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12-13 giugno 2011

Le votazioni referendarie sull’acqua pubblica, il nucleare ed il legittimo impedimento superano il quorum, mancante dal 1995, col 56% ed assegnano la vittoria al sì con percentuali del 95% in media per i 4 quesiti. Si ritiene abbiano votato sì anche molti elettori del centrodestra, in specie della Lega. Il Terzo polo cerca di salire sul carro dei vincitori ma sia sul nucleare sia sulla privatizzazione dei servizi è sempre stato su posizioni opposte (il decreto sull’acqua attaccato dal referendum è di Ronchi del Fli) e Casini è stato il primo proponente del legittimo impedimento. Lo stesso per il Pd, che ha pronta una legge per aggirare il voto prevedendo la privatizzazione del servizio idrico "per volontà degli amministratori" (v.a. nota 9 giugno 2011). Perciò nella festa del sì alla Bocca della verità, a Roma, gli organizzatori non accettano bandiere né la presenza sul palco dei partiti, riservando una buona accoglienza al solo Antonio Di Pietro.

13 giugno 2011

In Libano, dopo mesi di trattative, si costituisce il nuovo governo guidato da Najib Mikati con 30 ministri, 19 dei quali di Hezbollah e 11 della componente di Suleiman. Dovrà affrontare il boicottaggio e pesanti manovre dell’asse Usa-Israele. Nelle stesse ore, in Egitto, il capo dei servizi annuncia lo smascheramento di una spia, l’ebreo americano Ilan Grapel, infiltrato fra i manifestanti di Tahrir ed accusato di aver costituito una rete per aizzare scontri fra mussulmani e cristiani copti.

13 giugno 2011

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha scelto Roma per ribadire l’ostracismo all’Iran e alla proclamazione dello Stato palestinese, con Silvio Berlusconi e la benedizione del presidente Giorgio Napolitano, che l’ha preceduto (v. nota 15 maggio 2011). Si svolgono altri incontri bilaterali, uno dei quali fra il ministro all’Istruzione Maria Stella Gelmini ed il suo omologo Gideon Saar, sulla collaborazione con lo Yad Vashem diretta alla "formazione dei docenti italiani sulla Shoah". Nelle stesse ore, il governo israeliano annuncia l’avvio delle perforazioni dei giacimenti di gas al largo di Gaza: l’ennesima appropriazione di risorse palestinesi dovrebbe fruttare allo stato ebraico un miliardo e 200 milioni di metri cubi di gas.

13 giugno 2011

A Catania, la Procura chiede il rinvio a giudizio di 53 persone nell’ambito dell’inchiesta sugli intrecci mafia- politica, dalla quale stralcia la posizione del governatore Raffaele Lombardo, indagato per concorso esterno in associazione mafiosa.

13 giugno 2011

A Roma, la presidente di Confindustria Emma Marcegaglia invia una lettera ultimativa ai sindacati, tesa ad emarginare la Cgil secondo il modello Marchionne: "se un’impresa sigla un accordo con la maggioranza dei lavoratori, questo deve valere per tutti". Un’altra lettera è inviata nelle stesse ore da Luigi Angeletti, segretario della Uil, indirizzata anche al governo, per disdire l’accordo del 1993 e con questo il potere di rappresentanza delle Rsu che passerà ai sindacati, indotti ad essere collaborativi. Il cerchio intorno alla Cgil si chiude con le concordi dichiarazioni di Raffaele Bonanni e del ministro Claudio Sacconi alla festa della Cisl svoltasi a fine settimana a Levico Terme.

14 giugno 2011

A Tripoli (Libia), bombardata ogni notte, l’aviazione Nato si accanisce sulle zone residenziali e sull’università, uccidendo e ferendo studenti ed altri civili a decine. Un gruppo di archeologi guidati dal professore Hafed Walda lancia un appello perché si salvi Leptis Magna, che i collaborazionisti vorrebbero bombardata dalla Nato con la motivazione che vi si potrebbero riparare dei lealisti.

14 giugno 2011

A Roma, sono ordinati arresti nell’ambito di 2 diverse inchieste: una per frode fiscale che accusa, insieme ad altri 44, il presidente della Confcommercio capitolina; una seconda sui componenti del clan n’dranghetista Alvara, accusati di riciclaggio mediante l’acquisto di immobili, i cui rapporti con la politica sono in fase di valutazione.

15 giugno 2011

In Grecia, si svolge il terzo sciopero generale contro il nuovo piano ‘lacrime e sangue ’ annunciato dal governo Papandreu in obbedienza al Fmi ed alla Ue.

15 giugno 2011

Alla Camera, PdL, Lega e Pd , contrari alla soppressione delle province chiesta dall’IdV, decidono di non passare alla votazione che avrebbe evidenziato il loro accordo per bocciare la proposta. "Un anno fa avevate detto che se ne potevano tagliare 17, poi sono diventate 7, poi solo 3, ora nessuna", denuncia Antonio Di Pietro sul suo blog.

16 giugno 2011

Al Qaeda annuncia in rete che l’egiziano Ayman al Zawahiri è il nuovo capo di al Qaeda. "Uccideremo anche lui", annuncia per gli Usa Mike Muellen.

16 giugno 2011

"La Stampa", dopo aver riportato l’ultimo eccidio compiuto da un drone americano in Waziristan (16 vittime accertate), fornisce dati sull’escalation della ‘guerra dei droni’ voluta dalla triade Obama- Panetta- Gates ed in particolare su una base nel Golfo Persico da cui partono le micidiali operazioni omicide di avversari politici, con priorità per "la regione a cavallo fra la Penisola arabica e il Corno d’Africa". La base sarebbe segreta ma la sua esistenza è stata fatta trapelare sui media da "fonti militari del Joint Special Operations Command". Si parla anche di un esercito segreto addestrato per "sedare rivolte interne" come quelle in corso nel mondo arabo.

16 giugno 2011

A Roma, tramite l’ex ambasciatore libico Hafed Gaddur, è annunciata la "assemblea costituente" delle forze collaborazioniste cirenaiche che hanno respinto l’ultimo invito di Said Gheddafi a indire elezioni per verificare "chi abbia davvero il sostegno del popolo". L’Italia è stata scelta allo scopo perché "paese amico" e secondo bombardiere Nato dopo gli Usa. Non appena preso il potere, garantiscono i collaborazionisti, fra i primi loro atti vi sarà il riconoscimento di Israele.

16 giugno 2011

A Roma, il governo vara un decreto che inasprisce la repressione sugli immigrati: detenzione fino a 18 mesi nei Cie, introduzione dell’espulsione di cittadini comunitari "per motivi di ordine pubblico" (Rom), ripristino per gli extracomunitari dell’espulsione forzosa, messa in discorso dell’applicazione della direttiva comunitaria sui rimpatri, mediante foglio di via contenente l’ordine di lasciare il paese entro 30 giorni.

17 giugno 2011

Dopo Standard & Poor’s , anche Moody’s "valuta" l’abbassamento del rating italiano di un punto, da Aa2 a Aa3, ottima notizia per gli speculatori che stanno appuntando la loro attenzione sui titoli di Stato italiani, i cui interessi diverranno ghiotti (vedi nota 21 maggio 2011).

17 giugno 2011

A Bologna, per celebrare i suoi 110 anni e rispondere alle manovre per isolarla, la Fiom Cgil ha organizzato una serata- evento, "Signori entra il lavoro", con Maurizio Landini, Michele Santoro, Serena Dandini, Vauro, Marco Travaglio. Non ha aderito all’invito Pierluigi Bersani, nel timore di apparire di sinistra e di accentuare la frattura nel Pd. Festa e dibattiti continuano per 3 giorni.

17 giugno 2011

A Milano, nel corso di una festa- convegno della Università Cattolica, il ministro Giulio Tremonti è accolto da ospite d’onore, riconosciuto dai prelati presenti, fra i quali il segretario del papa Georg Ganswein, come proponente di un modello economico- sociale affine a quello della Chiesa.

17 giugno 2011

A Torino, per ordine della Procura, sono perquisite le abitazioni di attivisti No Tav e del centro sociale Askatasuna, indagati per la protesta di Chiomonte. "Vengo criminalizzato per avere incitato la gente a resistere- dichiara il leader dei No Tav Perino- ebbene voglio reiterare il ‘reato’… "

17 giugno 2011

Sul "Manifesto", Manlio Dinucci informa della base segreta dislocata dagli Usa in una località non identificata del Medio Oriente finalizzata a "azioni coperte senza l’appoggio del governo ospite": principalmente la guerra dei droni per"eliminare o catturare nemici" (vedi nota 16 giugno 2011).

18 giugno 2011

A Kabul, Hamid Karzai afferma la esistenza di trattative con i Talebani: "attualmente noi non siamo coinvolti in negoziati . Sono le forze straniere, in particolare Usa, a portare avanti questo processo". Il portavoce talebano, Zabihullah Mujahid, lo smentisce seccamente. Conferme giungono invece da fonti tedesche riprese da "Der Spiegel", secondo cui incontri ufficiosi con un emissario del mullah Omar sarebbero stati mediati da Berlino; e indirettamente dalla proposta Usa al Consiglio di sicurezza di depennare dalla "lista nera" i nomi di 14 esponenti talebani. Le rivelazioni ottengono il risultato di compromettere le possibilità di trattativa.

18 giugno 2011

A Milano, un corteo contesta la kermesse pro Israele sventolando bandiere palestinesi e striscioni che ricordano le vittime dello stato ebraico "322 bambini uccisi, l’Israele che non t’aspetti"

19 giugno 2011

Intervenendo all’annuale raduno di Pontida, Umberto Bossi rilancia le condizioni della Lega al governo e, fra esse, programmare la fine della campagna di Libia. E’ subito zittito da Giorgio Napolitano: " Il nostro impegno è restare schierati con gli alleati". Il presidente ha nuovamente convocato il Consiglio supremo di difesa per il 6 luglio.

20 giugno 2011

A Torino, Emma Marcegaglia fa un nuovo affondo contro il governo che non elargisce sovvenzioni ed esenzioni fiscali alle imprese ed è "tornato indietro" sulle privatizzazioni. Il ministro Tremonti in realtà ha predisposto un progetto di credito d’imposta per chi investe in innovazione, giudicato insufficiente dall’esigente Confindustria.

20 giugno 2011

A Oppido Mamertino, nella piana di Gioia Tauro, un incendio di stampo n’dranghetista brucia 7 ettari di oliveto realizzato dalla cooperativa Libera Terra su un terreno confiscato alle n’drine.

21 giugno 2011

A fronte degli eccidi Nato di civili libici, tardivamente, si dissocia dal fronte interventista la Lega araba. "Questo è il nostro paese – è la voce del governo di Tripoli- non lo lasceremo in mano a bande di criminali che hanno preso in ostaggio le nostre città con l’aiuto straniero e all’organizzazione criminale della Nato. Siamo pronti a combattere strada per strada, casa per casa".

21 giugno 2011

La Camera vota la fiducia al governo con 317 voti contro 293, per la prima volta dopo l’uscita del gruppo di Fini dal PdL, così concludendosi la verifica chiesta dal presidente Napolitano dopo il rimpasto. A dispetto della crisi economica e dei malumori leghisti, il governo annuncia che la copertura delle operazioni militari sale ad un miliardo.

21 giugno 2011

A Milano, nell’ambito dell’inchiesta sulle commesse dell’Eni, il pm Fabio De Pasquale ordina perquisizioni in uffici ed abitazioni di manager ed intermediari di grossi affari realizzati in Iraq ed in Kuwait.

21 giugno 2011

"La Stampa" informa sugli intrecci fra personaggi del mondo economico e politico rivelati dall’inchiesta P4, specie dell’onnipresente Luigi Bisignani: "Perché mai il prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro e Luigi Bisignani discutono un ordine del giorno del Copasir…? A che titolo? Il prefetto Pecoraro mette a verbale: ‘Ho conosciuto Bisignani nel 2004, quando ero capo della segreteria del capo della polizia De Gennaro, nel contesto di una colazione organizzata dal dr. Enzo De Chiara, consulente dell’ambasciata americana, rappresentante della Marina militare in Italia…’…" Ancora: "A che titolo e quando Luigi Bisignani accompagna il generale Adriano Santini dal presidente del Copasir Massimo D’Alema? Prima che Santini venisse nominato direttore dell’Aise, il servizio segreto militare? o dopo? E chi coinvolse Bisignani?". Poi si parla di nomine a diversi livelli nelle aziende pubbliche, decise dopo l’intervento di Bisignani; dell’informatizzazione di palazzo Chigi, un appalto del valore di 9 milioni, finito a società amiche di Bisignani; del dg Rai Mauro Masi che dichiara ai pm ‘Mi sono fatto scrivere la lettera di licenziamento di Santoro da Bisignani perché addentro al mondo istituzionale…utilizzo Bisignani per avere un’idea delle reali opinioni di Gianni Letta’…". Si parla del rapporto dell’affarista con l’Eni, confermato ai pm "sono molto legato a Scaroni e da sempre all’Eni…ho facilitato la costituzione di rapporti commerciali…" ; dell’influenza su Finmeccanica, confermata da Lorenzo Borgogni: ‘Il Bisignani al tempo era una sorta di tutor dell’ingegner Roberto Testore, che allora era dg e ad di Finmeccanica…nominato, credo, grazie a Bisignani…’ "; del rapporto fra lo stesso affarista e Mauro Moretti, a.d. delle Ferrovie: ‘Mi fu presentato – ricorda il lobbista – da Necci. Mi disse presentandomelo ‘è la mia carta di credito con i sindacati ed il partito comunista’…" (vedi nota relativa 23 giugno 2011)

22 giugno 2011

A Roma, davanti a Montecitorio, la polizia carica i precari che vi manifestano da giorni, provocando feriti e contusi.

22 giugno 2011

A Napoli, nell’ambito dell’inchiesta c.d. P4, sono messi a confronto il generale Vito Bardi, comandante della GdF per il sud, e Marco Milanese, già colonnello della Gdf, ora parlamentare PdL e consulente del Tesoro, che chiama in causa il capo di Sm della stessa Finanza Michele Adinolfi, in merito alle fughe di notizie verso diversi soggetti, fra i quali Luigi Bisignani e Mediolanum. Milanese riferisce ai pm uno scontro fra Silvio Berlusconi e Giulio Tremonti il quale gli avrebbe riferito di un proprio "sfogo con il presidente del Consiglio perché aveva saputo che lui, il ministro, era seguito…Negli ambienti politici si dice che stanno attuando il ‘metodo Boffo’ anche nei suoi confronti…che quindi si utilizzino anche i miei problemi giudiziari per contrastare l’ascesa politica del ministro Tremonti". Altri ufficiali della GdF sono stati chiamati in causa da imprenditori già ascoltati dai pm (v. nota 19 dicembre 2010).

23 giugno 2011

A Washington, il presidente Barack Obama afferma l’intento di ritirare le truppe dall’Afghanistan "entro il 2017". Un ridimensionamento è previsto entro il 2012, limitato ai 30.000 soldati da ultimo inviati. Dopo il 2012 le unità scenderebbero a 70.000, per diventare 25.000 dopo il 2014 col compito di verificare gli effetti del passaggio dei poteri dalle forze di occupazione a quelle afgane. A poche ore dall’annuncio, un oscuro attentato contro un ospedale a sud di Kabul fa strage di operatori e pazienti: 37 gli uccisi. I Talebani, completamente estranei all’attacco, accusano una "strategia sporca" degli occupanti che, mentre annunciano un lentissimo disimpegno, cercano di screditare la resistenza. Un ritiro così lento non serve a nulla, avvertono ancora, "finché non vi sarà un ritiro completo di tutte le forze di occupazione la nostra lotta armata si rafforzerà"

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