25 aprile 1989 |
Nei Paesi baschi, sul versante francese e spagnolo, con un’operazione congiunta, polizia francese e spagnola procedono all’arresto di numerosi militanti dell’Eta. |
25 aprile 1989 |
Ciriaco De Mita termina la sua visita in Medio Oriente, nella quale ha difeso la tesi americana delle elezioni nei Territori, finora rifiutate dai palestinesi per la mancanza di libertà derivante dall’occupazione. D.C. Stati Uniti- Italia. Fronte arabo islamico- M.O. |
25 aprile 1989 |
A Crotone, il giudice istruttore Staglianò archivia la inchiesta sulla caduta del Mig libico avvenuta sulla Sila in data imprecisata, il 27 giugno 1980 secondo alcuni, il 18 luglio 1980 secondo altri. Stragi- Ustica |
26 aprile 1989 |
Su "La Stampa" il ministro del Lavoro Rino Formica si dissocia dalla politica socio- economica del governo prospettando le elezioni anticipate. In un’intervista concessa a "l’Europeo", a sua volta, Giulio Andreotti si mostra sensibile alle critiche socialiste. P.S.I. D.C. |
27 aprile 1989 |
A Roma, dinanzi alla Commissione parlamentare d’inchiesta sul terrorismo e le stragi, gli ex ministri della Giustizia Adolfo Sarti e Clelio Darida negano ogni responsabilità in merito alle autorizzazioni concesse a numerosi personaggi, fra i quali camorristi latitanti, per visitare Raffaele Cutolo nel carcere di Ascoli, affermando che il problema non fu mai posto al loro livello. Sarti indica esplicitamente nell’ex direttore generale dell’amministrazione penitenziaria, Ugo Sisti, il solo responsabile aggiungendo che mai lo informò dei permessi concessi. Anche l’ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Francesco Mazzola, nega di avere mai saputo che agenti dei servizi segreti e camorristi latitanti si siano recati a trovare Cutolo all’interno del carcere di Ascoli. Affare Cirillo |
27 aprile 1989 |
A Bologna, è depositata la motivazione delle condanne inflitte dalla Corte d’assise l’11 luglio 1988, nel processo per la strage del 2 agosto 1980. Stragi- Bologna |
28 aprile 1989 |
Ciriaco De Mita giunge in visita a Londra dove incontra Margaret Thatcher. D.C. |
28 aprile 1989 |
A Roma, inizia in Corte d’assise il processo a carico dei militanti dell’Unione combattenti comunisti (Ucc) fra i quali Paolo Cassetta, Geraldina Colotti, Maurizio Locusta, Francesco Majetta, Fabrizio Melorio, Claudia Gioia, che devono rispondere dell’omicidio del generale Licio Giorgeri e del tentato omicidio di Antonio Da Empoli. Violenza politica- caduti. Repressione |
28 aprile 1989 |
A Milano, è presentato il volume intitolato "Eravamo terroristi", che raccoglie le confessioni di 16 pentiti, a cura di padre Carmelo Di Giovanni, presenti anche il sostituto procuratore della repubblica Armando Spataro e don Mazzi. Vaticano |
29 aprile 1989 |
Giuseppe Sangiorgi, riferendo nel suo diario gli attacchi a De Mita da parte del "Corriere della sera" e de "La Stampa", scrive: "Perché lo attaccano con tanta furia? Voglio fare il conto preciso di quanto entra in meno al gruppo Fiat con i 2000 miliardi tolti alle imprese con la riduzione della fiscalizzazione degli oneri sociali. Sono sicuro che la risposta è in questa cifra…" D.C. |
29 aprile 1989 |
A Milano, il Tribunale condanna il costruttore Salvatore Ligresti, l’assessore all’edilizia Giovanni Baccalini, socialista, il comunista Maurizio Mottini ed altri nell’ambito di un’inchiesta sulle concessioni edili. P.S.I. P.C.I. |
30 aprile 1989 |
S’incontrano Helmut Kohl e Margaret Thatcher senza raggiungere l’accordo sugli euromissili. |
1 maggio 1989 |
A Roma, il quotidiano "Il Tempo", nell’articolo intitolato "Ustica, Gheddafi dica tutto", scrive che il governo italiano ha richiesto da tempo al leader libico di trasmettere tutti i dati in suo possesso per fare luce sulla strage di Ustica del 27 giugno 1980. Stragi- Ustica |
2 maggio 1989 |
A Roma, giunge in visita Helmut Kohl. E’ stata raggiunta una mediazione fra i paesi europei sulla collocazione di missili nucleari americani in Europa, secondo la quale questa seguirà ad un accordo sulla riduzione delle armi convenzionali; posizione sostenuta dal Pse. |
2 maggio 1989 |
A Roma, dinanzi alla Commissione parlamentare d’inchiesta sul terrorismo e le stragi depongono, sul sequestro Cirillo, l’ex capo della polizia Rinaldo Coronas; l’ex direttore generale dell’amministrazione penitenziaria, Ugo Sisti; gli ex ministri della Difesa Lelio Lagorio, degli Interni Virginio Rognoni; l’ex comandante generale dei carabinieri generale Umberto Cappuzzo. Quest’ultimo rivela che il sequestro di Ciro Cirillo era stato preannunciato da una nota informativa del Sisde, allora diretto dal generale Giulio Grassini, con 5 mesi di anticipo. Nella nota, redatta con l’ausilio di ‘fonti confidenziali’, si facevano anche i nomi di Giuseppe Gargani, Gasparre Russo, Raffaele Russo e Carlo Alberto Dalla Chiesa, come possibili bersagli della colonna napoletana delle Br che faceva capo a Giovanni Senzani. Comunque, Cappuzzo nega ogni responsabilità per quanto accaduto all’interno del carcere di Ascoli Piceno, e altrettanto fanno tutti gli altri. L’ex direttore dell’amministrazione penitenziaria, Ugo Sisti, attribuisce ogni responsabilità ai subalterni, Giangreco e Vinci, dei quali dice di condividere l’operato. Affare Cirillo. Controllo politico di Stato e informative |
2 maggio 1989 |
A Roma, intervenendo durante l’audizione di Rinaldo Coronas, già capo della polizia (v. nota precedente), il deputato di Dp Luigi Cipriani afferma: "Lei ha lamentato carenza di personale e quindi la sua disperazione per non poter seguire direttamente i fatti. Leggo però dal verbale del Comitato per l’ordine e la sicurezza del 28 aprile che il capo della polizia dichiarò che gli uomini a Napoli non mancavano e che il personale della mobile conosceva bene l’ambiente e pertanto non necessitava di rinforzi. Sul posto è stato invece inviato il direttore dell’Ucigos, dottor De Francisci…Prima ho ricordato che lo stesso Cirillo aveva ricevuto minacce di morte e che era intervenuto il Sisde. Rilevo qui una notevole tranquillità rispetto alla situazione" e chiede "non è che tale atteggiamento derivava dal fatto che si era saputo che comunque il sequestro si sarebbe risolto con una trattativa? Lo stesso assessore Cirillo, nell’intervista recentemente rilasciata a ‘Famiglia cristiana’, ribadisce che secondo lui il pagamento del riscatto non era necessario, perché lui aveva capito benissimo che lo avrebbero liberato ugualmente. Più volte era emerso che i brigatisti non avevano intenzione di fare del sequestro Cirillo un secondo caso Moro. Non è che si sapesse nell’ambiente che era in corso una trattativa? Inoltre vorrei chiederle se il nome di Bellucci le dice qualcosa. Nelle riunioni tenute a Napoli non era venuto fuori il nome di questo personaggio, che risulta essere un informatore tout court, non in particolare di questo o quel servizio? Bellucci conviveva con Senzani: dividevano un appartamento e quindi erano in contatto quotidiano…". Il capo della polizia risponde "che il dottor Cirillo fosse in pericolo è vero ma come lui vi erano molte persone" e, in merito all’ultima domanda, "di Bellucci non ho mai sentito il nome, io personalmente non lo ricordo" Affare Cirillo. Controllo politico di Stato e informative |
2 maggio 1989 |
Mentre la Giunta per le autorizzazioni a procedere nega il proprio assenso al processo contro il democristiano Manfredi, il pm milanese Antonio Di Pietro chiede l’archiviazione del procedimento a carico di Remo Gaspari in relazione alla ricostruzione in Valtellina. D.C. |
2 maggio 1989 |
Muore il cardinale di Genova Siri. Vaticano |
2 maggio 1989 |
A Potenza, davanti la sede regionale, polizia e carabinieri caricano la manifestazione degli agricoltori che reclamano aiuti per affrontare la siccità. I dimostranti rispondono con una sassaiola. Repressione armata |
3 maggio 1989 |
A Roma, il governo riconosce l’Organizzazione per la liberazione della Palestina (Olp), come legittima rappresentante del popolo palestinese e, con decisione avallata dalla Camera dei deputati, promuove la rappresentanza palestinese in Italia, guidata da Nemer Hammad, da ‘ufficio informazioni’ a ‘delegazione generale’. La Camera vota una mozione che propone di associare alla Cee sia Israele che lo stato di Palestina, sulla quale si astengono missini, radicali e repubblicani. Fronte arabo islamico- M.O. |
3 maggio 1989 |
A Roma il segretario di Ciriaco De Mita, Giuseppe Sangiorgi, annota nel suo diario un colloquio con il generale Angioni sull’esercitazione Wintex, svolta dai paesi Nato fra febbraio e marzo, simulante un attacco del patto di Varsavia e la risposta con lanci di missili nucleari. "…I problemi maggiori ci sono stati quando si è trattato di decidere il secondo lancio di missili nucleari che, dovendo avvenire entro un raggio di 150 km. alle spalle degli eserciti invasori, colpiva un gran numero di bersagli dentro i paesi del Patto atlantico, e di altri paesi che non c’entravano con la guerra, come la Jugoslavia. Al simulatore, una decisione angosciosa ha riguardato anche l’Italia: colpire o no la città di Udine per fermare l’attacco nemico ormai rivolto, essendo stato superato il fiume Tagliamento, contro la città di Milano? Tutte cose che avrebbero dovuto rimanere top secret non solo in Italia (come è avvenuto) ma anche negli altri Paesi europei. Allora perché invece in Germania è uscita, provocando l’ondata di reazioni che c’è stata e che è uno dei motivi dell’attuale conflitto internazionale sui missili nucleari a corto raggio, che vede contrapposte Germania da un lato e Inghilterra e America dall’altro? Secondo la ricostruzione di Angioni a dare la notizia che i missili nucleari sarebbero caduti quasi tutti in territorio europeo è stato il ministro degli Esteri tedesco Gensher…" D.C. Stati Uniti- Italia |
3 maggio 1989 |
Sul quotidiano missino "Il Secolo d’Italia", nell’articolo intitolato "Gelli uomo del sistema", Altero Matteoli scrive: "La P2 e Gelli sono il sistema e proprio per questo partiti politici, giornali di regime, alti vertici dello Stato, servizi, banchieri, fanno quadrato intorno al capo massone per salvare il sistema da quel processo di decomposizione che ormai è in atto". Destra- M.S.I. Strutture clandestine e semiclandestine |
3 maggio 1989 |
Il quotidiano "Il Manifesto" riporta la cronaca di una delle assemblee in corso fra Verdi e Arcobaleno, questi ultimi transfughi da radicali e demoproletari, per decidere di eventuali liste unitarie. L’assemblea svoltasi ad Arezzo "…è finita com’era iniziata, in pieno caos, in un vortice di accuse, insulti e delusioni, con qualche accenno di rissa. Le politiche ambientaliste e i programmi da lanciare dai seggi di Strasburgo sono rimasti fuori dalla sala. Per nove ore i delegati hanno preferito dividersi aspramente solo sui nomi dei primi, secondi e terzi di lista e soprattutto su quello di Rutelli, più volte rimbeccato e accusato di essere ‘un agente dei radicali, un socialdemocratico e un trasformista’…Con fischi e insulti ogni volta che qualcuno nominava Rutelli, presente in sala ma assolutamente non imbarazzato e nemmeno stupito…" Sinistra- formazioni minori |
3-4 maggio 1989 |
A Roma, giunge in visita Daniel Ortega. |
4 maggio 1989 |
A Pechino, centomila studenti dissidenti occupano piazza Tienanmen. Vi resta nei giorni successivi un presidio permanente, con iniziative quali lo sciopero della fame, per ottenere riforme politiche. |
4 maggio 1989 |
Il quotidiano milanese "Il Corriere della sera" riporta le dichiarazioni rese da Roberto Rosone, ex vicepresidente del Banco ambrosiano, al processo contro i mandanti e gli esecutori dell’attentato nel quale rimase ferito:" Negai un fido e mi spararono". Rosone si riferiva al prestito richiesto al Banco ambrosiano da Flavio Carboni, per conto della società ‘Prato verde, e da lui osteggiato nonostante il parere favorevole espresso da Roberto Calvi. Affare Calvi |
5 maggio 1989 |
A Roma il capo di Stato maggiore dell’aeronautica, generale Franco Pisano, comunica che dall’inchiesta amministrativa non sono emerse responsabilità dirette o indirette dell’Arma azzurra nell’abbattimento del Dc-9 Itavia sul cielo di Ustica. Stragi- Ustica |
5-6 maggio 1989 |
Nell’ultimo giorno del Ramadan l’esercito israeliano blocca le moschee a Gerusalemme e spara contro un gruppo di palestinesi a Betlemme, ammazzando un 13enne. Il giorno seguente, spara contro i dimostranti che sfilano verso il cimitero per onorare i martiri, assassinando altri 2 palestinesi e ferendone oltre 100. Intanto, il governo Shamir annuncia nuovi sequestri di terra palestinese per impiantarvi colonie. Fronte arabo islamico- M.O. |
7 maggio 1989 |
A Bolzano, le elezioni comunali registrano il successo del Msi che, col 27%, supera la Svp, attestata al 19,5% e la Dc, che ottiene il 16%. I Verdi conquistano il 12%. Destra- M.S.I. D.C. Sinistra- formazioni minori |
8 maggio 1989 |
A Cremona, il comune concede il nullaosta alla nuova acciaieria di Giovanni Arvedi, destinata a produrre coils in acciaio, la stessa produzione tagliata a Bagnoli con la perdita di posti di lavoro e di migliaia di miliardi di denaro pubblico. L’incongruenza e l’impatto ambientale dell’acciaieria in una zona di agricoltura pregiata sono denunciati, fra i partiti, dalla sola Dp, i cui sforzi saranno resi vani. Movimento operaio. Sinistra- formazioni minori |
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