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18 luglio 1993

A Tokio (Giappone), si svolgono le elezioni politiche che vedono, per la prima volta dopo anni di predominio incontrastato, la sconfitta elettorale del Partito liberal democratico. Il nuovo governo sarà affidato a Morihiro Hosokava, capo del Partito del nuovo Giappone.

19 luglio 1993

A Cannes, una cittadina francese di origine tunisina sporge denuncia contro agenti di polizia francesi ed italiani che il 15 luglio precedente, al valico di confine di Menton- Ventimiglia, trovandola senza documenti, l’avevano condotta negli uffici dove due agenti di Ps italiani l’avevano spogliata, perquisita e violentata, accompagnandola poi dai loro colleghi francesi, uno dei quali l’avrebbe costretta ad avere un rapporto sessuale con lui. Il Tribunale di San Remo condannerà successivamente i due agenti di polizia italiani a 5 anni e 8 mesi di reclusione per ratto a fine di libidine violenta e violenza aggravata. Sevizie di Stato

19-20 luglio 1993

A Roma, è notificato mandato di arresto al cassiere del Sisde, Antonio Galati. Il giorno dopo si costituiscono i funzionari Michele Finocchi e Rosamaria Sorrentino. Processi al potere. Piani occulti

20 luglio 1993

A Milano, nel carcere di San Vittore, si suicida Gabriele Cagliari, ex presidente di Enimont. Tangentopoli

20 luglio 1993

A Milano, nel carcere di Opera, nel corso di un colloquio con Rossana Rossanda e Carla Mosca, Mario Moretti parla per la prima volta della presenza di un ‘quarto uomo ’ nel covo di via Montalcini dove fu tenuto prigioniero Aldo Moro. Affare Moro

20 luglio 1993

A Milano, il presidente del Tribunale civile Diego Curtò firma un affidavit nel quale riconosce il diritto di Vincenzo Palladino (vedi nota 9 novembre 1990) di ricevere una parcella di 4 miliardi e mezzo per 22 giorni di lavoro.

20 luglio 1993

A Potenza, il Tribunale condanna a 7 mesi di reclusione per omissione in atti d’ufficio Lorenzo Leone, presidente della ‘Casa della divina Provvidenza ’; monsignor Italo Lelli; il democristiano Antonio Potenza, presidente della regione Basilicata; e il socialista Gabriele di Mauro, assessore, per non aver adeguato la struttura ospedaliera ai criteri fissati dalla convenzione stipulata da 6 anni con le Usl della regione. Vaticano. D.C. P.S.I.

20 luglio 1993

La federazione Cgil-Cisl-Uil annuncia l’esito positivo delle consultazioni nelle fabbriche in merito all’accordo sul costo del lavoro, che ha ottenuto l’approvazione del 60- 70%. I dissenzienti rilevano a loro volta che la partecipazione alla consultazione ha riguardato solo il 44%, con una punta del 52% fra i metalmeccanici, e forte astensionismo nel Sud; e significative bocciature (fra le quali: Olivetti di Marcianise, Alenia di Pomigliano, Tirrenia navigazioni). Movimento operaio- sindacati

21 luglio 1993

A Ginevra, il segretario generale aggiunto dell’Onu Jan Eliasson ammette che nell’operazione Somalia esiste una sproporzione, in termini di assoluta eccedenza, delle spese militari rispetto a quelle assistenziali. Fronte arabo islamico

22 luglio 1993

Dopo il suicidio in carcere di Gabriele Cagliari, il consolato americano di Milano invia un rapporto al Dipartimento di Stato nel quale, dopo aver ricordato che Cagliari lavorò a Houston e Philadelphia per la Brown & Root, riferisce le considerazioni di una fonte coperta che definisce il suicidio "un atto di ribellione" ai metodi della magistratura riferendo le polemiche contro il giudice Fabio De Pasquale che, dopo aver promesso gli arresti domiciliari all’ex presidente dell’Eni, poi li aveva negati. La fonte – continua il rapporto- "giudica l’uso sistematico della detenzione cautelare una prova di forza da parte dei magistrati per allargare il proprio ruolo istituzionale, riempiendo in questo modo il vuoto di potere creato dal collasso dei partiti…La fonte osserva che per la prima volta i giudici italiani agiscono di concerto. L’informatore stesso, ad esempio, aveva sempre potuto fare affidamento sulle ‘nebbie romane ’ per insabbiare le sue vicende giudiziarie, se aveva la fortuna di vederle trasferite nella capitale: mentre ora anche i giudici romani sono molto più efficienti. L’effetto Di Pietro si è diffuso nei luoghi più impensabili e tutti i giudici sembrano aspirare allo stesso ruolo di eroi nazionali…" In un successivo rapporto, firmato Semler, si aggiunge: "Il nostro informatore ritiene che la serie di arresti e processi di Mani pulite dovrà essere fermata…il conflitto deve finire e i suoi soldati devono lasciare il campo se si vuole dar corso alla Seconda Repubblica". Vero che "i giudici hanno il sostegno dell’opinione pubblica ma l’opinione pubblica è notoriamente volubile". Stati Uniti- Italia. Tangentopoli

22 luglio 1993

A Milano, il quotidiano "Il Corriere della sera" pubblica un articolo, dal titolo "Fondi neri. I Gardini e i Ferruzzi sapevano tutto", e nell’ occhiello: "Panzavolta conferma le accuse di Garofano, conoscevano i canali segreti". Le agenzie di stampa, a loro volta, forniscono il resoconto del verbale di interrogatorio che sarà pubblicato il giorno successivo dal settimanale economico "Il Mondo", al quale era stato passato da operatori della Procura della repubblica di Milano, rimasti come sempre ignoti, nel quale Giuseppe Garofano accusa Raul Gardini di aver accantonato "fondi neri" per onorare "gli impegni assunti dal Gardini con i vertici dei partiti di governo relativi alle vicende chimiche". Tangentopoli

23 luglio 1993

Si suicida, con un’arma da fuoco, Raul Gardini. In giornata, sono eseguiti i mandati di cattura emessi dalla magistratura milanese a carico dei suoi collaboratori, Carlo Sama, amministratore delegato della Montedison, Sergio Cusani e Vittorio Giuliani Ricci, cognato di Gardini, che sarà però scarcerato in serata. Tangentopoli

23 luglio 1993

A Milano, sono concessi gli arresti domiciliari al dirigente del Pci- Pds Renato Pollini (vedi nota 11 maggio 1993). Tangentopoli. P.C.I. P.D.S.

23 luglio 1993

Si costituisce il funzionario del Sisde, Gerardo Di Pasquale. Processi al potere. Piani occulti

23 luglio 1993

Dopo le consultazioni svoltesi nelle aziende, entra in vigore l’accordo sul costo del lavoro e la concertazione del 3 luglio. Movimento operaio- sindacati

23 luglio 1993

A Roma, è nominato direttore generale della Rai Gianni Locatelli, direttore del quotidiano finanziario "Il Sole-24 ore".

23-26 luglio 1993

Si svolge l’assemblea costituente democristiana, aperta da Mino Martinazzoli la cui proposta, ispirata alla idea "rinnovare senza rinnegare", ottiene la quasi unanimità. La Dc sarà sciolta, e al suo posto sorgerà il Partito popolare, un partito "riattrezzato rispetto a un tempo politico cambiato dall’89 in avanti", nazionale ma basato su 472 ‘centri di iniziativa politico- culturale ’ locali ed aperti agli esterni, corrispondenti ai collegi elettorali. Ciriaco De Mita propone una "autocritica liberatoria /per ritrovare/ la moralità nella politica" e lancia un ponte verso il Pds: "Con 200 deputati della Lega –osserva- il prossimo Parlamento sarà ancora più ingovernabile. Ai partiti popolari allora spetterà il dovere, prima, di salvaguardare la democrazia e poi affrontare la gestione del sistema". D.C. Formazioni centriste

25 luglio 1993

Su "La Repubblica", nell’articolo "Nuovi sì, ma sempre Dc", Mino Fuccillo commenta l’assise democristiana in corso: "Nella commissione ‘sviluppo economico, mercato e solidarietà ’ la Dc, anzi il Partito popolare, incontra la crisi economica e si scontra fatalmente con essa. Andreatta vuole la fine dello Stato ‘culla e mamma ’; segue però alla tribuna il segretario di Termoli che trova indegni perché esigui gli sgravi fiscali alla famiglia, la miseria di 757mila lire": molto applaudito e condiviso, osserva l’articolista, come Giovanni Mantovani, ex consigliere della Sme "che chiede: ‘Possiamo tagliare pensioni e sanità? Possiamo rinunciare al consenso? Possiamo privatizzare per vendere a Cragnotti o Ferruzzi?’ Gli fa eco un coro di no…/Nella/ commissione ‘persona, famiglia e comunità –continua Fuccillo- c’è il meglio del cattolicesimo in politica: il volontariato, le associazioni che aiutano; e il peggio, la intolleranza mascherata di remissività di chi, per la sua missione, esige facendo mostra di chiedere. Soldi per la scuola cattolica, soldi per l’assegno di natalità, soldi per la famiglia. E potere per le ‘comunità ’…" D.C. Formazioni centriste

25 luglio 1993

In un’intervista concessa a Bruno Gravagnuolo per "l’Unità", sul biennio 1943-1945, Claudio Pavone confuta la teoria del "trauma" e della "morte della patria" provocati dall’8 settembre, sostenuti da Renzo De Felice e Sergio Romano: "Trauma vi fu senz’altro e senza precedenti. Ma costituì anche un’occasione di libertà e di rinascita. Uno degli obiettivi della Resistenza, sviluppatasi a partire da quella data, fu proprio quello di ricostruire un’identità nazionale". Secondo Pavone la Resistenza "fu una sorta di resa di conti fra italiani in cui la maggioranza della popolazione, come sempre accade nelle guerre civili, partecipò più passivamente che attivamente. Se però nessuno avesse reagito contro i tedeschi e la Rsi, l’identità nazionale sarebbe stata ben più colpita e i prezzi da pagare ben più alti". Dopo mezzo secolo "sarebbe sbagliato mettere meccanicamente sul conto dei partiti, allora rinati, tutti i mali della Repubblica" mentre "il vero male partitocratico, le degenerazioni, nascono negli anni Ottanta, e il craxismo ne è stato il fenomeno di punta". Resistenza. R.S.I.

27 luglio 1993

A Milano, Giuseppe Garofano rivela ai magistrati i nomi dei politici che si sono divisi la tangente di 150 miliardi sulla cessione della chimica di Stato al gruppo Ferruzzi: Bettino Craxi, Claudio Martelli, Arnaldo Forlani, Paolo Cirino Pomicino, Renato Altissimo, Giorgio La Malfa e Calogero Vizzini. Tangentopoli. P.S.I. D.C.

27-28 luglio 1993

Esplodono contemporaneamente due autobombe a Roma (con un bilancio di 20 feriti) e una a Milano (con un bilancio di 5 morti), mentre si verifica un black out telefonico a Palazzo Chigi dove è in corso una riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza che blocca le comunicazioni tra il presidente del Consiglio e il comando generale dell’Arma dei carabinieri. A Milano muoiono i vigili del fuoco Carlo Lacatena, Stefano Picerno, Sergio Pasotto, il vigile urbano Alessandro Ferrari e il cittadino marocchino Driss Moussafir. A Roma, è gravemente danneggiata la chiesa di San Giorgio in Velabro e, con una seconda bomba, la basilica di San Giovanni in Laterano. Violenza politica- caduti. Piani occulti

28 luglio 1993

In Parlamento, il presidente del Consiglio Carlo Azeglio Ciampi, riferendosi agli attentati stragisti di Roma e di Milano afferma: "Siamo in presenza di un disegno criminoso posto in essere da un’organizzazione che persegue la chiara finalità di sconvolgere la realtà politica e istituzionale del paese". Violenza politica- caduti. Piani occulti

28 luglio 1993

A Roma, nel corso della visita che il presidente della repubblica, Oscar Luigi Scalfaro, e il Papa compiono sul luogo degli attentati, alla basilica di San Giovanni in Laterano e alla chiesa di San Giorgio al Velabro, il giornalista Bruno Vespa chiede al capo della polizia, Vincenzo Parisi, quale relazione possa esserci fra questi attentati e quelli del passato. La risposta è: "Quelle bombe stabilizzavano. Queste mi preoccupano di più". (vedi note del 31 marzo 1987 e 17 luglio 1987). Violenza politica- caduti. Piani occulti

28 luglio 1993

A Roma, si dimette da direttore del Sisde Angelo Finocchiaro, coinvolto nello scandalo dei ‘fondi neri ’ del servizio, sostituito dal prefetto Domenico Salazar. Processi al potere. Piani occulti

28 luglio 1993

E’ posto agli arresti domiciliari l’ex presidente della Consob Bruno Pazzi, nell’ambito dell’inchiesta su Enimont. Tangentopoli

29 luglio 1993

Il Senato concede l’autorizzazione a procedere contro Giulio Andreotti per associazione a delinquere di stampo mafioso e per l’omicidio di Mino Pecorelli. D.C. Processi al potere. Piani occulti. Violenza politica- caduti

29 luglio 1993

A Milano, la Procura della repubblica, nell’ambito dell’inchiesta Enimont, emette 8 comunicazioni giudiziarie a carico di Bettino Craxi, Arnaldo Forlani, Paolo Cirino Pomicino, Claudio Martelli, Severino Citaristi, Giorgio La Malfa, Renato Altissimo e Carlo Vizzini. Tangentopoli. P.S.I. D.C.

29 luglio 1993

Gianfranco Fini illustra quello che a suo avviso deve rappresentare Alleanza nazionale: "Il Msi chiama a raccolta nella Alleanza nazionale (che, lo dico per l’ennesima volta, non è un partito ma una strategia del Msi) tutti coloro che credono nei valori tradizionali della nostra cultura italiana ed europea…" E nei confronti della Lega nord ribadisce la sua netta chiusura: "Non è possibile, in termini strategici e di rispetto per le nostre radici, qualsiasi apertura nei confronti della Lega". Destra- M.S.I. Centrodestra- A.N. Leghismo

30 luglio 1993

A Lauro (Avellino), muore in carcere per un incidente il nappista Claudio Carbone. Sinistra- formazioni minori

31 luglio 1993

Sono sospese, come misura precauzionale, le ferie al ministero dell’Interno.

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