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1 maggio 2011

A Tripoli (Libia), una folla sfida i bombardamenti per celebrare i funerali del figlio di Gheddafi, Said al Arab, e dei suoi 3 bambini uccisi da un raid Nato, poi assalta le ambasciate americana, italiana e britannica e le sedi dell’Onu.

1 maggio 2011

A Marsala (Trapani), si celebra in modo formalmente unitario la festa del lavoro, ma in altre città le manifestazioni sono separate e si prepara la giornata di lotta indetta dalla sola Cgil il 6 maggio.

1 maggio 2011

A Napoli, è tratto in arresto il boss dei Casalesi Mario Caterino, in un’abitazione sita nei pressi del comando di polizia.

1 maggio 2011

Ad Abbottabad (Pakistan), nei pressi di una caserma di importanza strategica, elicotteri da guerra statunitensi compiono un raid contro un edificio uccidendo persone al suo interno e lasciando devastazione e scie di sangue. Qualche ora più tardi, nella notte, il presidente Barack Obama annuncia che forze scelte dei Navy Seals hanno ucciso Osama bin Laden, che il suo corpo è stato "sepolto nell’oceano secondo il rito islamico" e che "giustizia è fatta".

2 maggio 2011

A Roma, Lorenza Lei è designata direttore generale della Rai.

2-3 maggio 2011

L’indomani del raid di Abbottabad, affiorano contraddizioni e si susseguono versioni contrastanti da parte americana. L’oceano, dove sarebbe stato sepolto il corpo di bin Laden, dista mille chilometri e il rito islamico non prevede la sepoltura in mare. Gli Usa non sono in grado di fornire alcuna immagine di Osama, né vivo né morto. Si contraddicono sulla sorte della famiglia di Bin Laden: dapprima è detto che "non sono stati lasciati testimoni", poi che i morti sono 4 (lo stesso Bin Laden, un figlio, due guardie del corpo) mentre altri 4 fra donne e bambini sono ancora vivi, poi i viventi diventano 8, tutti affidati ai servizi pakistani. Si dice che Osama ha fatto resistenza insieme alle guardie del corpo e ad una moglie (anzi in un primo tempo che si è fatto scudo del corpo di quest’ultima, notizia sostituita da quella che la moglie ha aggredito i marines), poi che era disarmato, infine che aveva un solo kalashnikov ma si è combattuto stanza per stanza. Il presidente, il segretario di Stato e numerosi dirigenti avrebbero seguito l’azione in collegamento video, e divulgano difatti un’immagine che li riprende intenti alla visione, poi si dice che a causa di un black out essa è stata interrotta per la metà del tempo. Obama e la Clinton affermano che il Pakistan ha collaborato all’azione, smentiti dal capo dell’antiterrorismo e dalla Cia secondo cui le autorità pakistane non sono state avvertite, versione cui in seguito si adegueranno tutti. Si afferma che i radar pakistani erano spenti, poi che sono stati accecati dalle forze statunitensi: versioni che suscitano perplessità dato che l’azione si è svolta in una zona militare.

3 maggio 2011

A Roma, Franco Frattini riceve il capo del Cnt di Bengasi Mahmoud Jibril. Non lo accontenta sul dirottamento allo stesso Cnt dei fondi sovrani libici "congelati", ma concorda che "Gheddafi è un obiettivo legittimo / cioè può essere ucciso/ che usa donne e bambini come scudi umani" e che le denunce dei lealisti sulle stragi provocate dai bombardamenti Nato, compresa l’uccisione del figlio di Gheddafi e dei suoi figli piccoli, sarebbero "una messinscena". I due sono smentiti, fra gli altri, dal vescovo di Tripoli, mons. Giovanni Martinelli, che ha partecipato ai funerali e, in un’intervista a "la Padania" ampiamente ripresa in rete, dichiara: "Siamo alla follia, le bombe stanno facendo stragi di civili, stanno abbattendo abitazioni civili, non c’è più distinzione con i siti militari" (v.a. 27 marzo 2011).

3 maggio 2011

Alla Camera, dove approda oggi la riforma Alfano della giustizia, Antonello Soro (Pd) presenta un documento per regolamentare le intercettazioni e punire la loro pubblicazione per evitare "un barbaro tritacarne" delle persone coinvolte. Seccata la Fnsi: "Sorprende che il Pd abbia cambiato opinione. Le strade per una responsabilità deontologica sono già chiare da tempo"

3 maggio 2011

A Torino, il sindaco uscente Sergio Chiamparino (Pd) scrive al ministro dell’Interno Roberto Maroni per chiedere di ripensare la circolare che esclude dalla dotazione dei Vigili urbani le armi improprie. Gli fanno eco Piero Fassino, candidato a subentrargli, e il sindaco di Bari Michele Emiliano, che ha partecipato a Torino ad un incontro sulla sicurezza con Fassino: "Lo sfollagente è uno strumento importante…Chiediamo al ministro Maroni di dirci come i Vigili debbono e possono difendersi"

4 maggio 2011

La Camera approva, con 309 voti contro 294, una tortuosa mozione di maggioranza sull’intervento militare in Libia che, per assorbire il malcontento leghista, fa riferimento alla risoluzione dell’Onu, ignora la partecipazione italiana ai bombardamenti e chiede l’impegno del governo per concordare con gli alleati la data per la fine dell’intervento. La Camera approva poi le mozioni, pure tortuose, del Pd e dell’Udc e respinge quella dell’IdV contraria all’intervento. Nello stesso giorno, il segretario della Nato Fogh Rasmussen chiarisce che sulla fine dell’attacco "è impossibile fissare una data".

4 maggio 2011

Il "Corriere della sera" fra gli altri riporta stralci della testimonianza di Giovanni Brusca, confermata ai giudici di Firenze, sulla trattativa Stato- mafia, trapelata finora solo in parte (v. nota 25 febbraio 2011): 2 o 3 settimane prima della strage di via D’Amelio, Totò Riina gli avrebbe confidato, riferendosi ai politici, "finalmente si sono fatti sotto", così da incoraggiarlo alla consegna del papello. "A chi, Brusca non lo ricorda. Sa invece il nome del ‘committente finale’, come lo chiama lui: ‘Fino ad ora non l’ho mai detto pubblicamente /ne aveva parlato però con i pm di Palermo, ndr/, Riina mi fece il nome di Nicola Mancino, allora ministro dell’Interno". Conferma inoltre che i referenti per la Dc furono "Salvo Lima (in Sicilia) e Giulio Andreotti a livello nazionale" , in seguito puniti perché "non avevano garantito la revisione del maxiprocesso"; quindi vi fu "la sinistra in senso lato, non il Pci, quella che governava nel 1992-1993". Infine, continua il resoconto, "Berlusconi e Dell’Utri non c’entrano con le stragi (decise dalla mafia per il maxi processo) raccontando però che verso la fine del 1993 contattò Dell’Utri attraverso Mangano, lo stalliere di Arcore, per cercare di arrivare all’uomo che sarebbe diventato premier…e grazie a quei contatti ad Arcore mandò un messaggio per far sapere che senza la revisione del carcere duro gli attentati sarebbero continuati".

4 maggio 2011

Il Consiglio dei diritti umani dell’Onu chiede chiarimenti agli Usa sul raid di Abbottabad. Il governo pakistano, che dopo titubanze ha aderito alla versione della "azione a sua insaputa" e dei "radar accecati", non venendo creduto, alza i toni e chiede agli Usa di sospendere le iniziative non concordate, comprese le azioni dei droni. In risposta la Cia gli ordina di "fare luce sul network che ha protetto Osama bin Laden", il Congresso ventila la cessazione degli stanziamenti (3 miliardi annui), la Casa Bianca si riserva "il diritto di agire in Pakistan per colpire altri terroristi". Alle parole seguono i fatti: un’altra strage in Waziristan con 17 morti, colpiti da un drone a Datta Khel.

4 maggio 2011

A Firenze, sono spiccati ordini d’arresto contro 22 anarchici, su 78 indagati, per presunte violenze e danneggiamenti in manifestazioni svolte fra il 2009 e il 2010. Viene chiusa la sede del Cpa, Collettivo popolare autogestito.

5 maggio 2011

A colloquio con Giorgio Napolitano, il segretario di Stato Usa Hillary Clinton gli espone l’indicazione di contrastare l’autoproclamazione dello stato di Palestina: che il presidente andrà prestissimo a ripetere in visita ad Israele (v. nota 15 maggio 2011).

5 maggio 2011

A Roma, Silvio Berlusconi provvede al rimpasto indicando i nuovi membri. Sono: Antonio Gentile (PdL) sottosegretario all’Economia; Daniela Melchiorre (PdL, poi Misto) allo Sviluppo, che però si dimetterà dalla carica e dal partito il 28 maggio; Bruno Cesario (ex Pd, poi Api) pure all’Economia; Riccardo Villari (ex Pd, Api, Mpa) ai Beni culturali; Aurelio Misiti (ex IdV, poi Mpa) alle Infrastrutture; Antonio Razzi (ex IdV) consigliere del ministro Saverio Romano; Massimo Calearo (ex Pd, Api, poi Responsabile) consigliere del presidente del Consiglio per il Commercio estero; i futuristi ravveduti Luca Bellotti al Welfare, Giampiero Catone all’Ambiente, Roberto Rosso alle Politiche agricole, Catia Polidori allo Sviluppo.

6 maggio 2011

In rete, siti islamici divulgano un comunicato di al Qaeda che conferma l’uccisione di Bin Laden : "…Il sangue del santo combattente Osama bin Laden non è stato versato invano e il suo martirio sarà una maledizione che perseguiterà gli americani e i loro agenti ". Altre fonti qaediste pakistane fanno circolare una versione diversa, fondata sulla testimonianza di un medico, secondo cui Osama è morto prima del raid americano che sarebbe stato pertanto una messinscena. In questi stessi giorni, in Pakistan e diverse piazze arabe si svolgono manifestazioni e commemorazioni di Osama, con invocazioni a liberare il Pakistan dal governo sottomesso agli Usa.

6 maggio 2011

Si svolge lo sciopero nazionale di 4 ore indetto dalla sola Cgil per protestare contro l’attacco all’occupazione ed ai diritti dei lavoratori e rivendicare una diversa politica fiscale: il 92% dell’Irpef, denuncia Susanna Camusso a Napoli, viene dai soli lavoratori dipendenti e pensionati mentre il 10% delle famiglie detiene il 47% della ricchezza nazionale.

6-7 maggio 2011

A Roma, Giorgio Napolitano invita il governo ad "investire il Parlamento delle novità intervenute" con il rimpasto, provocandone il malumore per il continuo interventismo. Per altro il presidente controfirma, senza attendere la scadenza, i decreti sul federalismo regionale e provinciale.

7 maggio 2011

A Kandahar (Afghanistan), nell’ambito della campagna di primavera "Bandar", i Talebani attaccano in successione gli uffici del governatore, del sindaco, dei servizi e 3 stazioni di polizia, ferendo 31 persone delle quali 2 o più (numeri contrastanti) moriranno. Avrebbero subito 6 perdite.

7 maggio 2011

Al largo delle coste siciliane, affonda un altro barcone di emigranti: ne sopravvivono 150 su 600 o più inghiottiti dall’acqua. Per l’Onu, Laura Boldrini accusa Libia ed Europa di mancato soccorso ma a loro si deve aggiungere la Nato (v. note 27-30 marzo e 6 aprile 2011).

8 maggio 2011

A Bergamo, l’assise della Confindustria accoglie con applausi scroscianti l’a.d. della Thyssen, Harald Espenhahn, condannato il 15 aprile scorso per la morte degli operai nell’incendio del 6 dicembre 2007 (v. note relative). Con gli applausi arriva il progetto di "scorporo" per gli stabilimenti che producono acciaio, premessa, temono i lavoratori, di dismissioni vendicative.

8 maggio 2011

A Venezia, intervenendo dinanzi a 350.000 fedeli, Benedetto XVI riserva un elogio alla fu Serenissima, "civiltà della pace fondata sul mutuo rispetto".

9 maggio 2011

A Grugliasco (Torino), i lavoratori della ex Bertone votano il c.d. accordo imposto dalla Fiat sotto la minaccia di chiusura, compresi gli operai della Fiom Cgil il cui segretario, Maurizio Landini, dichiara: "Votando sì le Rsu si sono sottratte al ricatto dell’azienda; ma la Fiom, che come organizzazione non è ricattabile, non firmerà l’accordo" e valuta se aggiungerlo alla controversia intrapresa contro la Fiat per i precedenti "accordi" di Mirafiori e Pomigliano.

10 maggio 2011

Nell’ambito della campagna elettorale per le amministrative, sempre più veemente, Silvio Berlusconi promette di sospendere l’abbattimento delle case abusive in Campania e attacca i giudici napoletani: "Ora ci sono le elezioni e i pm chiudono le discariche. Io porterei i rifiuti da loro in Procura".

10 maggio 2011

Intervistato da "la Repubblica", il pm Armando Spataro rivela che "il ministro della Giustizia Usa Holder ha ringraziato il nostro governo per il caso Abu Omar. E ha anche chiesto di essere aiutato, di avere una consulenza in vista del giudizio in Cassazione". Il pm non manca di ricordare che "i due governi, quello Prodi e l’attuale, pur in disaccordo su tutto, sul caso Abu Omar si sono trovati d’accordo nell’apporre il segreto di Stato" e che "il ministro Alfano ha scritto personalmente alla Corte d’appello di Milano per affermare – in assonanza con l’amministrazione Usa- che la corte italiana era incompetente a giudicare un ufficiale dell’aviazione americana in servizio ad Aviano. Costui, Joseph Romano, è stato però condannato e in appello gli è stata aumentata la pena"

10 maggio 2011

In Vaticano, è nominato prefetto di Propaganda Fide Fernando Filoni, sostituito agli affari generali della Segreteria di stato da Giovanni Becciu, già nunzio a Cuba.

10-11 maggio 2011

Il segretario della Nato, Fogh Rasmussen, accennando a Gheddafi decreta "game is over" (la partita è chiusa per lui) così confermando la reale natura della "missione". A Misurata, devastata dagli attacchi di entrambe le parti, i bombardamenti Nato decimano civili e lealisti, costringendo i sopravvissuti al ritiro; mentre a Tripoli i bombardamenti Usa colpiscono, fra gli altri obiettivi, la sede dell’Istituto per l’assistenza all’infanzia, varie sedi giudiziarie, edifici civili e la Tv di Stato.

11 maggio 2011

A Lanusei (Nuoro), il Tribunale sequestra 12.000 ettari del poligono militare di Quirra, per disastro ambientale.

12 maggio 2011

A Monaco di Baviera, è condannato a 5 anni il 90enne John Demjanjuk, già impiegato dalle Ss nel carcere di Sobibor, sulla sola denuncia di un coetaneo ebreo (v. nota 11 maggio 2009).

12 maggio 2011

A Washington, ricevendo Mahmoud Jibril, il consigliere Tom Donilov per conto del governo designa il Cnt unico rappresentante della Libia, e non risponde sulla devoluzione dei 32 miliardi $ di fondi sovrani, accaparrati dagli Usa che intendono rivalersi delle spese di guerra e coprire i buchi finanziari: solo una parte non precisata andrà ad un governo di proprio gradimento. Dall’Italia fa eco il ministro Franco Frattini che afferma: "Il cessate il fuoco sarebbe un regalo a Gheddafi".

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