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28 luglio 2001

A Milano il gruppo Pirelli di Marco Tronchetti Provera, alleato con Benetton, acquista per 14.000 miliardi la Bell: attraverso questa, acquisisce il controllo di Olivetti e, di conseguenza, di Telecom (e Tv collegata La7) e Tim, impadronendosi di un gruppo del valore di 100.000 miliardi. Tronchetti Provera annuncia un piano di dismissioni per 6 miliardi di euro che riguarderà in parte gli investimenti in telefonia fissa all’estero.

28 luglio 2001

A Washington, sarà ritirato dalle librerie per ordine della Cia un libro che rivela le complicità della Ambasciata americana a Giakarta e della stessa Cia nel colpo di stato anticomunista avvenuto in Indonesia 35 anni fa, quando gli americani non solo finanziarono i golpisti, ma passarono anche le liste dei comunisti in loro possesso ai militari indonesiani. Il colpo di stato si risolse in un massacro di dimensioni spaventose. Il libro scomodo è uno dei due dossier del Dipartimento di stato che riportano documenti declassificati nel 1998 e nel 1999. Stati Uniti

29 luglio 2001

Il quotidiano "La Repubblica", sotto il titolo "In quella stanza niente sangue, ho visto agenti sereni e civili", pubblica un’intervista al ministro della Giustizia Roberto Castelli a cura di Liana Milella. Castelli conferma la sua presenza nella caserma di Bolzaneto, a Genova, nella notte tra il 21 e il 22 luglio e afferma: "Ho visto gente stanchissima sia tra le forze dell’ordine che tra i nostri uomini. La caserma è divisa in due ed ho visitato solo l’area di nostra competenza, ma si tratta di un edificio così piccolo che basta un colpo d’occhio per rendersi conto della situazione". Poi ammette: "Ho visto nelle celle i fermati che stavano in piedi, con le gambe allargate e la faccia contro il muro…". E conclude di essere andato via dopo un quarto d’ora o venti minuti, assolutamente tranquillo e "pure orgoglioso del lavoro fatto…". A smentire le dichiarazioni di Castelli, in un articolo dal titolo "No, ci picchiavano senza pietà" a firma di Claudia Fusani, compaiono le dichiarazioni di Fabrizio Ferrazzi, fermato il 20 luglio e portato a Bolzaneto: "La polizia penitenziaria, i reparti scelti dei Gom, indossavano i guanti bianchi e ci rifornivano di acqua e sigarette? Sono miserabili menzogne. I signori in grigioverde con lo stemma Gom ci costringevano in piedi per ore nei gabbioni con la fronte al muro e ci ordinavano di gridare ‘viva la polizia penitenziaria’. Avevano guanti neri imbottiti e picchiavano con i manganelli in modo sapiente alle gambe e alle reni per evitare di lasciare segni…". Repressione armata. Sevizie di Stato. Leghismo

29 luglio 2001

A Genova, i difensori dei manifestanti arrestati dalla polizia il 20 – 21 luglio annunciano un esposto contro la Procura della repubblica che ha loro di fatto impedito di incontrare i giovani nella caserma di Bolzaneto. La Procura, infatti, aveva emesso un provvedimento che "autorizzava un differimento per il colloquio tra il fermato e il suo difensore, per il tempo necessario all’immatricolazione. Ma mentre sarebbero bastate un paio d’ore, è accaduto che ci sia stato impedito di vedere i clienti anche per 23, 24 ore". Repressione armata. Sevizie di Stato

29 luglio 2001

I vescovi di Foggia, Ivrea e Acerra, rispettivamente Giuseppe Casale, Luigi Bettazzi e Antonio Riboldi, firmano un documento sui fatti di Genova nel quale affermano: "I vescovi lamentano che in 50 anni di episcopato non hanno mai veduto simili efferatezze, dalla fine dell’ultima guerra…molti agenti picchiavano la gente comune – famiglie con bambini, giovani e studenti appartenenti ad associazioni di volontariato sociale – come se stessero punendo l’espressione di idee non gradite a qualcuno...la Chiesa e i cristiani non possono tacere, men che meno per opportunità contingenti, quando la dignità umana di chiunque viene calpestata e umiliata…Chiediamo a tutti di non tacere, in particolare modo alle comunità ecclesiali, e allo stesso tempo al governo di non rifiutare un’indagine a tutto campo che accerti le responsabilità politiche". Repressione armata. Vaticano

29 luglio 2001

A Gerusalemme, un gruppo di ebrei tenta di posare la prima pietra del terzo tempio ebraico, da erigere al posto delle moschee di al Aqsa e della Roccia (terzo luogo santo dell’Islam). I palestinesi reagiscono alla provocazione tirando sassi, la polizia israeliana irrompe caricandoli nella Spianata delle moschee. Nella notte, presso il campo profughi di al Farà, in Cisgiordania, 6 palestinesi membri delle Brigate al Aqsa, compresi nella lista di palestinesi da abbattere secondo il piano di assassinii selettivi predisposto da Ariel Sharon, saltano in aria: vittime delle cannonate israeliane secondo i palestinesi, della bomba che stanno costruendo secondo gli israeliani. Fronte arabo islamico- M.O.

29 luglio 2001

In Giappone, il partito liberal – democratico guidato da Junichiro Koizumi vince le elezioni.

30 luglio 2001

In un’intervista a Claudia Fusani di "La Repubblica", Alfonso Sabella, vice direttore generale del Dap e responsabile della polizia penitenziaria e dei Gom, alla domanda sulle violenze denunciate dai fermati di Genova, risponde: "Purtroppo esistono in queste situazioni atti di violenza legittimi e indispensabili. Chi racconta di essere stato spogliato e costretto a fare flessioni, di essere stato messo per ore di fronte al muro o in angolo, di aver subito perquisizioni poco dignitose dice il vero. Le ho viste anch’io. Ma quelle sono previste dall’ordinamento penitenziario perché dobbiamo essere certi che chi va dentro non porti nulla con sé e dentro di sé. E poi c’era tanta confusione, arrivavano centinaia di persone tutte insieme e dovevamo tenerle divise…". Repressione armata. Sevizie di Stato

30 luglio 2001

A Roma, il presidente della repubblica Carlo Azeglio Ciampi, nel corso di un incontro con la stampa parlamentare, riferendosi ai fatti di Genova afferma: "Auspico e attendo che sia fatta piena luce su quanto accaduto a Genova. Il Quirinale è silente, non assente". Repressione armata

30 luglio 2001

A Roma, due borse contenenti un estintore sono rinvenute nei pressi di due diverse caserme dei carabinieri, insieme ad articoli di giornali relativi alla morte di Carlo Giuliani. Gli artificieri fanno saltare le due borse. Repressione armata- caduti

30 luglio 2001

La Pirelli, dopo l’acquisto del gruppo leader nelle telecomunicazioni Olivetti – Telecom – Tim, si ristruttura cedendo Truck (pneumatici) e Energy Cable (cavi per l’energia). Il sindacato si allarma per una decisione che coinvolge, solo in Italia, 500 lavoratori della gomma e 2.300 del settore cavi, mentre a livello mondiale sono circa 14.000 i lavoratori a rischio. Pirelli acquista invece la Edilnord, l’impresa edile di Paolo Berlusconi, al prezzo di 425 miliardi £, ritenuto alquanto superiore al valore di mercato. Movimento operaio- sindacati

31 luglio 2001

In un’intervista di Gianluca Luzi a Luciano Violante, apparsa su "La Repubblica" sotto il titolo "Giochi di potere sulla polizia – così separano divise e paese", il capogruppo Ds alla Camera accusa Alleanza nazionale di volere "assumere la rappresentanza esclusiva delle forze di polizia, anche contro gli altri partner della maggioranza. Con un effetto assai grave, perché separare le forze di polizia da un rapporto complessivo con la società italiana rischia di trasformarle in strumenti di parte e di scavare un solco tra queste istituzioni e la società…". L’esponente diessino, poi, prosegue: "Cosa faceva il vice presidente del Consiglio /Gianfranco Fini Ndr/ in prefettura a Genova? Cosa facevano quattro deputati di Alleanza nazionale nella sala operativa dei carabinieri?". Violante conclude accusando Vittorio Agnoletto e Luca Casarini di avere "gravi responsabilità politiche. Il dialogo va fatto con l’intera generazione e non con chi pretende – non so su quali basi – di rappresentarla. Bisogna rompere il cerchio ristretto delle oligarchie e parlare direttamente alle persone". Massimo D’Alema, in un’intervista al "Corriere della Sera", denuncia la "destra estrema di origine neofascista, e sto parlando di Alleanza nazionale", che "da tempo ha una rete di rapporti con gruppi e settori all’interno delle forze dell’ordine": ma "non si può confondere il diritto di chi ha vinto le elezioni a governare con l’uso di parte degli apparati". Ricorda i poliziotti che, a Genova, dopo i pestaggi obbligavano le vittime a gridare ‘viva il duce ’ per chiedere: "Quelli che a Genova si sono comportati così, si sono sentiti autorizzati a farlo perché al governo c’è la destra? Oppure si è voluto mandare un segnale all’opinione pubblica e al Paese?" Da parte sua, il leader delle Tute bianche Luca Casarini rilancia la tesi dei ‘neonazisti’ infiltrati fra i manifestanti pacifici allo scopo di provocare disordini. Repressione armata. Centrodestra- A.N. Centrosinistra- D.S. Movimenti contestativi

31 luglio 2001

A Roma, Francesco Cossiga presenta un’interrogazione parlamentare nella quale denuncia la presenza del sostituto procuratore di Catania, Giulio Toscano, ad una manifestazione contro il G8 svoltasi il 23 luglio scorso, nel corso della quale furono lanciati contro le forze di polizia slogan ostili, per chiedere provvedimenti disciplinari a carico del magistrato e il suo trasferimento ad altra sede. Il deputato di Alleanza nazionale Filippo Ascierto, nel corso di un’intervista, in merito all’uccisione di Carlo Giuliani da parte di un giovane carabiniere, afferma che "se ci fosse stato qualcuno più esperto, ne avrebbe ammazzati di più. Avrebbe ragionato in base all’esperienza e al codice penale perché in quel momento c’era la legittima difesa". Ascierto in seguito sminuisce la gravità dell’ affermazione, definendola "un paradosso". Repressione armata- caduti. Centrodestra- A.N.

31 luglio 2001

A Roma, gli ispettori di Ps Giuseppe Micalizio, Salvatore Montanaro e Lorenzo Cernetig consegnano al capo della polizia, Gianni De Gennaro, la relazione sui fatti di Genova suddivisa in tre parti: l’irruzione nelle scuole a disposizione del Gsf, gli scontri nelle strade e i pestaggi nella caserma Bolzaneto. Secondo indiscrezioni giornalistiche, per le violenze contro i giovani ospitati nelle scuole Diaz e Pertini il rapporto indicherebbe responsabilità del prefetto Arnaldo La Barbera, capo della direzione antiterrorismo, del suo vice Gianni Luperi, del questore Francesco Gratteri, capo della polizia criminale, del questore di Genova Francesco Colucci, dei dirigenti della Digos di Genova Spartaco Mortola e Alessandro Perugini, del capo della squadra mobile Nando Dominici, del comandante del primo reparto mobile di Roma Vincenzo Canterini. Repressione armata. Sevizie di Stato

31 luglio 2001

A Genova, i sostituti procuratori della repubblica Francesco Cardona Albini ed Enrico Zucca iniziano l’esame delle denunce presentate dai fermati trattenuti nella caserma di Bolzaneto. Il sostituto procuratore Parentini ascolta come testimone Isabella De Martini, che aveva annotato in un dossier le irregolarità nell’assegnazione degli appalti per predisporre servizi e strutture per il G8. Intanto, il punto in cui è caduto Carlo Giuliani è stato ricoperto con uno strato d’asfalto, in modo da coprire per sempre le macchie di sangue impresse sul selciato. Repressione armata- caduti. Sevizie di Stato

31 luglio 2001

A Milano, è compiuto un attentato incendiario contro la facoltà di Scienze della Statale; gli attentatori lasciano sul muro la scritta "Vendichiamo Genova. No biotecnologie". Violenza politica

31 luglio 2001

Amnesty international, da Londra, chiede che sia creata una commissione d’inchiesta indipendente per investigare sui fatti di Genova, ritenendo che le indagini della magistratura italiana non potranno fornire "una risposta adeguata". Il console britannico a Milano Alan Reuter, accompagnato dal console Alex Edmonds, incontra il procuratore aggiunto genovese Francesco Lalla, al quale consegna un dossier contenente le denunce presentate da cittadini inglesi per le violenze subite dalle forze di sicurezza italiane nei giorni del G8. Anche il ministro degli Esteri austriaco, Benita Ferrero Waldner, dopo le pressioni e le pubbliche denunce avanzate in Austria dai Verdi, chiede all’Italia la liberazione di 17 imputati austriaci, arrestati il 22 luglio a 30 km da Genova e detenuti a Voghera ed Alessandria con l’accusa di associazione a delinquere, vandalismo, minaccia all’ordine pubblico. Le accuse si basano solo sul ritrovamento di caschi, birilli di legno, maschere antigas che costituiscono i requisiti di scena degli arrestati, attori teatrali incensurati. Repressione armata- caduti. Sevizie di Stato

31 luglio 2001

A Roma, i sostituti procuratori Franco Ionta e Pietro Saviotti chiedono il rinvio a giudizio di Andrea Insabato in relazione all’attentato contro "Il Manifesto". Violenza politica. Repressione

31 luglio 2001

Il settimanale americano "Newsweek" scrive che "Berlusconi ha dimostrato la scorsa settimana che direbbe e farebbe (quasi) di tutto per essere il nuovo grande amico dell’America in Europa". Centrodestra- F.I. Stati Uniti- Italia

31 luglio 2001

In Cisgiordania, presso Jenin, 6 militanti di al Fatah sono uccisi da una cannonata. A Nablus due missili israeliani colpiscono un ufficio di Hamas uccidendo 2 esponenti del movimento, 3 militanti, un giornalista di passaggio e 2 bambini di 8 e 10 anni che giocano in strada. Perfino gli Usa condannano l’attacco "altamente provocatorio" mentre la Gran Bretagna parla di "assassinio mirato di militanti palestinesi". A Nablus, a Gaza e in Libano si svolgono manifestazioni, mentre Hamas promette ritorsioni. Fronte arabo islamico- M.O. Stati Uniti

31 luglio 2001

A Santiago del Cile, la Corte suprema autorizza la rogatoria di Henry Kissinger sull’assassinio del giornalista americano Charles Horman, arrestato pochi giorni dopo il golpe di Pinochet e ucciso nello stadio di Santiago. Il ruolo della Cia e dell’allora segretario di Stato americano nella vicenda è confermato da documenti segreti ora declassificati. Stati Uniti

1 agosto 2001

Ad Amsterdam (Olanda), è occupato il consolato italiano per protesta contro la polizia italiana e il suo operato a Genova. In serata la polizia olandese sgombera i manifestanti e ne arresta 26. Movimenti contestativi. Repressione armata

1 agosto 2001

Il Senato respinge con 180 voti contrari e 106 a favore la mozione di sfiducia nei confronti del ministro degli Interi Claudio Scajola, presentata dall’Ulivo e dai suoi alleati. Camera e Senato approvano poi la costituzione di una commissione bicamerale formata da 18 senatori e 18 deputati che svolgerà una "indagine conoscitiva" sui fatti di Genova: non una commissione di inchiesta che avrebbe avuto poteri maggiori. Nel corso della seduta, il vice presidente del Consiglio Gianfranco Fini rivendica l’azione delle forze dell’ordine a Genova. Centrosinistra. Centrodestra- A.N.

1 agosto 2001

A Genova, è ascoltato in Procura come persona informata dei fatti Alfonso Sabella, responsabile della polizia penitenziaria. Costui dichiara poi ai giornalisti che "nessun episodio di violenza a Bolzaneto ha visto protagonista la polizia penitenziaria, che gestisce 2 camere di sicurezza (su 6) e che contava solo 4 agenti di quel Gom che vogliono far passare per un reparto di picchiatori: tutte donne". In giornata, è reso noto che la Procura indaga anche sul materiale rinvenuto all’interno del padiglione Pascoli, quartiere generale del Gsf, nel corso di una perquisizione tenuta segreta, compiuta dai carabinieri il 23 luglio. Un grave episodio si verifica dopo che i legali di Mark Cowell, giornalista inglese, hanno concordato con i magistrati una ricognizione all’interno della Diaz, alla ricerca di elementi di prova sul pestaggio che ha provocato a Cowell lo sfondamento di un polmone: due agenti si presentano in ospedale con un ordine di espulsione controfirmato dalla Procura, e solo l’opposizione del medico impedisce che Cowell sia prelevato ed espulso. Repressione armata. Sevizie di Stato

1 agosto 2001

Su "La Repubblica", nell’articolo "Azzerare i vertici o aspettare. Il dilemma del Viminale", Claudia Fusani scrive che la nomina di Gianni De Gennaro a capo della polizia "è sempre stata definita bipartisan, gradita al centro destra e al centro sinistra e super sponsorizzata dagli americani". Centrosinistra. Centrodestra. Stati Uniti- Italia

1 agosto 2001

A Roma, la commissione Affari costituzionali del Senato inizia l’esame delle proposte di legge dirette ad istituire la commissione di inchiesta sul dossier Mitrokhin. Piani occulti

1 agosto 2001

Il presidente della repubblica Carlo Azeglio Ciampi nomina senatrice a vita Rita Levi Montalcini.

1 agosto 2001

A Roma, giunge in visita ufficiale Yasser Arafat, che incontra il presidente Carlo Azeglio Ciampi e il ministro degli Esteri Renato Ruggiero. La Comunità ebraica di Roma in un comunicato ordina: "basta strette di mano ad Arafat". Fronte arabo islamico- M.O.

2 agosto 2001

A Roma, le agenzie trasmettono il comunicato del Viminale che annuncia la destituzione del vice capo della polizia Ansoino Andreassi, del responsabile dell’Antiterrorismo Arnaldo La Barbera, del questore di Genova Francesco Colucci, destinati ad altri incarichi. Il comunicato recita: "Il ministro ha studiato con grande attenzione i rapporti dei super ispettori Micalizio, Montanaro e Cernetig chiesti dopo i gravi fatti accaduti. Quelle relazioni mettono in evidenza, in modo chiaro, come siano stati commessi degli errori dalla catena di comando. Di conseguenza, i vertici di quella catena sono stati destinati ad altri incarichi". Repressione armata. Centrodestra

2 agosto 2001

Il sottosegretario agli Interni, Carlo Taormina, è costretto da un intervento del ministro Claudio Scajola a rinunciare alla difesa di Vincenzo Canterini, responsabile del 1° reparto mobile della Questura di Roma che eseguì l’irruzione nelle scuole Diaz e Pertini a Genova, per l’incompatibilità tra il ruolo di difensore e quello istituzionale ricoperto. Repressione armata. Centrodestra- F.I.

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