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13-14 luglio 1991

Gianfranco Fini ribadisce la identità fra il suo partito ed il fascismo: "Il Msi non deve cambiare nome e simbolo. Cambiano nome e simbolo coloro che sono costretti a rinnovarsi per non dover dichiarare un fallimento generale di tipo strategico. Il comunismo è morto perché non è stato capace sostanzialmente di vincere la pace. Il fascismo non è morto ma ha perso la guerra ed è stato messo ai margini della vita nazionale. Sono due situazioni del tutto diverse". Ancora: "Non occorre impostare un rilancio del Movimento sociale italiano su un’operazione di ridefinizione ideologica, di cui non abbiamo bisogno se è vero che tutti quanti, nel momento in cui dobbiamo trovare un unico mastice che ci lega, diciamo che siamo fascisti, gli eredi del fascismo, i post fascisti o il fascismo del Duemila. In quel grande contenitore di idee ci riconosciamo tutti, è chiara la nostra matrice, la nostra provenienza". Destra- M.S.I.

15 luglio 1991

Il giudice titolare dell’inchiesta sulla strage di Ustica, Rosario Priore, ordina il recupero della scatola nera del Dc-9 Itavia. Stragi- Ustica

15 luglio 1991

Il pentito mafioso Aldo Marino Mannoia dichiara ai magistrati che, durante il sequestro di Aldo Moro, alcuni politici democristiani, fra i quali Salvo Lima e Rosario Nicoletti, lo avevano sollecitato ad intervenire per la liberazione del presidente della Dc. E che a tale scopo era stato inviato a Roma a parlare con Angelo Cosentino insieme ad Angelo Federico. Ma, successivamente, durante una riunione della ‘commissione’ per esaminare il problema, sia il Greco Michele che Giuseppe Calò espressero la loro contrarietà, anzi quest’ultimo dinanzi alle rimostranze di Bontate gli disse: "Stefano, ma ancora non l’hai capito, uomini politici di primo piano del suo partito non lo vogliono libero". Affare Moro

15 luglio 1991

A Lecce, è ucciso Romolo Morello, pentito della Sacra Corona.

15 luglio 1991

A Napoli, nell’ambito dell’inchiesta su appalti inquinati a Casandrino, sono spiccati 8 mandati di cattura, a carico fra gli altri di esponenti locali democristiani, socialisti e socialdemocratici. Tangentopoli. D.C. P.S.I.

16 luglio 1991

Giorgio Napolitano, in una conferenza stampa a Roma, e Gerardo Chiaromonte, su "l’Unità", rilanciano il tema della unità socialista, contestualmente all’iniziativa nello stesso senso di Claudio Martelli e Rino Formica. P.D.S. P.S.I.

16 luglio 1991

Al processo per il crac dell’Ambrosiano, sono ascoltati Virginio Rognoni, a proposito dell’incontro da lui organizzato fra Carlo De Benedetti e mons. Achille Silvestrini; e Silvio Berlusconi, circa i suoi contatti con Tassan Din, Carboni e Calvi. Affare Calvi. Vaticano

17 luglio 1991

A Londra, è firmato il primo accordo Start di cooperazione fra l’Occidente e la Russia che diviene l’8° membro del cosiddetti Grandi.

17 luglio 1991

Sul quotidiano "La Repubblica", Giorgio Cecchetti pubblica, commentandoli, stralci della motivazione con la quale la Corte di assise d’appello di Venezia, presieduta da Michele Curato, ha condannato Dino Mingarelli, Antonino Chirico e Giuseppe Napoli per falso e soppressione di atti, riformando così la sentenza assolutoria del 5 aprile 1989. Attentato di Peteano

18 luglio 1991

Il "New York Times" riporta anticipazioni del rapporto dell’Onu sulla scarsa consistenza, a quanto finora risulta, della minaccia nucleare irachena. Fronte arabo islamico- Iraq

18 luglio 1991

Bettino Craxi, in risposta all’iniziativa dei ‘miglioristi’ del Pds, afferma "Seguiamo con attenzione il dibattito che si svolge nel Pds ma non assumiamo atteggiamenti che possono apparire come interferenza interna" P.S.I. P.D.S.

18 luglio 1991

La società Winpol recupera la scatola nera del Dc-9 Itavia caduto nel mare di Ustica. Stragi- Ustica

18 luglio 1991

A Napoli, la Corte d’assise di appello condanna in via definitiva, riducendo le pene, gli assassini di Jerry Masslo, ucciso il 24 agosto 1989. Giovanni Florio è condannato a 18 anni, Giuseppe Caputo a 14, Michele Lo Sapio a 13. Immigrazione. Violenza politica- caduti

19 luglio 1991

A Belgrado, scaduto alla mezzanotte l’ultimatum federale per lo smantellamento delle forze paramilitari slovene e croate, è firmato l’accordo fra sloveni e serbi, dal quale consegue l’impegno dell’esercito federale a lasciare il territorio entro 3 mesi. La Croazia, rappresentata da Franjo Tudjman e Stipe Mesic, pretende invece la piena sovranità. Si è astenuta la Bosnia Erzegovina.

19 luglio 1991

A Brescia, è sgomberata forzosamente un’area abitata da immigrati, già bruciata da un misterioso incendio. Immigrazione. Repressione armata

21 luglio 1991

Milovan Djlas, già collaboratore di Tito, dichiara in una intervista che "nel 1946 io e Cardelj andammo in Istria a organizzare la propaganda anti – italiana. Si trattava di dimostrare alla Commissione alleata che quelle terre erano jugoslave e non italiane. Ci furono manifestazioni con striscioni e bandiere…Bisognava indurre gli italiani ad andarsene via con pressioni di ogni tipo. Così fu fatto".

21 luglio 1991

Sul "Manifesto", sotto il titolo "Taranto il fronte del sud", Guido Ruotolo documenta la crescita del porto militare americano e Nato "con i soldi dello sviluppo del Mezzogiorno". Stati Uniti- Italia

21 luglio 1991

A Genova, si svolge una manifestazione con blocchi stradali di Msi e Lega nord, contro i nomadi, fra grida razziste. Destra- M.S.I. Leghismo. Immigrazione

22 luglio 1991

E’ varata la legge n.221 sullo scioglimento dei consigli comunali inquinati dalla mafia.

23 luglio 1991

A Palermo, si svolge un convegno sul tema "12 anni di stragi e di delitti politico – mafiosi rimasti impuniti", al quale prendono parte il gesuita Ennio Pintacuda, Leoluca Orlando, il regista Marco Risi, il giornalista Maurizio De Luca e, ovviamente, Felice Casson. Stragi-

23 luglio 1991

"Il Secolo XIX", sotto il titolo "Ferruzzi solca i mari sulla via della seta", intervista il direttore della società Fermar del gruppo Ferruzzi che informa di un accordo tra la Fermar e la Maritalia avente per scopo la costituzione di una joint venture con la società Sinotrans di Pechino, per investimenti di diversi miliardi.

24 luglio 1991

A Tirana (Albania), il presidente Sali Berisha rifiuta di ricevere una delegazione di parlamentari italiani guidati da Margherita Boniver, rifiuto riferibile ai rimpatri forzati. P.S.I. Immigrazione. Repressione

24 luglio 1991

A Roma, si riunisce il consiglio di amministrazione della ‘Lux’, società di produzione televisiva destinata a produrre film "ad alto contenuto morale". La società, definita dalla stampa ‘Televaticano’, è presieduta da Ettore Bernabei, e del cda fanno parte Giovanni Bazoli, presidente del Banco ambroveneto; Giampiero Pesenti, presidente della finanziaria Gemina; gli industriali Vittorio Merloni, Luigi Abete e Alberto Falck. Vaticano. D.C.

24-26 luglio 1991

Si svolge il dibattito parlamentare sul messaggio del presidente Francesco Cossiga alle Camere, per "una democrazia compiuta e governante" ed il rinnovo delle istituzioni. L’appoggio più forte viene dal Psi, l’attacco più duro da Oscar Luigi Scalfaro che usa termini quali ‘bonapartismo’, ‘attentato alla costituzione’, ‘convitato di pietra’ e, di fatto, si candida alla successione al Quirinale. P.S.I. D.C.

25 luglio 1991

Gianfranco Fini ribadisce la sua coerenza, personale e di partito, ideologica ed esclude perentoriamente qualsiasi autocritica futura: "Il Msi non chiede –afferma- agli antifascisti di rinnegare le loro scelte di ieri, così come nessuno può avere la pretesa di chiedere a noi di farlo". Destra- M.S.I.

25 luglio 1991

A Palermo, il sostituto procuratore Giusto Sciacchitano conferma le rivelazioni di Francesco Marino Mannoia sull’interessamento alla liberazione di Moro di Stefano Bontade, attivato dal segretario regionale democristiano Rosario Nicoletti e dai cugini Salvo. Affare Moro

25 luglio 1991

A Villafranca (Verona), sono scagliate bombe molotov contro il campo nomadi. Immigrazione. Violenza politica

26 luglio 1991

A Castelgandolfo, si svolge il 15° incontro universitario promosso dalla fondazione Rui sul tema: "Il tempo del lavoro. Professione e cultura per una pace possibile". Interviene fra gli altri il cardinale Joseph Ratzinger, prefetto della Congregazione della fede. Vaticano

26-27 luglio 1991

A Dubrovnik, in un incontro dei capi di governo dei paesi che compongono la Pentagonale (Italia, Austria, Jugoslavia, Ungheria e Cecoslovacchia), è decisa l’ammissione nel gruppo della Polonia. Della riunione di Dubrovnik, Giulio Andreotti scriverà nei suoi ricordi che essa fu "clamorosamente disastrosa, anche se all’esterno cercammo di non drammatizzare. Nel pranzo di benvenuto, offerto la sera dell’arrivo dal presidente della Croazia Franjo Tudjman…il presidente croato si rivolse a Markovic /presidente federale/ dicendosi sorpreso per la sua iniziativa. Quale aggiunta alla Pentagonale poteva concepirsi se uno dei cinque Stati – la Repubblica jugoslava- non esisteva più? Rinnovò la sua gioia per avere attorno al tavolo personalità così illustri, ma dovevamo considerarci ospiti del governo croato e non di altri. E’ facilmente comprensibile la sorpresa e l’imbarazzato disagio provocato da questo elogio funebre pronunciato con voce calma, come se si fosse trattato di uno di quei brindisi rituali di cui è ricca la letteratura diplomatica. Ma ancor più strabiliante fu il resto. I federali Markovic e Lonjar, primo ministro e ministro degli esteri, non batterono ciglio né chiesero la parola; e il programma per la firma dei polacchi restò invariato…" D.C.

27 luglio 1991

A Washington, il presidente George Bush aderisce al progetto arabo ed europeo di una conferenza di pace per il Medio Oriente, da tenersi a Madrid nell’autunno. Il governo israeliano accelera i progetti di colonizzazione dei Territori ed i servizi predispongono misure vessatorie verso gli esponenti dell’Olp che potrebbero fare parte della delegazione palestinese. Stati Uniti. Fronte arabo islamico- M.O.

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