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28-29 marzo 1997

Nel canale di Otranto, la collisione fra la corvetta italiana Sibilla ed una motovedetta albanese carica di profughi provoca la morte di 89 fra questi. Secondo le autorità italiane l’imbarcazione albanese avrebbe tagliato la strada alla Sibilla, secondo i profughi superstiti è stata invece speronata: "Ci sono venuti addosso all’improvviso, l’hanno fatto apposta". Il premier albanese Bashkim Fino accusa: "E’ un giorno di grave lutto per il mio paese; non è ancora chiaro come siano andate le cose, ma nessuno mi toglie dalla testa che la flotta italiana aveva tutte le possibilità di evitare il disastro". Ancora più duro è Pjeter Arbnori, presidente del Parlamento: "Il fatto che sia stato consentito alle navi militari italiane di poter pattugliare il nostro mare non dà loro licenza di uccidere". Nella serata del 29 interviene anche il presidente Sali Berisha: "Era una tragedia evitabile. Chiedo a nome del mio popolo che la magistratura italiana apra un’inchiesta per accertare cause e responsabilità". La Procura di Brindisi apre l’inchiesta. Immigrazione. Centrosinistra

31 marzo 1997

In piazza san Pietro, nel corso della benedizione urbi et orbi, Giovanni Paolo II chiede al governo di rimuovere il blocco navale che ha causato la tragedia del canale di Otranto. La stessa richiesta è venuta dal vescovo di Acerra, Antonio Riboldi, che ha definito l’evento "vergognoso" paragonando il venerdì santo 1997 "a quel venerdì di 2000 anni fa, in cui Gesù fu sbeffeggiato ed ucciso" Immigrazione. Vaticano

marzo 1997

A Milano, nella caserma Medici dei carabinieri, ausiliari in congedo versano cera calda addosso ad una recluta, precedentemente legata ed incappucciata.

1 aprile 1997

Il Gran maestro del Grande Oriente d’Italia (Goi) Virgilio Gaito rende noto in un comunicato il suo intervento, il 24 marzo, presso la direzione della Rai per impedire la trasmissione di un documentario sulla massoneria che, a suo avviso, sarebbe stata presentata "in modo distorto".

2 aprile 1997

A Milano, i giudici Guido Salvini e Massimo Meroni ascoltano la testimonianza di Fulvio Bellini , autore de "Il segreto della Repubblica" sotto lo pseudonimo di Walter Rubini che, nel 1978, decrittò l’incontro riservato del 23 dicembre 1969 presso il Quirinale (vedi nota) come compromesso tra le fazioni democristiane sulla strategia della tensione (rientro dello stato di emergenza e sostegno alla pista anarchica). Bellini, alias Rubini, ora descrive ai giudici la sua fonte: "Fu, a partire dal gennaio 1970, un conoscente inglese che frequentava gli ambienti giornalistici e diceva di essere il corrispondente in Italia dell’agenzia Reuter e che conobbi al circolo della stampa…Sono tuttavia certo che, così come altri soggetti che si qualificavano come giornalisti, egli fosse in realtà un agente dell’Intelligence Service inglese…Questo signore aveva all’epoca circa 50 anni…e non si è mai presentato con nome e cognome, cosa che del resto io non gli ho mai chiesto e che non è mia abitudine fare…Io e l’inglese parlammo per la prima volta all’inizio del gennaio 1970, poche settimane dopo i fatti. Egli mi fornì in sostanza tutte le informazioni che io ho riportato nei due capitoli centrali del libro…Io misi da parte gli appunti che avevo potuto ricavare dai colloqui con l’inglese e cominciai a svilupparli, sino a scrivere il libro, solo nel momento in cui, intorno al 1973, le indagini sulla pista nera…e l’evidenziazione del ruolo di personaggi come Giannettini mi diedero la certezza che si era trattato di informazioni esatte e di prima mano" Piani occulti. Stragi- Piazza Fontana

2 aprile 1997

Le Chiese evangeliche, con una lettera del pastore Domenico Tomasetto indirizzata al ministro della Pubblica istruzione Luigi Berlinguer, contestano la politica governativa di sostegno e finanziamento delle scuole private cattoliche scrivendo, fra l’altro: "Appare insanabilmente contraddittorio che uno Stato laico affidi una delle sue fondamentali funzioni a enti privati di tendenza, fortemente caratterizzati da precompressioni ideologiche, con particolare riferimento a quelle di carattere religioso". Centrosinistra. Vaticano

3 aprile 1997

A Iesolo (Venezia), il consiglio comunale approva un ordine del giorno proposto dal consigliere di Alleanza nazionale Daniele Bison, che raccomanda l’uso della castrazione chimica per i pedofili. Centrodestra- A.N.

4 aprile 1997

A Mosca, la Camera bassa approva a larghissima maggioranza la legge che consente alla Russia di considerare di sua proprietà le opere d’arte trafugate dall’Armata rossa in Germania durante l’ultima guerra mondiale.

5 aprile 1997

A Napoli, nel corso di un seminario internazionale organizzato dai giudici minorili, è reso noto che ben 46.000 minorenni sono stati protagonisti, nel 1996, di episodi di criminalità in Italia.

7 aprile 1997

Sul "Corriere della Sera", il portavoce vaticano Joaquin Navarro Walls commenta entusiasticamente il successo del sito che il Vaticano ha aperto su Internet, in coincidenza con la Pasqua: "Due settimane dopo, già due milioni e 370 mila persone di 70 paesi erano entrate nel sito della Santa Sede per leggere i messaggi del Papa. E al nostro indirizzo sono arrivati 4.678 messaggi, in dieci lingue diverse, in una settimana soltanto". Vaticano

9 aprile 1997

A Torino, il Tribunale condanna il presidente della Fiat, Cesare Romiti, e il direttore finanziario, Francesco Paolo Mattioli, rispettivamente a 1 e 6 mesi di reclusione e ad 1 anno e 4 mesi per falsi in bilancio e tangenti. Entrambi hanno fruito della opzione per il rito abbreviato e relativo sconto di pena di un terzo. Tangentopoli

9 aprile 1997

A Roma, il gip Otello Lupacchini emette un’ordinanza di custodia cautelare a carico di Pippo Calò, già carcerato per altri reati, e Flavio Carboni per concorso nell’omicidio del banchiere Roberto Calvi. Per Flavio Carboni è necessaria la estradizione dalla Svizzera. Affare Calvi

10 aprile 1997

A Washington, il centro antiterrorismo della Cia riferisce ad una commissione parlamentare, in udienza a porte chiuse, che è in corso la raccolta di dati sugli "obiettivi afghani" che permetterà agli Usa di agire rapidamente quando decideranno di attaccare l’organizzazione di Osama bin Laden; e che la Cia avrebbe consegnato al più presto a Massud una fornitura di radio protette per consentire ai suoi agenti di comunicare le informazioni raccolte a Langley. Massud è stato invitato, aggiungono, a servirsi delle stazioni Cia in Asia centrale, non di quella di Islamabad, per evitare l’Isi. Nella stessa giornata, l’agenzia Reuters riporta una dichiarazione di un portavoce talebano che conferma ufficialmente l’attuale residenza di Osama bin Laden a Kandahar ed aggiunge che non vi è nulla da temere poiché "noi non permetteremo che l’Afghanistan sia sfruttato come base per attacchi terroristici". Stati Uniti. Fronte arabo islamico- Afghanistan

10 aprile 1997

A Strasburgo, il Parlamento europeo approva l’invio di una forza multinazionale in Albania, guidata dall’Italia.

10 aprile 1997

A Perugia, dinanzi alla Corte di assise dove si svolge il processo a carico dei presunti autori dell’omicidio di Mino Pecorelli, l’ex parlamentare democristiano Benito Cazora, riferendosi all’intervento della ’ndrangheta calabrese nelle ricerche della prigione brigatista dov’era rinchiuso Aldo Moro nella primavera del 1978, afferma: "…tramite l’interessamento del segretario di Aldo Moro, Sereno Freato, riuscimmo a far trasferire dal carcere dell’Asinara a quello di Rebibbia un parente di Rocco (scoprimmo che era una persona che faceva di cognome Varone ed era il fratello di Rocco)…". Ed inoltre: "Mi portarono sulla Cassia, all’altezza dell’incrocio con via Gradoli, e mi dissero: ‘Questa è la zona calda’. Riportai l’informazione al questore di Roma, il quale però mi telefonò riferendomi di aver fatto controllare ‘porta a porta’ via Gradoli senza trovare traccia del covo delle Br". Affare Moro

10 aprile 1997

Sul quotidiano "La Stampa", Lietta Tornabuoni scrive: "Che spettacolo, l’altra sera al telegiornale, il sindaco di Roma Rutelli, furente contro gli autoferrotranvieri della capitale scesi in sciopero selvaggio. Che spettacolo vederlo, con la mascella irrigidita e la voce fremente, invocare il licenziamento degli organizzatori dello sciopero…" Centrosinistra. Movimento operaio- sindacati

10-11 aprile 1997

Senato e Camera votano la fiducia al governo sulla missione in Albania. I voti mancanti di Rifondazione comunista sono sostituiti dal voto favorevole del centrodestra. Centrodestra. Centrosinistra. Sinistra- formazioni minori

11 aprile 1997

Inizia la missione italiana ‘Alba’ con lo sbarco in Albania di un primo reparto composto da una ventina di soldati, e con un ponte aereo Pisa – Tirana.

11 aprile 1997

A Roma, giunge in visita ufficiale il premier israeliano Benjamin Netanyahu.

11 aprile 1997

A Roma, nel corso della sua audizione dinanzi alla Commissione parlamentare d’inchiesta sul terrorismo e le stragi, Giulio Andreotti è richiesto di un’opinione circa la presunta seduta spiritica del 2 aprile 1978, nel corso della quale Romano Prodi avrebbe ricevuto la notizia che Aldo Moro era prigioniero a "Gradoli". Andreotti afferma: "Io non ho mai creduto alla questione dello spiritismo. Probabilmente è qualcuno di Autonomia operaia di Bologna che ha dato questa notizia: comunque non potevano dire che lo aveva detto qualcuno di Autonomia operaia, altrimenti lo avrebbero messo nei guai". Affare Moro

13 aprile 1997

A Roma, su proposta del presidente Massimo D’Alema, i verbali della Commissione bicamerale sono secretati. Centrosinistra

14 aprile 1997

A Manila (Filippine), l’arcivescovo cardinale Jaime Sin ‘esorta’ il premier Fidel Ramos a non ripresentarsi nel 1998 perché la sua ricandidatura "non sarebbe nell’interesse del paese". Vaticano

14 aprile 1997

A Roma, dinanzi al Tribunale militare, si apre il processo a carico di Erich Priebke e Karl Hass, imputati di partecipazione all’eccidio delle Fosse ardeatine. Occupazione tedesca. Resistenza- caduti

15 aprile 1997

A Durazzo (Albania), sbarcano i contingenti italiani, spagnoli e francesi che fanno parte della missione ‘Alba’ e, a seguire, la Forza multinazionale di protezione. I militari avranno il compito di controllare città e vie di comunicazione, di proteggere le organizzazioni internazionali e i convogli di aiuti; potranno usare la forza per difendere le proprie posizioni e prevenire "gravi atti criminosi".

15 aprile 1997

A Roma, alla Bicamerale, il senatore Marco Boato presenta la sua bozza sulla riforma della giustizia, imperniata sulla politicizzazione del Csm (vedi nota 11 febbraio 1997). Centrosinistra

16 aprile 1997

A Roma, 59 senatori dell’Ulivo guidati da Raffaele Bertoni, già presidente dell’Associazione nazionale magistrati, stilano un documento contro la bozza sulla riforma della giustizia, redatta da Marco Boato. Centrosinistra

17 aprile 1997

A Roma, commentando la reazione dei magistrati alla bozza Boato, Massimo D’Alema afferma: "Capisco il valore simbolico negativo che, dal punto di vista dei giudici, può assumere il riequilibrio del Csm, ma che davvero possa contenere un elemento punitivo mi pare francamente improbabile. Forse si considera con troppa eccitazione il tema". Centrosinistra- P.D.S.

19 aprile 1997

A Roma, oltre mille magistrati partecipano all’assemblea plenaria dell’Associazione nazionale magistrati: i temi più dibattuti sono l’autonomia e l’indipendenza della magistratura, l’obbligatorietà dell’azione penale, la separazione delle carriere; palpabile è il dissenso dalle proposte di riforma della giustizia che, in sede di Commissione bicamerale, ha elaborato Marco Boato. Il procuratore di Milano Saverio Borrelli non interviene ma, a margine dell’assemblea, risponde alle domande dei cronisti. Alcune sue dichiarazioni (in particolare quella in cui afferma di non voler polemizzare con il capo dell’opposizione che è anche un imputato del suo ufficio, e quella in cui si dice sicuro che la Bicamerale non subirà "i diktat di Berlusconi") scatenano le reazioni di molti esponenti del Polo, che chiedono un’azione disciplinare nei suoi confronti. Centrosinistra. Centrodestra

19 aprile 1997

Da Torino, Silvio Berlusconi polemizza a più riprese con i magistrati, in particolare con quelli del pool di Milano, a suo parere poco rispettosi dei diritti fondamentali dei cittadini, e invitati a cambiare mestiere: "Non si può togliere impunemente la libertà alle persone, è una ventata di barbarie, di inciviltà, di giustizialismo che sta passando sopra tutti noi". Berlusconi accusa i magistrati di uso politico della giustizia: "Hanno cercato di colpire il Polo attraverso il suo leader, ma non ce l’hanno fatta e non ce la faranno…Dobbiamo batterci per uno stato di diritto sapendo che corriamo dei rischi, perché la libertà dei cittadini per questi signori non conta nulla"; critica la normativa sui collaboratori di giustizia, in specie "quel disegno della sinistra che utilizza i pentiti a pagamento come juke box per far dire loro quello che il pubblico ministero vuole che dicano". In una conferenza stampa serale ribadisce: "dico solo che chi sbaglia deve cambiare mestiere…e che la separazione delle carriere è indispensabile per avere giudici terzi, equidistanti dalle parti". Centrodestra

20 aprile 1997

Il quotidiano israeliano "Haaretz" pubblica un servizio nel quale si afferma che, all’inizio degli anni Ottanta, Israele ha fornito tecnologia nucleare al governo sudafricano. Il quotidiano riporta anche la testimonianza di Constand Viljoen, capo di Stato maggiore dell’esercito del Sudafrica: "Volevamo acquisire conoscenze sul nucleare da chiunque potessimo".

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