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15 settembre 2011

A Roma, il PdL reagisce alle sentenze odierne (v. note precedenti) accusando fra l’altro la quantità di intercettazioni effettuate, "100.000 intercettazioni non sono mai state fatte per sgominare i capi della Sacra Corona…Ai contribuenti ciò è costato finora 450 milioni di euro, quasi il doppio di quanto lo Stato incasserà dal contributo di solidarietà" (riapparso sui redditi oltre i 300.000 euro). Contesta inoltre che la gestione della Procura barese è "quella stessa che consentì a Massimo D’Alema di annunciare una ‘scossa’ in diretta Tv alla vigilia dell’esplosione del caso Tarantini". Infine, che l’unica pubblicazione di intercettazione contestata al premier gli costa un rinvio a giudizio, mentre nessuna sanzione è comminata per quelle di centinaia di intercettazioni ai suoi danni.

15 settembre 2011

A Milano, coinvolti nell’inchiesta sul ‘sistema Sesto’, rassegnano le dimissioni Bruno Binasco e Maurizio Pagani, rispettivamente dal cda della società Serravalle e da Tem.

16 settembre 2011

Gli "Amici della Libia" presieduti da Ban Ki Moon, in pratica l’Onu che usa questo travisamento, riconoscono il Cnt libico provocando le reazioni dell’Unione africana e degli stati sudamericani.

16 settembre 2011

A Caltanissetta, la Procura chiede la revisione del processo sulla strage di via d’Amelio, concluso nel 2004 con 13 condanne e ritenuto ora inficiato dalle false dichiarazioni del c.d. pentito Scarantino. Ne stralcia la posizione dei 3 dirigenti di polizia inquisiti per depistaggio e calunnia, Mario Bo, Salvatore La Barbera e Vincenzo Ricciardi, oggi rispettivamente capo della Mobile triestina, della Criminalpol a Milano e questore di Bergamo. In realtà già nel processo bis altri pentiti, fra i quali Salvatore Cancemi e Giavambattista Ferrante, avevano contestato la versione di Scarantino che, per di più, non fu preso in considerazione quando ritrattò denunciando di aver subito sevizie dal gruppo investigativo coordinato dal prefetto Arnaldo La Barbera, defunto nel 2002.

16 settembre 2011

A Vasto di Abruzzo, il segretario del Pd Pierluigi Bersani accetta di intervenire alla festa dell’IdV con Antonio Di Pietro e Nichi Vendola. La ‘foto di Vasto’ è per lo più gradita alla base ma non da tutti nell’apparato del Pd ed è stroncata da Pierferdinando Casini: "l’Ulivo è fallito e nessuno ne sente il bisogno".

16 settembre 2011

Il presidente Giorgio Napolitano giunge in visita a Bucarest.

16-17 settembre 2011

A Wroclaw (Polonia), il vertice europeo rafforza le decisioni prese il 25 marzo (vedi nota) stabilendo controlli dei conti pubblici e dei debiti degli stati membri e relative sanzioni per chi li elude. Vi partecipa il ministro del Tesoro Usa, Timothy Geithner, che detta la linea e in particolare si oppone alla tassazione delle transazioni finanziarie. I partecipanti al vertice si dileguano in fine dei lavori per non ricevere i delegati di una marcia operaia che contesta le politiche di disoccupazione.

16-17 settembre 2011

A Teheran (Iran), si svolge la "Conferenza internazionale sul risveglio dei popoli mussulmani", con i delegati di 80 paesi. Nel suo intervento, Ali Khamenei invita a non credere alle potenze coloniali – fra le quali cita l’Italia: "dietro ai loro sorrisi e promesse ci sono menzogne e cospirazioni".

17 settembre 2011

Al "Foglio", Silvio Berlusconi scrive: "Da 3 anni sono sottoposto a un regime di piena e incontrollata sorveglianza…un mascalzonesco tentativo di trasformare la mia vita privata in un reato". Continuano la campagna per le dimissioni del premier IdV e Pd, quest’ultimo per nulla imbarazzato dall’avere nelle sue file e nella sua area personaggi coinvolti nell’inchiesta barese (vedi nota relativa 15 settembre 2011).

17 settembre 2011

A Santa Maria Capua Vetere (Caserta), il gup dichiara non luogo a procedere per 95 imputati di traffico di rifiuti inquinanti in Calabria, Campania, Puglia, Lazio, Umbria e Sardegna. Finisce così nel nulla assoluto l’inchiesta ‘Cassiopea’ iniziata nel 1999.

17 settembre 2011

A Ponza, un’inchiesta sugli appalti pilotati sfocia nell’ordine di arresto del sindaco e 3 assessori.

18 settembre 2011

Nello Yemen, le forze di sicurezza sparano sui manifestanti uccidendone 26 e ferendone 500.

18-22 settembre 2011

Benedetto XVI visita la Germania. A Berlino interviene al Bundestag, incontra protestanti, ebrei, mussulmani; parla ad una folla di centomila persone ad Erfurt; infine, nel convento di Martin Lutero, riconosce la spiritualità che animò la Riforma ed incita all’unità fra i cristiani.

19 settembre 2011

A Palermo, nell’ambito del processo a carico del ministro Saverio Romano, la Procura invia al gip nuove acquisizioni e fra esse dichiarazioni di Stefano Lo Verso, già autista di Bernardo Provenzano, basate su confidenze di vari boss, che indicano il ministro fra i proteggenti dei clan, accanto a Marcello Dell’Utri.

19 settembre 2011

A Milano, nell’ambito del processo Mills, il Tribunale riduce la lista dei testi a difesa di Silvio Berlusconi.

20 settembre 2011

A Kabul (Afghanistan) un kamikaze, che nascondeva l’esplosivo sotto il turbante, uccide Burhanuddin Rabbani nella sua abitazione, sita nei pressi dell’ambasciata americana. Rabbani, già capo del governo precedente quello talebano, in stretti rapporti con gli Usa, era stato chiamato da Karzai a presiedere il Consiglio di pace, incaricato di trattare con i Talebani. Questi non commentano l’attentato. Il capo delle forze armate Usa Mike Mullen ne attribuisce la responsabilità – come, almeno in parte, del precedente attacco al quartier generale della Nato del 13 settembre- all’Isi pakistano ed al clan Haqqani, alleato con i Talebani e la rete qaedista.

20 settembre 2011

Ad Ankara (Turchia), l’esplosione di una bomba nei pressi dell’ufficio del premier e di una scuola provoca 3 morti e 35 feriti. Il governo turco è sotto la pressione Usa, che ne vorrebbe la sottomissione ad Israele, e le mosse dello stato ebraico che ha convinto il governo alleato greco- cipriota ad interrompere il precario processo di pacificazione ed a fare perforazioni marittime, affidate ad un gruppo israelo- americano, estromettendo i turchi.

20 settembre 2011

Standard $ Poor’s annuncia un altro declassamento del rating italiano, per la prima volta nella sua attività gettandone le responsabilità sul governo; aggiunge che vi sarà una nuova stroncatura se l’Italia non "cresce", richiamando così le richieste del potere economico. Marcegaglia a sua volta intima: "riforme in poche ore /attacco alle pensioni, libertà di licenziare, detassazione e spesa pubblica per soccorrere le imprese, privatizzazioni Ndr/ o governo a casa". In aggiunta, il presidente Napolitano ha incontrato i leader delle opposizioni ed il leghista Maroni, destinatario dell’appello di Bersani perché "stacchi la spina al governo". Palazzo Chigi risponde con una dura nota a S&P, il ministro Tremonti replica alla Confindustria, ma i giochi per rovesciare il governo si stanno avvicinando al successo.

20 settembre 2011

A Milano, il Tribunale civile condanna 9 fra imprenditori e manager in relazione alle tangenti Enipower ed Enelpower: fra 3 mesi però scatterà la prescrizione, già dichiarata per i tre principali imputati: resterà solo la confisca di un centinaio di milioni per Ansaldo Energia (Finmeccanica).

20 settembre 2011

A Lampedusa, centinaia di tunisini si ribellano alla detenzione ed all’imminente rimpatrio appiccando fuoco ai materassi, repressi dalla polizia: molti riescono però a dileguarsi.

20 settembre 2011

A Roma, il Pli guidato da Francesco Nucara espelle il suo principale esponente, Giorgio La Malfa, contestandogli il revirement verso la maggioranza iniziato nello scorso dicembre.

21 settembre 2011

A Roma, il presidente Giorgio Napolitano riceve Silvio Berlusconi al quale chiede "misure per la crescita", in pratica l’agenda della Bce e confindustriale, ventilando in caso diverso un messaggio alle Camere "sulla situazione economica".

21 settembre 2011

A Roma, la Farnesina inoltra una protesta per essere l’Italia stata dimenticata nell’elenco dei paesi da ringraziare per l’appoggio al putsch libico. L’opposizione ne ricava un altro argomento per attaccare il governo.

21 settembre 2011

A Roma, Confindustria e sindacati formalizzano l’accordo del 28 giugno (vedi nota relativa). L’aggiunta di una clausola, richiesta dalla Cgil, che riserva un ruolo prioritario ai contratti nazionali, e residuale ai contratti aziendali, provoca la dissociazione della Fiat (v. nota 3 ottobre 2011).

21 settembre 2011

A Lampedusa, si scatena una brutale ‘caccia al tunisino’ da parte della polizia e ‘ronde di cittadini’ non meglio qualificate ma incoraggiate dal sindaco De Rubeis ("la polizia faccia quanto deve o ci pensano i lampedusani"). Bilancio: 11 emigranti feriti gravemente e diversi altri contusi. Gruppi di energumeni malmenano anche alcuni giornalisti, con calci e spintoni.

21 settembre 2011

A Palermo, la Corte d’appello assolve 2 pescatori tunisini, condannati in primo grado per aver soccorso in mare 44 persone a bordo di un gommone alla deriva, che rischiavano la morte per affogamento, disobbedendo all’ordine di respingimento. L’assurda vicenda è durata 4 anni.

21 settembre 2011

L’Iran, con un gesto distensivo, libera due americani già condannati a 8 anni per spionaggio.

22 settembre 2011

La Camera respinge la richiesta di arresto per Marco Milanese (PdL) con 312 voti contro 306. L’opposizione attacca il ministro Giulio Tremonti che non ha presenziato alla votazione per intervenire ad una riunione del Fmi a Washington, nella quale documenta che "abbiamo messo i nostri conti in assoluta sicurezza".

22 settembre 2011

A Napoli, contro la tesi della Procura, il gip afferma l’incompetenza del foro napoletano nel processo Tarantini- Lavitola. I pm, contrari a che l’inchiesta vada a Roma, mutano la posizione di Berlusconi da parte lesa ad imputato di "induzione a rendere dichiarazioni mendaci all’autorità giudiziaria" in modo da stabilire una connessione formale con l’inchiesta pugliese su Tarantini.

22 settembre 2011

A Roma, il Csm interviene nella spaccatura della Procura barese ascoltando il procuratore Antonio Laudati, accusato da Giuseppe Scelsi ed altri colleghi di aver frenato l’inchiesta Tarantini ed in particolare le intercettazioni. Dopo l’audizione, Laudati annuncia una querela per calunnia contro Scelsi ed un colonnello della GdF, ma lascia l’indagine.

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