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1 gennaio 1995

L’Italia entra nel Consiglio di sicurezza dell’Onu come membro a rotazione biennale, da oggi al 31 dicembre 1996.

2 gennaio 1995

A Perugia, Claudio Vitalone conferma in sede giudiziaria l’ideazione di un documento apocrifo delle Br, nel corso del sequestro di Aldo Moro. Affare Moro

2 gennaio 1995

Si svolgono i funerali di Stato per lo scomparso capo della polizia Vincenzo Parisi. Le orazioni funebri sono pronunciate dal ministro dell’Interno Roberto Maroni e, singolarmente, dal procuratore palermitano Giancarlo Caselli.

2 gennaio 1995

A Gaza, soldati israeliani intervenuti per reprimere la ribellione contro un nuovo insediamento di coloni uccidono 3 poliziotti palestinesi e 2 militanti di Hamas. Fronte arabo islamico- M.O.

3 gennaio 1995

A Roma, il ministro degli Interni Roberto Maroni invia al Comitato parlamentare di controllo sui servizi segreti tre pagine contenenti un elenco di fascicoli con indicato il numero dei documenti contenuti in ciascuno di essi; e niente altro (vedi note 12 luglio e 6 ottobre 1994). Centrodestra. Piani occulti. Controllo politico di Stato e informative

3 gennaio 1995

A Venezia, la Procura della repubblica invia un avviso di garanzia a Giancarlo Pasquini, presidente della Lega delle cooperative, per falso in bilancio e finanziamento illecito ai partiti (v.a. nota 23 novembre 1994). Tangentopoli. P.C.I. P.D.S.

4 gennaio 1995

A Roma, il governo annuncia di avocare a sé parte dell’organizzazione del Giubileo, che "sarà il banco di prova per i progetti di Roma capitale, una vetrina della ‘impresa Italia ’ ", con particolare attenzione per il Sistema direzionale orientale previsto a Pietralata, i cui stanziamenti ammontano a 55 miliardi. Centrodestra

4 gennaio 1995

A Genova, si raggiunge l’accordo fra la Compagnia dei portuali, rappresentata dal console Batini, e il ministro dei Trasporti Publio Fiori. Prevede la soppressione del Consorzio del porto, come da tempo auspicato dai lavoratori, sostituito da un’autorità con compiti di programmazione, e la assegnazione alla stessa Compagnia dei portuali della concessione dei principali terminal. Centrodestra. Movimento operaio

5-6 gennaio 1995

A Roma, in un incontro, il segretario del Pds Massimo D’Alema e il segretario del Ppi Rocco Buttiglione ipotizzano elezioni anticipate ed una coalizione fra Pds, Ppi e patto Segni. Peraltro, dopo un incontro riservato tra lo stesso Rocco Buttiglione e Marcello Dell’Utri, si delinea invece la soluzione di un governo di tregua guidato, anziché da Berlusconi, da una figura di rilievo riferibile a Forza Italia, con l’indicazione di Lamberto Dini. Formazioni centriste. Centrosinistra. Centrodestra

6 gennaio 1995

Si intrecciano polemiche dopo la pubblicizzazione tramite stampa di stralci delle intercettazioni telefoniche di Giuseppe Mandalari, nelle quali il commercialista arrestato per associazione mafiosa esprime esplicitamente sostegno alle liste del Polo. Il coordinatore siciliano di Forza Italia Miccichè manifesta indignazione e chiede di essere ascoltato dall’Antimafia. Per il Msi-An, Giancarlo Fini afferma: "La telefonata di ringraziamento tra Filiberto Scalone e Mandalari può essere prova sia della massima innocenza che della massima colpevolezza /ma/ se scopro che Scalone era a conoscenza dei giri di Mandalari, lo prendo a calci". Il diessino Pino Arlacchi, vice presidente dell’Antimafia, in un’intervista a "Il Manifesto" si dice invece convinto che "è nata una nuova P2 più pericolosa di quella scoperta agli inizi degli anni Ottanta, perché è alimentata dal denaro criminale…Le intercettazioni di Mandalari rappresentano una drammatica conferma che quel blocco mafioso, massonico e della corruzione ha avuto l’intuito di puntare sul vincente". Centrodestra. Piani occulti

6 gennaio 1995

A fronte della brutale repressione in Cecenia, in corso da settimane, si registrano le prime reazioni politiche. Il presidente russo Boris Eltsin riceve una cauta lettera di Bill Clinton, che invita a risolvere la crisi con metodi "accettabili per la comunità internazionale". Fronte arabo islamico. Stati Uniti

7 gennaio 1995

A Manila (Filippine), in un appartamento risultato di proprietà di Khalid Sheik Mohammed, zio di Yussef Ramal, la polizia sequestra computer e residui di sostanze chimiche ed arresta Abdul Hakim Murad che, oltre ad ammettere i rapporti con l’attentatore delle Torri gemelle, dichiara la compartecipazione a una quantità di piani ed attentati da riuscire inverosimile. Stati Uniti. Fronte arabo islamico

8 gennaio 1995

A Milano, nella sede provinciale della Lega nord, Roberto Maroni si dichiara contrario ad un ‘governo del ribaltone ’ ed annuncia una battaglia all’interno della Lega per riportarla nell’alveo del centro destra. Leghismo. Centrodestra

9 gennaio 1995

A Roma, Silvio Berlusconi incontra al Quirinale il presidente Scalfaro al quale chiede che il governo sia rinviato alle Camere, ma ne riceve un netto rifiuto; dopo il quale il premier dimissionario dichiara che è in atto un "tentativo di golpe". Centrodestra- F.I.

10 gennaio 1995

A Roma, il pm Francesco Misiani fa pervenire informazioni di garanzia al presidente del Coni, Mario Pescante, ed al suo predecessore, Arrigo Gattai, relative alla erogazione di 8 miliardi £ alla società sportiva ‘Fiamma’. L’inchiesta provoca proteste del capogruppo di Alleanza nazionale al Senato, Giulio Maceratini. Centrodestra- A.N.

11 gennaio 1995

A Roma, la Corte costituzionale dichiara la ammissibilità dei 3 quesiti referendari sulla legge Mammì (riguardanti il regime di concessione, gli introiti pubblicitari e la interruzione dei filmati con spot), sostenuti da un composito comitato promotore; di un quarto referendum, proposto dai radicali, che prevede la privatizzazione della Rai; del referendum che propone la estensione del sistema maggioritario a tutti i comuni; dei quesiti sul soggiorno obbligato (nel solo comune di residenza) e sulle licenze commerciali, respingendo invece altri 10 referendum proposti dai pannelliani. Precedentemente la Corte aveva già ammesso il referendum sulle trattenute sindacali, anch’esso proposto dai radicali, ed i quesiti sulla rappresentatività sindacale, proposti invece dal sindacalismo di base per abrogare le norme che attribuiscono un quasi monopolio della rappresentanza alle confederazioni sindacali Cgil-Cisl-Uil.

11 gennaio 1995

Giovanni Paolo II inizia un viaggio di dieci giorni che lo porta nello Sri Lanka, nelle Filippine e nella Nuova Guinea. Vaticano

12 gennaio 1995

A New York, il ministro degli Esteri Antonio Martino, nel prendere possesso del seggio assegnato all’Italia nel Consiglio di sicurezza, annuncia la partecipazione italiana all’operazione di sgombero dei caschi blu dalla Somalia (operazione ‘Scudo unito ’), l’appoggio alla proroga della risoluzione 493 che allenta le sanzioni contro Belgrado, e viceversa l’appoggio alla prosecuzione dell’embargo contro l’Iraq. Centrodestra. Fronte arabo islamico- Iraq

13 gennaio 1995

A Roma il presidente della repubblica, Oscar Luigi Scalfaro, affida l’incarico di formare il nuovo governo a Lamberto Dini, ex ministro del Tesoro nel governo Berlusconi, la cui candidatura è gradita al Fmi. La lira inizia una ascesa e in poche ore i listini registrano un aumento del 3%. Centrodestra

13 gennaio 1995

Umberto Bossi, riferendosi a Berlusconi, dice: "Il grande corruttore si è perso nelle nebbie del Pordoi, l’abbiamo staccato in salita. Non è un arrivederci, ma un addio per sempre". Leghismo. Centrodestra- F.I.

13 gennaio 1995

Sul quotidiano "Il Manifesto", nell’articolo "Voglia di un re", Rossana Rossanda scrive che, prescindendo dalla attuale soluzione politica, "pare che metà degli italiani vagheggi un nuovo sovrano, e il monarca postmoderno è l’Imprenditore, la sacralità che lo incorona sono i Mercati. La democrazia è bypassata sia come mandato diretto sia come delega, perché un monarca o un papato laico sono come l’impresa, un assetto gerarchico più o meno introiettato".

13 gennaio 1995

A Roma, il presidente dell’ente sportivo ‘Fiamma ’ Francesco Lo Giudice, riferendosi all’inchiesta in corso (vedi nota 10 gennaio 1995), polemizza con "alcuni onorevoli del partito che erano sempre tra i piedi a interferire…Maceratini, Servello, Gasparri". Il primo di essi, secondo Lo Giudice "consigliere nazionale del Fiamma per anni, non poteva non accorgersi"; il secondo, Servello, "teneva i rapporti con il Coni /e/ più volte mi fece capire che il partito voleva che mi facessi da parte"; circa Gasparri, "dice che non conosce il Fiamma? Peccato che sua moglie lavorava qui…Mi abbassai pure a stringergli la mano a Gasparri, se ci penso mi vergogno. Ma feci pure questo pur di salvare il Fiamma". Per queste affermazioni, Lo Giudice viene subito querelato. Destra- M.S.I.

14 gennaio 1995

A Milano, Antonio Di Pietro emette un comunicato: "Con riferimento alle notizie su eventuali incarichi ministeriali che potrei essere chiamato a ricoprire, pur onorato per l’accostamento del mio nome ad altissimi cariche, ribadisco che non intendo assumere alcun impegno politico". Tangentopoli

17 gennaio 1995

Nasce il governo presieduto da Lamberto Dini che, come ‘governo tecnico ’, non comprende parlamentari. Lo compongono: Susanna Agnelli, agli Esteri e Italiani nel mondo; Antonio Brancaccio, agli Interni; Filippo Mancuso, alla Giustizia; Stefano Rainer Masera, al Bilancio; Augusto Fantozzi, alle Finanze; Domenico Corcione, alla Difesa; Giancarlo Lombardi, alla Pubblica istruzione; Paolo Baratta, ai Lavori pubblici; Walter Luchetti, alle Risorse agricole, alimentari e forestali; Giovanni Caravale, ai Trasporti e navigazione; Agostino Gambino, alle Poste e telecomunicazioni; Alberto Clò, all’Industria, commercio, artigianato e, ad interim, Commercio estero e politiche Ue; Tiziano Treu, al Lavoro e previdenza sociale; Elio Guzzanti, alla Sanità; Antonio Paolucci, ai Beni culturali e ambientali; Giorgio Salvini, all’Università e ricerca scientifica; Giovanni Motzo, alle Riforme istituzionali; Franco Frattini, agli Affari regionali; Ossicini Adriano, alla Solidarietà sociale e famiglia. Sottosegretari saranno nominati: Luigi Rossi, Corrado Scivoletto, Francesco Caramazza, agli Interni; Walter Gardini, Emanuele Scamacca Del Murgo, agli Esteri; Stefano Silvestri, Carlo Maria Santoro, alla Difesa; Donato Marra, Edilberto Ricciardi, alla Giustizia; Eteledra Porzio Serravalle, alla Pubblica istruzione; Nicola Scalzini, Franco Liso, al Lavoro; Franco Caleffi, Giuseppe Vergas, alle Finanze; Pietro Giarda, Carlo Pace, al Tesoro; Giorgio Ratti, Alberto Cazzaniga, al Bilancio; Giovanni Zanetti, all’Industria; Emilio Gerelli, all’Ambiente.

17 gennaio 1995

A Roma, s’insedia la Commissione bicamerale d’inchiesta sulla cooperazione. Fra i suoi compiti è prevista anche un’indagine sull’omicidio della giornalista Ilaria Alpi e Miran Hrovatin. Violenza politica- caduti

17 gennaio 1995

A Roma, nell’ambito dell’inchiesta relativa a finanziamenti occulti da parte delle cooperative rosse verso il Pci – Pds, i sostituti procuratori Gianfranco Mantelli e Maria Teresa Saragnano interrogano l’ex segretario del Pci Achille Occhetto e l’attuale segretario del Pds Massimo D’Alema. Tangentopoli. P.C.I. P.D.S.

18 gennaio 1995

Il settimanale "L’Europeo" riporta le dichiarazioni di Giancarlo Pagliarini, relative ad un episodio di malcostume politico: "Sintomatico l’episodio del finanziamento ai giochi del Mediterraneo in programma a Bari tra due anni. Un appuntamento che sta molto a cuore a Giuseppe Tatarella, plenipotenziario di An nel governo Berlusconi. Il testo esaminato e discusso il 14 dicembre in preconsiglio autorizzava per il 1994 una spesa di 5 miliardi, prevedendo un esborso di altri 45 (15 all’anno) entro il 1997". Ma il giorno successivo, il 15 dicembre, i ministri si sono trovati sul tavolo un testo modificato. Ricorda Pagliarini: ‘Come in quel giochetto della settimana enigmistica, il nuovo decreto era diverso dal vecchio solo per un piccolo particolare. Con un tratto di pennarello nero la spesa era stata concentrata tutta nel primo anno, e così la città di Tatarella si è vista arrivare subito non 5, ma 50 miliardi". Centrodestra- A.N.

19 gennaio 1995

Sul settimanale francese "L’Express", sotto il titolo "Auschwitz: la mémoire du mal", lo storico Eric Conan, seguace delle tesi ufficiali sulla Shoah, pone il problema di "cosa fare delle falsificazioni lasciate in eredità dalla gestione comunista" poiché "negli anni 50 e 60 vari edifici che erano scomparsi o erano stati adibiti ad altro uso, furono ricostruiti con grandi errori e presentati come autentici", in particolare le "camere a gas per la disinfestazione dai pidocchi, presentate talvolta come camere a gas omicide. Queste aberrazioni sono servite ai negazionisti che ne hanno tratto l’essenziale delle loro affabulazioni". Conan fa l’esempio del crematorio 1 di Auschwitz dove "tutto è falso: le dimensioni della camera a gas, la collocazione delle porte, le aperture per il versamento dello Zyklon B, i forni, ricostruiti secondo i ricordi di qualche sopravvissuto, l’altezza del camino", ma viene tuttora presentato ai visitatori come originale. Fra le altre, lo storico francese riporta l’opinione in proposito di Krystyna Oleksy, membro della direzione del Museo, che "non vi si risolve: ‘Per ora la si lascia così come sta e non si precisa niente al visitatore. E’ troppo complicato. Si vedrà più avanti ’ ". Difatti, gradatamente, negli anni Duemila il Museo presenterà il crematorio 1 come un locale di sperimentazione, dirottando i visitatori sui resti della vicina Birkenau.

19 gennaio 1995

A Milano, il pretore dichiara antisindacale il comportamento dell’Alfa Romeo, per non aver riconosciuto alle Rsu elette dallo Slai Cobas il diritto a essere convocate per partecipare alle trattative. Il Cobas dell’Alfa, affermata la nullità degli accordi sul piano di ristrutturazione aziendale, riprende l’agitazione. Movimento operaio- sindacati

20 gennaio 1995

A New York, il Consiglio di sicurezza decide di sostituire le truppe americane ad Haiti – che hanno annunciato di aver "finito il lavoro"- con un contingente Onu, incaricando Boutros Ghali di mobilitare 6000 caschi blu. L’ambasciatore statunitense all’Onu, Madeleine Albright, afferma che la decisione è "un ottimo esempio di come l’Onu possa collaborare con una forza di intervento" (vedi nota 13 luglio 1994). Stati Uniti

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