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15 dicembre 1986

"Il Mondo", riferendo dell’affare Irangate, afferma che durante il sequestro Dozier "era già pronto mezzo milione di dollari da versare ai brigatisti, messo a disposizione da un miliardario texano, H. Ross Perot, il numero due dei ricconi Usa, e a chiederlo era stato il colonnello Oliver North". Stati Uniti- Italia

15 dicembre 1986

Il "Washington Times" informa della rimozione dell’ambasciatore statunitense presso la Santa sede, William Wilson, per avere egli avuto incontri con Muammar Gheddafi in Libia. Il viaggio, scrive ancora il giornale, è avvenuto con l’aiuto del proprietario di Parmalat, Calisto Tanzi, che ha messo a disposizione un aereo privato. Il ministro degli Esteri Giulio Andreotti, in un’intervista alla "Stampa", precisa che l’iniziativa del viaggio è stata presa dallo stesso diplomatico, non dalla Farnesina, alla quale sarebbe risultata autorizzata dalla Casa bianca. Dal canto suo, la famiglia Agnelli si affretta a smentire un proprio ipotizzato coinvolgimento. Stati Uniti- Italia. Fronte arabo islamico

16 dicembre 1986

Mikhail Gorbaciov annuncia la grazia per Andrej Sacharov, che potrà così tornare dall’esilio. Negli stessi giorni, ad Alma Ata (Kazakhstan), una rivolta contro il regime è repressa con un numero imprecisato di morti. Fronte arabo islamico

16 dicembre 1986

Si verifica una nuova tensione fra Iran ed Italia causa il blocco della nave iraniana ‘Jahad’ recante a bordo tale Amir Albogino che ha richiesto l’asilo politico. Teheran ferma a sua volta alcuni cittadini italiani che stavano per tornare in Italia per trascorrervi il Natale. Fronte arabo islamico- Iran

16 dicembre 1986

A Monza (Milano), una ragazza inglese, portata per accertamenti in una caserma di carabinieri, denuncia di essere stata violentata con il ricatto del rimpatrio. Per la tenacia della giovane donna, saranno condannati 3 militi a 4 anni di reclusione, ma con la concessione della libertà provvisoria. Sevizie di Stato

17 dicembre 1986

La Camera dei deputati ratifica l’Atto unico europeo.

18 dicembre 1986

A Bologna, la Corte di assise d’appello condanna Mario Tuti e Luciano Franci all’ergastolo per la strage dell’Italicus, mentre assolve Piero Malentacchi e Margherita Luddi per insufficienza di prove. Stragi- Treno Italicus

18 dicembre 1986

Bettino Craxi interviene personalmente per risolvere la ‘crisi della nave’ con l’Iran. La ‘Jahad’ può lasciare il porto e rimpatriare, con la garanzia che Albogino sarà processato solo per espatrio clandestino, mentre Teheran lascia partire i 6 italiani fermati. P.S.I. Fronte arabo islamico- Iran

18 dicembre 1986

A Ginevra, i paesi dell’Opec si accordano sulla riduzione, prevista per l’inizio del prossimo anno, della produzione di petrolio a 15,8 milioni di barili giornalieri, con il conseguente rialzo del prezzo che supererà i 18 dollari al barile.

18 dicembre 1986

Il leader libico Muammar Gheddafi rilancia l’accusa dell’Olp al leader di Amal, Nahib Berri, di collusione con Israele e di voler creare uno staterello sciita, fantoccio di quest’ultima. Fronte arabo islamico- M.O.

19 dicembre 1986

A Milano, l’operatore di borsa Paolo Azzoni dichiara al giornalista Alan Friedman: "Come contribuente italiano trovo incredibile che per tutti questi anni Mediobanca sia stata gestita con denaro del contribuente come società privata a beneficio di pochi azionisti privati come gli Agnelli, i Pirelli e altri membri della plutocrazia italiana. Mi sembra scorretto perché in qualsiasi altro paese, se possiedi il 51% di un’azienda, la controlli".

20 dicembre 1986

Si riunisce la commissione Difesa alla presenza del ministro Spadolini che, a seguito dell’inchiesta sulle condizioni dei militari di leva, presenta una proposta sull’avanzamento di carriera degli ufficiali, nonché una circolare sull’obiezione di coscienza basata sulle convenzioni con la Protezione civile. Queste proposte sollevano ulteriori proteste da parte degli organismi che hanno sollevato il problema.

20 dicembre 1986

Il quotidiano "Il Mattino" di Padova riporta una dichiarazione di Giovanni Ventura: "Si, il ’68 ha prodotto le circostanze del nostro avvicinamento. Allora era normale. Valpreda, Merlino, Delle Chiaie. Il giro era così…" Destra- formazioni minori

22 dicembre 1986

A Milano, è eletto sindaco Paolo Pillitteri. P.S.I.

22 dicembre 1986

Giorgio Franco Freda è definitivamente scarcerato, sulla base delle istanze presentate dai suoi legali che hanno ottenuto un’ulteriore riduzione di pena. Stragi- Piazza Fontana

22 dicembre 1986

Su ordine dei giudici di Milano, Francesco Pazienza è rimesso in libertà.

23-31 dicembre 1986

L’Iran scatena una controffensiva contro l’Iraq a Bassora ed in altre località ed accusa nuovamente l’Iraq di aver impiegato armi chimiche, fornite dai paesi occidentali. L’Iraq, per rappresaglia, continua a colpire petroliere in transito nel Golfo, e rivendica inoltre un attentato che distrugge una caserma nel centro di Teheran, con centinaia di vittime; secondo gli iraniani, peraltro, l’esplosione sarebbe stata accidentale. Fronte arabo islamico- Iran/Iraq

24 dicembre 1986

Il settimanale "Oggi" riporta le dichiarazioni di Falco Accame sulle responsabilità del governo italiano nella produzione di armi chimiche da parte dell’Iraq: "Abbiamo anche consentito agli Iracheni, attraverso la vendita di elementi per l’agricoltura come defolianti e diserbanti, di produrre armi chimiche che hanno causato migliaia di morti fra gli Iraniani". Fronte arabo islamico- Iran/Iraq

26 dicembre 1986

A Roma, divenuta di dominio pubblico la notizia del rapimento di Mordechai Vanunu (v. nota 30 settembre 1986), la Farnesina dichiara la sua "insoddisfazione" a fronte delle dichiarazioni del governo israeliano, che considera il caso di propria esclusiva competenza e definitivamente chiuso. Il rapimento non ha impedito peraltro al governo italiano di firmare con Israele un accordo "contro il terrorismo", non meglio precisato nei contenuti. Fronte arabo islamico- M.O.

27 dicembre 1986

In Etiopia, l’attacco di un commando guerrigliero contro il cantiere della ditta italiana Salini e la reazione delle forze di sicurezza provocano 40 morti ed il sequestro di 24 persone, fra le quali i tecnici italiani Dino Marteddu e Giorgio Marchio.

28 dicembre 1986

"Il Mattino" di Napoli, riferendo degli scontri in Etiopia e del rapimento dei 2 tecnici italiani sotto il titolo "Affari d’oro sulla fame degli altri", mette a nudo la pelosità del progetto di ‘aiuti’, finalizzati al mero profitto degli investitori a fronte di una accresciuta devastazione sociale ed ambientale.

28 dicembre 1986

Achille Occhetto, accompagnato da Nilde Jotti, giunge in visita a Mosca dove incontra Mikhail Gorbaciov e Anatolj Dobrynin. P.C.I.

29 dicembre 1986

Il governo vara il ‘pacchetto giustizia’ dopo l’intesa fra i partiti della maggioranza. La responsabilità civile, conseguente a ingiusta condanna, è limitata ai casi di dolo o colpa grave con la possibilità per lo Stato, chiamato in causa dal cittadino, di rivalersi sul magistrato: vuoi con l’intervento del ministero di Grazia e giustizia nel giudizio disciplinare condotto dal Csm, vuoi, a giudizio disciplinare ultimato, mediante ricorso alla magistratura ordinaria (la rivalsa è limitata al massimo di 1/3 dello stipendio di un anno). La riforma prevede inoltre la separazione delle carriere fra giudice e pubblico ministero, estesa anche alle preture, diretta ad evitare l’accavallamento delle funzioni fra giudice ed accusa; lo stanziamento di 40 miliardi per la difesa dei non abbienti; la limitazione degli incarichi extra giudiziari (per solito, arbitrati) dei magistrati; il ‘patteggiamento’ mediante il quale l’imputato, riconoscendo la propria responsabilità anteriormente al giudizio, può evitarlo usufruendo di sensibili sconti di pena. P.S.I. D.C.

30 dicembre 1986

A Roma, in una conferenza stampa, Virginio Rognoni illustra la riforma della giustizia, cercando di spostare sull’insieme degli interventi l’attenzione che i giornalisti centrano soprattutto sulla responsabilità civile dei magistrati. Rognoni si dice ottimista sulla possibilità di evitare il referendum. Peraltro i firmatari del referendum, socialisti, radicali e liberali, criticano la nuova legge soprattutto per la estrema difficoltà di provare il dolo o la colpa del magistrato. D.C. P.S.I.

30 dicembre 1986

A Roma, il sottosegretario ai Beni culturali e ambientali denuncia che le regioni sono a tutt’oggi inadempienti, tranne 3, all’obbligo di approvare e presentare i piani paesistici, i cui termini scadono l’indomani.

31 dicembre 1986

Il dollaro scende a 1.351 lire. Stati Uniti- Italia

31 dicembre 1986

A Mosca, Anatolj Dobrynin invia al comitato centrale del Pcus una comunicazione segretissima relativa ad una richiesta avanzata da Armando Cossutta: "Il membro del Cc del Partito comunista italiano A.Cossutta, che sostiene posizioni marxiste- leniniste, si è rivolto al Cc del Pcus richiedendo un aiuto finanziario straordinario in relazione alla sentenza del tribunale di Roma per il pagamento dei debiti connessi alla pubblicazione negli anni 1982-83 del quotidiano ‘Paese sera’ (telegrammi cifrati da Roma n.2503 del 15 novembre 1986 e n.2840 del 16 dicembre 1986). Si tratta della somma di 900.000.000 (equivalenti a 633.765,85 dollari americani) da versarsi entro un termine brevissimo. Durante le aspre divergenze con il Pcus dell’ex dirigenza del Pci, il quotidiano ‘Paese sera’ ha svolto un preciso ruolo positivo. Il Pcus aveva prestato assistenza, anche finanziaria, al compagno Cossutta per la pubblicazione di questo quotidiano, la cui direzione tecnica era affidata a M. Benedetti. Essendo come tutti i quotidiani italiani un’impresa societaria in deficit, ‘Paese sera’ non è riuscito a rafforzare la propria base economica (contrariamente a quanto speravano i compagni). Cercando di evitare il fallimento del giornale, la cooperativa dei redattori e dei collaboratori ne ha assunto la totale direzione. Ma nemmeno questo è servito. Le società editrici del giornale hanno dichiarato fallimento. Il tribunale ha deliberato che i proprietari vengano obbligati a pagare i debiti: 3,5 miliardi di lire devono essere versati dal Partito comunista italiano e 900 milioni di lire dall’ultimo proprietario, M. Benedetti. Egli non dispone di simili somme. Secondo quanto comunica il compagno Cossutta, Benedetti rischia la galera o, peggio –come scrive il compagno Cossutta- potrebbero essere fatte rivelazioni scandalose nei confronti di enti e persone, delle cui direttive Benedetti era l’esecutore. Considerando che una tale svolta dei fatti sia assolutamente indesiderabile, riterremmo opportuno soddisfare, a titolo eccezionale, la richiesta del compagno Cossutta". P.C.I.

dicembre 1986

E’ costituito all’interno del Sismi il nucleo Operatori speciali del servizio informazioni (Ossi). Controllo politico di Stato e informative. Strutture clandestine e semiclandestine

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