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11 gennaio 1991

Si svolge il dibattito parlamentare sul caso Gladio. Nel suo intervento, Giulio Andreotti ne difende la legittimità, riaffermando che non vi furono intrecci col piano Solo né con altri "piani destabilizzanti". D.C. Strutture clandestine e semiclandestine

11 gennaio 1991

Il presidente del Consiglio, Giulio Andreotti, giudica come "assolutamente intollerabile" l’iniziativa assunta senza autorizzazione dal direttore del Sismi, ammiraglio Fulvio Martini, di impiegare la struttura Stay behind nella lotta alla mafia, inviando note informative all’Alto commissariato per la lotta alla mafia. D.C. Strutture clandestine e semiclandestine

11 gennaio 1991

Alla Camera sono presentate interrogazioni, da parte di quasi tutti i gruppi parlamentari, sull’affare Gladio. Le firmano Franco Bassanini, Stefano Rodotà (Sinistra indipendente), Paolo Battistuzzi, Alfredo Biondi (Pli), Andrea Buffoni (Psi) Filippo Caria (Psdi), Bartolo Ciccardini, Arnaldo Forlani, Michele Zolla (Dc), Roberto Cicciomessere (Radicali), Laura Cima, Gianni Lanziger, Edo Ronchi, Franco Russo (Verdi), Luigi D’Amato, Ambrogio Viviani (gruppo misto), Giorgio La Malfa (Pri), Achille Occhetto (Pci), Pino Rauti (Msi), Luigi Cipriani (Dp: v. nota seguente). P.C.I. P.S.I. D.C. Destra- M.S.I. Strutture clandestine e semiclandestine

11 gennaio 1991

Nella sua interrogazione sull’affare Gladio il parlamentare demoproletario Luigi Cipriani rileva il sovrapporsi di versioni diverse da parte del presidente del Consiglio sullo scioglimento di Gladio, osserva essere quella che è stata data "una versione contraffatta, non credibile, che fa acqua da tutte le parti" e ripercorre le tracce della presenza nel tempo della organizzazione segreta "neanche qualificabile come un patto stipulato tra la Cia e il Sifar ma come una imposizione da parte di una potenza occupante. Gli Stati uniti hanno costituito ed organizzato nel nostro paese strutture armate clandestine preesistenti a quell’accordo che ora chiamiamo operazione Gladio. Vorrei ricordare che questa storia nasce con lo sbarco degli americani in Sicilia…" Sinistra- formazioni minori. Strutture clandestine e semiclandestine. Stati Uniti- Italia

11 gennaio 1991

Sull’affare Gladio, Luciano Barca annota : "Trovo incredibile che non ne abbiamo mai saputo niente nonostante la lunga frequentazione che, nel periodo del terrorismo, Ugo Pecchioli ha avuto con il ministero degli Interni (soprattutto con Cossiga), capi della polizia e dei carabinieri, ex collaboratori di Moro, informatori vari, comitato di controllo sui servizi segreti…La realtà è che l’Oss e l’Intelligence Service avevano rapporti e agenti da entrambe le parti dell’Italia divisa e che al nord l’avevano sia con alcuni capi della Resistenza che con la X di Borghese. La cosa è certa per Cefis, probabile per Taviani, gran curatore da sempre dei servizi segreti italiani". Per parte sua Barca ricorda "certi verbali che passarono rapidamente per le mani mie, di Andrea Pirandello e di Arminio Savioli nel 1946…che parlavano di riunioni segrete di militari con agenti anglo- americani, resti della X Mas e partigiani bianchi" dei quali "utilizzammo all’Unità qualche brano" ma poi "finirono a Secchia (e quindi a Seniga) e non li vedemmo più". P.C.I. D.C. Resistenza. Stati Uniti- Italia. Strutture clandestine e semiclandestine

12 gennaio 1991

A Varsavia (Polonia), s’insedia il governo presieduto da Krzysztof Bielecki, esponente di Solidarnosc.

12 gennaio 1991

A Washington, il Congresso approva l’intervento militare americano contro l’Iraq. Stati Uniti. Fronte arabo islamico- Iraq

12 gennaio 1991

L’ambasciatore americano presso la Santa Sede, Patrick Melady, riferisce al Dipartimento di stato il discorso tenuto da Giovanni Paolo II al corpo diplomatico ed un colloquio riservato avuto successivamente col Papa: "Mi ha chiesto di riportare il messaggio che ‘pensa molto a Bush’ e comprende che egli debba prendere una decisione difficile. Il Pontefice si è detto fiducioso che farà la scelta giusta…" Vaticano. Stati Uniti. Fronte arabo islamico- Iraq

12 gennaio 1991

A Roma, in contemporanea con altre capitali, si svolge una manifestazione contro l’annunciato attacco all’Iraq. Movimenti contestativi. Fronte arabo islamico- Iraq

13 gennaio 1991

Intervenendo alla pubblica preghiera domenicale, con riferimento alla crisi del Golfo, Giovanni Paolo II afferma che "un conflitto aggraverebbe i problemi del Medio Oriente invece di risolverli". Vaticano. Fronte arabo islamico- Iraq

13 gennaio 1991

In Italia si leva, unanime, la condanna per la sanguinosa repressione operata dai reparti speciali del ministero degli Interni sovietico in Lituania.

14 gennaio 1991

La Nato e il Consiglio europeo condannano la sanguinosa repressione in atto in Lituania, da parte dei sovietici, minacciando la sospensione degli aiuti all’Urss in caso di mancata trattativa fra le due parti.

16 gennaio 1991

Il presidente del Consiglio Giulio Andreotti conferma la decisione del governo italiano di aderire, senza riserve, alle risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell’Onu, senza tentare negoziati con l’Iraq. D.C. Fronte arabo islamico- Iraq

16 gennaio 1991

A questa data, secondo il biografo di Giovanni Paolo II, George Weigel, il Papa telefona al presidente George Bush "per dire che, nonostante stesse ancora pregando per una soluzione pacifica del conflitto, sperava che gli Alleati vincessero e ci fossero poche vittime, se fosse arrivata la guerra". Vaticano. Stati Uniti. Fronte arabo islamico- Iraq

16 gennaio 1991

A Roma, muore Dino Del Bo.

16-17 gennaio 1991

Scade l’ultimatum dell’Onu all’Iraq, lanciato il 29 novembre 1990. Nella notte, inizia l’operazione ‘Desert storm’, guidata dal generale Schwarzkopf, con una serie di bombardamenti aerei sul territorio iracheno, compresa la capitale Baghdad, compiuti da F15 partiti dalle basi dell’Arabia saudita, che provocano una carneficina e la distruzione di abitazioni ed infrastrutture civili, oltre che di installazioni militari, mentre colonne di profughi tentano la traversata del deserto per sfuggire alla morte. Il segretario dell’Onu, Javier Perez de Cuellar, ha dichiarato che "le ostilità sono state autorizzate da Consiglio di sicurezza ma non è una guerra dell’Onu" la quale quindi declina "la responsabilità della conduzione della guerra". Stati Uniti. Fronte arabo islamico- Iraq

16 gennaio 1991

Alla Camera, il presidente del Consiglio Giulio Andreotti apre il dibattito sulla guerra all’Iraq e la partecipazione italiana sotto il comando statunitense rammentando le violazioni irachene del diritto internazionale ed affermando che "non vogliamo fare i profeti disarmati". D.C. Fronte arabo islamico- Iraq

16 gennaio 1991

Per decisione del ministero della Difesa, sono presidiati dall’esercito gli stabilimenti di produzione bellica.

17 gennaio 1991

Alla Camera il ministro degli Esteri Gianni De Michelis, intervenendo sull’attacco all’Iraq, afferma: "Le questioni principali sono da un lato l’allargamento del conflitto...e dall’altro le azioni politico- diplomatiche per il breve e medio periodo per cercare di ridurre l’impatto (ovviamente, di per sé, negativo) dell’uso della forza e del conflitto militare e per preparare un’azione in cui la vittoria sull’Iraq, dovuta, necessaria, e da perseguire con assoluta coerenza, non si accompagni ad una sorta di sconfitta collettiva nell’ambito dei rapporti tra il mondo arabo e quello occidentale, soprattutto con riferimento all’Europa". P.S.I. Fronte arabo islamico- Iraq

17 gennaio 1991

Alla Camera, nel corso del suo intervento contrario alla guerra del Golfo, il deputato demoproletario Luigi Cipriani afferma: "Sono apparsi francamente penosi, signor presidente del Consiglio, i suoi giri di parole per cercare di dimostrare che questa è stata un’operazione di giustizia e di polizia internazionale. Chi sono i giudici di Saddam? La foglia di fico delle Nazioni unite dietro la quale vi siete nascosti! Sono coloro i quali hanno riempito il dittatore sanguinario dell’Iraq di armi fino a ieri: quando Saddam ha attaccato l’Iran era santificato dall’Occidente, perché il vostro concetto di diritto internazionale e di giustizia è strettamente legato ai vostri interessi di bottega, e santi e demoni vengono di volta in volta santificati e condannati a seconda degli interessi dell’occidente. Chi sono i giudici di Saddam? Gli Stati uniti che per arrestare il loro ex dipendente Noriega, agente della Cia (il cui capo era l’attuale presidente degli Stati uniti), hanno invaso Panama e ucciso 4000 persone. L’Unione sovietica di Gorbaciov, che sta risolvendo con i carri armati i propri problemi interni. La Cina, con i carri armati in piazza Tienanmen. Questi sono coloro che all’interno delle Nazioni unite dovrebbero rappresentare la giustizia e il diritto internazionale!…Abbiamo scoperto che in Germania ditte tedesche ed americane, dietro società di comodo svizzere, hanno fino all’altro ieri rifornito Saddam di apparecchiature strategiche e di tecnologie. Quindi l’Occidente non può assolutamente assumersi questo tipo di ruolo…". Riferendosi alla frase sui "profeti disarmati" del presidente del Consiglio, egli conclude "credo che il Cristo nel quale lei crede fosse un profeta disarmato. In ogni caso, noi preferiamo i profeti disarmati ai servi sciocchi dei guerrieri" Sinistra- formazioni minori. Fronte arabo islamico- Iraq

17 gennaio 1991

La Camera ed il Senato votano a favore dell’attacco contro l’Iraq. Ai voti di maggioranza si sono uniti quelli del Msi e dei Radicali; contrari Pci, Dp e Verdi Subito dopo, il ministro degli Esteri Gianni De Michelis annuncia l’entrata in azione di 10 Tornado italiani nell’attacco. D.C. P.S.I. Destra- M.S.I. P.C.I. P.D.S. Sinistra- formazioni minori. Fronte arabo islamico- Iraq

17 gennaio 1991

Si registrano in diverse fabbriche scioperi contro la guerra, indetti da strutture di base o di categoria. Movimento operaio. Fronte arabo islamico- Iraq

17 gennaio 1991

E’ concordato fra Italia ed Albania un programma di collaborazione culturale e scientifica.

18 gennaio 1991

In Iraq, la contraerea abbatte un cacciabombardiere italiano ‘Tornado’. I due piloti, il maggiore Gianmarco Bellini e il capitano Maurizio Cocciolone, vengono catturati. Nella stessa giornata, l’esercito iracheno inizia il lancio di missili Scud contro Israele. Il fatto è festeggiato nei Territori palestinesi con manifestazioni a favore di Saddam Hussein. Fronte arabo islamico- Iraq. Fronte arabo islamico- M.O.

18 gennaio 1991

L’ambasciata americana presso la Santa Sede riferisce al Dipartimento di stato un colloquio fra l’ambasciatore Patrick Melady ed il responsabile Esteri del Vaticano, Jean Louis Tauran, il quale "ha espresso comprensione per la tremenda responsabilità connessa alla decisione di usare la forza". Stati Uniti. Vaticano

20 gennaio 1991

A New York, si concludono i lavori del G7, dominati dal tema della guerra e dell’ammissione della Russia al Fmi.

21 gennaio 1991

A Bruxelles, il Consiglio europeo, a causa dei sanguinosi eventi di Vilnius (Lituania) sospende gli aiuti all’Urss.

21 gennaio 1991

A Roma, l’ambasciatore dell’Olp Nemer Hammad scrive ad Arafat per segnalargli "che i servizi italiani, secondo il ‘Corriere della sera’, accusavano i palestinesi di preparare falsi passaporti per agenti iracheni che avrebbero dovuto eseguire attentati in Europa. Arafat mi rispose indignato per quella nuova, autentica provocazione". Fronte arabo islamico- M.O.

23 gennaio 1991

A Roma, la Procura della repubblica chiede al presidente del Consiglio, Giulio Andreotti, di rimuovere il segreto di Stato sui documenti relativi alle Stay-behind. D.C. Strutture clandestine e semiclandestine

23 gennaio 1991

A Roma, il Consiglio superiore della magistratura non accoglie l’esposto presentato contro il giudice Cordova dai magistrati Viola e Belmonte.

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