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3 luglio 2010

A Cracovia (Polonia), il segretario di Stato americano Hillary Clinton reitera la firma sullo scudo antimissile, 10 intercettori dichiaratamente in funzione anti- iraniana. Per minacciare l’Iran, nei giorni scorsi, 12 navi americane e sottomarini israeliani armati di missili nucleari, traversato il canale di Suez con l’avallo egiziano, sono giunti nel golfo Persico.

4 luglio 2010

Il Vaticano annuncia la propria autorizzazione alla magistratura di ispezionare la cripta di sant’Apollinaire, dov’è sepolto Enrico De Pedis, alla ricerca di elementi utili sul caso di Emanuela Orlandi e dichiara che la salma del malavitoso "potrebbe essere traslata altrove"

4 luglio 2010

Su"la "Stampa", il presidente della corte che ha condannato Marcello Dell’Utri, Claudio Dall’Acqua, parla "per la prima ed unica volta" degli attacchi personali ricevuti dai componenti del collegio e da lui stesso: "Di solito le critiche arrivano dopo le sentenze. Ci hanno attaccato prima: inquietante…"

5 luglio 2010

In Somalia, al Shabab lancia l’appello alla mobilitazione per cacciare l’Amisom, 6000 soldati ugandesi e burundesi giunti per puntellare il governo di Sheikh Sharif Ahmed, già esponente delle Corti islamiche ora sostenuto dall’Occidente. Ne segue un inasprimento della guerra civile e della ‘guerra dei droni’ scatenata dagli Usa contro le milizie islamiche.

5 luglio 2010

Amnesty International accusa torture e trattamenti degradanti verso 245 migranti eritrei e somali, fra i quali donne e bambini, nel deserto libico, a Braq: 11 fra essi sono stati respinti dall’Italia in modo sommario, senza alcuna verifica sul diritto d’asilo.

5 luglio 2010

A Milano, in occasione dell’udienza del processo Antonveneta, il neoministro Aldo Brancher annuncia le proprie dimissioni, dopo soli 17 giorni dalla nomina. Si ritiene che la decisione risalga a Silvio Berlusconi, desideroso di ricucire il rapporto con il Quirinale.

6 luglio 2010

A Washington, accolto con tutti gli onori, Benjamin Netanyahu rivendica il "diritto" alla espansione coloniale a Gerusalemme est ed in Cisgiordania, la "ebraicità" di Israele e della sua "capitale indivisibile". La stampa israeliana, l’indomani, riferisce le scuse di Obama a Netanyahu per non aver impedito, in sede Onu, l’approvazione della mozione per la denuclearizzazione del Medio Oriente, garantendo azioni di contrasto più efficaci nel futuro verso simili iniziative e l’appoggio americano all’arsenale atomico di Israele. La mozione sarà difatti bloccata, il 24 settembre, in sede Aiea, dove si sarebbero dovute decidere le ispezioni sulla centrale di Dimona.

6 luglio 2010

A Milano, sono assolti Abdelkader Ghafir e Rahid Ilhami, cittadini marocchini arrestati con l’accusa, non suffragata da prove, di aver intenzione di compiere attentati. Per i due, che hanno scontato un anno e mezzo di carcere, il pm Nicola Piacente aveva chiesto 11 anni.

6 luglio 2010

A Napoli, il gip Luigi Giordano ordina l’arresto di 5 fra dirigenti di Ferrovie- Trenitalia ed imprenditori, in relazione alla spartizione di appalti e collaudi fittizi che hanno causato fra l’altro gravi rischi per la sicurezza. Nove arresti sono spiccati anche a Massa, in relazione al sistema di appalti del carcere e, fra essi, quello del direttore Salvatore Iodice e di 3 funzionari del ministero delle Infrastrutture. In entrambe le inchieste sono state decisive le intercettazioni.

6 luglio 2010

A Roma, la Cgil svela lo scandalo delle assunzioni di ‘figli di Vip’ alla Protezione civile, per la cui copertura sarebbero stati usati fondi stanziati per il terremoto dell’Aquila.

7 luglio 2010

Mahmoud al Qosi, internato a Guantanamo da 8 anni, accetta per la prima volta di rivendicare una sua collaborazione con Osama bin Laden, di cui era stato autista, al solo scopo di ottenere l’espulsione verso il Sudan. Nel lager sarebbero attualmente segregati 800 prigionieri politici, quasi tutti senza accuse specifiche, mentre nulla si conosce della sorte degli altri.

7 luglio 2010

Alla Camera, dove si discute il ddl Meloni sul finanziamento alle associazioni giovanili, il contrasto tra gli schieramenti degenera in rissa fisica, con schiaffi e pugni.

7 luglio 2010

A Roma, dinanzi al Copasir, il direttore del Dis Gianni De Gennaro accetta non la destituzione bensì la destinazione ad altro incarico del funzionario dell’Aisi Lorenzo Narracci, indagato dalla Procura di Caltanissetta per concorso nella strage di via D’Amelio, dopo essere stato riconosciuto dal pentito Gaspare Spatuzza come "il soggetto estraneo a Cosa nostra visto nel garage mentre veniva imbottita di tritolo l’auto usata nell’attentato al giudice Borsellino".

7 luglio 2010

A Roma, il sottosegretario Stefania Craxi annuncia un accordo con la Libia per la liberazione dei "dannati di Braq" (v. nota 5 luglio). Ma non riconoscendo la Libia lo status di rifugiato, diversi prigionieri saranno vessati con penali per essersi sottratti agli obblighi verso i loro paesi. Saranno infine liberati ma abbandonati nell’oasi di Sebha, senza documenti né cibo e senza sapere dove andare.

7 luglio 2010

A Roma, la polizia carica un corteo di aquilani che protestano per la mancata ricostruzione del centro storico, per impedire loro di avvicinarsi a palazzo Chigi e palazzo Grazioli.

7 luglio 2010

Su "Il Giornale", sotto il titolo "Ma che ha combinato Napolitano?", Alessandro Sallusti svela l’emendamento al lodo Alfano, presentato da Stefano Ceccanti, Felice Casson ed altri parlamentari del Pd, per allargare l’immunità penale del Presidente. Dopo una nota risentita di quest’ultimo, la capogruppo Pd Anna Finocchiaro annuncia il ritiro dell’emendamento, contraddittorio per un partito che ha contrastato in ogni modo il lodo e l’immunità per il premier.

8 luglio 2010

Usa e Russia raggiungono l’intesa per lo scambio di spie, 10 russi arrestati negli Usa a fine giugno contro 4 statunitensi.

8 luglio 2010

Si svolge lo sciopero, indetto dalla Fnsi, contro le sanzioni per giornalisti ed editori previste dalla c.d. legge- bavaglio sulle intercettazioni.

8 luglio 2010

A Roma, per ordine del procuratore Giancarlo Capaldo, sono arrestati l’affarista (già P2) Flavio Carboni, l’imprenditore Arcangelo Martino, il tributarista Pasquale Lombardi, accusati di associazione a delinquere mirante a condizionare il funzionamento di organi costituzionali e della p.a., pilotando nomine, appalti, provvedimenti giudiziari ed amministrativi, una "realtà organizzata – scrivono i giudici – del tutto corrispondente alla cosiddetta legge della loggia P2". Il gruppo fra l’altro si sarebbe attivato presso i giudici costituzionali per condizionare la decisione sul lodo Alfano, presso la magistratura milanese ed il Csm per ottenere la nomina alla presidenza della Corte d’appello di Alfonso Marra, ed avrebbe predisposto un’attività di discredito verso il governatore Stefano Caldoro a vantaggio di Nicola Cosentino. Fra gli altri soggetti coinvolti o lambiti dall’inchiesta, per aver partecipato a riunioni o accettato impropri contatti, figurano il capo degli ispettori Arcibaldo Miller,il presidente della Cassazione Vincenzo Carbone, il governatore sardo Ugo Cappellacci, il sottosegretario Giacomo Caliendo, il coordinatore del PdL Denis Verdini, il senatore Marcello Dell’Utri, ad ora non indagati, il giudice Antonio Martone e l’assessore napoletano Ernesto Sica. I due ultimi si dimettono nei prossimi giorni.

8 luglio 2010

A Roma, mentre si accingeva a partire per gli Usa, è arrestato il consulente di Finmeccanica Lorenzo Cola, uomo contiguo ai servizi italo- americani, accusato in relazione alla vicenda Digint- Mokbel. Finmeccanica inizialmente cerca di prendere le distanze da Cola che per altro aveva accesso al presidente Guarguaglini (già amministratore dell’industria bellica Oto Melara), alla moglie Marina Grossi, amministratore delegato di Selex, e al generale Cc Vittorio Savino, consulente per la sicurezza del gruppo. Secondo l’accusa, fu tramite Cola e Marco Iannilli che gli uomini di Mokbel assunsero un ruolo di rappresentanza in Asia , progetto che "solo soggetti realmente accreditati e che possono godere di una forte influenza sugli organismi di vertice potevano effettivamente organizzare" (v. nota 9 luglio).

8 luglio 2010

A Napoli, la società Elsag Datamat (Finmeccanica) oppone il segreto di Stato ai finanzieri che, su mandato della Procura, si presentano per visionare la documentazione sull’appalto per 37 milioni conferito dal governo Prodi per il centro Cen, sul quale si indaga per turbativa d’asta (v. nota 5 giugno 2010). I pm però, d’intesa col procuratore capo Giandomenico Lepore, reiterano la richiesta e predispongono l’accesso.

8 luglio 2010

A Roma, sono ordinati gli arresti di 7 manager di Agile- Eutelia accusati di aver distratto denaro e crediti e provocato il fallimento dell’azienda ed il licenziamento dei dipendenti. E’ però riparato a Dubai Samuele Landi, l’amministratore delegato che capeggiò un raid punitivo contro i lavoratori intenti ad un picchetto. (v. nota 10 novembre 2009).

8 luglio 2010

A Melfi (Potenza), la Fiat sospende 3 lavoratori accusandoli di aver fermato un carrello robotizzato durante un corteo. Le sospensioni diventeranno licenziamenti cui si aggiungeranno altri 2: 3 dei colpiti sono delegati sindacali, 2 di Fiom ed uno dei Cobas. Il segretario della Fiom Maurizio Landini denuncia una rappresaglia della società contro la mancata unanimità dell’accordo di Pomigliano, cui è seguito un pesante clima di intimidazione verso i lavoratori.

9 luglio 2010

Nel Mohmand, la guerriglia pakistana compie un attentato, rivendicato, contro un convegno di collaborazionisti, uccidendone un centinaio. Smentisce invece, e condanna, un attacco ad un tempio sufi che, giorni fa, ha causato oltre 40 morti. L’ostinazione dei comandi militari e dei media occidentali a ignorare la smentita rende lecito ipotizzare un’operazione coperta.

9 luglio 2010

A Roma, nell’ambito dell’inchiesta Digint- Mokbel, testimonia il tributarista Giuseppe Mongiello che predispose l’affare Digint "per conto del cliente Finmeccanica" (per una quota del 49%, mentre il 51% fu attribuito a Mokbel). L’ipotesi dell’accusa di una società schermata, strumento della costituzione di fondi neri, viene suffragata dal rinvenimento sui conti svizzeri di Cola di milioni di euro (10 milioni solo sul conto Yorkel presso Ubs). Il 13 seguirà la testimonianza del direttore generale Lorenzo Zappa che, confermando gli stretti rapporti di Lorenzo Cola con i vertici del gruppo, li induce ad ammorbidire le iniziali dichiarazioni di inconsapevolezza.

9 luglio 2010

A Roma, una cena patrocinata dal giornalista Bruno Vespa e dal cardinale Tarcisio Bertone per favorire un accordo fra Silvio Berlusconi e Pierferdinando Casini (presenti anche il banchiere Geronzi, il governatore Draghi e Gianni Letta) irrita la Lega che intima "o noi o loro".

9 luglio 2010

A Milano, sono condannati Mohamed Ghame e Mahmoud Kol, rispettivamente a 14 e 4 anni, in relazione all’attentato contro la caserma di via Perrucchetti del 12 ottobre 2009 (vedi nota).

9 luglio 2010

La Indesit rompe le trattative con i sindacati rivendicando la libertà di chiudere gli stabilimenti e licenziare i lavoratori.

10 luglio 2010

Nella provincia di Paktia (Afghanistan), un bombardamento Nato fa strage di civili nel villaggio di Jani Kiel.

10 luglio 2010

A Roma, in conseguenza degli arresti dell’8 luglio nell’ambito dell’inchiesta c.d. P3, i vertici dell’Anm chiedono "un passo indietro" ai giudici coinvolti. Il procuratore antimafia Piero Grasso rileva la esistenza di reti criminali "in cui c’è uno scambio di favori talmente complicato che non rientra nei nostri modelli giuridici, in particolare nel nostro modello di reato di corruzione" che presuppone un do ut des fra un pubblico ufficiale ed un privato. L’ex pm Luigi De Magistris rammenta che gli ostacoli alla sua indagine vennero da 3 magistrati coinvolti: "Miller ha diretto ispezioni contro di me per 3 anni, Martone ha istruito il procedimento disciplinare, Carbone ha presieduto le sezioni della Cassazione che dovevano decidere sul mio ricorso"

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