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3 gennaio 1990

A Panama, gli americani arrestano Manuel Noriega, che si era rifugiato nella sede della nunziatura apostolica, e lo traducono negli Stati uniti, dove sarà processato e condannato per traffico di stupefacenti. Stati Uniti. Vaticano

3 gennaio 1990

A Roma, dinanzi alla taverna Flavia –dove il capo della polizia Vincenzo Parisi pranza con il suo segretario- ignoti rubano le armi custodite nel vano portabagagli delle due vetture blindate con le quali i due sono giunti, dopo aver frugato nel cruscotto alla ricerca di documenti. Le due vetture sono dotate di sofisticati sistemi di allarme ed antifurto che gli ignoti, però, sono riusciti a neutralizzare senza difficoltà. Piani occulti

3 gennaio 1990

Il "Corriere della sera" dedica al processo di cambiamento in corso nel Pci un severo editoriale firmato da Angelo Panebianco, sotto il titolo "Processo al Pci", che sostanzialmente detta i cambiamenti necessari affinché, una volta abbandonato il nome comunista, possa cadere la pregiudiziale della partecipazione al governo: abbandono di un sindacalismo "quasi peronista", causa a suo avviso della inefficienza della pubblica amministrazione, della copertura ad oltranza dei giudici che si comportano come "dei Robespierre", mentre, in politica estera, il nuovo partito deve dimostrare di non voler continuare ad essere il "cavallo di Troia" di Mosca in Europa, sia pure nella versione gorbacioviana. P.C.I.

5 gennaio 1990

"L’Unità" dedica una vibrata replica all’editoriale di Angelo Panebianco, firmata da Massimo D’Alema. Sulla politica estera, "siamo al 1948 – scrive- La rozzezza e la miopia con cui si guarda alle trasformazioni in atto in Europa e nel mondo sono persino imbarazzanti" e, quanto agli altri rilievi, "non sembra sfiorato l’illustre editorialista dal dubbio che lo sfascio dello Stato sia causato essenzialmente dall’occupazione dello stesso da parte dei partiti di governo, dall’uso clientelare delle risorse e degli apparati pubblici, da una corruzione endemica" . Commenta infine che già il titolo, "Processo al Pci", rende l’idea della "libera stampa che c’è da noi: altrove ha il coraggio di criticare il potere; qui è, in generale, intenta a processare l’opposizione". P.C.I.

5 gennaio 1990

Il quotidiano "Il Giornale" pubblica una dichiarazione di Gianfranco Fini: "Nessuno può chiederci abiure della nostra matrice fascista…Non si capisce appieno il Ventesimo secolo e quel che accadde all’Est, se non si comprende la natura del fascismo". E sul Msi-Dn, Fini afferma: "Il Movimento sociale è nato per difendere la libertà di pensiero e di azione di quanti furono sconfitti nel 45". Destra- M.S.I.

6 gennaio 1990

La lira entra nella fascia ristretta dello Sme, riducendo la banda di oscillazione dal 6 al 2,25%, il che comporta una svalutazione di circa il 4%.

9 gennaio 1990

A Roma, Gianfranco Fini chiede l’applicazione della pena di morte in Italia: "La domanda di sicurezza che sale dalla società civile può e deve avere una risposta organica e coerente nell’inasprimento della sanzione giuridica, fino al massimo della pena capitale per alcuni reati particolarmente efferati…O lo Stato riesce a creare una deterrenza efficace per i delinquenti, o sarà costretto ad inseguire a vuoto vittime ed assassini…" Destra- M.S.I.

9 gennaio 1990

A Roma, la 5° sezione della Corte di cassazione, presieduta da Raffaele Dolce, conferma la assoluzione dei fratelli Michele e Salvatore Greco dalle accuse relative all’uccisione del giudice istruttore Rocco Chinnici e degli agenti della scorta, avvenuta il 29 luglio 1983, già ritenuta dalla prima sezione della Corte il 3 giugno 1986. Violenza politica- caduti

10 gennaio 1990

I rappresentanti dei paesi aderenti al Comecon, riuniti a Sofia (Bulgaria), definiscono un progetto di riforma che prevede l’apertura all’economia di mercato.

11 gennaio 1990

Sul quotidiano "La Nuova Venezia", nell’articolo intitolato "Da che parte è la sovversione", Felice Casson scrive: "Verso la conclusione dei suoi lavori, la Commissione P2 si imbattè in nomi grossi, per esempio qualche presidente del Consiglio dei ministri e un presidente della Repubblica i cui contatti con Gelli sono ancora tutti da approfondire". Strutture clandestine e semiclandestine

11 gennaio 1990

A Roma, la riunione del patto di sindacato Amef, controllante del gruppo Mondadori, vede un duro scontro fra i rappresentanti della cordata Cir- Caracciolo- Scalfari da un lato, Berlusconi- Formenton dall’altro, in conseguenza del quale si dimette il presidente del patto, Andrea Manzella.

11-15 gennaio 1990

A Rimini, si svolge il 16° congresso del Msi-Dn alla cui conclusione è eletto segretario nazionale Pino Rauti. Destra- M.S.I.

12 gennaio 1990

Gianfranco Fini interviene ancora per ribadire la sua fedeltà al fascismo, per l’affermazione del quale vede schiudersi nuovi orizzonti: "La conclusione a cui sono giunti gli antifascisti di casa nostra –presieduti per l’occasione dal sempre disponibile Norberto Bobbio- è che la fine del comunismo realizzato porta con sé la fine del fascismo, che non potrà mai più risorgere senza il suo naturale e storico nemico, mentre dà nuova linfa all’antifascismo inteso come sistema di valori. Una conclusione grossolanamente autoconsolatoria e priva di dignità culturale e politica. Infatti è proprio l’antifascismo, inteso come discriminante politica, che subisce un colpo mortale dal crollo del comunismo, poiché è stato soprattutto il comunismo a sottolineare in ogni occasione la necessità dell’antifascismo per accreditarsi agli occhi delle democrazie liberali…Il fascismo, inteso ovviamente come sistema di valori e non come regime, non subisce in realtà nessun contraccolpo dalla scomparsa del comunismo, anzi vede aprirsi un orizzonte quanto mai ampio, per decenni precluso dagli ostacoli (e che ostacoli) eretti dal comunismo". Destra- M.S.I.

14 gennaio 1990

A Gerusalemme, il premier israeliano Ytzak Shamir ribadisce l’obiettivo sionista della ‘Grande Israele’, che assorbirà l’ondata di immigrazione ebraica dalla Russia. Fronte arabo islamico- M.O.

15 gennaio 1990

A Venezia, l’ammiraglio Fulvio Martini, interrogato dal giudice veneziano Felice Casson, esclude un collegamento tra lo spostamento dei depositi di Gladio e l’attentato di Peteano di Sagrado. Attentato di Peteano

15 gennaio 1990

A Mosca, il governo decide l’invio di forze militari in Azerbaigian, per porre termine al conflitto che oppone armeni e azeri che rivendicano, entrambi, il possesso del Nagorno-Karabah. Le truppe entreranno a Baku il 20 gennaio, provocando scontri che determinano la morte di alcune centinaia di persone. Il Parlamento azero chiederà la secessione dall’Urss.

15 gennaio 1990

A Milano, Fedele Confalonieri è nominato presidente dell’Amef, che controlla la casa editrice Mondadori.

16-18 gennaio 1990

A Roma, il ministro ungherese, Horn, definisce l’accordo che abolisce i visti obbligatori fra i due Paesi, "di importanza pari allo sgretolamento della cortina di ferro".

17 gennaio 1990

Nel corso della trasmissione televisiva "La notte della Repubblica", Amos Spiazzi, intervistato da Sergio Zavoli, afferma: "Sono fermamente convinto che, così come tanti altri fatti del nostro Paese, anche in Alto Adige si voleva creare un determinato clima di tensione i cui frutti si vedono purtroppo tristemente oggi". Sergio Zavoli chiede "...se, a suo parere e per le esperienze che ha vissuto in prima persona, il terrorismo in Alto Adige è stato o no manovrato dai servizi segreti, non solo italiani, del tempo". Amos Spiazzi risponde: "Senz’altro è stato manovrato da parti deviate dei servizi o addirittura dai servizi per ordine dei politici...". Piani occulti. Separatismo- Nord Italia

18 gennaio 1990

A Bagheria (Palermo) Giulio Andreotti in visita in Sicilia, inaugura un monumento a Renato Guttuso, per poi recarsi nella sede de "Il Giornale di Sicilia" dove parla ai giornalisti sui temi di attualità, compresa la lotta alla mafia, accompagnato da Salvo Lima. D.C.

18 gennaio 1990

A Roma, entrano in agitazione folti gruppi di studenti universitari per protestare contro la legge Ruberti, che apre la gestione degli atenei alle imprese, per la preoccupazione che gli interessi privati diventino dominanti nella ricerca scientifica e nella didattica. Alla protesta, che durerà qualche mese, si affiancheranno universitari siciliani e di altri atenei. Movimenti contestativi

19 gennaio 1990

A Venezia, il giudice istruttore Felice Casson scrive al presidente del Consiglio Giulio Andreotti per chiedergli l’autorizzazione a consultare gli archivi del Sismi in relazione alla rete di resistenza, poi individuata come ‘Stay behind’. D.C. Strutture clandestine e semiclandestine

20 gennaio 1990

A Srinagar (Kashmir), mentre s’insedia il nuovo governatore nominato dall’India, la polizia spara sui mussulmani che protestano uccidendo decine di persone. Fronte arabo islamico

20 gennaio 1990

A Gerusalemme, il generale Yitzhak Mordechai, comandante delle truppe israeliane in Cisgiordania, afferma, riferendosi all’Intifada: "La rivolta sarà schiacciata da una posizione di forza con la potenza delle forze armate israeliane". Fronte arabo islamico- M.O.

21 gennaio 1990

Sul settimanale "Panorama" appare una dichiarazione di Licio Gelli a commento dell’insediamento di Silvio Berlusconi alla presidenza della Mondadori: "Sono contento. Sono contento perché quando gli affari vanno bene a persone che se lo meritano, a me non può che fare piacere...Quello di Berlusconi è un passo appropriato sulla sua lunghezza d’onda. Direi un ‘fatto’ che gli spetta". Strutture clandestine e semiclandestine

22 gennaio 1990

A Vicenza, muore Mariano Rumor. D.C.

22 gennaio 1990

A Roma, il presidente della repubblica Francesco Cossiga incontra l’ex re dell’Afghanistan, Zahir Shah, per esaminare la possibilità di costituire un governo provvisorio da lui capeggiato. D.C. Fronte arabo islamico- Afghanistan

22 gennaio 1990

A Roma, Luigi Granelli, già ministro delle Partecipazioni statali nel governo Goria, narra a Giancarlo Galli di un invito ricevuto nel luglio 1987, tramite Antonio Maccanico, dal presidente onorario – e tuttora vera anima- di Mediobanca, Enrico Cuccia, invito che il ministro preferì rinviare a privatizzazione conclusa. "Avevano in mente un patto del 20+20 (un sindacato di controllo per Mediobanca composto per il 20% dalle tre Bin e per il 20% dai privati, Nda), a mio parere assolutamente disastroso, come quello che fu successivamente stipulato per Enimont, con scalata e rissa. Di fronte all’irremovibilità, e non sto a ricordare le pressioni, fecero buon viso a un 25+25 che già non mi andava a genio". Maccanico fornisce a Granelli "le più ampie assicurazioni, garantendo come presidente", che Mediobanca avrebbe preso qualche iniziativa in direzione del Mezzogiorno, lo sviluppo e la ricerca ma "la relazione fu quella di sempre…Vi è un tremendo complesso d’inferiorità – conclude Granelli- verso Cuccia. I comunisti pubblicamente attaccano ma, in privato, uno come Alfredo Reichlin ti viene a sussurrare, cercando di convincerti, che ‘è l’unico che se ne intende’. I socialisti giocano a fare i barricadieri, salvo calare le braghe…" D.C. P.C.I. P.S.I.

23 gennaio 1990

Il tenente colonnello dei carabinieri, Gianfranco Petricca, iscritto nelle liste della loggia P2 dal 26 gennaio 1978, si reca da Silvio Berlusconi per consegnargli documenti "che potrebbero essere utili nel procedimento giudiziario in corso, relativo alla presunta comunicazione di dati non corretti riguardanti l’appartenenza alla loggia P2" dello stesso Berlusconi, inquisito per falsa testimonianza. Strutture clandestine e semiclandestine

23 gennaio 1990

A Palermo, Leoluca Orlando annuncia le dimissioni della giunta comunale dopo che all’interno del comitato provinciale democristiano si è nuovamente affermata la maggioranza composta dalle correnti di centro e andreottiana, favorevole alla fine della giunta esapartito a Palazzo delle Aquile. Con Orlando si dimette il capogruppo Dc al comune, La Placa, che ha perso anche la carica di segretario provinciale del partito. D.C.

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