquietante che è la troppo aperta, dissolutrice, disincantata, priva di centro, moderna società industriale e mercantile, avversione che fa tutt’uno col rifiuto di quell’unica, possibile democrazia che resta indissociabile da quella società". Così conclude: "L’avversione per gli Stati uniti è ancora oggi molto diffusa nella Sinistra italiana. Dopo aver rinunciato a tante favole, sopravvive in lei – in una parte di lei – la tendenza a identificare ciò che è più moderno con ciò che è più temibile…Vorrà pur dire qualcosa che ciò che fascismo e comunismo hanno in comune sia appunto questa fobia. E forse è questo il motivo per cui il nostro antifascismo non è stato, non è, non è ancora un antifascismo conseguente, radicale, puro". P.S.I.

maggio 1985

Il gruppo Pirelli chiude lo stabilimento Superga di Triggiano (Bari) la cui produzione andrà a Taiwan. I lavoratori estromessi dal ciclo produttivo sono quasi 600. Movimento operaio

2 giugno 1985

In un’intervista concessa al quotidiano "La Stampa", Bettino Craxi rivendica i "risultati importanti e lusinghieri" del suo governo soffermandosi sul contenimento dell’inflazione (- 5 punti), la crescita del Pil di oltre 2 punti, manifestando la preoccupazione che il referendum possa bloccare la situazione, in caso di vittoria del sì. Il leader socialista riserva un attacco a "coloro che dipingono un paese diverso da quello che è, deprimono invece di incoraggiare". P.S.I.

3 giugno 1985

E’ ratificato il nuovo Concordato fra Stato e Chiesa. Bettino Craxi è ufficialmente invitato dal Papa. Vaticano. P.S.I.

4 giugno 1985

Bettino Craxi protesta, con una lettera pubblicizzata dalla stampa, contro la decisione della commissione di vigilanza sulla Rai di concedere gli spazi elettorali per il referendum sul costo del lavoro al fronte del sì e del no, escludendo un autonomo spazio per il governo. In seguito ad una nuova negativa, Craxi annuncia che parlerà dagli schermi di Canale 5. P.S.I.

4 giugno 1985

A Milano, inizia il processo a carico di Michele Sindona per l’omicidio di Giorgio Ambrosoli. Affare Sindona- Ambrosoli

4 giugno 1985

A Roma, 40 sostituti procuratori presentano un documento per rivendicare maggiore autonomia dal procuratore generale Franz Sesti. La polemica investe particolarmente l’archiviazione del caso Vitalone e l’affare Sme.

5 giugno 1985

Il "New York Times" fa trapelare che l’amministrazione Reagan sta riconsiderando l’ipotesi di un’invasione americana diretta in Nicaragua, riportando un passo del rapporto confidenziale del presidente al Congresso. In questa sede, è stato riproposto il rinnovo degli aiuti ai Contras, respinto il 25 aprile, quantificabili in 27 milioni di dollari in 2 anni, ed analoga proposta è presentata al Senato per 14 milioni di dollari definiti "aiuti umanitari". Il portavoce della Casa Bianca, Larry Speakes, afferma in proposito che occorre contrastare i "comportamenti aggressivi" del governo nicaraguense, riferendosi a un recente contrattacco dei sandinisti alla frontiera col Costa Rica che ha fermato un’incursione dei Contras, uccidendone 9. Stati Uniti

5 giugno 1985

Bettino Craxi annuncia che, in caso di vittoria del sì al referendum sulla contingenza, il governo rassegnerebbe le dimissioni "un minuto dopo". P.S.I.

5 giugno 1985

Il presidente della Repubblica Sandro Pertini concede la grazia a Maria Fiora Ardizzone, moglie separata di Francesco Piperno, imparentata ai potenti editori de "Il Giornale di Sicilia". Il provvedimento suscita molte polemiche. P.S.I. Sinistra- formazioni minori

6 giugno 1985

La General Motors, primo produttore di auto al mondo, acquisisce la Hughes Aircraft, principale costruttore mondiale di satelliti. Stati Uniti

8 giugno 1985

Alla vigilia della votazione referendaria sulla scala mobile, il comitato promotore del referendum chiude la campagna elettorale con una manifestazione- spettacolo a piazza del Popolo a Roma. Nel comizio conclusivo, Achille Occhetto accusa il presidente del Consiglio, Bettino Craxi, di aver inventato "un referendum personale sul governo" e di avere fatto "di tutto per spaventare l’elettorato e falsificare i dati /perché/ i soldi tolti al padre non sono andati al figlio disoccupato". In una conferenza stampa tenuta a Montecitorio dagli esponenti sindacali, Bruno Trentin ha affermato: "Questa politica dei redditi …si è rivolta solo al sacrificio del salario, privilegiando la crescita di altri redditi. Nel 1984 tutti i redditi non da lavoro dipendente sono cresciuti del 6% in termini reali; dell’8% quelli da rendita finanziaria. Contemporaneamente si è ridotto lo spazio contrattuale del sindacato: nello stesso anno l’area di salario non contrattata è cresciuta del 15%. P.C.I. P.S.I. Movimento operaio- sindacati

8-9 giugno 1985

A Stresa, si riunisce in modo informale il Consiglio europeo.

8-10 giugno 1985

A Washington, Congresso e Senato votano gli aiuti ai Contras. Il Senato approva anche il divieto di vendita di armi alla Giordania, impegnata in un’azione di distensione in Medio Oriente. Il Congresso vota intanto le prime sanzioni al Sudafrica. Stati Uniti

9 giugno 1985

Si vota sul referendum per la scala mobile, abrogativo delle relative norme del decreto di san Valentino. Vincono i no col 54,3%, i sì ottengono il 45,7%. La indicazione di voto per il ‘no’ è stata data dai partiti di maggioranza, cui si sono aggiunti i radicali; per il ‘sì’ si sono pronunciati solo Pci, Dp e Msi. I ‘no’ hanno superato i ‘sì’ particolarmente nelle grandi città del nord; mentre i ‘sì’ sono stati alti o hanno superato i ‘no’ nel Sud, nelle cinture operaie e nelle regioni rosse. D.C. P.S.I. P.C.I. Sinistra- formazioni minori. Destra- M.S.I.

10 giugno 1985

Alle ore 14,00, ad urne chiuse, prima delle operazioni di spoglio, presso la sede confindustriale dell’Eur, il presidente Luigi Lucchini comunica di avere inviato una lettera ai tre segretari confederali per disdettare gli accordi sulla contingenza. Nella lettera si afferma che "si tratta solo di un atto formale dal momento che tutti, sindacati e forze politiche, considerano superato e da riformare l’attuale sistema".

11 giugno 1985

La presa di posizione della Confindustria crea irritazione nella Dc. Si tratta di "una provocazione, un eccesso" per Paolo Cabras, di un "atto pericoloso che contribuisce solo ad accrescere un clima di tensione, di cui il paese non ha alcun bisogno" per Vincenzo Scotti; di "un atto precipitoso ed irresponsabile" per Clemente Mastella. Secondo il repubblicano Giovanni Spadolini invece "la coincidenza scelta accentua il carattere polemico della risoluzione confindustriale, che avrebbe potuto essere evitata solo da un accordo fra le parti sociali. In ogni caso, segna il tramonto definitivo della scala mobile". La risposta del Pci è affidata ad Alfredo Reichlin che parla di "un atto grave, che rende chiarissimi i termini dello scontro sociale e politico…/e/ nasce dalla volontà del padronato e delle classi conservatrici di far pagare ai lavoratori e alla parte più debole del paese il costo della ristrutturazione e della crisi". Dp, che ha partecipato attivamente alla campagna referendaria, invita i lavoratori alla mobilitazione, proponendo lo sciopero generale. D.C. P.C.I. Sinistra- formazioni minori

11 giugno 1985

Sul "Manifesto", Luigi Pintor fornisce una lettura controcorrente delle elezioni referendarie affermando che "il sì non ha vinto ma il no ha perso" perché "tra i due schieramenti c’è una differenza di peso molto ridotta, molto più ridotta di quanto non sia la differenza politico- elettorale del 12 maggio" ed inoltre perché bisognerebbe "tornare ai tempi della repubblica o monarchia per ricordare un referendum che abbia ribaltato il quadro esistente, o alla legge truffa del 1953, per ricordare una maggioranza governativa finita sotto il 50%. Non esageriamo".

11 giugno 1985

Sul quotidiano "La Repubblica", Eugenio Scalfari, commentando i risultati del referendum, scrive che "la mitica classe continua a sfaldarsi e ragiona con criteri sempre più lontani da quelli che il veterocomunismo non si stanca di appiccicarle addosso…Ciò rende urgente un chiarimento all’interno del Pci, che ha testardamente voluto il referendum". Il nodo del problema, secondo Scalfari, è il seguente: "E’ disponibile il Pci a gestire il capitalismo italiano, stimolandone la necessaria riforma e il necessario ammodernamento, che del resto gran parte delle stesse forze imprenditoriali auspicano?".

11 giugno 1985

Su "la Repubblica", Enrico Franceschini, sotto il titolo "Sì ai Contras, no al Sudafrica" scrive che il voto del Senato americano di sanzioni alla Giordania, impegnata nella mediazione sulla questione palestinese (cfr.8-10 giugno), è "imbarazzante per gli arabi moderati…Ma ben pochi senatori sono stati sconfitti alle urne per aver sostenuto Israele, mentre è sempre rischioso candidarsi senza il sostegno della lobby ebraica; che in questo caso ha fatto sentire chiaramente la sua forza /contro un’attività che / se portata a termine, imporrebbe a Tel Aviv la restituzione dei territori occupati in Cisgiordania". Stati Uniti. Fronte arabo islamico- M.O.

11 giugno 1985

A Berlino, dopo una trattativa durata quasi tre anni, avviene lo scambio di persone accusate di spionaggio: 25 spie occidentali detenute nelle carceri della Germania est contro 4 prigionieri orientali detenuti negli Usa.

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