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6 febbraio 1989

A Napoli, il pretore Antonio Maresca proscioglie il giudice istruttore Carlo Alemi dall’accusa di abuso innominato in atti di ufficio e diffamazione perché ‘il fatto non sussiste’. Il magistrato titolare dell’inchiesta sul caso Cirillo era stato denunciato dal vice segretario nazionale della Dc, Vincenzo Scotti, che si era sentito diffamato da quanto era stato scritto sul suo conto da Alemi nella sua ordinanza istruttoria. Affare Cirillo

6 febbraio 1989

A Milano, il sostituto procuratore della repubblica Pier Luigi Dell’Osso definisce "senza fondamento" le accuse rivolte da Clara Canetti, vedova di Roberto Calvi, a monsignor Paul Marcinkus e Luigi Mennini, indicati come responsabili della morte del marito. Affare Calvi. Vaticano

6 febbraio 1989

La Pontificia commissione Giustizia e Pace presenta il documento "La Chiesa di fronte al razzismo" nel quale, per la prima volta, è accolta la tesi sionista secondo la quale "lo stesso antisionismo, consistente nella contestazione della politica e dello stato di Israele, serve a volte da copertura all’antisemitismo, che lo alimenta e lo provoca". Vaticano

7 febbraio 1989

A Roma, intervenendo al convegno della Sinistra indipendente, Giuliano Amato afferma: "Sentire il segretario del Partito comunista che difende il riformismo di basso profilo - come viene chiamato ora - e lo difende con argomenti che condivido profondamente, mi fa pensare che forse quel ‘duello a sinistra’ di cui scrissi con Cafagna alcuni fa, e che era proprio costruito sulla difesa del riformismo di basso profilo, inteso come scontro della sinistra con la dura realtà delle tante piccole cose che ha anche dentro - e con le quali deve fare i conti- è un duello che a dir poco sta cambiando il clima, e mi pare molto positivamente..." P.S.I. P.C.I.

7 febbraio 1989

Sul quotidiano "Il Secolo d’Italia", organo di stampa del Msi-Dn, nell’articolo intitolato "Un ‘Espresso’ in ritardo", a firma di f.s., si difende Massimo Abbatangelo, ritenuto vittima di un "teorema" giudiziario e di una "persecuzione". Destra- M.S.I. Stragi- Rapido 904

7 febbraio 1989

A Firenze, la Procura della repubblica chiede la emissione di 6 mandati di cattura a carico di Fabio Ravalli, Maria Cappello, Daniele Bencini, Marco Venturini, Michele Mazzei e Antonino Fosso per l’omicidio di Lando Conti. Violenza politica- caduti. Repressione

8 febbraio 1989

La commissione Tesoro della Camera ascolta il governatore della Banca d’Italia, Carlo Azeglio Ciampi, che si fa portavoce delle critiche del Fmi e degli industriali all’accordo governo- sindacati.

8 febbraio 1989

A Cagliari, la polizia arresta due militanti del Partito sardo d'azione come responsabili dell’attentato al comune di Tratalias. Violenza politica. Repressione

8-9 febbraio 1989

Nei Territori palestinesi, gli israeliani continuano le violenze contro la popolazione, ammazzando 4 giovani. Un bambino resta ucciso da un ordigno al fosforo camuffato da tavoletta di cioccolato. Fronte arabo islamico- M.O.

9 febbraio 1989

A Catanzaro, nella sua arringa difensiva per conto di Stefano Delle Chiaie, l’avvocato Stefano Menicacci, nel corso del processo per la strage di piazza Fontana, afferma che "ogni strage ha finito con il favorire la stabilizzazione del sistema". Stragi- Piazza Fontana

10 febbraio 1989

In visita a Mogadiscio (Somalia), il presidente della repubblica Francesco Cossiga afferma come essa rappresenti "il suggello formale e solenne di decenni di cooperazione e amicizia". D.C.

10 febbraio 1989

E’ trasmessa in televisione una puntata di "Telefono giallo", interamente dedicata alla morte nel carcere di Voghera di Michele Sindona. Alla trasmissione prendono parte il radicale Massimo Teodori, il democristiano Giuseppe Azzaro, lo psichiatra Romolo Rossi, il tossicologo Enrico Malizia, l’avvocato Armando Radice, i giornalisti Paolo Gambescia e Maurizio De Luca. Massimo Teodori afferma: "I carceri italiani, anche quelli di massima sicurezza, sono carceri in cui esistono delle reti, dei servizi segreti e via di seguito che fanno cose che non stanno scritte in nessun verbale e in nessuna procedura ufficiale. Esistono anche delle reti e delle connessioni che passano attraverso il carcere, attraverso i tribunali, attraverso le istituzioni e di cui non si trova traccia perché non devono lasciare traccia. E lì il veleno è arrivato, quindi qualcuno l’ha fatto arrivare". Nel corso della trasmissione, un secondino, che preferisce mantenere l’anonimato, in servizio nel carcere di Voghera telefona per dire che Michele Sindona è stato ucciso e che lui, come tutti i suoi colleghi, lo sa. Affare Sindona

11 febbraio 1989

A Firenze, il sostituto procuratore della repubblica Pierluigi Vigna conclude la sua requisitoria al processo per la strage del Rapido 904, chiedendo 9 ergastoli per Giuseppe Calò, Guido Cercola, Antonio Rotolo, Franco Di Agostino, Friedrich Schaudinn, Giuseppe Misso, Luigi Cardone, Alfonso Galeota, Giulio Pirozzi; 2 anni e 10 mesi per il pentito Luigi Luongo per detenzione e porto di esplosivo; 3 anni e 6 mesi per l’ex agente di Ps Carmine Esposito per favoreggiamento e reticenza. Vigna ha affermato che mandante della strage è stata la mafia che "con l’estensione del suo potere economico non solo allaccia rapporti con altri ambienti criminali come la camorra, ma diventa sempre più sensibile all’assetto politico dello Stato. Chi accumula entrate non può essere privo di progetti politici che assicurino il consolidamento e la tolleranza di queste ricchezze". Vigna ha anche detto: "La strage è stata frutto di un’organizzazione mafiosa ed eversiva che aveva al tempo stesso chiari obiettivi politici. Serviva a distrarre l’attenzione dell’opinione pubblica dall’emergenza mafia che, proprio in quel periodo, si stava cominciando a combattere con vigore". Stragi- Rapido 904

11 febbraio 1989

Dopo la telefonata in diretta alla trasmissione televisiva "Telefono giallo", nel corso della quale due secondini in servizio nel carcere di Voghera avevano affermato che Michele Sindona era stato ucciso e non si era suicidato, Massimo Teodori preannuncia un’interrogazione parlamentare e dichiara sul conto di Giulio Andreotti: "Sul piano politico nessuno può contestare che agli atti parlamentari risultano chiaramente rapporti strettissimi tra Sindona e Andreotti non solo fino alla bancarotta del 1974 ma anche durante i cinque anni successivi, durante i tentativi di salvataggio, fino all’omicidio Ambrosoli del 1979. Ma oggi è inutile piangere lacrime di coccodrillo dopo che il 4 ottobre 1984 nel dibattito parlamentare sulle conclusioni della commissione d’inchiesta la Camera respinse per pochi voti la mozione radicale con la quale si chiedevano le dimissioni di Andreotti, ritenuto responsabile di un rapporto continuativo di padronaggio con il grande criminale finanziario". Affare Sindona. D.C.

11 febbraio 1989

A Roma, si svolge una manifestazione a favore della causa palestinese, con l’adesione dei maggiori partiti. Fronte arabo islamico- M.O.

12 febbraio 1989

Sul settimanale "L’Espresso", appare un articolo dal titolo "Peccato mortale", a firma di Leo Sisti, che riporta le dichiarazioni di Fernando Garzoni, presidente della Banca del Gottardo di Lugano (Svizzera), il quale conferma il legame diretto fra lo Ior e Roberto Calvi, e la conoscenza che il primo aveva di tutte le attività svolte dal Banco ambrosiano. Affare Calvi. Vaticano

12 febbraio 1989

Sul quotidiano democristiano "Il Popolo", nell’articolo intitolato "Br alla sbarra. Fu autentica insurrezione?", Remigio Cavedon esclude che le Br abbiano mai attuato concretamente un tentativo insurrezionale e conclude significativamente affermando: "Occorrerà vedere ora se era sufficiente il progetto per giustificare un giudizio di condanna". D.C. Sinistra- formazioni minori

12 febbraio 1989

A Napoli, muore per le ferite riportate il 7 febbraio, in un agguato, Giuseppe Puca, collaboratore di Raffaele Cutolo, già coinvolto nel caso Cirillo. Affare Cirillo

13 febbraio 1989

A Mosca, è approvato il programma di scambi fra il Pcus e il Pci sul quale ha già espresso il suo parere positivo la direzione nazionale di quest’ultimo, tramite l’Ambasciata sovietica a Roma. P.C.I.

13 febbraio 1989

Il radicale Massimo Teodori presenta l’annunciata interpellanza parlamentare sul caso Sindona, per conoscere:"...premesso che durante la trasmissione televisiva "Telefono giallo" del 10 febbraio scorso, dedicato alla morte di Michele Sindona, una telefonata anonima ha riferito in maniera dettagliata sulle seguenti circostanze: a) visite al Sindona nei giorni precedenti la morte non annotate nel registro del carcere di Voghera; b) trafugamento di alcune bustine di zucchero, presunto veicolo del veleno da parte di guardie carcerarie; c) trasferimenti ‘punitivi’ di agenti di custodia immediatamente prima e dopo la morte di Sindona da mettersi in relazione con lo stesso evento; d) manomissione dei registri del carcere: considerato anche che al ‘caso Sindona’ prima della morte erano stati interessati autorevoli uomini politici, esponenti di apparati dello Stato, gruppi finanziari nazionali e internazionali nonché entità criminali: 1) se in ragione del loro ufficio i ministri sono a conoscenza dei nuovi elementi scaturiti dalla trasmissione ‘Telefono giallo’ e quale sia il relativo giudizio su di essi; 2) per quali ragioni il ministro della Giustizia non abbia concesso l’autorizzazione agli agenti di custodia a partecipare a una trasmissione a cui, peraltro, hanno preso parte anche autorità inquirenti nello stesso caso Sindona; 3) se il ministro della Giustizia intenda promuovere almeno una iniziativa ispettiva al carcere di Voghera per accertare se le circostanze riferite nella trasmissione abbiano un fondamento; 4) quale sia più in generale il giudizio del presidente del Consiglio e del ministro dell’Interno sui nuovi sviluppi di un caso la cui rilevanza ha meritato anche un’inchiesta parlamentare". Affare Sindona

14-17 febbraio 1989

A Teheran, Ruhollah Khomeini emette una fatwa sui "Versetti satanici" di Salman Rushdie, del quale è richiesto il pentimento. L’autore dei Versetti lo nega ma si dice dispiaciuto del dolore provocato, ottenendo così una sospensione della pena dal presidente iraniano Ali Khamenei, che invita altresì i mussulmani a cessare le manifestazioni ostili davanti le ambasciate occidentali. La Gran Bretagna, invece, accentua la tensione espellendo diplomatici ed incaricati d’affari iraniani. Fronte arabo islamico- Iran

15 febbraio 1989

L’editore Mondadori dichiara che non sospenderà la pubblicazione dei "Versetti satanici" di Salman Rushdie. Fronte arabo islamico- Iran

15 febbraio 1989

Si conclude il ritiro delle truppe sovietiche dall’Afghanistan. Fronte arabo islamico- Afghanistan

15 febbraio 1989

A Roma, Pietro Longo, Pierluigi Romita, Graziano Ciocia, Gianni Manzolini ed altri parlamentari del Psdi formano l’Uds (Unità e democrazia socialista) abbandonando il partito in polemica con il segretario Antonio Cariglia.

16 febbraio 1989

A Teverola (Caserta), polizia e carabinieri caricano i lavoratori della Indesit che manifestano davanti lo stabilimento, fermandone 27. Movimento operaio. Repressione armata

17 febbraio 1989

Il settimanale "L’Europeo" pubblica un’intervista a Giuseppe Dimitri, dissociato di Avanguardia nazionale e Terza posizione, a cura di Sandro Provvisionato, dal titolo "Profondo nero". Il Dimitri che si dichiara cattolico, afferma che quello della sua generazione fu "un modo di vivere il cattolicesimo con una netta tendenza all’idealismo e una forte tensione massimalista"; che, all’epoca dello scioglimento di Avanguardia nazionale, i "capi fanno gli attendisti, continuano ad indicare un ipotetico golpe in preparazione come via di uscita. Ma il golpe non arriva. E noi giovani ci sentiamo sempre più allo sbando". Ammette di aver frequentato "le riunioni culturali di Pino Rauti" e dichiara di avere scelto la ‘lotta armata’ e il ‘terrorismo’ perché "le armi mi sono sembrate allora l’unica risposta possibile, l’unico strumento di comunicazione". Poi, si è dissociato. Destra- formazioni minori. Piani occulti

17-22 febbraio 1989

A Roma, si svolge il 18° congresso nazionale della Democrazia cristiana che, al termine dei suoi lavori, elegge segretario nazionale del partito Arnaldo Forlani con l’85% dei consensi. Ciriaco De Mita, che è stato messo in minoranza dall’accordo Gava- Forlani- Andreotti, lascia la segreteria ottenendo peraltro la conferma all’incarico di presidente del Consiglio. Ai lavori presenzia il leader della Dc cilena Patricio Aylwin, già ufficiosamente sostenitore del generale Pinochet ed ora candidato a succedergli. D.C.

18 febbraio 1989

A Kabul, il presidente afghano Mohammed Najibullah proclama lo stato di emergenza ed istituisce il Consiglio supremo di difesa, allo scopo di sedare la rivolta islamica. Fronte arabo islamico- Afghanistan

18 febbraio 1989

Al Cairo (Egitto), si svolgono colloqui fra esponenti russi, guidati dal ministro Eduard Shevardnadze, israeliani, egiziani e palestinesi, guidati da Yasser Arafat, presso l’ambasciata sovietica. Fronte arabo islamico- M.O.

20 febbraio 1989

E’ rimesso in libertà Stefano Delle Chiaie, dopo essere stato assolto dall’accusa di concorso nella strage di piazza Fontana. Era stato arrestato a Caracas (Venezuela), il 23 marzo 1987, in coincidenza con l’inizio a Venezia del processo per l’attentato di Peteano di Sagrado contro Vincenzo Vinciguerra. Stragi- Piazza Fontana. Attentato di Peteano

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