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10 settembre 1999

Nel porto di Brindisi muore Tairi Reriz, immigrato di 18 anni, che dopo aver pagato un milione alla mafia degli scafisti, per sfuggire al rimpatrio forzoso si è gettato in acqua, restando sventrato dall’elica della nave. Immigrazione

10 settembre 1999

A Roma, il Consiglio dei ministri dispone l’assunzione di 8.278 nuovi agenti di polizia, carabinieri e finanzieri nel quadro del contrasto della criminalità. Centrosinistra

10 settembre 1999

Il quotidiano francese "Le Monde" denuncia l’oblio che ha avvolto il Kossovo, mentre i serbi sono stati scacciati dalla regione, sono venuti alla luce gli obbrobri perpetrati da entrambe le parti, e ovunque regnano distruzione e inquinamento.

12 settembre 1999

Giunge in Parlamento, per l’approvazione, il testo dell’accordo ratificato a Zurigo fra Italia e Svizzera in materia penale, il 10 settembre 1998, e poi ‘dimenticato’.

13 settembre 1999

A Perugia, nel processo per l’omicidio di Mino Pecorelli, il pubblico ministero chiede la condanna all’ergastolo di tutti gli imputati: Giulio Andreotti, Claudio Vitalone, Giuseppe Calò, Gaetano Badalamenti, Michelangelo La Barbera, Massimo Carminati. Processi al potere. D.C. Violenza politica- caduti. Piani occulti

13 settembre 1999

Appaiono sulla stampa britannica le prime indiscrezioni sul libro che ha scritto Vasilj Mitrokhin, ex archivista del Kgb sovietico. Piani occulti

15 settembre 1999

A Roma la senatrice Daria Bonfietti, responsabile dell’Associazione familiari vittime di Ustica, si dimette da componente della Commissione parlamentare d’inchiesta sul terrorismo e le stragi affermando: "Il raggiungimento della verità giudiziaria sulla tragedia di Ustica, attesa da 19 anni, fa venire meno il motivo della mia presenza. Il Dc-9 venne abbattuto in un’azione di guerra. Con le mie dimissioni voglio lanciare un segnale: la ricerca della verità è finita. Basta con i giochini tra di noi. Il solo compito della Commissione stragi è di stimolare il governo ad intervenire presso i Paesi alleati per sapere chi ha abbattuto un aereo civile". Stragi- Ustica. Centrosinistra

15 settembre 1999

Sono diffuse ulteriori indiscrezioni sul contenuto del libro scritto da Vasilj Mitrokhin. Secondo una fra esse, a partire dall’estate 1967 la direzione nazionale del Pci "chiese formalmente la assistenza sovietica per preparare il partito alla sopravvivenza come gruppo clandestino dopo un colpo di Stato". Piani occulti. P.C.I.

15 settembre 1999

Su "La Stampa" di Torino, nella rubrica "Iceberg", appare la seguente nota: "Ai tempi di Dante il contrappasso puniva il peccatore con una pena speculare alla colpa. Oggi premia il peccatore con un ruolo speculare alla colpa. Per esempio? Francesca Mambro e Giusva Fioravanti, i terroristi pluricondannati per omicidio arringano le folle, indignati, contro la pena di morte". Violenza politica

15 settembre 1999

A Vienna, è ucciso dalla polizia nel corso di uno scontro a fuoco Horst Luudwig Meyer, uno dei 5 appartenenti alla Raf tedesca ancora latitanti.

16 settembre 1999

A Milano, il procuratore della repubblica Gerardo D’Ambrosio protesta per il continuo rinvio delle udienze nel processo a carico di Cesare Previti sulle cosiddette ‘toghe sporche’. Il parlamentare di Forza Italia, difatti, non si presenta regolarmente sottraendosi all’interrogatorio per i suoi impegni parlamentari. L’udienza preliminare va avanti, per questa ragione, dal 29 giugno 1998. Processi al potere. Centrodestra- F.I.

17 settembre 1999

Secondo un rilevamento statistico de "L’Agenda degli Italiani", il 20% degli intervistati pone al primo posto nella graduatoria delle urgenze la criminalità, il 3% in più rispetto a un anno fa.

18 settembre 1999

A Milano, muore Leo Valiani.

18 settembre 1999

A Roma il ministro degli Interni, Rosa Russo Jervolino, preannuncia la revisione della cosiddetta legge Simeone varata il 27 maggio 1998, perché "ha prodotto dei guasti e va rivista". Centrosinistra

19 settembre 1999

Pininfarina annuncia la cassa integrazione per 1.000 operai. La Teksid di Carmagnola, che occupa altri 1000 lavoratori circa, annuncia la chiusura entro il 2001.

20 settembre 1999

A Londra, esce nelle librerie l’annunciato libro sull’archivio del Kgb, tratto dagli appunti di Vasilj Mitrokhin, di Christopher Andrew. Nell’occasione il ministro dell’Interno britannico dichiara che i documenti del Kgb sono stati smistati a tutti i paesi interessati, compresa l’Italia. Piani occulti

20 settembre 1999

A New York, il cardinale John O’Connor invia ai leader ebraici una lettera di scuse per quanto fatto dalla Chiesa cattolica contro il loro popolo in occasione del ‘Rosh Hashanah’, il capodanno ebraico che cade l’8 settembre. Vaticano

20 settembre 1999

A Roma, si svolge una cerimonia religiosa a ricordo dei caduti pontifici nella breccia di Porta Pia. Presenti, fra gli altri, il principe Dado Ruspoli, Ombretta Fumagalli Carulli, Pino Rauti, il governatore della Banca d’Italia Antonio Fazio, i rappresentanti di tutte le famiglie nobiliari romane. La messa è celebrata da monsignor Azeglio Manzetti, cappellano dell’Ordine di Malta, alla presenza del cardinale Idelfonso Stickler e del nunzio apostolico in Italia Andrea Cordero Lanza di Montezemolo. Vaticano

20 settembre 1999

A Torino, nella notte, razzisti gettano una molotov contro l’ingresso di un centro per immigrati. Immigrazione. Violenza politica

21 settembre 1999

Il presidente del Consiglio, Massimo D’Alema, preannuncia nuovi provvedimenti del governo contro la criminalità, fra i quali l’applicazione del 41 bis ai mafiosi stranieri. Centrosinistra

21 settembre 1999

A Firenze, la Banca etica, ‘Mani tese’ e ‘Lunaria’ tengono un convegno sulla speculazione finanziaria, al quale interviene il presidente dell’associazione francese Attac, Aguiton, per parlare della ‘Tobin tax’, l’imposta che dovrebbe essere applicata alle transazioni finanziarie per scoraggiare la speculazione.

21-22 settembre 1999

In un servizio del quotidiano "Il Giornale" sui finanziamenti sovietici, Gian Marco Chiocci e Maurizio Sgroi riportano brani dello studio preparato sull’argomento dal professor Victor Zaslavskij, della Luiss, secondo il quale "l’interessamento sovietico alla situazione politica italiana, gli aiuti e le sovvenzioni a certe forze e correnti politiche e a certe imprese commerciali e di intermediazione continuarono fino al crollo del regime sovietico…ovvero fino al 1991". Piani occulti

22 settembre 1999

Il ministro degli Esteri Lamberto Dini chiede all’Onu, nel corso della sua visita a New York, di stabilire il principio della ‘ingerenza umanitaria’ negli affari interni degli Stati. Centrosinistra

22 settembre 1999

A Roma, i deputati di Forza Italia presentano un’interpellanza al presidente del Consiglio ed al ministro di Grazia e giustizia per chiedere come mai nel codice penale non è contemplato il reato di tortura e cosa ha da dire il governo su "tale inqualificabile inadempimento". Nella interpellanza i parlamentari forzisti ricordano che tale reato dovrebbe comprendere "qualsiasi atto mediante il quale sono inflitti ad una persona dolore e sofferenza fisiche e mentali per ottenere informazioni o confessioni". Centrodestra- F.I. Centrosinistra. Sevizie di Stato

22 settembre 1999

A Brescia, inizia il processo a carico degli ex marescialli dei carabinieri Giovanni Strazzeri e Felice Maria Corticchia, che patteggiano la pena e sono condannati, rispettivamente, a 1 anno e 8 mesi ed a 1 anno e 9 mesi di reclusione (vedi nota 12 dicembre 1996 ed ivi riferimenti). Nel 2001, Corticchia sarà assunto dal presidente della Fiera di Milano, Flavio Cattaneo (di Alleanza nazionale) con uno stipendio annuale di 70 milioni per organizzare la vigilanza contro i furti. Tangentopoli. Centrodestra- A.N.

23 settembre 1999

A Roma, il governo presenta il nuovo regolamento carcerario che prevede fra l’altro che un detenuto possa trascorrere un’intera giornata con la propria partner in un appartamento riservato. Centrosinistra

24 settembre 1999

A Perugia, la Corte di assise assolve tutti gli imputati al processo per l’omicidio di Mino Pecorelli, con formula piena. Le motivazioni svolte dai giudici contengono tuttavia elementi interessanti ai fini di una ricostruzione storico- politica delle vicende sottostanti all’accusa. "Deve ritenersi raggiunta la prova – vi si legge – che sia Giulio Andreotti che Claudio Vitalone si sono interessati della vicenda Italcasse/ Caltagirone adoperandosi in favore dei secondi", finanziatori della corrente andreottiana, e del finanziere Nino Rovelli, titolare del gruppo Sir che si sdebitò con i famosi "assegni del presidente", titolo dell’articolo che Pecorelli non potè pubblicare perché ucciso. "Giulio Andreotti – scrivono i giudici- ha cercato in ogni modo di negare un suo coinvolgimento, dovendolo poi ammettere solo di fronte alla evidenza della prova. E ha cercato di non apparire come il reale beneficiario di tali assegni…sapeva che instaurare un collegamento tra gli assegni ricevuti da Rovelli e la morte di Pecorelli era per lui un rischio che non poteva correre, perché alla base della corresponsione degli assegni vi era un suo comportamento illecito…gli assegni erano il corrispettivo /di Rovelli/ per favori ricevuti dai politici per la concessione di crediti agevolati" come un "finanziamento per mille miliardi dal ministero per gli interventi straordinari per il Mezzogiorno". I giudici ricostruiscono un altro illecito andreottiano del quale pure si interessò Pecorelli, il dossier ‘Mi.Fo.Biali’ comprendente "intercettazioni telefoniche e ambientali illegali" commissionate dall’allora ministro della Difesa che, per indagare su Foligni ed il nuovo Partito popolare, "aveva autorizzato lo spionaggio politico utilizzando mezzi illegali". I giudici si occupano poi del memoriale Moro, esprimendo un convincimento diverso da quello fornito dalla difesa di Andreotti (sulla sostanziale identità fra la prima versione, trovata dai carabinieri a Montenevoso nel 1978 e la seconda, rinvenuta nel 1990): "La comparazione degli scritti permette di affermare che quello rinvenuto nel 1990 contiene notizie più pregnanti e organiche rispetto a quello del 1978" sia sulla vicenda dell’Italcasse, a proposito della quale la seconda versione "fa un maggior cenno al motivo per cui Caltagirone ha mandato politico nella nomina del direttore dell’Italcasse, e cioè la sistemazione della propria posizione debitoria", sia sui rapporti con Michele Sindona, perché "nello scritto del 1990 i rapporti tra Sindona, Barone e Andreotti vengono organicamente trattati come espressione della personalità di Andreotti", sia per l’intervista del 1974 concernente Guido Giannettini, giudicata da Moro come segno di una "incredibile spregiudicatezza che deve aver caratterizzato tutta una fortunata carriera…e della quale la caratteristica più singolare è che passi così frequentemente priva di censura". Osservano i giudici che Moro fece "solo nei confronti di Andreotti…apprezzamenti che esulano dall’attività politica accostando la persona a vicende quanto meno discutibili sul piano della correttezza istituzionale" così che "come si vede, anche il contenuto degli scritti di Moro, in relazione agli altri moventi individuati, interessa Andreotti". Ancora, "su tutta la vicenda dell’omicidio Pecorelli incombe la massoneria e in particolare quel bubbone malefico della società italiana che è stata la loggia segreta P2". A proposito di quest’ultima "merita ricordare la presenza nelle agende /di Licio Gelli NdR/ del numero riservato di Andreotti, al cui nominativo risultano ben 3 numeri telefonici scritti a penna – contrariamente agli altri numeri scritti a macchina- con accanto rispettivamente l’annotazione U/fficio/, A/bitazione/, D/iretto/ corrispondenti all’ufficio in san Lorenzo in Lucina e alla privata abitazione" mentre il "numero telefonico privato è segno di intensità di rapporti che sono confermati, del resto, dalla lettera inviata da Gelli ad Andreotti il 18 dicembre 1980, da cui si evince che a Gelli era permesso andare a trovare Andreotti e fargli dei regali (circostanza che si ripete sovente)". Circa i rapporti con i cugini Salvo e con Michele Sindona, altre vicende indagate da Mino Pecorelli, i giudici pervengono a conclusioni analoghe a quelle dei colleghi palermitani, politicamente pesanti (vedi nota 23 ottobre 1999) ed allo stesso modo valutano l’attendibilità dei ‘pentiti’ Tommaso Buscetta, Gaspare Mutolo, Francesco Marino Mannoia, Marchese Giuseppe, Baldassare di Maggio, concordando che "non è emersa…l’esistenza di un complotto nei confronti di taluni degli imputati, come non è emerso che costoro siano stati animati da spirito calunnioso". Nonostante tutti questi elementi, che costituiscono "un valido movente", Andreotti, come Vitalone, è mandato assolto perché "nessun riferimento specifico è stato fatto se non come referente di quel gruppo politico, affaristico, giudiziario, massonico nel quale sarebbe maturato il delitto perché Pecorelli costituiva per questo gruppo un pericolo" né è emerso "alcun elemento probatorio al di là della sussistenza di un valido movente, che colleghi Andreotti alla banda della Magliana e all’omicidio Pecorelli", con la conclusione che "Giulio Andreotti va assolto per non aver commesso il fatto". Processi al potere. D.C. Violenza politica- caduti. Piani occulti. Strutture clandestine e semiclandestine

24 settembre 1999

A Roma, la Procura acquisisce il dossier di Vasilj Mitrokhin ed apre un’inchiesta, nella quale sono indagate per spionaggio alcune decine di persone. Piani occulti

25 settembre 1999

A proposito della sentenza assolutoria degli imputati nel processo per l’omicidio Pecorelli, fra i quali compariva Giulio Andreotti, "l’Osservatore Romano" commenta favorevolmente il "ridimensionamento della mentalità giustizialista" e la fine della "pentitocrazia". Vaticano. D.C. Piani occulti

25 settembre 1999

A Roma, il governo concede alla magistratura bresciana un proroga di 60 giorni per la chiusura delle indagini sulla strage di piazza Loggia del 28 maggio 1974. Stragi- Piazza della Loggia

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