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7 febbraio 1985

E’ depositato in Parlamento il progetto di legge socialista sull’eutanasia, primo firmatario Loris Fortuna. P.S.I.

7 febbraio 1985

Bettino Craxi, intervenendo sul problema dei latitanti all’estero, rivela che la brigatista rossa Barbara Balzerani è rifugiata in Nicaragua. P.S.I. Sinistra- formazioni minori

7 febbraio 1985

Il malavitoso Ugo Bossi riconferma, in un secondo interrogatorio, le dichiarazioni rese alla magistratura l’8 novembre 1984. Affare Moro

7 febbraio 1985

A Urbino, la Celere irrompe nell’università per sgomberarla dagli studenti che l’avevano occupata per protestare contro il rincaro dei buoni pasto. Repressione armata

7 febbraio 1985

A Torun (Polonia), il Tribunale condanna gli uccisori di padre Popieluszko (v.19 ottobre 1984), capitano Piotrowski e colonnello Pietruszka, a 25 anni di reclusione con l’interdizione dai pubblici uffici; respingendo la tesi della difesa, secondo la quale l’abate era un agitatore professionale legato ai servizi occidentali. Vaticano

7 febbraio 1985

A New York, la Corte federale statuisce la propria competenza esclusiva per le vicende processuali connesse al disastro di Bhopal, che esclude la competenza dei tribunali indiani. Stati Uniti

8-9 febbraio 1985

Nella notte, dalla base di Kourou (Guyana francese), è lanciato il satellite Arabsat, finanziato dall’Arabia saudita. Fronte arabo islamico

10 febbraio 1985

A Parigi, è arrestato l’autonomo Massimo Sandrini, condannato in Italia a 9 anni e 11 mesi di reclusione per concorso morale nell’uccisione del brigadiere di Ps Antonio Custrà. Violenza politica- caduti. Repressione

10 febbraio 1985

Si raggiunge un accordo di massima fra l’Olp e la Giordania relativo alle trattative di pace in Medio Oriente. Fronte arabo islamico

11 febbraio 1985

A Roma, si riuniscono i dieci ministri degli Esteri della Cee che decidono di convocare, entro il mese di giugno, un vertice allargato a Spagna e Portogallo sulla ‘lotta al terrorismo’.

11 febbraio 1985

A Paliano (Frosinone), suor Teresa Barillà riceve da Giovanni Planzio, brigatista rosso dissociato, una lettera: "Carissima suor Teresa, ti inviamo uno scritto indirizzato alle varie articolazioni della Dc, nel quale come d’accordo chiariamo la nostra posizione rispetto agli attacchi subiti dalla Dc sulla vicenda Cirillo. Come potrai vedere la cosa che più ci preme mettere in risalto - oltre alla chiarezza sul contenuto delle nostre dichiarazioni - è l’esigenza di una ‘riconciliazione’ con questo partito che più di tutti gli altri è stato oggetto dell’attacco terroristico...In ogni caso speriamo vivamente che la Dc voglia difendere la nostra posizione attuale così da non trovarci completamente scoperti di fronte a tutti. Tu sai a cosa vogliamo riferirci". Sinistra- formazioni minori. D.C.

11 febbraio 1985

Il giudice Carlo Palermo, titolare della contestata inchiesta su armi e droga, si trasferisce, su sua richiesta, da Trento a Trapani. Piani occulti

11 febbraio 1985

A Milano, è tratto in arresto il cronista giudiziario de "Il Giornale" Paolo Longanesi, accusato di aver rivelato notizie coperte dal segreto istruttorio. Rilasciato dopo 48 ore, il giornalista è sospeso temporaneamente dall’esercizio della professione. La Federazione nazionale della stampa reagisce con un duro comunicato di protesta. Repressione armata

12 febbraio 1985

A Roma, si svolge la manifestazione per il quarantennale della Coldiretti, alla presenza di circa diecimila persone.

13 febbraio 1985

A Varsavia (Polonia), 7 attivisti di Solidarnosc sono arrestati mentre partecipano ad una riunione con Lech Walesa, a sua volta diffidato dalla Procura di Danzica. Quattro degli arrestati saranno rilasciati dopo 48 ore, mentre restano in carcere lo storico del Kor, Adam Michnik, Bogdan Lis e Wladislaw Frasyniuk, sindacalisti rispettivamente di Danzica e di Breslavia. Solidarnosc indice uno sciopero di protesta per il 28 febbraio.

13 febbraio 1985

Il "New York Times" rivela che gli Stati uniti stanno predisponendo piani per installare armi nucleari in Islanda, Canada, Bermuda e Portorico, eventualmente all’insaputa degli stessi governi. Stati Uniti

13 febbraio 1985

In un’intervista rilasciata a Umberto Gay di "Radio Popolare", Stefano Delle Chiaie accusa il governo italiano di aver partecipato all’operazione che ha portato all’uccisione di Pierluigi Pagliai, (v. nota 10 ottobre 1982), di aver manovrato "a colpi di milioni" un teste nel corso del processo sulla strage di Bologna, nonché di aver strumentalizzato gruppi della destra nell’ambito della strategia della tensione che – afferma- "è opera dello Stato". Peraltro, alle domande del giornalista in proposito, Delle Chiaie nega il suo proprio ruolo e financo di aver mai conosciuto Umberto Federico D’Amato. Delle Chiaie rilascerà un’altra intervista alla Rai, per il programma "Linea diretta", che susciterà polemiche essendo egli latitante. Destra- formazioni minori. Stragi- Bologna. Stragi- Piazza Fontana. Piani occulti

14 febbraio 1985

Alla Camera dei deputati, Giulio Andreotti afferma: "Non vorremmo che il dialogo fra la Giordania e l’Olp si risolvesse nella creazione di schieramenti arabi contrapposti e nell’isolamento di importanti interlocutori". D.C. Fronte arabo islamico- M.O.

14 febbraio 1985

A New York, l’indice Dow Jones supera i 1.300 punti determinando un nuovo record borsistico, mentre il dollaro continua la sua ascesa. Stati Uniti

15 febbraio 1985

L’ufficio per gli affari europei della Cia redige un rapporto intitolato "The Italian communist party" nel quale si analizzano le cause della tenuta del Pci, individuate nel suo rapporto con la base sociale, nella condanna degli abusi sovietici che ha permesso ai comunisti di "rafforzare la loro reputazione di patrioti italiani" e nell’immagine del partito pulito dato che "nonostante il coinvolgimento di comunisti in singoli episodi di illeciti, il partito ha lavorato sodo riuscendo a darsi un’immagine pubblica di lotta alla corruzione e al terrorismo"; ed altresì si analizzano le debolezze attuali: "Diversi elettori non hanno gradito la scelta di sostenere governi centristi e partiti borghesi, di appoggiare l’adozione di misure di austerità che hanno colpito i lavoratori, e di criticare i sovietici", cosa che ha determinato "la nascita di diverse fazioni all’interno del Pci", ben cinque, ma la dialettica fra di esse "paradossalmente ha fatto sì che le diverse voci rafforzassero la democrazia interna" e quindi la stessa immagine del partito. Benché appaia ormai sul punto di essere "cooptato nel sistema italiano", gli Usa non gradiscono tuttora il suo coinvolgimento nel governo del paese: "Fonti affidabili ci hanno informato che circa un anno fa un certo numero di leader democristiani, incluso il ministro degli Esteri Giulio Andreotti, erano interessati ad un accordo, e che fra il Pci e la sinistra Dc si sono tenuti colloqui esplorativi. A quanto pare, i leader democristiani avevano in mente una riedizione della solidarietà nazionale sperimentata con i governi dal 1976 al 1979". Questi colloqui si sono raffreddati con l’assunzione della segreteria da parte di Alessandro Natta, "più incline al rapporto con i socialisti" ma "dopo nove mesi di confronto con la Dc, i comunisti hanno iniziato ad ammorbidire le proprie posizioni". All’operazione di coinvolgimento del Pci "gli Stati uniti non possono restare indifferenti perché, sebbene il Pci non sia più una marionetta dell’Unione sovietica, una volta al governo esso tenterebbe di far adottare all’Italia una politica neutralista". Preoccupante è infine giudicata la componente socialista, nella quale sono citati Rino Formica e Gianni De Michelis, "che accarezza una più stretta collaborazione con il Pci". Stati Uniti- Italia. P.C.I.

15 febbraio 1985

"Il Manifesto" riporta le dichiarazioni di William Arkin, esperto militare dello Institute for Policy Studies di Washington che, riferendosi alle rivelazioni del New York Times del 13 febbraio, specifica che le "colonie atomiche involontarie" sono da considerarsi, oltre ai paesi già citati, anche Spagna, Portogallo, Filippine e l’isola Diego Garcia; e che peraltro si tratta tuttora di progetti, mentre solo a Portorico esistono installazioni per immagazzinare B-57. L’esperto aggiunge che aerei tipo Orion P-3C, in grado di sganciare bombe di profondità per proteggere le rotte marine statunitensi, sono presenti nella base di Sigonella che immagazzina 50 testate nucleari B-57, ed altre bombe sono a disposizione degli aerei atlantici. Stati Uniti- Italia

15 febbraio 1985

A Parigi, è arrestato il brigatista rosso Sergio Tornaghi, condannato in Italia all’ergastolo. Sinistra- formazioni minori. Repressione armata

16 febbraio 1985

Al Cairo (Egitto) dove si trova in visita ufficiale, accolto dal presidente Hosni Mubarak e dal primo ministro Hassan Alì, il presidente della Repubblica Sandro Pertini perora il reciproco riconoscimento fra l’Olp ed Israele. Quest’ultima però, per voce del ministro Yitzhak Shamir, commentando l’accordo di massima intervenuto fra Olp e Giordania, afferma perentoriamente che i Territori occupati sono da considerarsi israeliani e mai torneranno agli arabi. Fronte arabo islamico- M.O.

16 febbraio 1985

Diventa legge il decreto Visentini.

16 febbraio 1985

Scioperano i giornalisti per obiettivi di categoria ma la protesta si infiamma per la solidarietà al giornalista Paolo Longanesi. Repressione

16 febbraio 1985

A Rimini, la Corte di assise condanna Vincenzo Muccioli a 1 anno e 8 mesi per sequestro di persona e maltrattamenti, con i benefici di legge. Muccioli pertanto non sconterà la pena né viene predisposta la chiusura di San Patrignano, benché i metodi impiegati nella comunità siano stati qualificati "gravi".

17 febbraio 1985

Intervenendo a Milano, il presidente del Consiglio Bettino Craxi, riferendosi a Giorgio La Malfa, afferma che "l’abbiamo già licenziato dal governo, sarebbe ora cambiasse mestiere". Quest’ultimo ricambia subito il consiglio. P.S.I.

17 febbraio 1985

Ad un solo giorno dalla sentenza che ha condannato Vincenzo Muccioli, il ministro della Sanità Costante Degan visita San Patrignano, pur precisando: "non sono venuto a giudicare i giudici". D.C.

18-19 febbraio 1985

A Milano, nel corso del processo che lo vede imputato per bancarotta, Michele Sindona accusa l’ex presidente dell’Iri Giuseppe Petrilli di non aver voluto partecipare al salvataggio delle banche a lui facenti capo per essere egli a conoscenza della vicenda dei fondi neri: "Sui fondi neri dell’Iri sono in possesso di documenti, nomi e cifre. Si è parlato di 300 miliardi per i quali Petrilli è sotto inchiesta. In realtà la cifra è di gran lunga superiore…Se avrete pazienza di aspettare, sentirete nome e cognome di molti ladri, cifre rubate e date precise…Alla Dc ho prestato 2 miliardi che non mi ha ancora restituito". Sindona accusa il Banco di Roma in relazione al caso Finambro- Finabank ed afferma di essere stato ed essere "tuttora consulente della Commissione antimafia /statunitense/ che indaga sulla ‘Pizza connection’" . Affare Sindona

18-19 febbraio 1985

La commissione incaricata dall’Onu presenta un rapporto sulla violazione dei diritti umani in Afghanistan. A questo primo rapporto si aggiungeranno quelli di Amnesty international che raccoglierà altre testimonianze tra i profughi. Entrambe le fonti indicano come responsabili, in ordine decrescente, le forze di occupazione sovietiche, la polizia segreta, l’esercito, i militanti del Pdp, infine i mujahiddin (questi ultimi per azioni di rappresaglia verso delatori ecc.). I rapporti di Amnesty denunciano incendi e saccheggi dei villaggi, uccisioni e torture sistematiche praticate dai militari a danno di mujahiddin catturati e civili inermi, fra cui anziani, donne e bambini; e torture quotidiane nelle carceri, in specie quella di Pul –i- Charki a circa 30 km. da Kabul. Non si conosce il numero delle persone assassinate, indicato secondo fonti occidentali (prima degli attacchi angloamericani dell’ottobre 2001, appoggiati dalla Russia di Putin) in un numero variante fra 1 milione e 1 milione e mezzo di persone (8-10% della popolazione). Fronte arabo islamico- Afghanistan

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