6 giugno 1996 |
A Washington, la responsabile della sezione Asia meridionale del Dipartimento di Stato, signora Robin Raphel, testimonia alla commissione Medio Oriente e Asia del Senato e riferisce dello stato disastrato del paese, dove è morto un milione e mezzo di persone dall’occupazione sovietica in poi, il territorio è disseminato di mine, l’aspettativa di vita è di 46 anni, ma di interesse strategico ed "esente da tasse", per concludere che "il governo degli Stati uniti spera che la pace nella regione possa facilitare gli interessi economici americani" Stati Uniti. Fronte arabo islamico- Afghanistan |
7 giugno 1996 |
A Roma, tenta di fuggire dall’albergo dove era ospitato sotto la sorveglianza della Digos, l’ex maggiore delle Ss Karl Hass, chiamato a testimoniare al processo contro Erich Priebke ed anch’egli indagato per concorso nell’eccidio delle Fosse ardeatine. Occupazione tedesca. Resistenza- caduti |
9 giugno 1996 |
Si svolgono le elezioni per il rinnovo dei consigli e dei sindaci di 164 comuni, che vedono un aumento dell’assenteismo (24%). La Lega arretra al nord; il Polo delle libertà vince a Brescia, Caserta, Taranto; l’Ulivo a Pavia, Mantova e Lodi. I ballottaggi si svolgeranno il 23 giugno. Leghismo. Centrodestra. Centrosinistra |
10 giugno 1996 |
In una località montuosa dell’Afghanistan orientale, il giornalista Robert Fisk intervista per "The Independent" lo sceicco Osama bin Laden. Questi dichiara che per il mondo mussulmano gli Stati uniti sono il "nemico principale", a causa della sistematica rapina delle risorse, dell’alleanza con Israele e delle persecuzioni contro i mujaheddin; tanto che si è alla vigilia dello "scoppio di una vera guerra fra i mussulmani e gli Stati uniti". Fronte arabo islamico. Stati Uniti |
10 giugno 1996 |
A Milano, è emessa la sentenza d’appello per il crack del Banco Ambrosiano che conferma le condanne ma riduce le pene. Sono inflitti 12 anni a Licio Gelli e Umberto Ortolani, 8 anni e mezzo a Flavio Carboni, 8 anni a Francesco Pazienza, 4 anni e mezzo a Carlo De Benedetti, 4 anni e 2 mesi a Giuseppe Ciarrapico. Affare Calvi |
10 giugno 1996 |
A Roma, nel corso della trasmissione "Porta a porta" dedicata alla possibile concessione di un indulto ai prigionieri politici, l’esponente pidiessino Cesare Salvi si rifiuta di rivolgere la parola ad Adriano Sofri e Renato Curcio ma si dichiara favorevole alla concessione dell’indulto che consentirà "dopo la vittoria dello Stato" di tornare "a tempi normali". P.D.S. |
12 giugno 1996 |
Joseph Luongo abbandona l’Italia per rientrare negli Stati uniti. Stati Uniti- Italia |
13 giugno 1996 |
A Milano, la Procura della repubblica trasmette al sostituto procuratore veneziano Felice Casson copia delle trascrizioni delle intercettazioni telefoniche, dalle quali si evince che Carlo Maria Maggi ha ricevuto denaro da Delfo Zorzi e che l’esposto da lui presentato, il 29 luglio 1995, fa parte di una comune strategia difensiva. Stragi- Piazza Fontana |
16 giugno 1996 |
Le elezioni siciliane, svolte con il vecchio sistema elettorale, assegnano la vittoria al Polo delle libertà che conquista 49 seggi su 90. Forza Italia resta il primo partito, però arretrando a vantaggio del Ccd e del Cdu, che conquistano rispettivamente 11 e 7 seggi, mentre 6 vanno ai Popolari di Gerardo Bianco. Arretrano il Pds e Rifondazione comunista. Centrodestra. Centrosinistra |
16 giugno 1996 |
"Epoca", sotto il titolo "E adesso parlo io", pubblica un’intervista di Ugo Magri a Francesco Cossiga che, richiesto di una previsione sulla politica estera del centrosinistra, risponde: "Direi che tutto sarà come prima, con una maggiore attenzione da parte di chi ha vinto a far sì che non appaia diverso da prima. Farei anche notare che dentro la coalizione dell’Ulivo c’è chi, in politica estera, è molto più atlantico e reazionario di me", anche se si esime dal fare nomi. Circa Rifondazione osserva: "crede veramente che Rifondazione comunista sia in grado di condurre una politica talmente corsara da mettere in crisi questo governo? Si è chiesto cosa accadrebbe se Prodi non avesse più la maggioranza in Parlamento? Verosimilmente andremmo alle elezioni. Ed è chiaro che fine farebbe Rifondazione se da quelle elezioni risultasse vincente il centrodestra" Centrosinistra |
18 giugno 1996 |
A Roma, Beatrice Spadaccini presenta il rapporto annuale di Amnesty International sulle violazioni dei diritti umani commesse nel mondo nel corso del 1995. Nel rapporto sono citati 146 paesi, fra i quali l’Italia. |
18 giugno 1996 |
Ai magistrati che indagano sull’omicidio del generale Dalla Chiesa, il pentito Tullio Cannella dichiara che Giuseppe Greco, esecutore materiale della strage e poi ucciso dall’organizzazione, gli confidò "però senza escludermi né ammettermi la sua partecipazione al delitto…stu omicidio Dalla Chiesa non ci voleva. Questo omicidio ci consumò, perlomeno qua ci vorranno minimo dieci anni per riprendere bene la barca, la situazione, e comunque qua io ho avuto uno scherzetto in questo omicidio e stu scherzetto me lo fece ‘u ragioniere ’ " nome che indicava Bernardo Provenzano. Affare Dalla Chiesa |
19 giugno 1996 |
A Roma, nel corso del processo denominato ‘Moro quinquies’, Germano Maccari dichiara di essere stato il ‘quarto uomo’ a custodire Aldo Moro, insieme a Prospero Gallinari, Mario Moretti e Laura Braghetti. Ma afferma che a sparare sul presidente della Dc, il 9 maggio 1978, fu il solo Mario Moretti. Affare Moro |
19 giugno 1996 |
In Versilia, un’alluvione costa la vita a 13 persone, mentre altre risultano disperse, e centinaia di miliardi di danni. |
21 giugno 1996 |
A Kabul (Afghanistan), è annunciata la nomina di Gulbuddin Hekmatyar a primo ministro, a decorrere dal 26 giugno, in base ad un accordo raggiunto con il presidente Rabbani. Fronte arabo islamico- Afghanistan |
23 giugno 1996 |
Ad Atene, muore Andreas Papandreu. |
24 giugno 1996 |
A Bologna il presidente della regione Emilia Romagna, Antonio La Forgia, lancia la proposta di coinvolgere i comuni nella gestione dell’ordine pubblico per contrastare la microcriminalità. |
25 giugno 1996 |
A Mosca, Boris Eltsin firma il decreto che prevede il parziale ritiro delle truppe russe dalla Cecenia a partire dal 1 settembre. Fronte arabo islamico |
25 giugno 1996 |
Ai magistrati che lo interrogano sui rapporti del Pci in Sicilia, il professor Alfredo Galasso dichiara : "Anche se nel partito non mi sono mai occupato della gestione di società o di altre strutture economiche, tuttavia mi ero reso conto – almeno a partire dai primi anni Ottanta- che la pratica consociativa si era spinta sino al punto da non contestare i rapporti di affari che alcune strutture economiche, cooperative e non (basti pensare a Tele L’Ora) del partito avevano stretto con personaggi molto vicini al blocco politico- mafioso all’epoca dominante. Chi per primo aveva posto il problema della impossibilità di perpetuare questo sistema era stato sicuramente Pio La Torre, il quale aveva denunziato il pericolo – quantomeno a livello politico- di questa situazione e aveva, per questa ragione, promosso anche un’inchiesta interna al partito nei confronti di Nino Fontana, Michelangelo Mercante, Carapezza e di tale Spatafora. Questa inchiesta, svoltasi tra il 1981 e l’aprile del 1982- si era conclusa senza che fossero stati adottati provvedimenti disciplinari contro gli incolpati. I quali peraltro, dopo la morte di La Torre, erano tornati a svolgere ruoli di primo piano all’interno delle strutture economiche del partito, senza che nessuno ne mettesse più in discussione l’operato". P.C.I. Piani occulti |
26 giugno 1996 |
Presso la base di Dhahran (Arabia), un attentato compiuto mediante un’autobomba causa la morte di 19 militari statunitensi ed il ferimento di 200 persone di diversa nazionalità. Il governo saudita pone una taglia sugli attentatori. Gli Usa ne accuseranno Osama bin Laden. Fronte arabo islamico. Stati Uniti |
27 giugno 1996 |
A Roma, la Corte costituzionale accoglie il ricorso presentato da Pietro Venezia contro la sua estradizione negli Usa (decisa dal governo presieduto da Lamberto Dini), dove rischia di essere condannato a morte in contrasto con le leggi italiane. Stati Uniti- Italia |
29 giugno 1996 |
In Libia, nel carcere di Abu Selim, sono uccisi decine o centinaia di prigionieri politici islamisti per rappresaglia ad un attentato di matrice qaedista contro Muammar Gheddafi. Il regime ammetterà le uccisioni diversi anni dopo parlando di "un gruppo di detenuti che avevano tentato l'evasione". Fronte arabo islamico |
giugno 1996 |
Alla Camera, i deputati Paolo Cento, Giorgio Mele e Donato Manfroi presentano al ministro dei Lavori pubblici Antonio Di Pietro un’interrogazione parlamentare nella quale denunciano che "a Roma lo Ior ha provveduto alla vendita di gran parte del proprio patrimonio immobiliare. Circa 15 famiglie non hanno potuto acquistare /gli appartamenti che abitano/; nonostante l’impegno preso dallo Ior a non vendere o a vendere solo a esterni che non fossero in condizione di necessità, si sono verificate invece proprio vendite a persone esterne con lo sfratto in corso, privilegiando così la necessità ‘esterna’ rispetto ai diritti degli ‘interni’ più bisognosi". Vaticano |
giugno 1996 |
A Lione (Francia), si svolge il G7+1, allargato al russo Victor Cernomyrdin, che dedica un largo spazio alle soluzioni per la Bosnia Erzegovina. |
giugno 1996 |
A Riad (Arabia saudita), 23 lavoratori filippini sono frustati pubblicamente e, poi, espulsi per aver partecipato ad una festa con amici omosessuali. Fronte arabo islamico |
1 luglio 1996 |
In Bahrein, sono condannati a morte 3 militanti sciiti. Nessuna protesta si leva dalle organizzazioni ‘umanitarie’ occidentali. Fronte arabo islamico |
1 luglio 1996 |
In occasione dell’udienza del processo perugino per l’omicidio di Mino Pecorelli, richiesto di un’opinione sulla rivalutazione della figura dell’ucciso, svolta dal pubblico ministero, il senatore Giulio Andreotti afferma: "Appartengo alla scuola di chi ritiene che si debba parlare dei morti solo quando se ne può dire bene". Violenza politica- caduti. Piani occulti. Processi al potere. D.C. |
1 luglio 1996 |
A Palermo, interrogato dai magistrati a proposito delle sue frequentazioni con il boss Vittorio Mangano, ora ristretto a Pianosa e sottoposto al regime speciale del 41- bis, Marcello Dell’Utri dichiara: "Non vedo niente di strano che io abbia frequentato il signor Mangano. Se non fosse in prigione, lo frequenterei ancora adesso e lo inviterei a prendere un caffè". Processi al potere. Centrodestra- F.I. Piani occulti |
2 luglio 1996 |
Sul quotidiano "La Repubblica", commentando la riapertura del processo Pecorelli, Giovanni Maria Bellu scrive: "E’ questo il nodo della ricostruzione accusatoria: l’omicidio Pecorelli fu il risultato di paure convergenti. La paura di Andreotti, e del suo amico Claudio Vitalone, di essere eternamente ricattati da un giornalista che, anche grazie ad informatori autorevoli e potenti come il generale Dalla Chiesa, aveva messo le mani in un pantano di notizie e di veleni: intrecci tra politica e mafia (prima per liberare Moro, poi per abbandonarlo al suo destino di morte), storie di assegni distribuiti generosamente dal clan andreottiano ad amici, elettori, clienti, ricattatori…Pochi giorni fa, un sostegno a questa ricostruzione dell’accusa è stato dato dall’ex dirigente del Sid Gian Adelio Maletti che, interrogato da Cardella e Cannevale in Sudafrica, dove vive da anni, ha riferito un nuovo episodio. ‘Circa una ventina di giorni prima della sua morte –ha detto- Pecorelli mi chiese di venire a casa mia per parlarmi. Si sfogò. Mi disse che un grosso personaggio politico gli aveva mandato un emissario per convincerlo a non pubblicare un articolo su Op’. Maletti ha anche detto di aver pensato subito che l’omicidio Pecorelli fosse di matrice mafiosa ‘per l’importanza che quell’articolo aveva per l’uomo di governo e per il fatto, notorio, che la mafia costituisce un grosso serbatoio di voti’. Ed è proprio questo uno dei fondamenti della ricostruzione dell’accusa. Era il 1979, Andreotti era uno degli uomini più potenti d’Italia e –sostiene il Pm- Pecorelli rischiava di comprometterlo. Assieme a Vitalone chiese aiuto alla mafia e alla banda della Magliana. Intervennero come ‘mandanti intermedi’ i capi di Cosa nostra Gaetano Badalamenti e Stefano Bontade. Il ‘problema’ fu risolto il 20 marzo 1979, a Roma, con quattro colpi di pistola, il primo dei quali sparato in bocca" Violenza politica- caduti. Piani occulti. Processi al potere. D.C. |
3 luglio 1996 |
A Mosca, nel ballottaggio per le elezioni presidenziali Boris Eltsin prevale sull’ex comunista Gennadij Zyuganov. |
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