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12 luglio 1987

Il presidente della repubblica, Francesco Cossiga, affida al democristiano Giovanni Goria l’incarico di formare il nuovo governo, in seguito all’opposizione posta dal Psi sul nominativo di Ciriaco De Mita, proposto dalla delegazione democristiana. D.C. P.S.I.

12 luglio 1987

Sulla rivista "Il Borghese", il direttore Mario Tedeschi intervista il suo "vecchio amico" Umberto Federico D’Amato sulla figura di James Jesus Angleton. Il prefetto ricorda come "io stesso, munito di lettere credenziali di funzionari rimasti al Sud, mi feci paracadutare nei pressi di Salò e presi contatto con Guido Leto (ex capo dell’Ovra), Ciro Verdiani, Vincenzo Di Stefano ed altri: tutti elementi direttivi della polizia della Rsi. Proposi loro un’intesa, ed essi accettarono. Tornai a Roma dopo aver passato le linee con falsi documenti che mi erano stati forniti proprio a Salò. Jim non considerò mai questi uomini come doppiogiochisti, ma come veri alleati e bravi funzionari preoccupati per le sorti del loro paese. Tanto è vero che, dopo il 1945, i tre funzionari che ho citato assunsero, con il Governo di liberazione, incarichi importanti. Ciro Verdiani fu addirittura nominato Questore di Roma dal ministro dell’Interno che era il socialista Romita…Io stesso, insieme a Jim, riportai Borghese a Roma su una jeep, in divisa americana…". D’Amato prosegue spiegando come, nel corso di un incontro avvenuto nel 1946, lo stesso Angleton gli disse che il ‘nemico’ da combattere non era più il fascismo ma il comunismo: "Prese il discorso alla larga – ricorda il prefetto- poi arrivò alla sostanza; fino a quel momento ci eravamo occupati di fascisti; ma adesso il fascismo era finito, sconfitto mentre il vero pericolo era il comunismo. Bisognava cambiare obiettivo. Io dissi che comprendevo perfettamente la nuova strategia: si trattava di una svolta storica di cui avevo già cominciato a rendermi conto…" Destra- M.S.I. R.S.I. Stati Uniti- Italia. Piani occulti

14 luglio 1987

A Parigi, alla tradizionale sfilata ai Champs Elisées, il presidente Francois Mitterrand ribadisce il pugno di ferro contro l’Iran affermando che la Francia "non cede ai ricatti". Fronte arabo islamico- Iran

15 luglio 1987

A New York, al processo Irangate, John Poindexter cerca di assumersi ogni responsabilità nell’affare Contras, affermando di non aver informato il presidente americano per non comprometterlo, se la vicenda fosse affiorata. Stati Uniti

16 luglio 1987

Il presidente iraniano Ruhollah Khomeiny reagisce alla dura posizione francese annunciando di rompere i rapporti diplomatici se la Francia entro 72 ore non porgerà scuse per i maltrattamenti riservati al diplomatico iraniano, non toglierà l’assedio all’ambasciata e continuerà negli aiuti militari all’Iraq. Prima della scadenza annunciata, la Francia replica rompendo per prima le relazioni e chiedendo all’Italia di assumersi la cura dei propri interessi a Teheran. Fronte arabo islamico- Iran

17 luglio 1987

La 5° sezione penale della Corte di cassazione, presieduta da Guido Pennacchia, rigetta la tesi dell’accusa e annulla il mandato di cattura a carico di mons. Paul Marcinkus, Luigi Mennini e Pellegrino De Strobel, rifacendosi all’art.11 del Trattato del Laterano. Vaticano. Affare Calvi

17 luglio 1987

A Venezia, Vincenzo Vinciguerra consegna al presidente della Corte di assise un documento nel quale delinea le responsabilità dello Stato nella guerra politica. Nella lettera con la quale accompagna il documento, Vinciguerra s’indirizza ai giudici sottolineando che "non ho nulla da chiedervi e voi non avete nulla da darmi. Eventualmente, un esempio di Giustizia lo potete dare a questo Paese che ancora attende dalla sua magistratura una parola di verità su un ventennio di guerra civile: verità nei fatti e verità nelle motivazioni che quei fatti hanno determinato". Ne1 suo documento, Vinciguerra ribadisce quanto già dichiarato in sede dibattimentale sulla natura difensiva per lo Stato della strategia della tensione :"Il ruolo delle Forze armate, in particolare dell’Arma dei carabinieri, preposta per compiti istituzionali alla difesa della sicurezza del Paese, fu negli anni ‘60 quello di creare lo ‘stato di necessità’ attraverso i suoi servizi di sicurezza e i suoi apparati di polizia politica. La strategia della tensione che ha attraversato un ventennio della nostra storia trova così la sua logica e la sua ragione d’essere; insieme trovano spiegazione logica e coerente le coperture che ancora oggi vengono date a coloro che, civili o militari, hanno contribuito al successo di tale strategia, eversiva nei metodi e difensiva nei fini, che non possono essere sconfessati o abbandonati da un potere politico e militare che dal loro operato ha tratto solo vantaggio e che dall’emergere della verità può ricavare solo danno. Come hanno creato lo ‘stato di necessità’? Operando lungo due linee direttrici: l’azione diretta e l’omissione, ovvero la ‘copertura’ .L’azione diretta affidata ai civili inseriti in una struttura mista o reclutati per la bisogna negli ambienti politici più fervidamente anticomunisti o predisposti all’azione. L’omissione o la ‘copertura’ affidata ai Cs, agli ufficiali dei reparti preposti all’ordine pubblico dei carabinieri ed ai funzionari della polizia politica..." Attentato di Peteano. Piani occulti. Strutture clandestine e semiclandestine

18 luglio 1987

Il ministro per il Commercio estero, Mario Sarcinelli, vara un decreto che, introducendo deroghe al decreto Formica del 6 dicembre 1986 sul traffico di armi, svuota di contenuto una regolamentazione già morbida. D.C. P.S.I.

18 luglio 1987

In Valtellina, un’alluvione provoca 27 vittime e ingenti danni.

18 luglio 1987

Bettino Craxi polemizza con la Cei per le interferenze nella politica italiana. P.S.I. Vaticano

20 luglio 1987

Ad Arese (Milano), i lavoratori aderenti al Cobas ed alla Fim Cisl ricorrono al giudice contro il licenziamento di 9 fra essi, accusati di aver organizzato picchetti per la riuscita di uno sciopero, il che è stato descritto nei provvedimenti di licenziamento come aver "interrotto il lavoro con urla e schiamazzi". Movimento operaio- sindacati. Repressione

21 luglio 1987

"Il Messaggero" riporta una dichiarazione del radicale Francesco Rutelli: "Il nostro ingresso nel governo Goria è difficile ma possibile…Le nostre proposte si sono rivelate giuste e realistiche e chiunque avrebbe difficoltà a dirci di no", essendo per questo necessario "un veto che finora non c’è stato…"

22 luglio 1987

In Afghanistan, il primo ministro Mohammed Najibullah tende una mano all’opposizione islamica, ventilando cariche in un eventuale governo di riconciliazione. Il Fronte di liberazione rifiuta nuovamente di trattare. Fronte arabo islamico- Afghanistan

22-23 luglio 1987

Marzotto acquista dall’Eni la Lanerossi, diventando il primo gruppo europeo nel settore laniero. Fra le proteste causate dalla privatizzazione, Benetton rivela che la cessione concerne le sole attività industriali, con esclusione di 140 miliardi di perdite che restano accollate allo Stato, e pertanto contrasta con le direttive del Cipi (vedi nota 28 luglio 1987). D.C. P.S.I.

24 luglio 1987

A New York, deponendo al processo Irangate, il segretario di Stato George Schultz afferma di essere stato all’oscuro dei finanziamenti ai Contras. Ma ormai le responsabilità dell’intera Amministrazione sono emerse. Stati Uniti

25 luglio 1987

A Venezia, si conclude il processo per l’attentato di Peteano con la condanna all’ergastolo di Vincenzo Vinciguerra e Carlo Cicuttini. Vinciguerra, che non aveva presentato alcuna richiesta alla Corte, coerentemente con le sue scelte politiche e ideali, non interpone appello. Nella motivazione della sentenza, il presidente Enrico Gavagnin, sul conto di Vincenzo Vinciguerra, scriverà: "L’imputato non ha inteso rendere una confessione che sia riconoscimento di condotte illecite, ma ha inteso assumersi una responsabilità nel quadro di una ricostruzione storica di avvenimenti che lo vedono tuttora convinto della validità del suo disegno politico, all’interno del quale trovano giustificazione i singoli episodi delittuosi contestatigli. La sua figura di soldato- politico non è mai venuta meno e mantiene intatta la sua potenzialità offensiva nei confronti dello Stato democratico". Attentato di Peteano

28 luglio 1987

Nasce il governo presieduto da Giovanni Goria. Lo compongono: Giuliano Amato, vicepresidente del Consiglio e, ad interim, al Tesoro; Giulio Andreotti, agli Esteri; Amintore Fanfani, agli Interni; Giuliano Vassalli, alla Giustizia; Antonio Gava, alle Finanze; Emilio Colombo, al Bilancio e programmazione economica; Valerio Zanone, alla Difesa; Giovanni Galloni, alla Pubblica istruzione; Emilio De Rose, ai Lavori pubblici; Filippo Maria Pandolfi, all’Agricoltura e foreste; Calogero Mannino, ai Trasporti; Oscar Mammì, alle Poste e telecomunicazioni; Adolfo Battaglia, all’Industria e commercio; Salvatore Formica, al Lavoro e previdenza sociale; Renato Ruggiero, al Commercio estero; Giovanni Prandini, alla Marina mercantile; Luigi Granelli, alle Partecipazioni statali; Carlo Donat Cattin, alla Sanità; Franco Carraro, al Turismo e spettacolo; Carlo Vizzini, ai Beni culturali; Giorgio Ruffolo, all’Ambiente; Rosa Russo Jervolino, agli Affari speciali; Giorgio Santuz, alla Funzione pubblica; Remo Gaspari, alla Protezione civile; Sergio Mattarella, ai Rapporti con il Parlamento; Antonio La Pergola, alle Politiche comunitarie; Aristide Gunnella, alle Regioni; Antonio Ruberti, alla Ricerca scientifica; Carlo Tognoli, alle Aree urbane. Giovanni Goria assume anche il dicastero degli Interventi nel Mezzogiorno. D.C. P.S.I.

28 luglio 1987

In Valtellina, 10 giorni dopo la prima ondata, una nuova alluvione distrugge Morignone e la frazione di Sant’Antonio. Scoppiano polemiche per la sostituzione di Giuseppe Zamberletti alla Protezione civile, in seguito alle quali si dimette il direttore Elveno Pastorelli.

28 luglio 1987

Presentando l’operazione Lanerossi al consiglio di amministrazione del suo gruppo, Pietro Marzotto annuncia che l’utile realizzabile nell’anno in corso toccherà il +80% rispetto alla precedente gestione, il fatturato crescerà di 90 miliardi e i debiti scenderanno del 10%.

29 luglio 1987

Il governo presieduto da Giovanni Goria giura al Quirinale. D.C. P.S.I.

29-30 luglio 1987

Panama diffida gli Usa a cessare le pesanti interferenze nel paese e lancia l’allarme sul probabile intento americano di instaurare una dittatura "che permetta di utilizzare le basi e le forze americane a Panama con scopi diversi da quelli attualmente in vigore e previsti dal Trattato Torrijos- Carter". Stati Uniti

30 luglio 1987

Sono nominati sottosegretari: Emilio Rubbi, Giuseppe Lello Petronio, Angelo Maria Sanza, Learco Saporito, alla presidenza del Consiglio; Susanna Agnelli, Gilberto Bonalumi, Luigi Franza, Mario Raffaelli, agli Esteri; Saverio d’Aquino, Giorgio Postal, Ferdinando Russo, Valdo Spini, agli Interni; Franco Castiglione, Francesco Cattanei, alla Giustizia; Mario D’Acquisto, Giuseppe Demitry, al Bilancio; Stefano De Luca, Piergiovanni Malvestio, Carlo Merolli, Domenico Susi, alle Finanze; Felice Contu, Tarcisio Gitti, Carmelo Pujia, Maurizio Sacconi, al Tesoro; Gaetano Gorgoni, Delio Meoli, Angelo Pavan, Giuseppe Pisanu, Martino Scovacricchi, alla Difesa; Beniamino Brocca, Luigi Covatta, Savino Melillo, Anna Maria Nucci Mauro, alla Pubblica istruzione; Raffaele Costa, Marte Ferrari, Gualtiero Nepi, ai Lavori pubblici; Francesco Cimino, Giovanni Zarro, all’Agricoltura; Angelo Gaetano Cresco, Alessandro Ghinami, Carlo Senaldi, ai Trasporti; Giuseppe Astone, Vincenzo Sorice, Francesco Tempestini, alle Poste; Paolo Babbini, Pietro Mezzapesta, Gianni Ravaglia, Romeo Ricciuti, all’Industria; Silvano Costi, Luigi Foti, Gianfranco Rocelli, Enrico Ermelli Cupelli, Alberto Rossi, al Commercio estero; Filippo Fiorino, alla Marina mercantile; Giulio Santarelli alle Partecipazioni statali; Natale Carlotto, Elena Marinucci, alla Sanità; Antonio Muratore, Luigi Rossi di Montelera, al Turismo e spettacolo; Gianfranco Astori, ai Beni culturali; Anna Gabriella Ceccatelli, all’Ambiente. D.C. P.S.I.

30 luglio 1987

A Mosca, la polizia reprime brutalmente la protesta della minoranza tartara contro la russificazione forzata.

31 luglio 1987

Alla Mecca (Arabia), le forze saudite attaccano i pellegrini iraniani che manifestano pacificamente, provocando una strage : 600 morti, secondo il governo di Teheran, che la ritiene ispirata dagli Usa. In occidente si accredita la versione che vuole responsabili le vittime stesse. Fronte arabo islamico- Iran

luglio 1987

Nello Sri Lanka, sono impiegati in raid sulla città di Jaffna, nella regione Tamil, aerei Siai Marchetti SF 260, venduti dall’Italia a Singapore.

luglio 1987

La Fiat raggiunge un accordo con il governo polacco, ufficialmente siglato a fine estate, per la produzione in loco di una nuova utilitaria.

luglio 1987

Secondo dati Istat, i disoccupati in Italia sono 2.871.000, il 12% della forza lavoro.

1 agosto 1987

A Teheran (Iran), la folla inferocita per la strage del giorno precedente attacca l’ambasciata araba. Sono stati proclamati 3 giorni di lutto per onorare le vittime e giungono messaggi di solidarietà da tutto il mondo islamico, tranne dai governi più ossequiosi verso l’occidente (Saddam Hussein e Amin Gemayel). Fronte arabo islamico- Iran

1 agosto 1987

Il Senato vota la fiducia al governo Goria. Alla vigilia, nella prima riunione, il nuovo governo ha predisposto il decreto per la votazione referendaria entro l’anno ed un altro per tagliare la spesa pubblica al fine di ridurre il deficit. D.C. P.S.I.

1 agosto 1987

Msi e Partito radicale iniziano un digiuno per ottenere la scarcerazione di Paolo Signorelli. A favore della scarcerazione è anche il ministro della Giustizia, Giuliano Vassalli. Destra- M.S.I. P.S.I.

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