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30 maggio 1992

A Milano, Vincenzo Vinciguerra ribadisce al giudice Guido Salvini quanto più volte dichiarato in precedenza, a partire dall’estate del 1984, sull’inizio operativo della ‘strategia della tensione’ che egli indica nell’operazione ‘manifesti cinesi’ condotta dal ministero degli Interni, per il tramite del direttore del settimanale "Il Borghese", di Avanguardia nazionale e del Movimento sociale italiano. Piani occulti. Destra- M.S.I. Destra- formazioni minori

30 maggio 1992

A Merano (Bolzano), la Sudtirol Volkpartei (Svp) approva, con una maggioranza dell’82 per cento, la mozione favorevole alla definitiva chiusura della controversia con l’Italia sull’Alto Adige.

30 maggio 1992

A Roma il governatore della Banca d’Italia, Carlo Azeglio Ciampi, chiede al governo una manovra di risanamento dei conti pubblici che quantifica in 30.000 miliardi per l’anno in corso ed altri 100.000 per il 1993.

30 maggio 1992

L’Onu approva sanzioni economiche contro la Serbia, di fatto il blocco dell’intero interscambio commerciale, per indurre Slobodan Milosevic a dimettersi.

maggio 1992

Il periodico "30 Giorni" riporta un’intervista ad Ercole Orlandi, padre di Emanuela Orlandi, secondo il quale "chi ha organizzato il rapimento di mia figlia voleva colpire qualcuno del Vaticano. Inoltre, qualcuno li informava dall’interno…Sì, credo che i rapitori avessero un basista che li informava sui cittadini del Vaticano". Vaticano. Piani occulti

maggio 1992

Il settimanale "Il Mondo" pubblica uno studio comparativo sui costi delle opere pubbliche a Milano e all’estero: la linea 3 della metropolitana costa 192 miliardi a chilometro, contro i 45 della metropolitana di Amburgo; per il passante ferroviario si prevedono 100 miliardi a chilometro per 12 anni, contro il passante di Zurigo costruito in 7 anni con un costo di 50 miliardi a km. ; l’ampliamento dello stadio Meazza dura 2 anni e costa 180 miliardi, quello dello stadio olimpico di Barcellona dura 18 mesi con una spesa di 45 miliardi.

1 giugno 1992

A Roma, l’Ambasciata americana invia un dispaccio a Washington per informare che il governo italiano accetta di buon grado l’assistenza statunitense finalizzata a identificare gli assassini del giudice Falcone: "Per evitare insinuazioni riguardo l’ingerenza degli Usa, Secchia si è assicurato che i responsabili dell’ordine pubblico, i ministri dell’Interno e della Giustizia, il capo della polizia ed i giudici che stanno facendo le indagini sul caso, fossero favorevoli", assenso dato fra il 28 ed il 29 maggio da Scotti, Parisi, Martelli e dal giudice Salvatore Celesti che lo ha fornito direttamente al consigliere legale dell’ambasciata, Mangiacotti. Il dispaccio specifica che all’incontro fra Secchia e Martelli hanno partecipato il consigliere del ministro, Gerardo Carante, il segretario Sergio Restelli, il giudice Livia Pomodoro, capo di gabinetto, Liliana Ferraro, direttrice della divisione criminale del ministero. "Il ministro ha annunciato – continua- che il 30 maggio avrebbe inviato Liliana Ferraro a Palermo per gestire il passaggio dell’indagine nelle mani di Paolo Borsellino, vice procuratore e vecchio amico di Falcone, che sta già indagando sui complotti mafiosi culminati nell’attentato di Capaci. Borsellino sarà il punto di contatto fra Scotti e Martelli, il quale intende nominarlo alla nuova carica di ‘superprocuratore’ cui era destinato Falcone. Il ministro ha spiegato che prima deve aprire il concorso ai magistrati che fino ad ora non si erano candidati per rispetto a Falcone" ma questo non costituirà un problema perché "gli altri giudici sembrano propensi a deferire il lavoro a Borsellino. D’altro canto la nomina del superprocuratore è stata rinviata per mesi a causa della disputa fra Martelli ed il Consiglio superiore della magistratura". L’ambasciatore ha avvertito il ministro Martelli che "ogni ritardo fra l’offerta di aiuto da parte dell’Fbi e l’accettazione da parte del governo potrebbe dare in seguito adito a critiche, se andranno perse prove utili, e l’ambasciata non risponderà di tali critiche. Martelli ha convenuto che sarebbe utile, per l’Italia e gli Usa, mostrare che stanno lavorando fianco a fianco per risolvere l’omicidio". Del resto, conclude il dispaccio, lo stesso Falcone "aveva fatto molto per istituzionalizzare i contatti fra Stati uniti ed Italia…" Stati Uniti- Italia. Violenza politica- caduti. D.C. P.S.I.

1 giugno 1992

La Fiat annuncia la chiusura dello stabilimento di Chivasso, operante dal mese di settembre. Movimento operaio

2 giugno 1992

In Danimarca, il 50,7 % dei cittadini vota contro la ratifica del Trattato di Maastricht.

2 giugno 1992

Nel Mediterraneo, a bordo del panfilo Britannia in navigazione lungo le coste della Sicilia, si svolge una riunione del gruppo Bilderberg, presenti i rappresentanti della Barclays Bank, della Warburg, della Merril Lynch, della Salomon Brothers, della Goldman Sachs. Fra gli italiani, sono presenti: Mario Draghi, direttore delegato del ministero del Tesoro; Riccardo Galli, dell’Iri; Giovanni Bazoli, dell’Ambroveneto; Antonio Pedone, del Crediop; Beniamino Andreatta; dirigenti dell’Eni, Agip, Mediobanca, Comit, Generali e Società autostrade.

2 giugno 1992

Gianfranco Fini dichiara: "Se il nuovo governo vorrà dare realmente una valenza politica alla questione morale, esso non dovrà comprendere, neppure come sottosegretari, politici milanesi". Destra- M.S.I. Tangentopoli

3 giugno 1992

La Camera elegge presidente, con i voti di Dc, Pds, Psi, Psdi, Pri (360), Giorgio Napolitano. Il rientro della candidatura, da parte del Pds, di Stefano Rodotà provoca le proteste di quest’ultimo che si dimette da vice presidente della Camera e da presidente del partito. P.D.S. D.C. P.S.I.

3 giugno 1992

Al Tg1, il giornalista Maurizio Losa annuncia che a Milano "ora, nell’inchiesta sulle tangenti, c’è anche il nome di Bettino Craxi". Il presidente della repubblica Oscar Luigi Scalfaro telefona personalmente al procuratore della repubblica milanese Saverio Borrelli per chiedere conferma, ma il magistrato smentisce. Tangentopoli. P.S.I. D.C.

3 giugno 1992

A Rio de Janeiro (Brasile), si apre la seconda conferenza mondiale sull’ambiente promossa dall’Onu, a 20 anni dalla prima svoltasi a Stoccolma, con la partecipazione dei delegati di 178 paesi. I temi del clima, della distruzione delle foreste e della sovrappopolazione sono dibattuti ma non avviati a soluzione, per le contrapposizioni di interessi tra i partecipanti e per l’atteggiamento americano, espresso in un intervento di George Bush, che rimanda ogni decisione ad un prossimo summit dei paesi industrializzati. La convenzione sul clima, firmata da 153 paesi, si limita a ribadire l’obiettivo di ridurre del 60% le emissioni dei gas di serra, senza fissare nessuna scadenza, così che la Cee si impegna unilateralmente a bloccare entro il 2000 le emissioni al livello del 1990. In tema di foreste, non si concretizzano impegni per evitarne la distruzione.

4 giugno 1992

A Milano, è arrestato Roberto Mongini, componente della direzione nazionale della Democrazia cristiana e vicepresidente della Sea (vedi nota 6 aprile 1992). Tangentopoli. D.C.

5 giugno 1992

A Mosca, Mikhail Poltoranin, ministro dell’Informazione, nel corso di una conferenza stampa rende noti numerosi documenti segreti sovietici relativi, fra l’altro, ai rapporti con i paesi comunisti esteri.

5 giugno 1992

A Santa Margherita ligure (Genova), interviene al convegno dei giovani industriali il sostituto procuratore della repubblica Antonio Di Pietro, con un discorso che riscuote unanimi consensi. Tangentopoli

7 giugno 1992

Giuliano Amato, vice segretario nazionale del Psi, dichiara: "Se si guarda ai partiti ai quali si rifanno i personaggi coinvolti nelle tangenti, allora Palazzo Chigi dovrebbe essere dato a uno straniero. Se però si guarda al tentativo di coinvolgere Craxi nella storia di Mario Chiesa, mi sembra il classico scandalo montato sul nulla per impedire che Craxi abbia l’incarico". Tangentopoli. P.S.I.

8 giugno 1992

A Roma, la prima sezione della Corte di cassazione, presieduta da Corrado Carnevale, annulla il mandato di cattura a carico degli esponenti socialisti Battaglini e La Ruffa, emesso il 7 marzo 1992 dal giudice istruttore di Palmi (Reggio Calabria), Elena Massucco. Tangentopoli. P.S.I.

8 giugno 1992

A Roma è arrestato, su ordine della Procura della repubblica di Milano, Alberto Mario Zamorani, amministratore delegato di Metropolis, società delle Ferrovie dello Stato, già vice direttore dell’Italstat. Tangentopoli

8 giugno 1992

A Milano, Rolando Bevilacqua racconta al giudice istruttore Antonio Lombardi come entrò a far parte dell’organico degli informatori dei servizi segreti israeliani. Nei primi anni del dopoguerra, narra, "fui avvicinato da una persona di origine ebraica il quale mi disse che era a conoscenza della mia attività di carattere umanitario svolta in favore degli ebrei in precedenza, ad alcuni dei quali avevo salvato la vita. Mi fece capire in modo chiaro che egli faceva parte dei servizi segreti israeliani e mi chiese se poteva contare su di me per informazioni ed aiuti di vario tipo: logistico ed informativo. Io accettai anche se non so indicare l’anno in cui iniziò tale attività di collaborazione. Sono a conoscenza che già all’epoca esisteva un servizio segreto israeliano denominato Shin Bet e che successivamente fu creato il Mossad…". Bevilacqua, medico e ‘anarchico’, nel prosieguo chiarisce che, in realtà, ha lavorato anche con i servizi segreti italiani e americani: "…Contatti operativi con (gli) americani furono del tutto separati da quelli avuti con gli agenti dei servizi israeliani. Ho tenuto sempre rigorosamente separate le due attività. Anche il successivo rapporto da me avuto come collaboratore del Sid…fu del tutto separato dal mio rapporto con il Mossad…". Controllo politico di Stato e informative. Fronte arabo islamico- M.O. Stati Uniti- Italia

9 giugno 1992

A Milano, è tratto in arresto il presidente socialista della Metropolitana, Claudio Dini. Ancora non è stato rintracciato Silvano Larini (cfr. nota 18 maggio 1992) ricercato per ordine della Procura milanese dai carabinieri. Tangentopoli. P.S.I.

10 giugno 1992

A Roma, è arrestato in flagranza di reato, mentre ritira una tangente di 28 milioni, l’assessore socialdemocratico al comune di Roma Lamberto Mancini. L’assessore era reduce dalla commemorazione di Giacomo Matteotti di cui aveva ricordato la strenua lotta contro la corruzione. Ai giornalisti presenti, Mancini aveva dichiarato che si trattava di "un omaggio non rituale del rispetto che si deve a un uomo che si batté fino alla morte contro quella cultura dell’illegalità che è così presente anche nei giorni nostri". Tangentopoli

10 giugno 1992

Si rende irreperibile, rifugiandosi nei Caraibi, Giovanni Manzi, presidente socialista della Sea. Tangentopoli. P.S.I.

10 giugno 1992

A Torino, nella discoteca ‘Hennessy’, si svolge un ‘Di Pietro party’ al quale partecipano centinaia di giovani che indossano magliette sulle quali è scritto ‘Milano ladrona, Di Pietro non perdona’. Tangentopoli

10 giugno 1992

Una nota informativa del Sisde riporta il contenuto di "colloqui privati tra magistrati" e riferisce "l’intenzione di Di Pietro di non fermarsi nelle indagini, pur in presenza di preoccupazioni che gli sono state espresse da alcuni colleghi e amici circa i rischi di destabilizzazione derivanti dai procedimenti penali in corso". Controllo politico di Stato e informative. Tangentopoli

11 giugno 1992

A Strasburgo, il Parlamento europeo vota una risoluzione che richiede la costituzione di una polizia antimafia a livello europeo e l’espulsione dai partiti di coloro che fiancheggiano la criminalità organizzata.

11 giugno 1992

E’ considerata formalmente chiusa, da Italia ed Austria, le vertenza sull’Alto Adige.

11 giugno 1992

La Rai trasmette un documentario della Bbc, curato dai giornalisti Allan Francovich e Jane Ryder, sulle Stay behind. Nel testo del filmato si evidenziano le dichiarazioni rese da Vincenzo Vinciguerra che i due giornalisti avevano in precedenza intervistato nel carcere di Parma, dopo aver superato il diniego iniziale opposto dal dipartimento di Grazia e giustizia. Strutture clandestine e semiclandestine. Repressione

11 giugno 1992

A Firenze, il consolato americano invia una nota a Washington sullo scandalo delle tangenti ed il momento politico: "…La più parte dei nostri contatti, specie politici, afferma che i leader nazionali non hanno capito ancora la portata delle elezioni di aprile ed i loro effetti sul sistema politico". Alcuni indicano il ministro degli Interni Scotti come possibile alternativa a Forlani ma "la sua leadership, secondo i nostri contatti, è fragile. Un altro nome che circola è quello di Martinazzoli, del quale parlano, cosa interessante, sia democristiani che comunisti. Egli però rappresenta il nord, dove il partito va male, ed avrebbe contro i potenti quadri del sud. Peraltro un candidato meridionale identificherebbe la Dc ancora di più con quella parte del paese, una meridionalizzazione di fatto, cosa che i notabili della Dc non sono disposti a consacrare". Il consolato riferisce poi il dibattito circa il Trattato di Maastricht e le misure da adottare per adeguarvisi: "I politici italiani tendono ad aspettare l’ultimo minuto prima di essere costretti ad agire. Non è chiaro se qualcuno fra loro si rende conto che l’ultimo minuto potrebbe essere adesso, ed ogni rinvio renderà l’ottenimento dei risultati più difficile, se non impossibile. Secondo i nostri contatti i politici non riescono a vedere oltre la punta del loro naso e sono quindi pessimisti sul fatto che le misure necessarie a ridurre il deficit possano essere prese nell’immediato futuro". Stati Uniti- Italia. D.C.

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