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19 novembre 1986

Alla Camera, il governo è messo in minoranza nella votazione sul bilancio della Difesa. I deputati comunisti abbandonano l’aula chiedendo le dimissioni del governo. P.S.I. D.C. P.C.I.

19 novembre 1986

A Trieste, in acque territoriali italiane, una motovedetta jugoslava apre il fuoco contro il peschereccio italiano Aurora, uccidendo Bruno Zerbin.

19 novembre 1986

Intervistato dal "Manifesto", parlando del caso Moro e della strategia della fermezza, Salvatore Formica afferma che "la paura blocca la ragione. Non dimentichiamo mai che siamo al punto più acuto della crisi democristiana. Moro li aveva convinti alla politica di unità nazionale come ‘ultima res’…E poi Moro era perfettamente consapevole delle difficoltà internazionali: nel suo ultimo articolo, inviato al ‘Giorno’ e non pubblicato, poneva il problema della sovranità nazionale. Rapito Moro, questi problemi divennero angosciosi e la linea della fermezza, voluta anche dal Pci che temeva la rottura di quel delicatissimo equilibrio, puntellò la Dc". Affare Moro

20 novembre 1986

Negli Usa, secondo le successive risultanze dell’inchiesta Iran- Contras, in questa data s’incontrano il colonnello Oliver North, il direttore della Cia Bill Casey e il consigliere alla sicurezza nazionale John Poindexter per decidere come tutelare la segretezza della trattativa con l’Iran, della quale non sarà informato il Congresso, ed una versione per proteggere la Casa Bianca e il presidente Reagan se l’affare dovesse trapelare. Stati Uniti. Fronte arabo islamico- Iran

20 novembre 1986

Alla vigilia del dibattito parlamentare sulla vicenda di Talamone, si riuniscono i sei ministri interessati, ai quali il ministro della Difesa Giovanni Spadolini chiede solidarietà politica affermando il principio della responsabilità collegiale. Dai microfoni di "Radio radicale" il socialista Salvatore Formica lo ha contraddetto affermando che è il ministero della Difesa ad accentrare le informazioni sul traffico di armamenti e le informative dei servizi di sicurezza. Stati Uniti- Italia. Fronte arabo islamico- Iran

20 novembre 1986

Il Cicr si riunisce per decidere le nomine della dirigenza di un centinaio di istituti bancari, dopo molti mesi di trattative fra i partiti, di fatto quindi per ratificare decisioni già prese. P.S.I. D.C.

21 novembre 1986

A Firenze, Jacques Delors, in occasione del decennale dell’Istituto universitario europeo, afferma che nonostante i limiti presenti nell’Atto unico europeo, è necessario costruire la ‘Europa del possibile’.

21 novembre 1986

Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giuliano Amato, rispondendo alle interpellanze parlamentari afferma che il governo non ha offerto copertura a traffici di armi diretti all’Iran e che non è stato informato delle iniziative americane, ammettendo peraltro che le direttive circa l’embargo verso i paesi del Golfo sono state sostanzialmente una ‘raccomandazione’, con la possibilità, per la incompletezza della normativa italiana, che forniture belliche prendano una destinazione diversa da quella autorizzata. Nella legislazione italiana, modificata da ultimo il 24 maggio 1985, non sono difatti previste sanzioni per chi aggira la clausola dell’uso finale. Stati Uniti- Italia. Fronte arabo islamico- Iran/Iraq

21 novembre 1986

A Roma, in piazza del Popolo, giovani di Autonomia provocano incidenti con altri manifestanti contrari alle loro metodologie. La polizia ne ferma 7, poi internati a Regina Coeli con l’ipotesi di ‘associazione sovversiva’. Violenza politica. Repressione armata

22 novembre 1986

Un assistente di Edwin Meese, consigliere personale di Ronald Reagan poi ministro della Giustizia, rinviene presso l’archivio del Nsc il memorandum nel quale il colonnello Oliver North propone di dirottare sui Contras il ricavato del commercio di armi con l’Iran per 12 milioni di dollari. Stati Uniti. Fronte arabo islamico- Iran

22 novembre 1986

Rispondendo alle accuse circa le lottizzazioni negli enti bancari e l’asserito scavalcamento da parte dei partiti del ruolo della Banca d’Italia, il ministro del Tesoro Giovanni Goria afferma che " le nomine sono state varate da un comitato di otto ministri portatori di indicazioni politiche /e/sono state nominate persone proposte dalla Banca d’Italia". Dal canto suo il presidente della Dc, Arnaldo Forlani, ammette che lo spettacolo delle nomine bancarie "non è stato esaltante" e così pure la bocciatura parlamentare di alcune voci del bilancio presentato dalla Difesa. "Avanti!" pubblica un editoriale di Bettino Craxi che, con la consueta sigla di Ghino di Tacco, ammette, pur denunciando "esagerazioni e strumentalismi…che alcune decisioni del Cicr sono tali da suscitare perplessità" e lancia una stoccata a Misasi, che ha guidato la trattativa per conto della Dc. Più esplicitamente Paolo Rabbini, delegato dal Psi a trovare l’accordo, parla di "decadimento". D.C. P.S.I.

23 novembre 1986

A Bucarest (Romania), su proposta del presidente Nicolae Ceasescu, si svolge un referendum per la riduzione del 5 per cento delle spese militari.

23 novembre 1986

Il settimanale "Panorama" a commento dello scandalo esploso negli Stati uniti sull’aiuto militare all’Iran ed ai Contras del Nicaragua, scrive: "Adesso si scopre che all’interno della Casa Bianca le più spericolate e clandestine operazioni sono affidate a un gruppo di personaggi- ombra, di cui nessuno fuori dall’ambiente aveva mai sentito parlare. E’ questo un governo clandestino che, all’insaputa di tutti, ha condotto l’operazione ostaggi, guidato la guerra segreta in Nicaragua, l’intervento degli Usa nel Mediterraneo ai tempi della crisi dell’Achille Lauro (il dirottamento dei terroristi su Sigonella) e, prima ancora, l’invasione di Grenada". Stati Uniti- Italia

23 novembre 1986

A Torino, si svolge una ‘marcia dei contribuenti’ che contesta il principio della solidarietà fiscale cui partecipano delegazioni di liberali, radicali, missini, alcuni esponenti democristiani e molti autonomisti che marciano dietro lo striscione ‘Basta lavorare per i Borboni che mangiano a Roma’: fra i nomi più noti, l’economista Antonio Martino, Sergio Ricossa, Roberto Gremmo. Leghismo. Destra- M.S.I. D.C.

24 novembre 1986

Secondo le risultanze dell’inchiesta Iran- Contras, un collaboratore di Edwin Meese s’incontra con il legale del colonnello Oliver North il quale gli assicura che il suo cliente "da vero marine" è pronto ad assumersi ogni responsabilità per la vicenda. Nelle ore successive, il ministro di Giustizia rallenta una richiesta di intervento dell’Fbi, così di fatto consentendo a North di disfarsi dei documenti compromettenti. Stati Uniti. Fronte arabo islamico- Iran

24 novembre 1986

E’ nominato sottosegretario agli Interni, Valdo Spini.

24 novembre 1986

Replicando a diverse interrogazioni sull’Opus Dei presentate da parlamentari della sinistra (vedi nota 25 febbraio 1986), il ministro degli Interni Oscar Luigi Scalfaro, sulla base delle dichiarazioni espresse per la Santa Sede da mons. Achille Silvestrini, nega che l’Obra sia un’associazione segreta; ed in ogni caso, sulla base del Concordato, che il governo possa "legittimamente assumere iniziative nei riguardi dell’Opus Dei o disporre a suo carico indagini o verifiche". D.C. Vaticano

25 novembre 1986

A Washington, il governo riconosce che i soldi ricavati dalla vendita di armi all’Iran sono stati devoluti ai Contras del Nicaragua. E’ indotto alle dimissioni John Poindexter. In una conferenza stampa, Edwin Meese afferma che il presidente Reagan sarebbe stato informato di una spedizione di armi all’Iran, avvenuta nel novembre 1985, solo nello scorso febbraio; che nessuno all’interno dell’amministrazione aveva autorizzato il predetto commercio di armi e che le successive spedizioni furono effettuate da Israele senza il sostegno americano. Tutte queste affermazioni saranno smentite nella inchiesta Iran- Contras. Stati Uniti. Fronte arabo islamico- Iran

25 novembre 1986

I parlamentari repubblicani presentano un’interpellanza al presidente del Consiglio per chiedere chiarimenti sulla politica estera del governo, ed in particolare sull’incontro fra il ministro degli Esteri, Giulio Andreotti, e il suo omologo libico Hassan Mansour, in occasione del recente viaggio a Malta di Andreotti e Craxi. Di questo incontro i repubblicani assumono non essere stati preventivamente informati mentre, a loro giudizio, comporta un inopportuno ammorbidimento verso la Libia. D.C. P.S.I. Fronte arabo islamico

25 novembre 1986

A Genova, la Corte di assise dichiara non punibili 5 militanti delle Br che si erano dissociati e avevano reso ampia e totale confessione su tutto ciò che era a loro conoscenza, come stabilito dall’art.1 della legge varata nel 1982. I cinque sono: Claudio Revello, Giacomo Valle, Antonio Porcu, Gabriella Barisione e Roberto Guagliardi. Sinistra- formazioni minori

25 novembre 1986

Su "Repubblica", Eugenio Scalfari firma un editoriale che espone dure critiche a Ciriaco De Mita, prendendo a spunto le nomine bancarie. D.C.

26 novembre 1986

Il ministro della Difesa, Giovanni Spadolini, incontrando il presidente della repubblica Francesco Cossiga, afferma che il Pri si ‘disimpegnerà’ dalla maggioranza dopo il periodo concordato (‘patto della staffetta’), elencando come motivi di disaccordo la linea lassista sul debito pubblico, le simpatie democristiane per le manifestazioni anti- fisco dei commercianti, e il decisionismo di Craxi e Andreotti in politica estera, insistendo sull’incontro fra Andreotti e Mansour. Il fatto che gli Usa abbiano commesso un errore fornendo armi all’Iran "non autorizza il governo italiano a battere strade diverse da quelle collegialmente concordate". Stati Uniti- Italia

27 novembre 1986

A Palermo, la Procura della repubblica archivia la denuncia dell’avvocato Alfredo Galasso contro Giulio Andreotti, inoltrata il 12 novembre. D.C.

27 novembre 1986

A Cuneo, il Tribunale condanna i responsabili dell’omicidio, avvenuto il 10 dicembre 1981 nel locale carcere, di Giorgio Soldati, accusato di delazione, infliggendo 21 anni di reclusione ai rei confessi Giorgio Semeria e Vittorio Alfieri; 23 anni a Carlo Bersini, Claudio Piunti, Salvatore Ricciardi e Mario Fracasso. Violenza politica- caduti. Repressione

27 novembre 1986

Su "La Repubblica", nell’articolo "Dopo la staffetta, basta", Giorgio Rossi commenta le recenti dichiarazioni degli esponenti repubblicani scrivendo: "Nel Pri è molto diffusa la convinzione che nella vicenda dei traffici di armi la particolare aggressione contro il ministro della Difesa abbia trovato più di uno sponsor nelle file del Psi. E altrettanto dicasi per la bocciatura parlamentare del bilancio della Difesa". P.S.I.

28 novembre 1986

A Milano, è compiuto un attentato dinamitardo contro la villa in via Rovani n.2, dove Silvio Berlusconi ha fissato il quartiere generale del gruppo Fininvest. Gli autori resteranno ignoti. Violenza politica

28 novembre 1986

A Roma, nel corso di una manifestazione a favore della caccia, è allontanato e malmenato l’esponente verde Athos De Luca che si era presentato per contestare, con un cartello, alcune specie di caccia particolarmente odiose a danno di piccoli animali. Sono inoltre prese a sassate le auto dei radicali Pannella e Spadaccia, accolti con bordate di fischi. Violenza politica

29 novembre 1986

La rivista "Panorama", riferendo della ‘marcia dei contribuenti’ del 23 novembre a Torino, ricostruisce le denunce dei redditi di alcuni fra gli organizzatori della marcia che mostrano vistose contraddizioni fra giro d’affari e imponibile dichiarato. Subito giungono smentite e minacce di querele. Leghismo

30 novembre 1986

La commissione Affari costituzionali approva la norma che consente ai magistrati l’iscrizione a partiti politici, con la convergenza fra Dc e Pci. Il Psi annuncia battaglia, subito ripresa da un editoriale di Ugo Intini su "Avanti!". D.C. P.C.I. P.S.I.

30 novembre 1986

L’Ambasciata iraniana a Roma chiarisce il proprio punto di vista sulla tensione determinatasi con le autorità italiane e culminata nella "satira banale e offensiva" dell’ayatollah Komeini alla trasmissione "Fantastico": "La protesta ha una motivazione spirituale; ma sta anche nei comportamenti incoerenti del governo italiano che, al momento dell’aggressione irachena, ha dichiarato la propria neutralità e poi, nei fatti, l’ha disattesa sia nel campo militare sia economico come indicano le informazioni di questi giorni": e cioè il "rifinanziamento del debito" ed il traffico di armi non cessato con l’Iraq. Fronte arabo islamico- Iran/Iraq

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