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17 luglio 1986

A Milano, nell’ambito del processo Ramelli- Porto di classe, è scarcerato l’esponente di Avanguardia operaia Saverio Ferrari; i giudici constatano peraltro la mancanza di ‘ravvedimento’ circa l’operato del servizio d’ordine di cui era responsabile. Sinistra- formazioni minori

17-18 luglio 1986

Il ministro Claudio Signorile e le organizzazioni sindacali (confederali ed autonomi) siglano il ‘codice di autoregolamentazione degli scioperi’ nel settore dei trasporti. Analoghe intese saranno stipulate nelle settimane successive per altri settori del pubblico impiego. P.S.I. Movimento operaio- sindacati

18 luglio 1986

Francesco Pazienza chiede di essere ascoltato dai magistrati che indagano sulla strage di Bologna del 2 agosto 1980 e sul caso Cirillo. Stragi- Bologna. Affare Cirillo

21 luglio 1986

Re Hassan del Marocco incontra il premier israeliano Shimon Peres, suscitando le reazioni della Libia e della Siria, che rompe le relazioni diplomatiche con il Marocco. Hassan si dimette da presidente della Lega araba. Fronte arabo islamico- M.O.

21 luglio 1986

Il presidente della repubblica Francesco Cossiga affida a Bettino Craxi l’incarico di formare il nuovo governo, dopo la rinuncia di Giulio Andreotti. P.S.I. D.C.

21 luglio 1986

A Reggio Calabria, la Corte d’assise di appello conferma la assoluzione di Luciano Liggio dall’accusa di concorso nell’uccisione del giudice Cesare Terranova. Il pubblico ministero aveva chiesto l’ergastolo. Violenza politica- caduti

22 luglio 1986

A Milano, il sostituto procuratore Giovanni Battista Simoni chiede l’archiviazione dell’inchiesta sulla morte di Michele Sindona nel carcere di Voghera, ritenuta suicidio. Affare Sindona

23 luglio 1986

In Parlamento, è presentata un’interrogazione sul conto dell’ammiraglio della marina Antonino Geraci, risultato iscritto alla loggia P2. Strutture clandestine e semiclandestine

23 luglio 1986

Sul quotidiano torinese "La Stampa", sotto il titolo "Patti chiari e palesi", Norberto Bobbio commenta il fallimento della commissione Bozzi sulle riforme istituzionali e sulle modifiche alla legge elettorale scrivendo che "ogni partito vorrebbe quella legge che gli consentisse di guadagnare qualche cosa e di non perdere niente. Ma una legge di questo genere purtroppo (o per fortuna) non è stata ancora inventata".

23 luglio 1986

In Gran Bretagna, la Camera dei Comuni vota il divieto dell’applicazione di pene corporali nelle scuole dello Stato, con lo scarto di un solo voto (231 contro 230).

24 luglio 1986

A Palermo, Alfredo Galasso, legale della famiglia Dalla Chiesa, chiede che siano citati come testimoni al processo in corso contro la mafia, in Corte d’assise, Giovanni Spadolini, Virginio Rognoni, Salvatore Formica, Giulio Andreotti, Salvo Lima, il deputato regionale siciliano Michelangelo Russo e l’ex console americano a Palermo Ralph Jones. Affare Dalla Chiesa

25 luglio 1986

A Washington, Ronald Reagan propone, in risposta a Mikhail Gorbaciov, una sospensione di 7 anni del dispiegamento di armi nucleari nello spazio. Scaduto il periodo, entrambe le parti saranno libere di riprendere l’iniziativa. Stati Uniti

25 luglio 1986

A Milano, il giudice istruttore Antonio Lombardi dispone il rinvio a giudizio di 150 persone fra delinquenti comuni, militanti di destra e di ‘Azione rivoluzionaria’, che si sarebbero collegati per compiere una serie di azioni che vanno dall’omicidio allo spaccio di droga.

26 luglio 1986

Su "Rinascita", sotto il titolo "C’è stato un leader, ora serve un programma", l’ex socialista Federico Coen scrive che la storia del Psi è costellata dalla "illusione ricorrente che la presenza nella stanza dei bottoni (sia pure a livello tecnicamente e politicamente più alto) sia sufficiente a costruire una politica" e che una linea politica "concepita e attuata in funzione del protagonismo politico di un leader e di un gruppo dirigente" da scarsi risultati anche in termini elettorali. P.C.I. P.S.I.

27 luglio 1986

Il vice presidente americano George Bush giunge in visita in Israele, prima tappa del viaggio in Medio oriente che lo porterà ad Amman ed al Cairo. Stati Uniti. Fronte arabo islamico- M.O.

28 luglio 1986

A Vladivostok (Russia), Mikhail Gorbaciov annuncia il ritiro, entro l’anno, delle truppe sovietiche presenti in Afghanistan e in Mongolia. Fronte arabo islamico- Afghanistan

28 luglio 1986

A Palermo, il Tribunale decide il soggiorno obbligato per Ignazio Salvo, ritenuto "socialmente pericoloso". Il cugino, Nino, è morto poco prima dell’inizio del processo.

28 luglio 1986

A Genova, la magistratura spicca 20 mandati di cattura contro altrettanti cittadini mediorientali accusati di ‘associazione sovversiva’, nell’ambito dell’inchiesta originata con l’arresto di Awni al Hindawi. Fronte arabo islamico. Repressione

29 luglio 1986

A Bari, la giunta regionale conferma la delibera di concessione della base militare nelle Murge, con un’ampia maggioranza che va dal centrosinistra al Msi. D.C. P.S.I. Destra- M.S.I.

29 luglio 1986

Si iscrive al Partito radicale il killer di mafia Vincenzo Andraus, seguito pochi giorni dopo dal boss Piromalli.

30 luglio 1986

Il giudice istruttore di Catanzaro, Emilio Ledonne, rinvia a giudizio Stefano Delle Chiaie e Massimiliano Fachini per concorso nella strage di piazza Fontana. Stragi- Piazza Fontana

30 luglio 1986

A Santa Maria Capua Vetere (Caserta), il giudice istruttore Camillo Cozzolino spicca 25 comunicazioni giudiziarie contro altrettanti mafiosi (fra cui Michele Papa, Pippo Calò, Nitto Santapaola, Gaetano e Lorenzo Nuvoletta) in relazione all’uccisione del sindacalista di Maddaloni Francesco Imposimato, fratello del giudice Ferdinando Imposimato. Violenza politica- caduti

30 luglio 1986

Gli organi della giustizia sportiva aprono un procedimento contro 12 società ed alcune decine di tesserati in relazione allo scandalo delle partite truccate e delle scommesse. L’accusa è sostenuta da Corrado De Biase.

31 luglio 1986

A Tel Aviv (Israele), Shimon Peres pronuncia un duro attacco ai parlamentari del suo partito che hanno chiesto di ridiscutere la questione di uno Stato palestinese ed i rapporti con l’Olp. Fronte arabo islamico- M.O.

luglio 1986

A Roma, i lavori del comitato centrale comunista riproducono la divisione in componenti temporaneamente superata nel corso del 17° congresso. La relazione di Alessandro Natta è difatti approvata di stretta maggioranza, mentre contro si pronunciano la componente di destra c.d. ‘migliorista’ e le componenti di sinistra che fanno riferimento a Pietro Ingrao ed Armando Cossutta. P.C.I.

1 agosto 1986

Nasce il secondo governo presieduto da Bettino Craxi. Lo compongono: Arnaldo Forlani, vicepresidente del Consiglio; Giulio Andreotti, agli Esteri; Oscar Luigi Scalfaro, agli Interni; Virginio Rognoni alla Giustizia; Pier Luigi Romita, al Bilancio e programmazione; Bruno Visentini, alle Finanze; Giovanni Goria, al Tesoro; Giovanni Spadolini, alla Difesa; Franca Falcucci, alla Pubblica istruzione; Franco Nicolazzi, ai Lavori pubblici; Filippo Maria Pandolfi, all’Agricoltura e foreste; Claudio Signorile, ai Trasporti; Antonio Gava, alle Poste e telecomunicazioni; Valerio Zanone, all’Industria e commercio; Gianni De Michelis, al Lavoro e previdenza sociale; Salvatore Formica, al Commercio estero; Costante Degan, alla Marina mercantile; Clelio Darida, alle Partecipazioni statali; Carlo Donat Cattin, alla Sanità; Nicola Caprio, al Turismo e spettacolo; Antonino Gullotti, all’Ambiente; Carlo Vizzini, alle Regioni; Remo Gaspari, alla Funzione pubblica; Oscar Mammì, ai Rapporti con il Parlamento; Giuseppe Zamberletti, alla Protezione civile; Fabio Fabbri, alle Politiche comunitarie; Salverino De Vito, agli Interventi nel Mezzogiorno; Luigi Granelli, alla Ricerca scientifica; Francesco De Lorenzo, ai Beni culturali. Sono nominati sottosegretari: Giuliano Amato, Pasquale Lamorte, Nicola Trotta, alla Presidenza del Consiglio; Susanna Agnelli, Francesco Cattanei, Bruno Corti, Francesco Forte, Mario Raffaelli, agli Esteri; Paolo Barsacchi, Adriano Ciaffi, Raffaele Costa, Angelo Pavan, agli Interni; Luciano Bausi, Dante Cioce, Salvatore Frasca, alla Giustizia; Alberto Aiardi, Alberto Ciampaglia, al Bilancio; Franco Bortolani, Carlo Merolli, Ferdinando Russo, Domenico Susi, alle Finanze; Beniamino Antonino Finocchiaro, Carlo Fracanzani, Gianni Ravaglia, Eugenio Tarabini, al Tesoro; Tommaso Bisagno, Vittorio Olcese, Giuseppe Pisanu, Silvano Signori, alla Difesa; Domenico Amalfitano, Luigi Covatta, Mario Dal Castello, Giuseppe Fassino, alla Pubblica istruzione; Gaetano Gorgoni, Mario Tassone, ai Lavori pubblici; Giulio Santarelli, Mariotto Segni, all’Agricoltura e foreste; Niccolò Grassi Bertazzi, Giuseppe Santonastaso, ai Trasporti; Giuseppe Avallone, Giorgio Bogi, Giuseppe Demitry, alle Poste; Angelo Cresco, Savino Melillo, Nicola Maria Sanese, Giorgio Santuz, all’Industria; Andrea Borruso, Gianfranco Conti Persini, Pietro Mezzapesa, al Lavoro; Gianfranco Rocelli, Alberto Rossi, al Commercio con l’estero; Silvano Costi, Antonino Murmura, alla Marina mercantile; Delio Meoli, Angelo Picano, alle Partecipazioni stata1i; Paola Cavigliasso, Saverio d’Aquino, Gualtiero Nepi, alla Sanità; Luciano Faraguti, al Turismo e spettacolo; Giuseppe Galasso, ai Beni culturali e ambientali; Giorgio Postal, all’Ambiente. P.S.I. D.C.

4 agosto 1986

A Roma, la Corte di assise di Palermo ascolta Giulio Andreotti, a porte chiuse. D.C.

4 agosto 1986

Il giudice istruttore di Venezia, Felice Casson, deposita l’ordinanza di rinvio a giudizio a conclusione dell’istruttoria sull’attentato di Peteano di Sagrado del 31 maggio 1972. Il magistrato rinvia a giudizio, come responsabile dell’attentato, Vincenzo Vinciguerra che si è assunto la responsabilità dell’ideazione, organizzazione ed esecuzione dell’agguato, rendendo così possibile la ricostruzione dei depistaggi compiuti dagli apparati dello Stato e dai corpi di polizia nella fase successiva alla morte dei tre carabinieri. Per il depistaggio delle indagini, Casson esclude perentoriamente la responsabilità dei vertici del Sid, del ministero degli Interni e dell’Arma dei carabinieri; esclude ogni responsabilità politica dei ministri degli Interni e della Difesa dell’epoca; rinvia a giudizio i responsabili locali dei carabinieri, Mingarelli e Chirico, nonché il procuratore della repubblica di Gorizia Bruno Pascoli, attribuendo il depistaggio alla ‘infedeltà’ del defunto generale dei carabinieri Giovanbattista Palumbo, perché iscritto alla loggia P2 alla quale Casson attribuisce la responsabilità, non penalmente rilevata, di aver organizzato il depistaggio, scagionando in questo modo i vertici politici, militari e di sicurezza. Attentato di Peteano

5 agosto 1986

Il presidente della repubblica, Francesco Cossiga, invia una lettera al presidente del Consiglio Bettino Craxi chiedendo che siano superate tutte le difficoltà per accertare la verità sulla tragedia di Ustica. Stragi- Ustica

5 agosto 1986

A Capestrano (L’Aquila), durante una funzione per i cappellani militari nella chiesa di san Giovanni, i pacifisti che espongono silenziosamente cartelli contro la guerra e l’appoggio indiretto della Chiesa sono spintonati fuori e denunciati per ‘turbativa di funzione religiosa’. Saranno assolti dal pretore. Vaticano

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