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PRESENTAZIONE DELLA SECONDA EDIZIONE

Genesi della Cronologia ed Autori

Questa storia italiana, esposta in forma cronologica, è nata come frutto dell’ingegno e degli studi storici di Vincenzo Vinciguerra, prigioniero politico condannato al carcere a vita per la sua rivendicazione dell’attentato di Peteano di Sagrado; ma da molti anni noto soprattutto per le sue coraggiose denunce delle trame di Stato e per le sue analisi, che fanno di lui il più lucido storico italiano della guerra politica. Circondato dall’ostilità dell’amministrazione carceraria che gli ha riservato condizioni di prigionia durissime, boicottando in ogni modo il suo lavoro e le possibilità di comunicazione con l’esterno, egli ha partorito un miracolo di creatività, con la documentazione prestatagli da familiari e collaboratori, producendo elenchi via via più completi e minuziosi, grazie soltanto alla sua intelligenza ed alla sua tenacia.

Dopo cinque anni di lavoro solitario, nel 1998 egli è venuto in contatto con la fondazione Luigi Cipriani con la quale ha deciso di condividere il suo lavoro. In particolare la coautrice, Michela Maffezzoni Cipriani, ha condiviso il suo impegno per altrettanti anni, lavorando gli elenchi e dando loro armonizzazione, fornendo altro materiale ed apportando notevolissimi incrementi anche sostanziali all’opera: che giungono ormai, fra le due stesure, ad un raddoppio circa dei dati.

Nel 2003, terminata la prima edizione, per gli impegni di entrambi e un desiderio di libertà, i due Autori hanno convenuto di comune accordo di fornirsi reciproca liberatoria per utilizzi e circuitazioni indipendenti dell’opera, ivi compresa una autonoma edizione integrale da parte del primo Autore; mentre da parte nostra, la seconda edizione che qui si presenta è frutto di un lavoro altrettanto indipendente, con notevoli incrementi rispetto alla prima e l’aggiunta degli anni successivi al 2002. Ne deriva, per garanzia reciproca, che la responsabilità - anche giuridica - delle singole notizie va attribuita esclusivamente alla seconda Autrice. Vinciguerra riconosce naturalmente la paternità della stesura, anche mediante link diretto a questa pagina dal sito archivioguerrapolitica.org che pubblica tutti i suoi scritti.

La traduzione dei testi in data base funzionale alla rete si deve a Andrea Cipriani. Oltre a lui, si ringraziano tutti i lettori che ci hanno inviato notizie ovvero dettagli, correzioni o integrazioni.

Finalità dell’opera

La prevalente peculiarità di questa opera, nel merito, è di non celare nulla. Partiamo dalla constatazione difatti che fra i meccanismi che consentono ad ogni blocco di potere di garantire lo status quo e la propria stessa sopravvivenza, la manipolazione dell’informazione è il più subdolo e il più efficace, nei sistemi che si autodefiniscono democratici non meno che in quelli che non usano questa copertura, poiché l’accaparramento del consenso di massa è allo stesso modo una necessità per così dire fisiologica. In Italia oggi gli strumenti mediatici hanno assunto un’aureola di oggettività che paradossalmente è cresciuta in modo direttamente proporzionale alla quantità di manipolazioni effettuate: permettendo così alla classe dirigente la possibilità di occultare fatti e misfatti compiuti e di garantirsi perciò stesso un’inamovibilità che appare irreversibile. Il controllo dei mezzi di comunicazione, l’asservimento di gran parte degli operatori del settore alle veline e alle sollecitazioni provenienti dal Palazzo rendono difficilmente accessibile alle persone la conoscenza di quanto accade nel Paese, giorno dopo giorno. La censura esercitata, coniugata alla manipolazione delle notizie, modifica la realtà e altera le immagini di uomini e fatti, determinando perfino - e sempre più spesso - l’esito di processi penali, a riprova di una forza persuasiva che tutto può. Se tanto è possibile nel tempo presente, se quotidiana è la distorsione degli eventi con il metodo della loro manipolazione e della loro omissione, se la disinformazione ha sostituito l’informazione, il lavoro fatto sulla storia del Paese, con la complicità consapevole di storici di professione fra i più quotati, rende praticamente impossibile la comprensione degli eventi passati e non consente di individuare le cause che hanno determinato le condizioni in cui viviamo. E non riconoscere le cause comporta come conseguenza l’impossibilità di selezionare i mezzi più idonei per contrastare e, prima ancora, osservare criticamente il potere. Conoscere la storia italiana degli ultimi decenni risponde ad un’ansia di verità e, insieme, rappresenta un’esigenza politica e di conoscenza e maturazione individuale, per quanti almeno non intendono vivere subendo acriticamente un sistema ed una classe dirigente che appaiono inamovibili.

Noi presentiamo qui, nel sito della Fondazione che ricorda un uomo, Luigi Cipriani, che fu un antagonista di questo sistema politico nella sua globalità, la storia d’Italia presentata in forma cronologica, priva delle omissioni e delle manipolazioni cui è sempre stata sottoposta. Una storia che evidenzia senza commenti ai dati esposti - prescindendo naturalmente da questa presentazione - quel sistema di oppressione politico, sociale, culturale e di repressione poliziesco-giudiziaria che sono i tratti distintivi di un regime oligarchico e arrogante che è nato e vive per servire prima di ogni altro, interessi estranei a quelli del Paese. Un regime monarchico, agli esordi di questa storia, che liquida il fascismo non per ragioni ideali ma per garantirsi la sopravvivenza; che, divenuto repubblicano e proclamatosi antifascista, si preoccupa di recuperare il così detto neofascismo per utilizzarlo come arma contro il comunismo; un regime clericale che elegge a guida politica i Papi di Roma, dinanzi alla cui potenza si prosternano i post- comunisti atei che si propongono come la sentinella a sinistra del sistema politico concorrendo, insieme alla destra, a garantirsi ad ogni costo la sopravvivenza. Una storia che è segnata da ribellioni all’oppressione e all’ingiustizia sociale, da repressioni feroci, da lutti e da sangue che si vorrebbe far ricadere interamente su coloro che hanno osato contestare la classe dirigente, la criminalizzazione dei quali non è una congiuntura limitata a periodi od eventi eccezionali, ma una costante. Una storia che non è mai stata scritta per intero, di modo che pochi sono in grado di comprendere i meccanismi perversi che consentono - ed è solo un esempio - alla Chiesa di Roma di iniziare il processo di beatificazione di Alcide De Gasperi il cui potere si è rafforzato su centinaia di morti provocati dalla sua polizia, su decine di migliaia di feriti, su migliaia e migliaia di incarcerati e di condannati, colpevoli solo di chiedere pane e lavoro. Pochi ricordano i contadini ammazzati dalla Celere del ‘beato’ Alcide che, invece di pane, chiedeva agli Stati uniti piombo da utilizzare contro i ‘sovversivi’. Una storia, la nostra, che espone senza occultare nulla, perché possa servire da base per quanti alle vicende del Paese per ragioni di studio, per passione politica, per curiosità intellettuale si vogliono avvicinare.

Progressione dell’opera

Come avevamo anticipato nella prefazione alla prima edizione, la Cronologia è esposta in stesure successive. La seconda edizione che qui presentiamo (per gli anni Quaranta si tratta in realtà della terza, come sanno i lettori che ci hanno seguiti più da vicino) è esposta in successione: la progressione della stesura è evidenziata dal colore verde nell’indice per gli anni riesposti. Oltre a notevoli incrementi di dati e perfezionamenti formali, offriamo una prima catalogazione delle notizie mediante l’apposizione di parole chiave per alcuni filoni di argomenti (in proposito consulta il successivo paragrafo) che consentiranno maggiore facilità nelle ricerche tematiche ai lettori: che dovranno avere la pazienza di attendere la progressione della stesura per il loro completamento. La seconda stesura procede insieme al completamento della prima stesura per gli anni in corso.