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1 febbraio 2010

In Iraq, un attentato kamikaze sulla strada Baghdad- Kerbala, in mezzo a pellegrini sciiti, provoca 40 morti e almeno 100 feriti.

1 febbraio 2010

A Milano, il giudice Oscar Magi deposita le motivazioni della sentenza del 4 novembre 2009 (vedi nota). Vi si legge, circa la posizione del direttore del Sismi Nicolò Pollari, che egli certamente intervenne per ostacolare le indagini sulla "commissione di un reato molto grave quale il sequestro di persona" e che l’unico motivo che ha evitato la condanna, sua e degli altri funzionari del Sismi, risiede nell’opposizione del segreto di Stato, ritenuta legittima dalla Corte costituzionale. Un "paradosso logico e giuridico…ammettere che gli stessi possano godere di un’immunità di tipo assoluto a livello processuale e sostanziale; immunità che non sembra essere consentita da nessuna legge di questa Repubblica".

1 febbraio 2010

A Milano, il gip Cristina di Censo concede i domiciliari a Massimo Tartaglia, il feritore di Silvio Berlusconi a margine della manifestazione del PdL del 13 dicembre 2009.

1-2 febbraio 2010

A Palermo, nell’ambito del processo a carico del generale Mario Mori e del colonnello Mauro Obinu per favoreggiamento verso Bernardo Provenzano, il giudice Antonio Ingroia ascolta Massimo Ciancimino. Il figlio dell’ex sindaco di Palermo ribadisce che una trattativa fra Stato e mafia fu avviata fra la strage di Capaci e quella di via D’Amelio (vedi nota relativa giugno 1992) avendo come figure chiave il generale Mori, De Donno e suo padre Vito. Quest’ultimo, che giudicava irrealistico il ‘papello’ di Riina per interrompere le stragi, "convinse Provenzano a tradire Riina per farlo arrestare dai carabinieri" e "chiese a Provenzano di riprendere le redini di Cosa nostra perché Riina stava rovinando tutto". Se il rifugio di Riina non fu perquisito, aggiunge, fu "per un preciso accordo tra i carabinieri, mio padre e Provenzano" sia perché "Riina non doveva cogliere il senso del tradimento" sia perché le carte custodite dal boss erano tali da "far crollare l’Italia". La centralità del ruolo di ‘don Vito’ era tale all’epoca da essere cercato da ministri ed agenti dei servizi, come quel "signor Franco" la cui identità è ancora coperta, da farsi "annullare ordini di cattura in Cassazione", da rendersi garante della latitanza di Provenzano, che s’incontrava con l’ex sindaco agli arresti domiciliari a piazza di Spagna, girava liberamente e "godeva di immunità territoriale in tutta Italia". Mori e De Donno non furono che gli ultimi in ordine di tempo, secondo il figlio di don Vito, preceduti dal commissario Antimafia Emanuele De Francesco e Domenico Sica. Infine, il testimone parla degli investimenti del padre in ‘Milano2’, l’operazione immobiliare di Berlusconi e dell’ultima fase, successiva al dicembre 1992, quando "mio padre si convinse che era stato sostituito, scavalcato" da nuovi referenti che ruotavano attorno al senatore Marcello Dell’Utri.

1-3 febbraio 2010

Silvio Berlusconi giunge in visita in Israele nel corso della quale parla alla Knesset. Il premier italiano perora fra gli applausi l’isolamento dell’Iran, definito "regime nefasto", afferma che la resistenza palestinese, a partire dalla seconda Intifada, è stata "un’ondata terroristica" e l’attacco Piombo Fuso contro Gaza "una giusta reazione di Israele". Ciò non impedisce a Berlusconi, nel prosieguo di visita al presidente di Ramallah, Abu Mazen, di affermare a beneficio del pubblico palestinese che "è giusto manifestare dolore per quanto è successo a Gaza" ma aggiunge di "non essersi accorto" del Muro dell’apartheid costruito da Israele, benché l’auto vi sia passata accanto. Hamas lo ignora del tutto. Nei colloqui a Gerusalemme il governo israeliano invita il premier italiano a cessare i rapporti economici con Teheran, valutando il relativo interscambio in 3 miliardi annui, il secondo in Europa dopo la Germania, nonostante il quasi dimezzamento operato nell’ultimo anno. La stampa israeliana pubblica l’elenco delle aziende italiane coinvolte: al centro Finmeccanica (stabilimento di alluminio a Bandar Abbas) e soprattutto l’Eni (impianti petroliferi a Darqain e cooperazione nel giacimento di gas a South Pars).

2 febbraio 2010

"La Repubblica" riporta la critica del senatore Gianrico Carofiglio (Pd), ex magistrato, al ddl Valentino (vedi nota 27 novembre 2009) che, a suo avviso, travolgerebbe "più della metà dei processi di mafia pendenti". La norma era già rigorosa, afferma, lasciando però al giudice la valutazione del quadro probatorio nel suo insieme, e porta ad esempio "un collaboratore di giustizia che parla di 5 omicidi. Immaginiamo che si trovino riscontri rigorosi, obiettivi e individualizzanti per 4 di essi. Con la legge attuale il giudice condannerà per 4 omicidi e assolverà per il quinto, come è giusto che sia", mentre con le norme del ddl "il giudice dovrebbe assolvere per tutti e 5…". Secondo l’opposizione, il ddl è funzionale in realtà a prevenire possibili incriminazioni del premier conseguenti alle dichiarazioni di pentiti di mafia. Il ministro Alfano replica a tali preoccupazioni che il ddl non è governativo. Ma nessuno ne sollecita il ritiro.

2 febbraio 2010

Il "Corriere della sera" pubblica una foto del 1992 che ritrae Antonio Di Pietro ad una cena in una caserma dei Cc, presenti fra gli altri il questore Bruno Contrada (9 giorni prima del suo arresto) ed un agente della Cia. I giornali berlusconiani la rilanciano con enfasi, anticipando l’uscita di un volume su manovre, anche atlantiche, sottese a Tangentopoli.

2-3 febbraio 2010

Nella zona confinaria afgano- pakistana, 31 morti sono il bilancio dell’ultima strage americana compiuta con i droni. Fra gli scontri in Afghanistan, presso Shindand – dove sono stanziate le forze speciali italiane- un ordigno colpisce un Lince ferendo 5 militari.

2-3 febbraio 2010

La Santa sede interviene per troncare un prosieguo del caso Boffo, rinverdito da una cena dell’ex direttore dell’"Avvenire" con Vittorio Feltri, e parla di una "squallida manovra ordita da chissà chi per coprire la vera fonte" del documento contestato (v. note 28 agosto e 4 settembre 2009). Feltri, nel replicare a sua volta, non svela la sua fonte ma ne conferma l’ambiente ecclesiastico: "Boffo non mi ha chiesto chi fosse perché ovviamente la conosceva meglio di me".

3 febbraio 2010

A Roma, l’ambasciatore americano David Thorne invia a Washington un dispaccio per informare sul progetto Romani diretto a strangolare l’informazione in rete. Gli aspetti che preoccupano Thorne sono gli argomenti che esso offrirebbe agli avversari dell’Occidente, in primis la Cina, e la possibilità che esso "favorisca le imprese di Silvio Berlusconi di fronte ai suoi competitor". In particolare, dirigenti del gruppo americano Sky "confermano il ruolo di Romani come leader all’interno del governo per aiutare Mediaset a mettere Sky in una situazione di svantaggio", azione che gli Usa devono contrastare (v. nota 20 luglio 2010).

3 febbraio 2010

La Camera vota il legittimo impedimento esteso ai ministri, con 316 voti contro 239 (Pd, IdV) e 40 astensioni dovute all’Udc, favorevole alla limitazione del provvedimento al premier.

3 febbraio 2010

Nel gruppo Fiat, si svolge lo sciopero contro la chiusura di Termini Imerese.

4 febbraio 2010

A Washington, il presidente della Camera Gianfranco Fini incontra Joe Biden, Nancy Pelosi e John Kerry ai quali assicura la "piena convergenza di vedute" dell’Italia circa l’attacco all’Iran. Nelle stesse ore la televisione iraniana commenta con disprezzo la sottomissione italiana agli Usa, definita "servilismo che ha raggiunto il fondo" con la visita di Berlusconi in Israele e l’esaltazione di "un regime nato con la forza sulla terra altrui, colpevole dei crimini più orrendi".

4 febbraio 2010

A Roma, il governo impugna alla Corte costituzionale le leggi regionali di Campania, Basilicata e Puglia contrarie all’opzione nucleare, ed altresì le norme della legge pugliese sull’integrazione degli immigrati che estendono le tutele a chi è privo di regolare permesso.

4 febbraio 2010

A Roma, a seguito di un lungo presidio dei lavoratori dell’Alcoa di Portovesme nella capitale, il ministro Giulio Tremonti avverte che il Tesoro è pronto a recuperare i sussidi elargiti se la multinazionale non verrà a miti consigli perché si trattava di "aiuti strutturali destinati a durare nel tempo e mantenere l’occupazione". Si apre una querelle con Emma Marcegaglia che pretende gli aiuti all’industria sganciati dalle prospettive occupazionali per inseguire "la crescita".

4 febbraio 2010

Alla Camera, nella discussione in commissione Affari costituzionali della proposta leghista sul "permesso a punti" per gli immigrati, Gianclaudio Bressa (Pd) accusa la "scandalosa lotteria sociale i cui giudici imbrogliano in partenza".

4 febbraio 2010

A Milano, il Tribunale assolve il parlamentare del PdL Massimo Maria Berruti dalle accuse di appropriazione indebita e riciclaggio sul conto Jasran (vedi nota 14 ottobre 2010).

5 febbraio 2010

Un documento segreto della Cia, recante questa data e svelato nell’estate da "Wikileaks", valuta la percezione diffusa che gli Usa sono "esportatori di terrorismo", causa le occupazioni militari, le stragi di civili, le elezioni truccate, i sequestri a scopo di tortura, il rifiuto di rispettare le regole internazionali, la pretesa di impunità, e suggerisce strategie per migliorare l’immagine.

5 febbraio 2010

"Panorama" completa la sua inchiesta "Il complotto" sulle manovre contro il premier, nelle quali la squillo Patrizia D’Addario sarebbe stata una figura non secondaria e lautamente remunerata.

5 febbraio 2010

In Sardegna, si svolge lo sciopero unitario per l’occupazione, perduta od a rischio in 600 aziende.

5-7 febbraio 2010

A Roma, si svolge il congresso dell’IdV. Antonio Di Pietro, riconfermato presidente, ha mediato con l’ala rigorista di Luigi De Magistris ma fa prevalere le esigenze di coalizione col Pd a dispetto della cattiva amministrazione e delle inchieste. "Quando non si governa è facile restare con le mani pulite…non voglio morire a fare l’opposizione a Berlusconi".

6 febbraio 2010

A Roma, fa tappa il capo del Pentagono Robert Gates che elogia l’Italia per aver "dato il contributo più alto" all’escalation contro l’Afghanistan deciso dal presidente Obama..

6 febbraio 2010

A Roma, rispondendo all’allarme lanciato dal procuratore Pietro Grasso, il ministro Angelino Alfano annuncia un decreto per evitare l’azzeramento di centinaia di processi per mafia dopo che una sentenza della Cassazione del 21 gennaio ha stabilito la competenza delle sole Corti d’assise a giudicare i capi delle cosche, come effetto dell’inasprimento delle sanzioni. Ancora una volta si è rischiato che un inasprimento della repressione si traducesse nell’esatto opposto.

6 febbraio 2010

A Roma, muore Antonio Giolitti.

6 febbraio 2010

A Roma, sono aggrediti e riportano ferite da coltelli 3 aderenti al centro sociale La Strada: un episodio della spirale di aggressioni fra ‘rossi’ e ‘neri’ nella capitale.

6 febbraio 2010

"Il Manifesto" pubblica un appello, "Per la libertà di espressione e la fine della violenza in Iran", che sposa la versione Us-israeliana sui moti del giugno 2009 e la successiva repressione, senza un cenno alle minacce di aggressione militare contro l’Iran e l’ondata di attentati terroristici promossi dalle stesse potenze per destabilizzare il paese. Fra le altre, le firme di intellettuali di sinistra ed ex pacifisti.

7 febbraio 2010

In Ucraina, le presidenziali vedono la vittoria di Viktor Yanukovich, filo- russo. Corruzione ed incapacità hanno decretato da tempo la crisi della fazione ‘arancione’ filo- Usa.

7 febbraio 2010

A Roma, circa il disimpegno della Fiat, il ministro Renato Brunetta dichiara "se sommassimo tutti gli aiuti dati nell’arco di 50-60 anni, ce la saremmo potuta comprare 2 o 3 volte". Secondo dati del Viminale, tali aiuti sotto diverse voci assommano a circa 500 miliardi euro.

8 febbraio 2010

A Karachi (Pakistan), è catturato Abdul Ghani Baradar, insieme ad altri esponenti dei Talebani afgani. Secondo quanto dichiarerà il rappresentante dell’Onu, Kai Eide, le catture interrompono colloqui intrapresi con i Talebani, mediati dalla stessa Onu senza un ruolo centrale del Pakistan. Saranno invece smentite le uccisioni di Hakimullah Mehsud e di Qari Hussain, capi della guerriglia nella zona frontaliera, notizia fasulla diffusa dal comando Usa.

8 febbraio 2010

A Palermo, Massimo Ciancimino prosegue la sua deposizione raccontando la minaccia verso Silvio Berlusconi di un "triste evento", recapitata nel 1994 da Bernardo Provenzano a don Vito, all’epoca detenuto a Rebibbia, e da questi trascritta in una lettera a Marcello dell’Utri e p.c. allo stesso Berlusconi. Tale lettera, spiega, faceva parte dell’attività del padre diretta a convincere Berlusconi ed il suo partito, "nato anche in conseguenza della trattativa, a tornare sui suoi passi". Il teste, cui viene confutato di parlare "a puntate", afferma che ciò è dovuto all’atteggiamento dei giudici che lo inquisirono precedentemente, facendo specifici esempi, ed aggiunge di aver ricevuto pressioni da altri uomini di Stato, fra i quali cita il capitano De Donno ed ancora il ‘signor Franco ’, per disfarsi delle carte del padre. Sul testimone piovono accuse e querele.

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