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27 aprile 1993

Dinanzi ai magistrati che lo interrogano, il presidente dell’Eni Gabriele Cagliari ammette di aver contribuito al finanziamento illecito di Dc e Psi per 26 miliardi £. Tangentopoli. D.C. P.S.I.

28 aprile 1993

A Roma, nasce il governo presieduto da Carlo Azeglio Ciampi. Lo compongono: Paolo Baratta, al Commercio con l’estero; Paolo Savona, all’Industria, commercio, artigianato e partecipazioni statali; Fernanda Contri, agli Affari sociali; Sabino Cassese, alla Funzione pubblica; Valdo Spini, al Coordinamento delle politiche comunitarie; Augusto Barbera, ai rapporti con il Parlamento; Nicola Mancino, agli Interni; Fabio Fabbri, alla Difesa; Leopoldo Elia, alle Riforme istituzionali; Gino Giugni, al Lavoro e previdenza sociale; Rosa Russo Jervolino, alla Pubblica istruzione; Alfredo Diana, ad Agricoltura e foreste; Francesco Rutelli, all’Ambiente; Alberto Ronchey, ai Beni culturali e ambientali; Luigi Berlinguer, all’Università, ricerca scientifica e tecnologica; Raffaele Costa, ai Trasporti e marina mercantile; Maurizio Pagani, alle Poste e telecomunicazioni; Beniamino Andreatta, agli Esteri; Maria Pia Garavaglia alla Sanità; Giovanni Conso, alla Giustizia; Vincenzo Visco, alle Finanze; Piero Barucci, al Tesoro; Luigi Spaventa, al Bilancio, programmazione economica e mezzogiorno; Francesco Merloni, ai Lavori pubblici. Sottosegretari: Antonio Maccanico, Vito Riggio, alla presidenza del Consiglio; Carmelo Azzarà, Laura Fincato, Giuseppe Giacovazzo, agli Esteri; Saverio D’Aquino, Costantino Dell’Osso, Antonino Murmura, agli Interni; Vincenzo Binetti, Daniela Mazzuconi, alla Giustizia; Stefano De Luca, Antonio Pappalardo, Riccardo Triglia, alle Finanze; Publio Fiori, Nicola Savino, alla Sanità; Antonio Giagù De Martini, Antonio Patuelli, alla Difesa; Sergio Coloni, Paolo De Paoli, Giovanni Malvestiti, Maurizio Sacconi, al Tesoro; Antonio Mario Innamorato, Giuseppe Matulli, alla Pubblica istruzione; Achille Cutrera, Giuseppe Pisicchio, ai Lavori pubblici; Pasquale Diglio, all’Agricoltura; Giorgio Carta, Michele Sellitti, ai Trasporti e marina mercantile; Ombretta Fumagalli Carulli, alle Poste; Florindo D’Aimmo, Luigi Grillo, al Bilancio; Luciano Azzolini, Sandro Principe, al Lavoro e previdenza sociale; Silvia Costa, all’Università; Rossella Artioli, Germando Cinque, all’Industria; Roberto Formigoni, all’Ambiente. Presentato come un ‘governo tecnico ’ finalizzato a promuovere la riforma elettorale e la ripresa economica, in realtà la lista dei componenti è stata accuratamente dosata fra i partiti (dei 36 sottosegretari (20 sono Dc, 10 Psi, 3 per ciascuno Pli e Psdi). D.C. P.S.I. P.D.S.

28 aprile 1993

A Roma, la Corte dei conti non approva i programmi della Farnesina di cooperazione ai paesi del Terzo mondo per gli anni 1982-1987.

28 aprile 1993

Nel corso della rubrica che conduce su "Canale 5" intitolata "Sgarbi quotidiani", Vittorio Sgarbi afferma: "Non è Andreotti ad aggiustare i processi; è Caselli ad aggiustare le deposizioni". Processi al potere. D.C.

29 aprile 1993

La Camera dei deputati concede l’autorizzazione a procedere nei confronti di Bettino Craxi, relativamente ai reati di finanziamento illecito e corruzione avvenuti a Roma, e la connessa autorizzazione a perquisire i suoi uffici e nega invece l’autorizzazione a procedere richiesta dalla Procura della repubblica di Milano per i fatti accaduti in quella città non ritenendo sufficientemente solido l’impianto accusatorio (vedi nota 13 gennaio 1993). Precedentemente, Bettino Craxi aveva pronunciato la propria autodifesa, parlando per circa tre quarti d’ora, e il capogruppo democristiano Gerardo Bianco aveva messo in guardia i deputati dal concedere un’autorizzazione di ampiezza tale da "essere interpretata come una condanna", concludendo con un ringraziamento rivolto allo stesso Craxi "per il ruolo positivo che hai svolto nella storia del Paese". Dopo questa votazione, lo scrutinio segreto sarà abolito sulla materia in discorso. P.S.I. D.C. Tangentopoli

29 aprile 1993

A Roma, alle 20,20, Achille Occhetto dichiara ai giornalisti convocati alle Botteghe oscure: "Non possiamo appartenere ad una maggioranza che da un lato sostiene il governo e dall’altro nega le autorizzazioni a procedere: sarebbe in contrasto con le condizioni poste per la nostra partecipazione. Dunque il Pds è indisponibile a sostenere il nuovo governo. Chiederò un incontro al presidente della Repubblica per spiegare il significato di questa decisione. Si dimettono quindi dal governo i ministri contrattati con il partito, Vincenzo Visco, Francesco Rutelli, Luigi Berlinguer, Augusto Barbera. P.D.S. Tangentopoli

29 aprile 1993

A Roma, parlando con i giornalisti, Umberto Bossi accredita la provenienza pidiessina dei voti che hanno salvato Craxi, interpretando poi le dimissioni come "frutto delle contraddizioni del Pds". Una spiegazione diversa sarà fornita da Francesco Tabladini, all’epoca leghista: "…Il nostro segretario raduna i deputati e fa loro un discorsetto di questo genere: ‘Ufficialmente noi dichiareremo di concedere l’autorizzazione a procedere, ma nel segreto del pulsante voteremo contro…in modo che i cittadini italiani, vedendo che il Parlamento vuol salvare Craxi, si inc…ranno ancora di più nei confronti dei partiti tradizionali ’". Leghismo. Tangentopoli

29 aprile 1993

A Ivrea (Torino), nel corso dell’assemblea degli azionisti Olivetti, Carlo De Benedetti afferma: "Mai pagato tangenti a partiti politici o a entità ad essi collegati. E’ ora di cominciare a distinguere tra chi il regime prediligeva e chi il regime emarginava" (vedi note 12 febbraio 1993 e 16 maggio 1993). Tangentopoli

29 aprile 1993

A Milano, è emesso un altro mandato di cattura a carico del banchiere Francesco Pacini Battaglia e dell’ex presidente dell’Eni, Gabriele Cagliari. Tangentopoli

30 aprile 1993

Il quotidiano "La Repubblica", di cui è comproprietario Carlo De Benedetti, commenta la decisione di respingere l’autorizzazione a procedere contro Bettino Craxi, assunta dalla Camera il giorno precedente, con un editoriale di Eugenio Scalfari dal titolo "Vergogna. Assolto Craxi". Scalfari scrive che quello di ieri è "il giorno più grave della nostra storia repubblicana dopo il rapimento e l’assassinio di Aldo Moro". A Roma, la sera, una folla di militanti e simpatizzanti di vari partiti attende l’uscita di Bettino Craxi dall’hotel Raphael nel quale abitualmente risiede, e lo accoglie con insulti, lancio di monetine ed un tentativo di assalto bloccato a fatica dalle forze di polizia schierate a difesa dell’uomo politico. ‘La Rete’ ed altre organizzazioni hanno indetto inoltre un sit-in davanti Palazzo di giustizia con lo slogan "Fuori il bottino, dentro Bettino"; mentre una protesta è stata organizzata mediante centinaia di fax, quasi identici per contenuto e parole impiegate, inviati ai centralini dei giornali. P.S.I. Tangentopoli. Violenza politica

aprile 1993

La rivista "30 giorni" pubblica uno scritto di Aldo Mola che conferma il sostegno dato dalla massoneria internazionale all’organizzazione polacca Solidarnosc, creata dal Vaticano: "E’ provato ed accertato che le logge statunitensi inviarono finanziamenti a Solidarnosc. La massoneria americana utilizzò per questo scopo quella italiana. Le logge e la Chiesa sono servite insieme al disegno Usa di abbattere i regimi comunisti dell’est europeo. E movimenti come Solidarnosc e Charta 77 non potevano esistere solo per i buoni sentimenti. Una persona che ebbe parte diretta nella vicenda e della cui attendibilità non ho motivo di dubitare mi ha confidato che, in anni decisivi per la sopravvivenza del sindacato di Walesa, il Grande Oriente fu fisicamente –ma non solo- il tramite per far affluire all’albeggiante democrazia polacca i mezzi indispensabili per continuare a sopravvivere malgrado la repressione di Wojciech Jaruzelski. La massoneria italiana fu il veicolo per trasferire i fondi ai terminali dai quali essi fluirono verso la Polonia". E Mola prosegue: "E’ certa una collaborazione tra la Chiesa e la massoneria su questa vicenda. In quella fase storica il Tevere fu certamente più stretto. Era un periodo di concreta collaborazione a cui era corrisposto un mutato atteggiamento della Curia romana, proprio negli anni della gran maestranza di Lino Salvini. Personalità dal nome impronunciabile andavano nella sede del Grande Oriente a prendere le borse con il denaro. L'Ostpolitik del Vaticano è stata finanziata in alcuni suoi passaggi fondamentali dalla massoneria". Vaticano. Strutture clandestine e semiclandestine. Piani occulti. Stati Uniti- Italia

aprile 1993

A Secondigliano (Napoli), sono sospesi dal servizio 6 secondini accusati di aver compiuto atti di violenza sui detenuti del locale carcere, minacce, falsa testimonianza ed altro. Sevizie di Stato

1 maggio 1993

A Roma, si svolge una manifestazione di protesta dinanzi alla sede del Psi in via del Corso, mentre Ugo Intini, riconosciuto dalla folla, sfugge fortuitamente ad una aggressione. Anche Marco Pannella evita un tentativo di aggressione da parte di un gruppo di missini a piazza Colonna. P.S.I. Tangentopoli. Violenza politica

1 maggio 1993

Gianfranco Fini scrive a Saverio Borrelli dopo che il Parlamento ha negato l’autorizzazione a procedere contro Craxi: "In questo tormentato frangente- scrive- desidero farle giungere, a nome personale e dell’intera comunità del Msi, le espressioni della convinta solidarietà e del più sincero apprezzamento per l’opera della magistratura italiana ed in particolare dell’ufficio da Lei diretto". In un recente intervento, l’esponente missino ha affermato: "Dalla questione morale non si esce se i magistrati non andranno fino in fondo, e chi parla di congiure e di complotto ha il dovere di rinunciare all’immunità parlamentare". Destra- M.S.I. Tangentopoli

1 maggio 1993

Il periodico "Il Sabato" pubblica un’intervista a mons. Pavel Hnilica, condannato il 23 marzo in relazione alla vicenda Calvi (vedi nota). All’intervistatore, che gli ripete la domanda circolante al processo su di lui, "mistico o agente segreto", il vescovo risponde: "Agli occhi del mondo un cristiano può apparire un mistico o un agente segreto. Ricordo che negli anni Sessanta in Cecoslovacchia arrestarono un italiano del movimento dei Focolarini. Lo avevo mandato lì per avere un contatto con un vescovo clandestino… Vede, dipende dai criteri di giudizio". Vaticano. Affare Calvi. Piani occulti

1 maggio 1993

A Nevers (Francia), si suicida l’ex primo ministro socialista Pierre Beregovoy, accusato di aver fruito di prestiti senza interessi servendosi della sua posizione.

2 maggio 1993

Sul "Corriere della sera", Ernesto Galli della Loggia perora la riforma elettorale prendendo spunto dal voto del 29 aprile col quale la Camera ha negato l’autorizzazione a procedere contro Craxi: "Dopo quel voto è ormai chiaro che sulla scena pubblica italiana esiste un nocciolo duro di malaffare politico e corrotta intrinsichezza con la proporzionale, che ha il suo epicentro nei due principali partiti delle vecchie maggioranze (Dc e Psi) …L’obiettivo di questo nucleo forte di malaffare politico e proporzionalistico è quello di ritardare il più possibile il cambiamento. Esso ha bisogno di tempo. Con il tempo tutto può accadere, tutto può mutare, tutto può ‘aggiustarsi ’…". P.S.I. D.C. Tangentopoli

3 maggio 1993

E’ notificato un avviso di garanzia all’ex ministro Rino Formica in relazione all’inchiesta sugli appalti del porto di Manfredonia. P.S.I. Tangentopoli

4 maggio 1993

Sono nominati ministri, in sostituzione degli uscenti: per i rapporti con il Parlamento, Paolo Barile; per il Coordinamento politiche comunitarie e affari regionali, Livio Paladin; delle Finanze, Franco Gallo; dell’Università e ricerca scientifica, Umberto Colombo; Valdo Spini passa al ministero dell’Ambiente. D.C. P.S.I.

4 maggio 1993

A Roma, Antonio Fazio è nominato governatore della Banca d’Italia.

4 maggio 1993

A Roma, il comitato centrale del Psi approva la proposta del segretario nazionale Giorgio Benvenuto di sospendere dagli incarichi di partito tutti gli inquisiti. P.S.I. Tangentopoli

4 maggio 1993

A Milano, Giovanni Manzi lascia il carcere di San Vittore dopo aver ottenuto gli arresti domiciliari (vedi nota 22 gennaio 1993). Tangentopoli

5 maggio 1993

Moody’s pronuncia una bocciatura dell’Italia per il debito estero, portato ai livelli del Portogallo e della Corea. Ciò comporterà l’aggravamento degli interessi sul prestito estero per il nostro paese.

5-6 maggio 1993

E’ discusso ed approvato da Camera e Senato il disegno di legge per l’abolizione dell’immunità parlamentare.

6 maggio 1993

A Napoli, sono arrestati due fratelli di Paolo Cirino Pomicino. D.C. Tangentopoli

7 maggio 1993

La Camera dei deputati concede con 309 voti favorevoli contro 60 la fiducia al governo presieduto da Carlo Azeglio Ciampi, favorita dall’astensione dei deputati del Pds e della Lega (165 astenuti). D.C. P.S.I. P.D.S. Leghismo

7 maggio 1993

A Napoli, il costruttore Francesco Zecchina dichiara ai magistrati che indagano sugli appalti del post terremoto che Paolo Cirino Pomicino "mi chiese di dare un contributo di circa 100 milioni, in rate da 10 milioni a Pasqua e 10 a Natale, per 5 anni, a don Salvatore d’Angelo che ha il ‘Villaggio dei ragazzi ’ a Maddaloni. Pomicino mi fece questa richiesta dopo un suo viaggio a Houston, dove era stato sottoposto a un intervento al cuore e mi specificò che aveva fatto voto di aiutare questi ragazzi. Pertanto chiese a me di fare i pagamenti…Io obiettai che mi sembrava singolare che io dovessi pagare di persona un voto fatto da lui. Ma lui replicò che dovevo pagare io" D.C. Tangentopoli

8 maggio 1993

Trenta sindacalisti, fra i quali Fausto Bertinotti, lasciano il Pds criticando il sostegno offerto, mediante l’astensione, al governo Ciampi. P.D.S.

8 maggio 1993

A Roma, Mario Segni annuncia la presentazione di una lista, ‘Alleanza democratica ’, alle prossime politiche. Formazioni centriste

9 maggio 1993

Ad Agrigento, Giovanni Paolo II in un suo messaggio fa implicito riferimento alla mafia, senza però nominarla: "Vi sia concordia in questa vostra terra. Una concordia senza morti, senza assassinati, senza paure, senza minacce, senza vittime..." Vaticano

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