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14 marzo 1990

Sul quotidiano "Il Popolo", Pier Ferdinando Casini, vice presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sul terrorismo e le stragi, nell’articolo intitolato "Il rischio di ‘verità’ deformate", conviene che "la prerelazione Gualtieri contiene elementi importanti: si è constatata la mancanza di normative precise in caso di incidenti aerei; è emersa la mancanza di coordinamento tra diversi settori dello Stato (il rapporto Governo- Servizi- Forze armate non sempre si è sviluppato in modo lineare, il più delle volte per disfunzioni organizzatorie); abbiamo constatato lacune funzionali ed organizzative dell’aeronautica in ordine ai sistemi radar, alle procedure, ai rapporti Sios- Sismi…" D.C. Stragi- Ustica

14 marzo 1990

"Il Tempo" di Roma riporta la smentita dell’ammiraglio Giovanni Torrisi, già capo di Stato maggiore della Difesa, alla sua partecipazione al cosiddetto ‘golpe Borghese’ al quale si proclama totalmente estraneo. Piani occulti

15 marzo 1990

A Firenze, la Corte di assise d’appello conferma la condanna all’ergastolo per Pippo Calò e Guido Cercola, ritenuti fra i responsabili della strage del Rapido 904, ed assolve per insufficienza di prove i camorristi Giuseppe Misso, Alfonso Galeota e Giulio Pirozzi. Stragi- Rapido 904

15 marzo 1990

Si apprende che il procuratore della repubblica romano Rosario Di Mauro ha notificato a Domenico Sica, Alto commissario per la lotta alla mafia, un avviso di garanzia ipotizzando i reati di usurpazione di potere e violazione del segreto d’ufficio, per avere egli sottratto con l’inganno le impronte digitali al giudice Alberto Di Pisa, dopo averlo invitato nel suo ufficio, allo scopo di confrontarle con le impronte, peraltro confuse, esistenti sulle lettere anonime che denunciavano comportamenti scorretti dei giudici Falcone, Ayala, Giammanco nonché del questore De Gennaro, dirigente del nucleo anticrimine, del capo della polizia Parisi, con riferimento soprattutto alla gestione del ritorno in Sicilia e delle dichiarazioni del pentito Totuccio Contorno. La polemica suscitata dal caso si intreccia con quella sull’uso, o abuso, delle intercettazioni disposte dall’ufficio di Sica (vedi nota gennaio 1990), rilanciata dalle dichiarazioni rese alla trasmissione televisiva "Maurizio Costanzo show" del giudice Di Maggio, secondo cui gli attacchi al commissario potrebbero essere indirettamente causati da personaggi eccellenti colpiti dalle intercettazioni stesse.

15 marzo 1990

A Palermo, è ucciso mediante strangolamento il collaboratore del Sisde Emanuele Piazza. Come nel caso del poliziotto Antonino Agostino (vedi nota 5 agosto 1989), l'inchiesta segue un'improbabile 'pista passionale' mentre anche qui è fondato il sospetto, coltivato subito dal padre dell'agente,che il delitto sia da ricollegarsi ai piani per uccidere il giudice Falcone. Violenza politica- caduti. Piani occulti

19 marzo 1990

Nella Germania dell’est, si svolgono le prime, ed ultime (perché seguirà la riunificazione) elezioni politiche libere.

19 marzo 1990

A Padova, i brigatisti rossi imputati nel processo per l’omicidio di Giuseppe Mazzola e Graziano Giralucci avvenuto il 17 giugno 1974 –Roberto Ognibene, Susanna Ronconi, Giorgio Semeria, Martino Serafini, Alberto Franceschini- chiedono l’ammissione al rito abbreviato. I primi quattro hanno confessato le loro responsabilità, mentre Franceschini è accusato di concorso morale insieme a Renato Curcio e Mario Moretti. Violenza politica- caduti

20 marzo 1990

Il quotidiano "Il Manifesto", nell’articolo a firma di Tiziana Maiolo "Caccia al latitante di Brescia", commenta la trasmissione "Chi l’ha visto?" dedicata a Ugo Bonati, testimone dell’inchiesta sulla strage di Brescia, ricercato da 11 anni, che il 3 aprile dovrebbe essere giudicato per calunnia a causa delle sue dichiarazioni. E’ invece voce corrente in ambito carcerario che sia stato ucciso, da tempo, da altri pregiudicati. Stragi- Piazza della Loggia

20 marzo 1990

Il quotidiano "Il Giornale", nell’articolo "Comunisti infiltrati nel Sismi?" di Andrea Pucci, avanza l’ipotesi che il Partito comunista abbia piazzato propri uomini all’interno del servizio segreto militare per mezzo del senatore Arrigo Boldrini. P.C.I.

20 marzo 1990

A Roma, il deputato missino Tommaso Staiti di Cuddia chiede l’allontanamento dalla Commissione parlamentare d’inchiesta sul terrorismo e le stragi del colonnello Giorgio Angeli, da 2 anni consulente della stessa, in quanto indicato da "Il Giornale" e da altri mezzi di informazione come tramite fra il senatore comunista Arrigo Boldrini ed il Sismi. Nel Sifar dal 1965, Angeli è stato addetto all’ufficio che si occupava del Pci e dell’est europeo e successivamente della polizia militare; fu poi segretario del generale Pasquale Notarnicola quando questi dirigeva la 1° sezione del Sismi. Nel 1975, a lui il generale Maletti affidò il compito di prendere contatti con il Pci, tramite Arrigo Boldrini e Ugo Pecchioli. Destra- M.S.I. P.C.I.

20 marzo 1990

A Roma, monsignor Vergari comunica ai servizi funerari comunali di non interferire nella sepoltura del killer della banda della Magliana, Enrico De Pedis, nella basilica di saint Apollinaire perché, in base al Concordato, egli può fare ciò che vuole al suo interno "senza bisogno di autorizzazioni o consensi da parte di autorità governative, provinciali o comunali italiane". Vaticano

20 marzo 1990

A Torino, il Tar respinge per incompetenza l’istanza presentata da Sergio Segio che impugnava la negativa di semilibertà pronunciata dal Tribunale di sorveglianza, stabilendo che la decisione spetta al Tribunale ordinario. Sinistra- formazioni minori

21 marzo 1990

La Namibia acquista 1’indipendenza.

21 marzo 1990

A Roma, il presidente della repubblica Francesco Cossiga interviene nel dibattito sulla liceità per i funzionari pubblici di appartenere alla massoneria, in una lettera indirizzata al vice presidente del Csm, Cesare Mirabelli, nella quale contesta il diritto dello stesso Csm di inserire nell’ordinamento giudiziario una norma che vieti ai magistrati di iscriversi alla massoneria. D.C.

21 marzo 1990

La Camera concede l’autorizzazione a procedere contro il parlamentare missino Massimo Abbatangelo, imputato nell’inchiesta per la strage del Rapido 904, con 272 voti a favore e 122 contrari; nega, invece, quella all’arresto con 247 voti contrari e 146 a favore. Destra- M.S.I. Stragi- Rapido 904

21 marzo 1990

Sul quotidiano "Il Giornale", nell’articolo "Caso Abbatangelo ultimo atto", Marco Ventura scrive che il deputato missino "è convinto che il proprio coinvolgimento nella ‘strage di Natale’ sia il frutto di una macchinazione politica. Una montatura in grande stile. La storia, torbida, complicata, misteriosa, ripropone le recenti polemiche sulle deposizioni dei pentiti, sulla loro attendibilità, sulle pressioni alle quali vanno soggetti". Destra- M.S.I. Stragi- Rapido 904

21 marzo 1990

A Roma, il vice presidente del gruppo Pci-Pds alla Camera, Luciano Violante, smentisce le ipotesi avanzate da "Il Giornale" sulle infiltrazioni comuniste nel Sismi affermando: "Si tratta evidentemente di una delle ricorrenti operazioni dirette a deviare l’attenzione dell’opinione pubblica dalla questione centrale, che è l’identificazione e la condanna degli esecutori e dei mandanti delle stragi". P.C.I. P.D.S.

21 marzo 1990

A Roma, i parlamentari comunisti, dopo aver anch’essi approvato in sede referente la legge che aumenta di un anno il limite di età per il congedo dei generali dell’aeronautica, e che la notizia è divenuta di pubblico dominio, sconfessano il loro stesso operato sospettando che la legge sia stata proposta dal democristiano Savio per consentire all’attuale capo di Stato maggiore dell’aeronautica, generale Franco Pisano (che farà 60 anni il 15 aprile prossimo) di restare al suo posto mentre infuriano le polemiche sulla strage di Ustica. La legge comunque deve ancora essere approvata in forma definitiva dalla commissione Difesa della Camera. P.C.I. P.D.S. D.C. Stragi- Ustica

21 marzo 1990

A Venezia, il giudice Carlo Mastelloni invia alla Commissione parlamentare sul terrorismo e le stragi i verbali contenenti la testimonianza di un ex mercenario, secondo la quale i militari italiani massacrati a Kindu (Congo) l’11 novembre 1961 dai soldati dell’armata nazionale congolese (v. nota relativa) trasportavano armi e non erano impiegati in azioni umanitarie, come la verità ufficiale ha accreditato fino ad oggi.

22 marzo 1990

Le truppe sovietiche occupano Vilnius, capitale della Lituania.

22 marzo 1990

Il quotidiano "L’Unità", nell’articolo intitolato "La Camera conferma, Abbatangelo resta libero" a firma di Guido Dell’Aquila, ricorda che "Abbatangelo potè ritornare alla Camera- come primo dei non eletti nella circoscrizione di Napoli- a seguito delle dimissioni di Antonio Mazzone, il quale a sua volta andò ad occupare un seggio a Strasburgo lasciato libero da un altro missino compiacente, Giuseppe Tatarella". Destra- M.S.I. Stragi- Rapido 904

22 marzo 1990

A Brescia, il Tribunale di sorveglianza concede a Corrado Alunni una detrazione di pena di 700 giorni a titolo di ‘liberazione anticipata’ per buona condotta, così che l’ex militante delle Br già ammesso al lavoro esterno potrà fra poco usufruire anche della semilibertà. Sinistra- formazioni minori

22 marzo 1990

A Milano, la Corte di appello conferma le condanne, riducendo le pene inflitte per rapina aggravata e detenzione di armi agli ex militanti di Prima linea Giambattista Veronesi, Paolo Franzoni, Francesco Berretta, Marco Masala, Giuseppe Capano, Luigi Rapisarda, Danilo Gandini, Mario Ferro che avevano rapinato, il 25 gennaio 1988, la Banca di Legnano a Cormano. Sinistra- formazioni minori. Repressione

22-23 marzo 1990

Il Senato approva, con alcuni emendamenti limitativi, la legge Mammì sulle telecomunicazioni.

22-25 marzo 1990

A Rimini, si svolge la Conferenza programmatica socialista che dibatte le riforme istituzionali e particolarmente l’elezione diretta del capo dello Stato, suscettibile di creare "effetti di trascinamento sulla consistenza delle forze rappresentate in Parlamento". Partecipa al dibattito il filosofo Norberto Bobbio. A margine del convegno, si svolge un incontro fra Massimo D’Alema, Walter Veltroni e Bettino Craxi, che si rivela inconcludente. P.S.I. P.C.I. P.D.S.

23 marzo 1990

A Roma, il Gran maestro del Grande Oriente d’Italia, Giuliano Di Bernardo, plaude all’intervento sul Csm di Francesco Cossiga (vedi 21 marzo) dichiarando: "Certo che sono soddisfatto dell’iniziativa del presidente Cossiga…non tanto per ciò che ha detto sulla massoneria, quanto perché il suo è stato un intervento a favore della tolleranza, dell’uguaglianza e della libertà di associazione, principi che sono alla base della nostra istituzione e per i quali la risoluzione del Csm costituisce una minaccia concreta". D.C.

23 marzo 1990

Sul quotidiano "La Nuova Venezia", commentando il messaggio di Cossiga al Csm a favore dell’iscrizione dei giudici alla massoneria, il giudice veneziano Felice Casson scrive nell’articolo intitolato "Tra giuramenti e doveri costituzionali": "Bisognerebbe che tutti coloro, l’onorevole Francesco Cossiga compreso, che vari giornali anche di recente non hanno escluso da rapporti con l’allora capo della P2, ne fornissero pubblico chiarimento". D.C. Strutture clandestine e semiclandestine

23 marzo 1990

Su "Il Secolo d’Italia" Francesco Storace, nell’articolo "Un processo ad armi pari. Caso Abbatangelo, il Parlamento condanna Vigna", si scaglia contro i parlamentari che hanno votato a favore dell’autorizzazione a procedere nei confronti del deputato missino che, secondo lui, è un uomo innocente e perseguitato. Gianfranco Fini, da parte sua, rilascia una dichiarazione alla stampa in cui afferma che "il voto della Camera ha mostrato il vero volto dei cosiddetti neo comunisti di Occhetto: è il solito livido volto del peggiore antifascismo e del più ottuso stalinismo". Destra- M.S.I. Stragi- Rapido 904

23 marzo 1990

A Milano, il giudice Fabio Paparella rinvia a giudizio l’ex segretario personale di Arturo Michelini, segretario nazionale del Msi, Eduardo Formisano e Alfredo Ugo Filocamo per detenzione di armi. I due avevano inscenato un finto attentato a Bettino Craxi, facendo ritrovare alla polizia le armi che essi stessi avevano occultate all’interno di una vettura, nella notte fra il 27 e il 28 ottobre 1978. Successivamente Bettino Craxi, il 10 febbraio 1979, aveva presentato un esposto a Domenico Sica raccontando che era in preparazione un attentato ai suoi danni e citando fra i presunti attentatori proprio Formisano e Filocamo, nomi che gli erano stati riferiti dal suo collaboratore Filippo Panseca –che a sua volta li aveva appresi da Lello Liguori, gestore di night a Milano. In realtà, la messinscena organizzata da Formisano e Filocamo aveva come fine ultimo ottenere benefici di legge per Francis Turatello. Destra- M.S.I. P.S.I.

23 marzo 1990

A Bologna, il consiglio dell’ordine degli avvocati fissa al 23 maggio l’inizio del procedimento disciplinare a carico dell’avvocato Roberto Montorzi. Stragi- Bologna

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