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23-24 gennaio 1991

A Roma, polizia e carabinieri compiono una retata alla Pantanella, fabbrica dismessa divenuta abitazione per quasi 2000 immigrati, 800 dei quali sono fermati per essere successivamente espulsi. Il giorno successivo, una delegazione parlamentare, con Eugenio Melandri e Dacia Valent, incontra i fermati all’uscita della caserma di Castro Pretorio e ne raccoglie le denunce su pestaggi ed un "trattamento da bestie" ricevuto. Immigrazione. Repressione armata. Sevizie di Stato

24 gennaio 1991

A Roma la Corte di appello, estensore il giudice Metta, annulla il lodo arbitrale del 21 dicembre 1988 sulla casa editrice Mondadori.

24 gennaio 1991

Nel corso di un convegno svoltosi ad Abano sulla riforma del diritto penale, alcuni magistrati sottoscrivono un documento che condanna la guerra contro l’Iraq. Fronte arabo islamico- Iraq

25 gennaio 1991

I rappresentanti palestinesi a Baghdad inviano a Tunisi le loro osservazioni sul progetto di Bettino Craxi di "una risoluzione congiunta di Baghdad e Washington" nella quale "l’Iraq doveva impegnarsi a far rispettare la risoluzione dell’Onu sul ritiro delle truppe /dal Kuwait/ e Bush doveva accettare le risoluzioni dell’Onu sul problema palestinese". "I fratelli iracheni – è la risposta- pensano che la proposta dell’on. Craxi sia inviata agli Stati uniti e a Israele per verificare il loro consenso, per poi informare l’Iraq delle loro risposte". P.S.I. Fronte arabo islamico- Iraq. Fronte arabo islamico- M.O.

25 gennaio 1991

L’ambasciatore americano presso la Santa Sede, Patrick Melady, facendo seguito alla nota dell’ambasciata del 18 gennaio, riferisce a Washington che "il ministro degli Esteri della Santa Sede ha espresso in privato comprensione per la nostra posizione" e che, sempre in privato, "alti funzionari hanno manifestato sdegno per gli eccessi di Bidawid. Alcuni gruppi cattolici – segnala quindi l’ambasciatore- hanno partecipato e spesso guidato le manifestazioni locali contro la guerra, ma non hanno l’appoggio ufficiale della Santa Sede". Con riferimento alla richiesta di Saddam Hussein al Pontefice "di intervenire a Washington per fermare i bombardamenti", afferma che "la Santa Sede non ha in programma di rispondere". Infine, circa la "accresciuta preoccupazione per il modo in cui la guerra è combattuta, il portavoce del governo americano dovrebbe ribadire che sono stati colpiti solo obiettivi militari. Questo ci aiuterebbe molto a Roma, perché la proporzionalità della risposta è il più difficile dei criteri /elencati dal Vaticano/ per la guerra giusta. L’arcivescovo /Tauran/ ha detto che la Santa Sede apprezza il fatto che gli edifici civili sono stati risparmiati". Stati Uniti. Vaticano. Fronte arabo islamico- Iraq

25 gennaio 1991

A Roma, si svolge un dibattito sul tema "Le nebbie della Repubblica" cui prendono parte Vittorio Borraccetti, Felice Casson, Antonio Testa, il senatore comunista Pietro Longo, il direttore de "Il Gazzettino" Giorgio Lago e il direttore de "Il Mattino di Padova" Maurizio De Luca. P.C.I. P.D.S.

26 gennaio 1991

A Mogadiscio (Somalia), il presidente Siad Barre abbandona la capitale, per rifugiarsi in Kenya, visto il prevalere dei ribelli del Congresso per l’unità somala.

28 gennaio 1991

A Mogadiscio (Somalia), è eletto presidente Ali Mahdi Mohamed.

28 gennaio 1991

Un’ulteriore nota dell’ambasciatore Patrick Melady tranquillizza il Dipartimento di stato circa la posizione pontificia sul conflitto del Golfo, a dispetto delle apparenze: "Alcune sue dichiarazioni, come ‘i leader devono abbandonare il sentiero della guerra, indegno dell’umanità’, sono spesso usate e distorte come slogan per manifestazioni pacifiste di ogni genere. Ma il discorso del Santo Padre del 27 gennaio conteneva una chiara e specifica condanna del maltrattamento dei prigionieri di guerra da parte degli iracheni ed un avvertimento contro l’inaccettabile uso del terrorismo". Stati Uniti. Vaticano. Fronte arabo islamico- Iraq

29 gennaio 1991

Gianfranco Fini conferma la continuità fra il suo partito ed il fascismo e prosegue: "Da questa irrinunciabile continuità deriva l’orgoglio nazionale da contrapporre alle Leghe, la vocazione sociale del movimento, l’istanza partecipativa, il nostro messaggio alternativo ai modelli economici imperanti, l’ostilità al sistema dei partiti". Destra- M.S.I.

30 gennaio 1991

A Roma, il ministro degli Esteri Gianni De Michelis annuncia che l’Italia è disposta a riconoscere in Somalia solo un governo di unità nazionale. P.S.I.

30 gennaio 1991

A Roma, si riunisce la giunta del Grande oriente d’Italia che affronta l’argomento relativo alla presenza di massoni all’interno delle Stay-behind. Secondo alcuni, costoro vanno espulsi per non aver comunicato ai superiori massonici la loro appartenenza ad una struttura segreta, altri invece si oppongono affermando che si tratta di "eroi". Strutture clandestine e semiclandestine

30 gennaio 1991

E’ destituito il comandante della flotta italiana nel Golfo, contrammiraglio Mario Buracchia, che, in un’intervista concessa a "Famiglia cristiana" il 21 gennaio, aveva affermato che la guerra "si sarebbe potuta evitare con un po’ più di saggezza e con una migliore valutazione di quello cui si sarebbe andati incontro". Fronte arabo islamico- Iraq

31 gennaio 1991

A Roma, si svolge la visita ufficiale, che si concluderà il l febbraio, del primo ministro rumeno Iliescu. Egli afferma che l’Italia "non è un qualunque Paese europeo, ma un Paese al quale ci lega una storia intera".

31 gennaio 1991

A Rimini, inizia il congresso del Pci con la relazione del segretario Achille Occhetto. Riguardo la guerra del Golfo, Occhetto chiede, non il ritiro – che costerebbe la scissione dell’ala migliorista- bensì "la sospensione anche temporanea dei bombardamenti" ed una "conferenza di pace sul Medio Oriente da convocarsi al più presto". Circa le riforme istituzionali, si pronuncia per "una vera rifondazione regionalista dello Stato" mentre, parlando di luoghi di lavoro, afferma che occorre confrontarsi "su quella che viene definita la nuova qualità totale dell’impresa". P.C.I. P.D.S.

31 gennaio 1991

Gianfranco Fini ribadisce la sua solidarietà con gli Stati uniti nella guerra contro l’Iraq e si scaglia contro coloro che sostengono la necessità di giungere alla pace. "Fino a che non sarà terminata la guerra del Golfo, il nostro ruolo dovrà essere soprattutto quello di coloro che contestano a viso aperto e duramente ogni disfattismo e ogni tentazione, purtroppo presenti perfino in certi vertici delle Forze armate, di ammantare di pacifismo il rifiuto stolto e miope di assumersi le responsabilità di una grande nazione". Destra- M.S.I. Stati Uniti- Italia. Fronte arabo islamico- Iraq

gennaio 1991

A Washington, il presidente George Bush emana la direttiva intitolata "National strategy of the Usa" nella quale si legge che, pur essendo terminata la guerra fredda con il crollo dell’Urss, "la guerra del Golfo ci ha rammentato con forza che vi sono nel mondo fonti diverse di turbolenza. Un nuovo ordine mondiale non è un fatto acquisito, è un’aspirazione e un’opportunità. Abbiamo a portata di mano una possibilità straordinaria di cui poche generazioni hanno potuto godere, costruire un nuovo sistema internazionale armonioso con i nostri valori e ideali. All’interno della comunità internazionale noi vediamo chiaramente qual è il nostro ruolo. Noi dobbiamo non solo proteggere i nostri cittadini e i nostri interessi ma anche creare un mondo nuovo in cui i nostri valori siano trionfanti. Dobbiamo agire con gli altri ed al tempo stesso esserne leader". Ne segue l’indicazione degli obiettivi per gli anni Novanta: "promuovere una forte, prospera e competitiva economia statunitense. Assicurarci l’accesso ai mercati, all’energia, alle risorse militari straniere e allo spazio; promuovere un sistema economico internazionale basato sui principi del mercato. Avere un approvvigionamento energetico sicuro, abbondante, diversificato" nel quale "il petrolio resterà un elemento vitale. Le importazioni americane del petrolio aumenteranno nei prossimi anni. La stabilità della regione del Golfo, che detiene i 2/3 delle risorse conosciute di petrolio, è per noi di interesse vitale". Stati Uniti

gennaio 1991

Il Tribunale di Milano, presieduto da Giuseppe Tarantola, al termine di un dibattimento svoltosi secondo il rito abbreviato ed in forma riservata, assolve i dirigenti di Mediobanca (v. nota 11 febbraio 1989) dall’aver conseguito e fatto conseguire ingiusti profitti con la motivazione seguente. "Il Tribunale ritiene che sia stata raggiunta la prova della volontà della dirigenza di Mediobanca di conseguire profitti ingiusti, mentre non è stata provata in modo pieno la previsione del verificarsi di un danno…E’ certamente provato l’elemento oggettivo del reato…ma non è stata raggiunta la prova della fraudolenza e quindi la formula da adottare è quella della assoluzione perché il fatto non costituisce reato".

1 febbraio 1991

In Sudafrica, il presidente Frederik De Klerk annuncia che, entro il mese di giugno, sarà ufficialmente abolito il regime dell’apartheid. In aprile, la Cee cancellerà le sanzioni economiche in vigore contro il paese dal 1986.

1 febbraio 1991

Muore, con tre colpi di pistola, il maresciallo dell’aeronautica Antonio Muzio che prestava servizio all’aeroporto di Lamezia Terme.

1 febbraio 1991

Giuliano Vassalli si dimette da ministro di Grazia e giustizia perché in procinto di essere nominato giudice costituzionale. La carica è assunta ad interim dal vicepresidente del Consiglio Claudio Martelli. P.S.I.

1 febbraio 1991

A Rimini, al congresso del Pci, Sergio Garavini, esponente del ‘fronte del no’, annuncia che una parte consistente di esso non entrerà nel nuovo partito. P.C.I. P.D.S.

1 febbraio 1991

Sul quotidiano socialista "Avanti!", sotto il titolo "Tre gravi errori", Bettino Craxi critica la relazione di Occhetto al congresso comunista, per il risorgente anti- americanismo che si annida nell’opposizione alla guerra e gli ammiccamenti alla sinistra democristiana ed ai referendari di Mario Segni, nei quali egli ravvisa una riedizione del compromesso storico. P.S.I. P.C.I. P.D.S. D.C.

2 febbraio 1991

Il quotidiano "Il Manifesto" riporta una dichiarazione di Gianni Pellicani (ala migliorista del Pci- Pds) secondo cui se venisse presentato in Parlamento un odg per il ritiro del contingente bellico italiano, come quello presentato a Roma, "le cose cambierebbero. Quello non è un odg da Pds e neppure da Pci. E’ roba da Pcb, partito comunista bolscevico". P.C.I. P.D.S.

2 febbraio 1991

Le mobilitazioni pacifiste contro la guerra nel Golfo sfociano in un corteo presso la base americana di Camp Darby. Il Pci- Pds non vi aderisce. Movimenti contestativi. P.C.I. P.D.S. Fronte arabo islamico- Iraq

3-4 febbraio 1991

Al quotidiano "La Repubblica", Giulio Andreotti commenta la relazione svolta al congresso del Pci dal segretario nazionale Achille Occhetto, infarcita di citazioni dei discorsi del Papa, affermando ironicamente che si tratta di "serenate sotto le canoniche, fatte da persone non abituate". D.C. P.C.I. P.D.S. Vaticano

3-4 febbraio 1991

Luciano Barca annota nel suo diario il suo sconforto nell’assistere all’ultimo congresso del Pci dove tutto è stato "trattato a livello dei capi corrente, con una spartizione che riguarda commissioni, interventi, candidature" ed ha avvertito contraddizioni nella stessa maggioranza "tra chi guarda all’Internazionale socialista e chi, come Occhetto, al partito democratico americano". Dell’ultima serata scrive che "il Congresso è fermo, paralizzato dalla richiesta di Napolitano, uscito allo scoperto, che il congresso sconfessi la posizione assunta dal Pci sulla guerra del Golfo – ritiro delle navi e apertura delle trattative- e quindi sconfessi la stessa equilibristica posizione assunta da Occhetto nella relazione. Occhetto ha detto, per coprirsi a destra, tutto il male possibile dell’Iraq e di Saddam Hussein" ma ciò "non è bastato a Napolitano che vuole il plauso ai bombardamenti in nome di una nuova cultura di governo…" P.C.I. P.D.S. Fronte arabo islamico- Iraq

4 febbraio 1991

A Rimini, il congresso del Pci conclude i suoi lavori adottando la nuova denominazione di Partito democratico della sinistra (Pds) e il nuovo simbolo rappresentato da una quercia. Fallita l’aggregazione di altre forze, il 20° congresso è l’ultimo del Pci, non di costituzione ma di scissione. La segreteria ha ottenuto il 67,7%, la mozione Natta- Ingrao il 26,6%, la mozione Cossutta resta ferma al 3%. Per la partenza anticipata di molti delegati, Achille Occhetto non raggiunge il quorum nella prima convocazione del consiglio nazionale, indetto al termine del congresso, che si aggiorna all’8 febbraio in seconda convocazione. P.C.I. P.D.S.

4 febbraio 1991

Da questa data, sotto la testata del quotidiano "L’Unità" si legge "giornale fondato da Antonio Gramsci" al posto di "giornale del Partito comunista italiano". P.C.I. P.D.S.

5 febbraio 1991

L’aviazione israeliana bombarda i campi palestinesi presso Sidone, mentre continua la morsa sui Territori palestinesi. In questi stessi giorni, la Knesset ha approvato l’ingresso nel governo, come ministro senza portafoglio, di Rahamin Zeevi, sostenitore della deportazione di tutti i palestinesi. Fronte arabo islamico- M.O.

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